Gli obblighi di Leo 3

Categoria: In-story
Fandom: Percy Jackson
Personaggi: Jason e Percy
Rating: Rosso
Spoiler: No

-💙-

《Percy, obbligo o verità?》.

Percy deglutì, sapendo che non si prospettava niente di buono. L'ultima volta che gli era toccato un obbligo di Leo giocando ad obbligo o verità con i suoi amici era finito a letto con Jason e Nico, e anche se non era stata un'esperienza così tragica l'imbarazzo che c'era stato per i giorni successivi se lo sarebbe ricordato per sempre.

Il vero problema era che dopo l'ultima partita, nella quale avevano potuto menare senza regole Leo per i suoi obblighi mentre le ragazze erano costrette a fare ciò che avevano fatto i tre ragazzi, Annabeth aveva deciso che non sarebbe stato considerato umiliante scegliere "verità", tuttavia al turno successivo si era costretti a fare obbligo.

Aveva già sprecato la sua verità e sapeva dallo sguardo di Leo che era spacciato.

《Obbligo》, disse rimpiangendolo nel momento stesso in cui pronunciò quella parola.

Leo sorrise e osservò tutti i presenti, probabilmente decidendo con chi accoppiarlo per il suo divertimento.

《Stavolta sarò buono. Stavolta a fare cose perverse ci sarete tu e Jason e, se posso dare un suggerimento, potreste usare anche cose che non siano esclusivamente i vostri corpi》, disse alla fine. Percy guardò Jason, sentendosi un po' più tranquillo.

《Nessuno di noi ha un kit di sex toys sotto il materasso, Leo. Suggerimento disapprovato》, disse Jason alzandosi. Il corvino fece lo stesso, non sentendosi però pronto.

《Divertitevi, e vedete di non farci sentire le vostre urla》, disse con un ghigno mentre Piper e Annabeth lo linciavano con lo sguardo.

I due andarono insieme nella stanza che avevano costruito esclusivamente per quel gioco, restando in silenzio. Quando furono dentro e chiusero la porta, Jason disse: 《Appena esco vado a corrompere Nico per fargli fare cose sconce con Leo e farlo soffrire nel farle》.

《Non sono sicuro ne sarebbe felice》, osservò Percy sedendosi sul letto e togliendosi le scarpe.

《Nico? Dopo che lo ha fatto con noi sta elaborando un piano per vendicarsi. Penso sia per l'imbarazzo, non mi sembrava molto scontento quando lo ha fatto con noi, se capisci quel che intendo》.

Percy annuì, guardando il ragazzo che aveva davanti.

Era davvero bello, nessuno poteva dire il contrario.

《C'è almeno una cosa positiva in tutto questo》, fece Jason sfilandosi la maglia e mettendo in mostra qualunque cosa al corvino, il cui cervello andò in tilt.

《Sarebbe?》.

《Che farlo con un ragazzo che è anche figo me lo figuro molto più semplice》, disse sedendosi a cavalcioni sulle gambe del figlio di Poseidone e baciandolo.

Percy ricambiò ancora prima di elaborare cosa fosse successo e si ritrovò presto steso sul letto, completamente nelle mani del biondo mentre lui gli levava la maglietta e metteva in mostra tutto il suo corpo abbronzato.

《Sei davvero bello, Percy》, disse Jason ammirandolo, seduto sulle sue gambe.

《Anche tu sei bello, Jason》, fu la risposta, e se Percy avesse avuto altro da dire non ne avrebbe avuto il tempo: Jason lo baciò di nuovo con passione, passando le mani su ogni centimetro di pelle scoperta che fosse raggiungibile.

Come se fosse affamato e il ragazzo sotto di lui fosse il suo pasto.

Jason si staccò dal bacio quando si ritrovò senza aria nei polmoni e si chinò a baciare e mordere il collo di Percy, che si ritrovò preso a gemere al solo tocco.

Non aveva idea se quello fosse frutto di cose fatte con Piper o se fosse un talento naturale, ma in quel momento non gli importava. Jason era dannatamente bravo e lui stava godendo come una ragazzina in piena crisi ormonale per dei baci sul collo.

Si staccò solo quando più o meno tutto il collo e le spalle erano coperti di morsi e, come intravide, succhiotti. A quel punto Jason si dedicò al suo petto e bastarono un paio di baci a far capire a tutti e due che serviva effettivamente qualcosa almeno per far tacere Percy ed evitare che sentissero tutto fin sull'Olimpo.

《Secondo te Leo ha davvero fornito questa stanza di sex toys?》, chiese Jason, osservando il corvino.

《Diciamo che non resterei particolarmente sorpreso di scoprire che è così》, rispose l'altro mettendosi a sedere mentre il biondo andava ad aprire i cassetti.

Tirò fuori poco dopo una marea di oggetti di cui Percy ignorava anche l'uso pratico e che osservò confuso.

《Ci sono più vibratori qua che in un sexy shop e non sto esagerando》, fu il commento di Jason mentre cercava qualcosa che potesse abbassare il volume della voce del corvino. Alla fine tirò fuori una semplice benda e disse: 《Dubito che quelle cose che ci sono lì servano effettivamente a qualcosa. Si fa prima ad usare questa...》.

Sarebbe stato imbarazzante, Percy ne era fermamente convinto. La convinzione aumentò quando Jason decise di usare anche qualcos'altro, che per fortuna non fu nulla di eccessivamente perverso. Decise solo di usare le manette.

Fu così che il figlio di Poseidone si ritrovò poco dopo ammanettato alla testiera del letto e imbavagliato, il che lo imbarazzava da morire.

Jason gli sorrise per rassicurarlo e riprese il suo lavoro, baciandogli il petto e dedicandosi ai suoi capezzoli. Fu così che Percy scoprì di essere fin troppo sensibile in quei due punti specifici e ringraziò l'idea di Jason di imbavagliarlo, perché sennò lo avrebbe sentito gemere tutta l'America.

Il biondo si godette quei gemiti soffocati per diversi minuti, decidendo poi di smettere di tormentarlo e scendere con i baci, raggiungendo il bordo dei jeans del corvino. Glieli tolse insieme ai boxer, lasciando Percy nudo davanti a lui ed estremamente imbarazzato.

Jason sorrise e gli baciò l'erezione diverse volte per poi prenderla in bocca.

Percy si mise a gemere con più forza di prima, respirando affannosamente dato che non poteva respirare dalla bocca come avrebbe voluto.

Il biondo si mosse con lentezza, facendo impazzire il ragazzo sotto di lui: anche se si vergognava ad ammetterlo anche a sé stesso, voleva di più, voleva che i biondo andasse più veloce per farlo godere il doppio o il triplo di così.

Anche se non sapeva che Jason lo stava facendo apposta, così da allungare i tempi. Si staccò quando si stufò di far godere e basta e iniziò ad accarezzargli le gambe e le cosce, raggiungendo senza però toccare l'orifizio del corvino.

Percy gemette in supplica. Non poteva credere ai propri pensieri, ma lo voleva, voleva che Jason lo facesse suo. Era per certi versi anche curioso di provare, ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, nessuna delle due cose.

Jason smise di tormentarlo e gli andò accanto, togliendogli il bavaglio e sbottonandosi i pantaloni.

《Jason, non so se sia una buona idea, non sono molto pratico...》, disse mentre il biondo si abbassava il bordo dei boxer, dando libertà alla sua erezione.

《Ricordati solo di non usare i denti. Per il resto non preoccuparti, vista la posizione sarò io a muovermi》.

Percy annuì e aprì la bocca, accogliendo il membro del biondo e lasciandolo fare, contribuendo però accarezzandoglielo con la lingua e facendo, a quanto poteva sentire, un ottimo lavoro.

Fu Jason stesso a fermarsi, sentendosi vicino all'apice. Non aveva intenzione di sfogarsi lì.

Il ragazzo andò in mezzo alle gambe del corvino e lo stuzzicò in mezzo alle natiche, facendolo gemere e supplicare. Alla fine il biondo decise di soddisfare le sue suppliche e infilò in lui un dito.

Percy soffocò un urlo nel braccio. Faceva male, ma era un dolore piacevole che si rese conto aver voglia aumentasse.

Il dito si mosse dentro di lui, strappandogli un gemito. Non avrebbe mai pensato potesse piacergli una cosa simile.

Al secondo dito non dovette nemmeno soffocare urla. Non gli faceva male, per niente.

Quasi desiderava però provare di nuovo quel piacevole dolore che aveva provato poco prima. Mentre Jason muoveva entrambe le dita, il corvino raccolse tutto il suo autocontrollo e disse con la voce più ferma che gli riuscì: 《Basta, Jason, voglio te, non solo le tue dita, ti prego...》.

Jason non aspettava altro e con un'unico movimento entrò in lui. Fu costretto a fermarsi immediatamente e ad imbavagliare di nuovo Percy, che a quell'atto aveva lanciato un urlo di piacere.

《Scusami, Percy, ma preferirei che non ci sentissero tutti》, disse il biondo iniziando a muoversi.

Ben presto gli ansimi di entrambi riempirono la stanza, esprimendo un piacere che andava oltre le loro aspettative.

Percy era di certo quello che si stava godendo di più tutto quello, soprattutto per le abilità del biondo, ma anche quest'ultimo si godette appieno il momento.

Ci misero ben più tempo di quando avessero pensato, ma raggiunsero l'orgasmo insieme, Jason fuori dal corpo del corvino nonostante quest'ultimo fosse contrariato.

Si presero un paio di minuti per riprendere fiato, poi il biondo slegò il ragazzo e racimolò i vestiti, rimettendosi i propri mentre Percy faceva lo stesso.

Uscirono insieme da lì e tornarono dal loro gruppo, pronti ad assistere alle torture di Leo per l'obbligo appena fatto.

Obbligo per cui si imposero di non rivelare quanto in realtà fosse stato gradito.

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