Spero che tu non la legga mai
So che potresti odiarmi perché vengo dopo un aborto spontaneo, ma ti chiederei di non farlo.
Per anni ho avuto paura di interagire con altri maschi all'infuori della famiglia, paura che potessero odiarmi anche loro e disprezzarmi.
Facevamo tutto insieme, eri il mio Manny tuttofare. Ti aiutavo sempre ad aggiustare le cose.
Mi ricordo che una volta mi sono tirata il martello sullo stinco, ma fortunatamente c'eri tu che mi ci hai messo subito il ghiaccio, confortandomi.
Ad ogni festa del papà ti facevo un biglietto: partendo da quello più brutto quando avevo 6 anni dove ti ho disegnato con un mantello, passando per quello, leggermente guardabile, di quando avevo 11 anni dove ti ho disegnato vicino una cassetta degli attrezzi, arrivando a quello uscito meglio, dove ti ho dedicato un boccale di birra, la tua bevanda preferita.
Mi ricordo quando siamo andati in Trentino in vacanza, quando siamo andati in un pub e tu hai preso un boccale di birra da 5 litri che mi hai fatto prendere in mano, nonostante avessi più o meno 4 anni, e mi hai fatto una foto: mi sono divertita un mondo quel giorno.
Io ti somiglio molto, ma non andiamo molto d'accordo: hai legato di più con la più grande ed il più piccolo.
Che brutto essere la figlia di mezzo!
Un giorno qualcosa si è rotto: di punto in bianco non eravamo più noi.
Io ho cominciato a non trovarmi bene con te e tu a non trattarmi più come prima.
Sara perché sono cresciuta? Sarà perché non sono più la tua piccola bambina? Sara perché tu non mi vedi più come quando ero piccola e indifesa? Sarà perché non sono più quella bambina e ora mi so difendere?
Non so il motivo, ma io ti voglio, e te ne vorrò sempre, un mondo di bene, anche se non te lo dimostro, anche se non me lo dimostri.
Anche se quel filo sottile e delicato, come un petalo di rosa, si è spezzato, un'altro trasparente c'è ancora e voglio curarlo per sempre, così che non si spezzi.
Buon giorno speciale papà.
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