Lucia, soprannominata da tutti Mondella, aprí piano gli occhi . Si sentiva vuota, strana. Accese piano il telefono, notando qualche notifica dal gruppo della classe. Entro su Telegram, notando che il suo migliore amico, Lorenzo, non gli aveva ancora risposto. Sospirò piano, prima di decidere di scendere a fare colazione. Mezz'ora dopo si ritrovò davanti a scuola. Prese un respiro profondo, cercando di calmare le emozioni che simulavano un incontro di boxe dentro di lei. Aveva ansia, paura e panico. Ma allo stesso tempo era felice, coraggiosa e intraprendente. Scosse piano la testa decidendosi finalmente ad entrare a scuola, soffermandosi ogni tanto a salutare qua e là ragazzi dai 6 ai 14 anni. Arrivata in classe si soffermò a chiacchierare con alcune ragazze che sedevano nel banco dietro di lei, Marta e Rosa. Sentí un rumore e si girò di scatto temendo fosse la professoressa ma ciò che vide le fece perdere qualche battito. Era una giovane ragazza, più o meno della sua età, con un voluminoso ciuffo marrone e i lunghi capelli del medesimo colore. Due lenti a mezzaluna incorniciavano il tutto. Continuò ad osservare la porta incantata, anche dopo che la ragazza misteriosa se ne fu andata. <<Oi Mondella, ci sei? >>la richiamò Sandra, l'unica della sua classe a far parte della LGBT+<<Mondella! >>. Lucia sobbalzò<<s-si, si certo>>balbettò <<ma certo>> mormorò sedendosi lentamente. Sandra la guardò divertita per poi tornare al suo posto