14
Era bello.
Lucifero era proprio bello e lui non era così sicuro se volerlo ammazzare o meno.
In quel momento si stavano guardando dritto gli occhi, mentre Michele in mano aveva un pugnale e Lucifero non sembrava affatto spaventato.
Per lui era molto meglio morire in quel modo che sopra una sedia elettrica.
Si guardarono negli occhi in modo così intenso.
A Michele piaceva quel loro gioco di sguardi, mentre Lucifero non era da meno.
Si morsero le labbra, in simultanea.
Michele si mise a cavalcioni su di lui e puntò il grosso coltello in direzione del suo cuore.
《Dai, fallo.》
Sibilò il biondo, mentre il corvino gli fece un taglietto sul petto.
Rimase a pensare.
Lucifero era così dannatamente bello, non riusciva a resistergli.
Si avvicinò appena con il viso al suo, tanto che poteva percepire i loro respiri fondersi in uno solo.
《Non hai paura della morte ?》
Alzò nel frattempo il coltello, facendolo poi abbassare in quella direzione.
《No.》
Affermò deciso l'altro, facendo un sussulto quando udì un fischio vicino all'orecchio e qualcosa che si incastrava sul tavolo vicino al proprio volto.
Non lo aveva fatto, non lo aveva colpito.
《Sei un senza palle.》
Ringhiò a denti stretti Lucifero, mentre l'altro gli liberò il polso e velocemente prese il coltello, puntandolo al collo di Michele.
Ci fu un altro silenzioso gioco di sguardi.
Michele lo guardava in modo impassibile, poi... successe.
Si baciarono, quel bacio fu famelico e le loro bocche si andavano a cercare con degli ansimi carichi di goduria.
Il corvino liberò l'altro polso di Lucifero, il quale mise entrambe le mani sul suo sedere in modo tale da far andare in contatto i loro bacini.
《Sbagliavo. Le palle ce le hai eccome 》
Ghignò il biondo sulle labbra dell'amante, sentendo la sua erezione che si andava a gonfiare nei pantaloni.
Ci mise poco, a spogliarsi.
Quello che ci fu dopo fu molto intenso e indescrivibile.
Fecero sesso, Michele scoprì il sesso per la prima volta nella sua vita e gli piacque molto.
Mentre per Lucifero, nonostante avesse avuto delle scappatelle, fu diverso... riuscì a sentire qualcosa che nemmeno la droga, o il sangue, gli riusciva a dare.
Fecero sesso per una notte intera. Una notte piena di passione, calore e contatto umano.
Alla fine Michele cadde sfinito al fianco del biondo; il tavolo era abbastanza grande per i corpi di entrambi.
Non ci fu una parola tra di loro, che erano troppo impegnati a osservare il soffitto malandato di quella casa, con i respiri affannati e le pelli imperlate di uno strato di sudore.
《Mi dispiace.》
Sussurrò a bassa voce il corvino mentre velocemente e silenziosamente agguantò il coltello di poco prima.
Fu molto veloce.
Lucifero si era girato, confuso, verso la sua direzione e aveva fatto un mugolio:《 mh ?》
Ma poco dopo il suo corpo ricadde su se stesso, nuovamente, sul tavolo e senza vita.
Il sangue del biondo si andò a espandere sulla plastica che andava a coprire il tavolo e parte della pelle di Michele si dipinse di quel colore scuro.
Il suo oscuro passeggero non aveva resistito a prendere al volo quella sua debolezza e a farlo fuori.
Lui era il cattivo e lo aveva eliminato.
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