13
《A dire la verità, abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci anche l'altro giorno.》
Controbattè il biondo, facendo un sorso di birra.
Gli occhi azzurri di Michele si fermarono a ispezionare i suoi movimenti, sempre in stato di allerta mentre strinse tra le mani il suo bicchiere d'acqua che aveva appena ordinato.
Non era un tipo da alcol lui e faceva ridere quella cosa di entrare in un locale dove vendevano esclusivamente quella roba e ordinare alla fine dell'acqua.
Il corvino storse leggermente la bocca e alzò le spalle con un piccolo e semplice movimento:《sì, ma non ci siamo conosciuti bene.》
《Perché tu sei scappato via. Come hai fatto a trovarmi?》
《Ho i miei metodi. Tu perché non provi a scappare ?》
Lucifero fece una alzata di spalle e roteò il boccale che aveva tra le dita:《 perché non ho paura di qualsiasi cosa che mi potrebbe capitare.》
《Quindi mi seguiresti anche li fuori senza fare problemi ?》
《Ci sono volanti ?》
《Sono venuto da solo.》
Lucifero non controbatté, si alzò solo dalla sedia e seguì Michele fuori dal locale, il quale non ebbe nemmeno il tempo di voltarsi che l'altro gli diede un pugno dritto sulla mascella.
Il dolore che ne derivò fu lancinante e dovette appoggiarsi a una macchina per non perdere l'equilibrio.
《Dio, che palle che siete tutti.
Vi ribellate sempre. 》
Ringhiò Michele e bloccò Lucifero alle mani e alle gambe, infilandogli subito una siringa di sedativo nel collo.
Il biondo svenne a primo colpo.
Si svegliò, aprendo gli occhi di scatto e con le immagini che apparvero più nitide già da subito. Sapeva di non essere in casa sua: quella tappezzeria era orrenda !
Lui non avrebbe mai messo plastica dappertutto.
Sentì qualcosa muoversi e girò lo sguardo; riconobbe l'ematologo da dietro.
Si andò a girare: aveva un grembiule in plastica e un casco in testa tipo come quelli dei saldatori, in mano aveva un bisturi.
《Ben svegliato.》
Lucifero in risposta fece un mugolio e cercò di muoversi, ma si accorse troppo tardi di essere bloccato con delle cinghie a un tavolo e anche nudo.
Non era stato facile, per Michele, spogliare Lucifero senza che una erezione si ergesse in mezzo alle sue gambe.
Lucifero era un bell'esemplare di essere umano e non poteva farne a meno di guardarlo.
Anche in quel momento in cui era sdraito sul tavolo sotto un raggio di lui del lampadario.
《Con quel coltellino non riesci nemmeno a farmi un graffio.》
Disse con un sorrisetto ironico il biondo, abbandonando la testa sul tavolo. Michele stette in silenzio, mettendosi in piedi vicino alla sua testa e facendo un piccolo taglio sulla sua guancia.
Il biondo sussultò e imprecò a bassa voce, guardandolo con occhi incendiati.
Il corvino invece prese una goccia del suo sangue e la mise su una placca di vetro, conservandola poi in una tasca del grembiule.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top