24 - The Jungle
La stessa sera, a cena, raccontai tutto ciò che avevo scoperto ai miei amici.
Ero ancora incredula e loro lo erano ancora di più ma mi credevano, sopratutto Jay.
"Quindi tu pensi che Kristal compri l'erba da questo tipo?" Mi domandò Sole.
"Penso di sì, non lo so con certezza. J.P. potrebbe semplicemente essere uno della cerchia o potrebbe esserne il capo. Non so niente, ma voglio capire chi è." Spiegai.
In quel momento il mio cellulare vibrò facendoci saltare tutti dallo spavento.
Era un messaggio da parte di Veronica.
"Kristal sta uscendo e ha tentennato quando le ho chiesto dove stesse andando.
Credo ci sia di mezzo tu sai chi.
Fatti trovare fuori dal dormitorio femminile tra quindici minuti.
V."
"Vengo anche io. Non ti lascio fare una cosa come questa da sola." Annunciò Jay con un tono che non ammetteva repliche.
"Oh ma che eroe!" Lo prese in giro la sorella. "Allora verrò anche io, è pur sempre la mia compagna di stanza e ha bisogno del mio ingegno." Disse Sole.
"Beh se va la mia ragazza io non me ne starò in panchina." Annunciò Finn.
"Posso venire anche io? Non voglio stare da solo..." Ci domandò Troy guardandoci con occhi languidi.
*
Dieci minuti dopo eravamo tutti nascosti dietro i cespugli fitti che costeggiavano il dormitorio femminile.
Jay si stava beatamente mangiando un donut alla fragola e lo invidiai per quanto, almeno lui, fosse rilassato.
"Ti sembra il momento per mangiare?" Lo sgridò sussurrando la sorella.
"Tacete, sta arrivando Kristal." Li zittii io che avevo visto la porta dei dormitori aprirsi.
Una ragazza dai capelli rossi raccolti in una coda e vestita con una giacchetta e dei pantaloni di pelle, camminò velocemente fino ad arrivare ad una macchina parcheggiata davanti al viale d'entrata.
"Dov'è Veronica? Non è che sta facendo il doppio gioco?" Domandò scettica Sole mentre si guardava intorno.
Quando la macchina partì e svoltò l'angolo, un'altra si fermò nello stesso punto e accese e spense gli abbaglianti.
"Muovetevi, è arrivata!" Annunciai ai miei compagni quando vidi una ragazza bionda al volante.
"Non pensavo che questa missione suicida diventasse un'allegra gita scolastica!" Mi rimproverò Veronica partendo a tutto gas quando chiudemmo tutte le porte.
"Scusa, hanno insistito." Mi scusai io cominciando a scrutare fuori dal finestrino.
"Fatti più in là Jay!" Lo rimproverò Sole.
"Ma io non ci sto!" Si lamentò lui.
"Se mangiassi meno donut forse ci staresti..." Esordì Finn.
"Stai per caso dicendo che sono grasso?"
"Hey voi tre piantatela o vi lascio qui in mezzo alla strada a morire di freddo!" Gridò abbastanza forte Veronica da zittirli entrambi.
La bionda al mio fianco svoltò in diverse strade che a me sembravano tutte uguali.
Arrivammo in una zona industriale abbandonata: da una parte vi erano dei bar poco frequentati e dall'altra la spiaggia.
"Merda, credo di averli persi!" Ammise dando un colpo secco al volante e fermandosi a lato della strada.
"Che posto lugubre..." Disse Troy stringendosi nelle spalle e guadandosi intorno spaventato.
"Ho freddo..." Sentenziò Sole ed in quel momento una macchina familiare ci superò.
"È la macchina su cui è salita Kristal!" Parlò Jay mettendoci tutti sull'attenti.
Veronica accese il motore e li seguì per forse ottocento metri perché la macchina si fermò poco più avanti, davanti ad un bar chiamato "The Jungle".
Parcheggiamo dietro altre autovetture e vedemmo Kristal entrare in quel bar accompagnato da un ragazzo grosso e possente vestito anche lui di pelle.
"Inquietante." Disse Troy.
Fuori dal bar vi erano uomini di mezz'età e ragazzi vestiti tutti uguali intenti a sorseggiare birra e a fumare.
Sembravano fatti con lo stampino.
"Ragazzi non possiamo entrare là dentro senza un piano." Dichiarò Sole allarmata.
"Ha ragione, non posso presentarmi così di punto in bianco." Ammisi io.
"Ok, escogitiamo qualcosa e poi torniamo qui." Tagliò corto Veronica rimettendo in moto la macchina.
Avrei dovuto pensare ad un piano coi fiocchi visto la pericolosità della situazione in cui stavo per cacciarmi.
"Che ne dici se usassimo le parrucche che abbiamo usato per carnevale?" Domandò Sole da dietro.
"Perché, vuoi venire a trovare J.P. anche tu?" La interrogai io voltandomi verso i sedili dei passeggeri.
"Non ti lascerò di nuovo da sola." Ammise la mora alla quale sorrisi piena di gratitudine.
Era la cosa più bella del mondo ritornare ad avere il sostegno e l'appoggio dei miei amici.
Mi erano mancati immensamente e, nonostante Jay mi fosse sempre vicino, sentivo la mancanza di una presenza femminile.
"Tu potresti fare un caschetto con tanto di frangetta con la tua parrucca azzurra mentre io mi farò prestare la parrucca rossa di Xin alla quale farò due trecce laterali."
"Mi piace come idea. Domani sera voglio tornare al The jungle e trovare finalmente questo J.P." Dichiarai convinta.
"Il problema è che senza parola d'ordine non andremo da nessuna parte." Ricordò Veronica.
"Potresti ascoltare le telefonate di Kristal. Non appena lei si allontanerà per una chiamata, sarà quello il momento in cui comincerai ad origliare." Le spiegai io.
"Farò del mio meglio, lo giuro." Disse la bionda.
"Si ma chi ci dice che non ci stia incastrando? Prima è amica di Kristal e adesso è dalla nostra parte?" Sottolineò Jay perplesso nei confronti di Veronica.
"Se non sbaglio tu prima eri il suo ragazzo, quindi taci. Un'amicizia non è come un tatuaggio." Lo zittì lei.
Non appena tornammo all'università ci salutammo per poi dirigerci ognuno al proprio dormitorio il silenzio.
*****
La mattina dopo, durante la colazione, venne annunciato all'altoparlante il mio nome e quello di Sole: dovevamo recarci immediatamente dal preside.
Ero nervosissima, non mi aveva mai convocata, neanche alle superiori.
"Io ci sono abituata, rispondevo sempre ai professori." Sogghignò la mia compagna raccontandomi di quante volte avesse avuto il piacere di incontrare il preside della sua scuola.
Guardai spaventata la porta beige con su scritto: "Preside Lodge".
Mi ero cacciata nei guai?
Sarei stata sospesa?
O espulsa?
Perché voleva parlare a noi due?
La porta si aprì rivelando un bellissimo uomo di colore in tenuta elegante.
"Prego, entrate." Ci invitò lui.
Il suo studio era non troppo grande e neanche troppo piccolo, elegante, illuminato ed ordinato.
L'unica nota che stonava in tutto questo era una presenza femminile poco piacevole vicino alla finestra: Kristal.
"Sedetevi." Disse indicando due sedie gialle poste davanti alla sua scrivania nera.
"Perché ci ha convocate qui, Preside?" Parlò diplomaticamente Sole.
Io ero così nervosa da non riuscire neanche più a pensare, inoltre la presenza della rossa mi mandava in bestia.
"Stamattina una persona mi ha mandato questo video. Vi riconoscete?" Ci chiese lui mostrandoci un filmato sul suo portatile.
Era un video registrato la sera prima, quando a mezzanotte io e Sole avevamo salutato i ragazzi e Veronica, che era andata a parcheggiare, per poi tornare nel nostro dormitorio.
"Merda! E se Kristal avesse capito che la stavamo pedinando?"
"Certamente Preside. Siamo noi due." Spiegò la mora indicando prima me e poi lei.
"Voi lo sapete che in questo posto c'è un coprifuoco vero?" Domandò lui non lasciando trasparire alcuna emozione.
Annuimmo insieme.
"E allora perché eravate ancora fuori a quell'ora?"
"Ci dispiace preside, sa oggi è il compleanno di un nostro amico e volevamo brindare allo scoccare della mezzanotte, le promettiamo che non si ripeterà un'altra volta." Mentii prontamente Sole.
Se non avessi saputo cos'era successo la sera prima, le avrei creduto anche io.
"Lo spero per voi. Tuttavia, non posso evitare di darvi una punizione poiché la legge è uguale per tutti in questo posto, vero Kristal?" Le domandò lui.
"Certamente, Preside Lodge." Gli diede ragione la vipera.
Chissà quanto stava godendo.
"Comprendiamo..." Disse Sole fingendosi rammaricata.
"Quindi, mi dispiace, ma siete in punizione per due settimane. Sarete controllate dalla signorina Kristal Mendes in persona, in quanto rappresentante degli studenti." Ci informò. "Mi dispiace darle questo peso, ma se la sente?" Le domandò direttamente voltandosi verso di lei.
"Sicuro Preside Lodge. Voglio solo il meglio per la Venice Beach University." Dichiarò la rossa guardando prima me e poi Sole con un sorriso falso ed ipocrita.
"Ottimo, potete andare signorine. E non cercate di scappare poiché in ogni corridoio dei dormitori vi è una telecamera di sicurezza. Buona giornata." Ci augurò sorridendo appena.
"State tranquille, vi starò addosso come un'ombra." Disse la rossa non appena chiuse alle sue spalle la porta della studio del Preside.
"Stai tranquilla, Savannah.
Falle credere che non ce l'hai con lei, che va tutto bene e che non sai niente dei suoi affari da narcotrafficante."
"Che gioia!" Esclamò ironicamente Sole alla quale Kristal rispose con uno dei suoi soliti sorrisi finti come lei.
Non ci era andata poi così tanto male in fondo: ogni sera, a chissà quale ora, Kristal ci avrebbe fatto l'onore di bussare alla nostra porta per assicurarsi che fossimo in camera e non a scorrazzare nella notte.
L'unico problema era che il piano per scoprire chi fosse questo J.P. doveva essere rimandato a data da stabilirsi.
E più tempo passava dallo scoprire la verità, più tempo passava dal riconciliarmi col mio Eduardo.
*
"Oddio, sono così stanca!" Disse Sole mentre ci recavamo alla nostra stanza per andare a dormire.
Quella giornata era stata molto lunga: dopo essere state dal preside, venimmo sgridate per il ritardo dal professor Hutchinson, in seguito provai per la recita con Jay ma non mi ricordavo ancora bene le battute quindi la Anton mi corresse più volte. Dopo il pranzo mi recai con Xin ed Ilianne in piscina ma non diedi il meglio di me per i mille pensieri che mi vorticavano in testa ed infine, durante la lezione di chimica non avevo fatto altro che pensare ad un piano che potesse essere degno di essere chiamato tale.
"Non vedo l'ora di buttarmi a letto." Ammisi ridendo ma quando svoltammo l'angolo avevo perso ogni voglia di farlo.
Kristal e Veronica erano appoggiate alla nostra porta e ci stavano aspettando.
Io e Sole ci guardammo preoccupate ma continuammo comunque a camminare per non destare sospetti.
Sperai con tutta me stessa che la strega non ci avesse scoperte sennò potevo dire addio al mio amore.
"Non pensate che sia in vena di un pigiama party, ma il Preside Lodge mi ha incaricata di questo fardello enorme. Testa o croce?" Chiese a me e a Sole.
"Che significa scusa?" Domandai io sulla difensiva.
"Testa." Disse la mia compagna.
Kristal lanciò in aria una monetina e io mi ritrovai a sperare per qualcosa che ancora non sapevo di cosa si trattasse.
"Ma tu guarda... io e la ragazza maschiaccio dormiremo insieme." La informò sorridendole. "Tu, sporcacciona italiana dormirai con Veronica." Mi disse con aria di sfida.
"Vieni!" Ordinò a Sole, che scioccata la seguì nel corridoio.
Non ci potevo credere: avrebbe dovuto dormire per due settimane nella camera con la strega.
Dovevo ammettere che mi era andata di lusso, ormai Veronica era dalla nostra parte e non appena entrammo nella mia camera fece un profondo sospiro di sollievo.
"Meno male che dormo con te, Sole non mi sopporta proprio e Kristal non fa che trattarmi come una serva." Mi spiegò.
"Anche io sono contenta di dormire con te, ma adesso toccherà a Sole scoprire la parola d'ordine." Dichiarai mentre chiudevo a chiave la porta d'ingresso.
Ecco, il mio ricongiungimento con Eduardo doveva attendere troppo.
Lo volevo con me, perché per ogni cosa si presentavano mille ostacoli da superare?
Ci preparammo per andare a dormire ma, prima di chiudere gli occhi, scrissi un messaggio a Sole.
"Siamo nelle tue mani, socia.
Buonanotte!
S."
Buongiorno/buonanotte soci 😉
Come stiamo?
Savannah sta già pensando un piano ma riuscirà a portarlo a termine?
Chi è questo J.P. e come farà ad entrare in questo bar? 🤔
Continuate a leggere e lo scoprirete 😉❤️
-6 capitoli alla new entry 😉
Indizio: 🦋
Baci 💋
A.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top