capitolo 12

Luke's pov
Guardavo Nika immersa nella lettura del libro che teneva tra le mani, sdraiata sul prato della sua stanza (si, aveva un prato in camera) mentre i boccoli le sfioravano leggeri la schiena e un paio di ciocche le circondavano il viso toccando l'erba spffice e verde. Era splendida, gli occhi color verde castano incollati alle pagine color crema chiaro, marchiate di lettere nere che raccontavano chissà quali storie fantasiose e trasportanti a tal punto da catturare la completa attenzione della mia fidanzata. Aveva i piedi all'aria, dato che stava sdraiata di pancia, e li agitava avanti e indietro ritmicamente, con lentezza ma a cadenza tremendamente precisa. Si vedeva che era una batterista nata. Sorrisi senza renderme conto, era davvero dolce quella visione. Guardai il tavolino, c'era un mazzo di margherite in un vasetto lilla. Mi alzo silenziosamente e prelevai i fiori, cominciando a intrecciarli, formando una coroncina. Tornai da Nika e posai delicatamente la coroncina sulla sua testa, per poi trovare a perdermi nei suoi occhi curiosi che si erano spostati dal libro a me. -Non volevo disturbare- Mormorai sorridendole, cercando però di trattenermi mordendomi il labbro. -Non disturbi. Carina questa- Disse indicando l'intreccio di margherite che aveva in testa. -Tu sei bella invece- Replicai, osservandola mentre infilava un cartoncino tra due pagine e chiudeva il romanzo. Si sdraiò a pancia in su guardando nella mia direzione. -Questo è uno di quei momenti da soap in cui passiamo due ore a ripetere "no tu sei meglio"?- Scossi la testa ridendo -È uno di quei momenti in cui ti immagino come la mia principessa- dissi piano, accarezzando il dorso della sua mano. Disegnai cerchi immaginari su quella pelle bianca, osservando come i suoi occhi luccicassero -Luke, ma non eri uno stronzo? Cioè, sei passato dall"odiarmi di mesi fa a questo...- Scoppiò a ridere e la seguì, sdraiandomi al suo fianco -Sinceramente, sono ancora stronzo. Ma non con te - la guardai di sottecchi -Ah,quale onore Romeo- Mi alzai sul gomito -Mi è venuta in mente una canzone- la sua attenzione fu subito mia, così decisi di cominciare a cantare -We were both young, when I first saw you.

I close my eyes and the flashback starts
I'm standing there, on a balcony in summer air.

I see the lights; see the party, the ball gowns.
I see you make your way through the crowd-
You say hello, little did I know...

That you were Romeo, you were throwing pebbles-
And my daddy said "stay away from Juliet"-
And I was crying on the staircase-
begging you, "Please don't go..."
And I said...

Romeo take me somewhere, we can be alone.
I'll be waiting; all there's left to do is run.
You'll be the prince and I'll be the princess,
It's a love story, baby, just say yes.

So I sneak out to the garden to see you.
We keep quiet, because we're dead if they knew-
So close your eyes... escape this town for a little while.
Oh, Oh.

Cause you were Romeo - I was a scarlet letter,
And my daddy said "stay away from Juliet" -
but you were everything to me-
I was begging you, "Please don't go"
And I said...

Romeo take me somewhere, we can be alone.
I'll be waiting; all there's left to do is run.
You'll be the prince and I'll be the princess.
It's a love story, baby, just say yes-

Romeo save me, they're trying to tell me how to feel.
This love is difficult, but it's real.
Don't be afraid, we'll make it out of this mess.
It's a love story, baby, just say yes.
Oh, Oh.

I got tired of waiting.
Wondering if you were ever coming around.
My faith in you was fading-
When I met you on the outskirts of town.
And I said...

Romeo save me, I've been feeling so alone.
I keep waiting, for you but you never come.
Is this in my head, I don't know what to think-
He knelt to the ground and pulled out a ring and said...

Marry me Juliet, you'll never have to be alone.
I love you, and that's all I really know.
I talked to your dad -- go pick out a white dress
It's a love story, baby just say... yes.
Oh, Oh, Oh, Oh, Oh.

'cause we were both young when I first saw you- Veronika si era alzata, sedendosi con le gambe incrociate davanti a me. Si avvicinò, le nostre labbra ad un soffio di distanza -Sei bravissimo Luke- sussurrò. -Grazie Juliet- ridacchiò prendendomi il viso tra le mani -Cosa avrò fatto di buono nella vita per meritarti non lo so, ma mi piace- Mi baciò e poggiai le mani sui suoi fianchi accarezzandoli con il pollice. Le sue dita si infiltrarono tra i capelli alla base del mio collo e li tirarono leggermente facendomi gemere, mentre la sollevavo per farla sedere a cavalcioni su di me. Mordicchiai il suo labbro inferiore, per poi tirarlo leggermente mentre sorridevo. Passai la lingua su di esso, che in quel momento era certamente rosso e gonfio. Nika sussultò leggemente, ma poi schiuse le labbra permettendomi l'accesso. Feci incontrare la mia lingua con la sua, delicatamente perché potesse abituarsi a quella cosa sicuramente nuova per lei. Non che io fossi un habitué, ma avevo avuto un paio di occasioni per fare pratica. Portai le mani al lato del suo viso accarezzandole le guance, per poi insinuare le dita tra i leggeri boccoli castani.

Ci staccammo e la vidi arrossire, per poi nascondersi nel mio collo. -Non vergognarti amore mio- mormorai piano, facendole il solletico con le punte delle dita. -Come mi hai chiamato?- Chiese spostandosi per guardarmi -Amore mio- ripetei per poi poggiarmi al suo collo. Inspirai il suo profumo, mentre con la punta del naso tracciavo una linea dalla clavicola alla mascella di Nika. Sentì che stava trattenendo il respiro, forse troppo sorpresa dal mio gesto. Mentalmente le chiesi il permesso di andare avanti e lei me lo concesse. Ripercorsi la via al contrario, sostituendo il naso con le mie labbra e baciando ogni millimetro del suo collo bianco. Mi fermai e presi tra i denti la sua pelle morbida tirandola leggermente, per poi succhiarla. Mi piaceva il sapore della sua pelle. Lei inclinò la testa di lato, dandomi più spazio, ma non volevo forzarla troppo, così lasciai la presa da quella porzione di collo e vi diedi dei leggeri baci. Mi spostai sempre di più verso la clavicola scoperta per via del top senza maniche che indossava. -Luke- ansimò, la voce era già incrinata - Mmmh?- non avevo intenzione di staccarmi dalla sua pelle -Voglio provarci anche io- Mi staccai e la guardai confuso, ma lei sorrise e cominciò a baciarmi il collo -Oh, no Nika così andiamo davvero male... mi ucciderai me lo sento- mormorai ad occhi chiusi, inclinando a mia volta la testa. Le sue labbra sul mio collo erano come quel bicchiere di troppo che da brillo ti trasforma in ubriaco perso. -mmmh nika ti conviene fermarti prima che perda il controllo- biascicai e lei Ridacchiò, facendo vibrare la sua risata sulla mia pelle -voglio farti perdere il controllo-. Riportò le sue labbra sulle mie e nell'avvicinarsi ulteriormente il suo bacino si scontrò con il mio e venni percorso da una scossa. Sembrava di colpo diventata più intraprendente, più spontanea e mi piaceva da far paura. Poggiò le mani sul mio petto stringendo la mia camicia nei pugni mentre le nostre lingue si rincorrevano. Portai le mie mani sulle sue cosce e la sollevai, alzandomi in piedi. Arrancai verso il letto e la feci scendere staccandomi a malincuore -Basta così, fibe della corsa- dissi prendendo un respiro -Stiamo correndo troppo Nika, non è questo che voglio- lei scuote la testa sorridendo-ma se fossi io a volerlo fare? Se a me stesse bene? Luke so che se succedesse adesso non potrebbe essere sbagliato-. Aggrottai la fronte -Cosa intendi? - lei mi circondò il collo con le braccia- voglio essere tua stanotte, in quel senso, voglio che tu sia il primo- La sicurezza nei suoi occhi era tale che non riuscivo a trovare nulla con cui obbiettare. Sospirai. Desideravo anche io essere il primo per lei e che lei fosse la prima per me, ma non volevo che questo succedesse in quelle circostanze. Volevo che succedesse magari dopi una bella cena romantica, al lume di candela, solo io e lei accompagnati dal ritmo regolare dei nostri cuori. - Sei sicura? Non voglio affrettare le cose- Lei portò le braccia intorno al mio collo, intrecciando le dita ai capelli alla base della nuca. -Non stai affrettando nulla, sono io qurlla che vuole correre- mormorò prima di unire le nsotre labbra. Cademmo entrambi sul letto, io sopra di lei e sentivo che stava per succedere qualcosa chr ci avrebbe resi indimenticabili l'un l'altra per sempre.
Nika giaceva addormentata al mio fianco, con la testa sul mio petto e un braccio intorno alla mia vita. Era così bella. Chiusi gli occhi e sprofondai nel sonno profondo.
-Luke, Luke svegliati- sentì una mano scuotermi leggermente, mentre la voce di Nika diveniva sempre meno lontana e più definita. -Luke ti prego, mi stai spaventando- Urlò cominciando a muovermi più forte, la sua agitazione traspariva perfettamente. Mi svegliai di soprassalto e guardai Nika. Indossava la mia maglia nera e nei suoi occhi c'era troppa preoccupazione perché io potessi credere di aver fatto un semplice incubo -Cosa... che hai sognato? Urlavi e ti agitavi come se ti stessero dando fuoco- spiegò mettendomi una mano sul braccio. Mi passai il polso sulla fronte, scoprendola madida di sudore. Presi un gran respiro e dissi -ho sognato l'apocalisse-. Lei sgranò gli occhi e mi abbracciò stringendomi forte. Chiusi gli occhi, la notte più bella della mia vita era stata rovinata da uno stupido incubo.
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Trallallero trallalla la vostra cake è qua
Allora questo capitolo una certa ragazza lo aspettava da mmmm boh ho perso il conto del tempo.
Ora vorrei chiedervi di passare da
<<Hood Girl >> di VittoGiglio
UN BACIO AMORI MIEIIIIII
-3 alla fine

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