-Capitolo 6- Appuntamento

Entro in casa.
In soggiorno non c'è nessuno. Sono nervosa, e non capisco perché, in fondo abbiamo deciso di non baciarci più, di vivere come semplici coinquilini.

Sospiro e metto le mani tra i capelli.

Essere SEMPLICEMENTE coinquilini.

Non dovrebbe essere così difficile.

Lascio il libro e il cellulare sul divano e vado in bagno per fare una doccia.
Mi spoglio ed entro dentro, inizio bagnando i capelli e poi li insapono. Appena prendo il bagnoschiuma in mano, mi viene in mente ciò che è accaduto quando mi ha prestato il suo bagnoschiuma. Trattengo un sorriso che minaccia di spuntare sulle mie labbra.

É solo un bastardo.
Io sarei solo un buco da scopare quindi?
Bene.

Meglio concentrarmi su sta sera.
Alex sembra un ragazzo a posto, anche se saremo solo noi due a casa sua, non dovrebbero esserci problemi...
E poi se volessi andarmene, il mio appartamento é solo 5 porte più avanti.

Esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio.
Quando esco in corridoio mi guardo in torno, ma non sento alcun rumore.
Vado in camera e indosso la biancheria, poi torno in bagno e inizio ad asciugare i capelli. Di solito ci sto un po': sono davvero troppo lunghi e dovrei tagliarli, ma non ho avuto tempo ultimamente.

Dopo mezz'ora sono asciutti e sistemo il bagno, ormai è un abitudine: quando ero piccola mai madre mi ripeteva in continuazione di sistemare sempre il bagno quando lo usavo.

Torno in camera e vado in panico al pensiero di cosa mettere.
Devo essere elegante?
Ma non è un appuntamento! È solo una serata tra vicini. Spero che la pensi anche lui come me.
Ma non posso certo andarci sportiva.

Prendo una gonna e la guardo insicura. Quando ero più piccola, verso i tredici anni non mettevo mai gonne, non avevo le gambe magre e avrei dato solo un altro motivo per ridere di me...
Ma ora non sono più come prima, sono cambiata, ho finalmente il fisico che ho sempre sognato.
Prendo la gonna (che arriva a metà coscia) nera e sopra metto una maglietta bianca un po' corta . Per scarpe metto dei semplici sandali neri con un po' di tacco.
La cosa di cui mi curo di più é il trucco, ho sempre amato truccarmi.
Mi facevano spesso complimenti per come mi truccavo, e questo mi rendeva felice e mi faceva stare bene.
Ma sta sera voglio truccarmi leggera, perciò metto solo l'eyeliner nero, il mascara e il rossetto rosa chiaro, di solito lo metto nero, ma non mi sembra il caso.

Quando riapro la porta della stanza vedo Federico davanti questa.

《Stavo aprendo la porta》 spiega.
《Vai da qualche parte?》 Aggiunge.

《Si veramente, un ragazzo che ho conosciuto oggi al parco mi ha invitata a casa sua. Ha anche lui l'appartamento qua》

《E tu vai a casa di uno che hai appena conosciuto??》

Beh, se è per questo stavo per scopare con te l'altra sera e ci conosciamo appena
Vorrei rispondergli, ma meglio di no.

《Si, e poi alex é un ragazzo a posto 》
Replico

《Alex? Alex dell'appartamento sedici??》 Chiede sbalordito.

《Emh...si?》
《Oh cristo, non ci credo. Non sapevo che tu fossi una dei nuovi giocattoli di Alex White.》
Mi fermo e mi giro verso di lui
《Che vuoi dire?》

《Lui e i suoi amici fanno una specie di gioco. Si fanno le ragazze e segnando i nomi... non so... c'entra una lista》

《Si fanno le ragazze? Non mi interessa. Io non farò sesso con lui! Mica sono una troia》
Mi guarda e io distolgo lo sguardo facendo finta di guardare l'ora.
E mi accorgo che sono effettivamentee otto e dieci.

《OH CAZZO, sono in ritardo!》
Arrivo in soggiorno e apro la porta di casa saltandolo con un semplice 'ciao'.

Busso alla porta e mi abbasso la gonna sulle cosce.
Questa gonna é davvero troppo corta per i miei gusti.
Fisso il tatuaggio sul mio polso destro a forma di rosa. Questa rosa sanguina come se fosse stata ferita...

《Ciao bellissima!》
Alzo lo sguardo e sorrido ad Alex. É appoggiato allo stipite della porta ed è semplicemente... wow.

Indossa una camicia bianca, i primi due bottoni sono aperti e riesco a intravedere due pettorali non molto delineati.

Indossa inoltre dei jeans scuri e stretti e delle scarpe da ginnastica nere.
《Niente male》 dico riferendomi ai suoi vestiti e mordendomi il labbro per non ridere.

《Tu sei a dir poco stupenda. Vieni, entra.》
Entro dentro ed è più o meno simile al mio appartamento, a parte i colori dei muri e dei mobili.

《Ti piace il pollo? Non sono bravissimo in cucina, l'unica cosa buona che so fare é appunto il pollo》

Io rido
《Il pollo va benissimo》
Ci avviciniamo al tavolo e lui mi sposta la sedia per farmi sedere.
Gli sorrido e lui ricambia.
Mentre lui serve il pollo nessuno dei due parla e si crea un silenzio a dir poco imbarazzante, che per fortuna lui rompe.

《Non ti ho mai vista qui al college, come mai?》

《Bhe, dopo essermi trasferita qui a New York i miei mi hanno fatta iscrivere in un college molto prestigioso pieno di figli di papà e ragazze odiose, che inoltre distava ben due ore da casa, perciò ho deciso di cambiare college e prendere un appartamento. E inscrivendomi qui li ho avuti entrambi. Tu invece? Hai frequentato solo questo college?》

《Si, ho avuto le idee chiare fin da piccolo. Ho sembre voluto fare il medico》

《Beato te, io sono sempre stata indecisa, tuttora non so cosa farò un giorno... Ehi, questo pollo é squisito!》 sorrido

《Te l'avevo detto che questo almeno lo sapevo fare》 mi fa l'occhiolino e sorrido.

《I tipi con cui eri oggi sono tuoi amici?》

《Cosa? No!》ride guardandomi con le sopracciglia aggrottate《avevo visto da lontano che tu gli avevi detto qualcosa che li aveva fatti ridere e pensavo che voi vi conosceste.
Sai, volevo proprio sapere chi era quella bella ragazza che stava lì, tutta sola su quella panchina》e arrossisce.
Sorrido e abbasso lo sguardo.

Improvvisamente la porta si apre e un ragazzo entra ridendo e urlando un qualcosa di incomprensibile.

《Mark.
Il mio compagno di stanza. Alle feste alza sempre un po' troppo il gomito, spero che non abbia guidato in questo stato》sorrido e prendo il mio bicchiere per bere.

Mark si avvicina a me《Oh* ma chi è questa bella RAGAZZAAA? 》Fa per toccarmi la guancia e urta il bicchiere, buttandomi l'acqua in faccia.

《Oh dio, Mark! Scusalo, va tutto bene?》
《Alex, é solo acqua》rido. 《Si è solo sbavato il trucco, meglio che vada a casa a sistemarmi》

《Non te ne andare! Giuro che lo mando nella sua stanza, non ti butterà più niente addosso》
《Vado a casa solo per sistemarmi il trucco, tranquillo, torno subito》
Mark si chiude in una stanza e Alex sbuffa.
Percorro il corridoio fino alla mia porta e la apro stronfinandomi gli occhi.
Le luci sono tutte accese e anche la tv.
《 Nicole ma...hai pianto ?》
Sento mentre apro la porta del bagno.

《Non è niente. Fatti i cazzi tuoi》rispondo acida.
《Ma-》
《Vattene》 gli ordino.
Tolgo il trucco sbavato e inizio a passare un filo di mascara.
《Cosa le hai fatto?!》sento dire da Federico.

《Di che cazzo stai parlando?》

《È entrata con il trucco sbavato! L'hai fatta piangere? Alex, l'hai appena conosciuta, lei non è il tipo che ti serve per i tuoi giochetti》

《Non so di cosa stai parlando.》

Mi affaccio sulla cucina e vedo Federico spingere Alex al muro.

《Lei non lo merita. Lasciala stare e cercati qualcun'altra per la tua stupida lista》

《Ma come Smith, ti divertivi tanto a farti le ragazze in cima alla lista!》Alex guarda Federico con un sorrisino beffardo.

《Io non c'entro niente con questa merda. L'ho fatto una sola volta.》

《Oh, certo》mi avvicino per sentire meglio
《Tu-》
《Zitto, ho sentito dei passi》sussurra Alex.

Mi hanno sentita camminare. E ora? Decido di entrare in cucina.

《E poi lei é venuta qua per sistemare il trucco. Io non c'entro.
Anzi, ci stavamo divertendo》 dice Alex sorridendo come se niente fosse.

Vuole farmi credere che abbiano parlato di questo?

Fingo di non aver sentito niente e sorrido anch'io
《Eccomi》 dico a entrambi.

《Scusa ancora, possiamo andare?》

Che deficiente! Dopo ciò che hanno detto voglio capire a cosa si riferivano.

Guardo Federico e lui mima un 'no' con le labbra e mi guarda corrucciato. Io gli sorrido
《Si, andiamo.》

Alex guarda Federico e gli fa un sorrisetto che fingo di non vedere.

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