-Capitolo 5- Litigi, libri e nuovi incontri

Ho un leggero mal di testa, mi pulsano le tempie.
Due braccia muscolose mi circondano completamente, stringendomi in un dolce abbraccio. La mia testa é sul suo petto e il battito ritmato del suo cuore é rilassante,é come una dolce melodia, come una ninna nanna.
Mi allungo e nascondo il viso nell'incavo del suo collo, il suo profumo é speciale, non somiglia alla menta, né al cioccolato o alle fragole. È un profumo... caldo, non è una particolare fragranza, é un profumo debole, quasi impercettibile, ma così bello.

Allungo un braccio, sottraendolo dalla sua stretta e gli sposto un ciuffo di capelli dal viso.Inizialmente mi sembravano neri e mi chiedo come abbia fatto a non accorgermi che sono invece castani.

Mi piace molto il suo viso, ha dei lineamenti duri e definiti, ma degli occhi dolcissimi e un sorriso caldo.

Ciò che ha fatto oggi mi dimostra il genere di persona che lui é: splendida.
Un sorriso mi percorre il viso per un breve momento, é stato così dolce.

Vorrei tanto baciare queste labbra così vicine alle mie.
Sarebbe un gesto stupido,
per lui non sei niente e ti deriderebbe.

Rifletto su questo pensiero per qualche secondo.
Ma chi se ne fotte.

Poso le mie labbra sulle sue, rimanendo per un po' di secondi così. Una scossa elettrica mi percorre il corpo, fermandosi al cervello e mandandolo in trance.
Lascio dei leggeri baci sulle sue labbra e per un momento credo di averle sentito muovere, ma se anche fosse non riuscirei a muovermi, il mio cervello é in exstasi .
All'improvviso una sua mano si posa sulla mia testa e la sua lingua viene a contatto con la mia.
Ora è indubbiamente sveglio.
Chiudo gli occhi e mi godo quel bacio così rude eppure così dolce.
Si sposta sul mio collo e mi fa mettere sopra di lui. Eppure non diventa un gesto volgare, le sue braccia continuano a stringermi e le sue labbra mi lasciano lievi baci sulla pelle del collo .
Poi si stacca dal mio collo e rimane abbracciato a me, io con la testa sulle sua spalla e lui sulla mia.
《Giorno piccola》dice.
Sento la sua mandibola muoversi sulla mia spalla e sorrido.
Quando mi chiama 'piccola' il mio cuore manca un battito e una scarica di elettricità mi attraversa il corpo.
《Giorno》rispondo.
《Vorrei sapere... vorrei capire cosa é successo prima .. intendo... cosa ti ha fatto piangere》

Poi aggiunge subito dopo
《Sempre se vuoi, cioè quando vorrai parlarmene》
Sorrido e gli lascio un dolce bacio sulla guancia.
《Grazie. Anche per prima . Se tu non fossi arrivato...》
No.Io non mi farò mai più del male.

《Grazie di essere stato con me. Di aver dormito con me》gli sorrido e lui ricambia.
Avvicino di nuovo le labbra alle sue. Lo bacio.

Poi mi blocco
《Scusa, non volevo》
Dico
《Fallo pure tutte le volte che vuoi》
Altra scossa di elettricità.
Io non ho le idee molto chiare su cosa siamo noi, ma non posso nascondergli la verità.

《Senti...》
E se per lui questo non significasse niente?
Mi alzo da sopra lui e inizio a vestirmi di fretta con i vestiti del giorno prima.

《Per me questo bacio, beh QUESTI baci, non hanno significato niente. Io non voglio una storia né niente di simile 》
Sembra sorpreso, le sue sopracciglia si aggrontano.

《Ma..》

《Non voglio più parlarne. Tu sei il mio coinquilino, nient'altro.》

《Era ovvio. Sai, avevo voglia e mi serviva un buco da scopare. Tutto qua. Stai tranquilla. Niente relazioni》
Sembra quasi arrabbiato. Quelle parole mi scuotono un po'... solo un buco da scopare... beh, me la sono cercata... ma davvero pensa questo di me?
Si sa che la rabbia fa dire ciò che uno pensa dell'altro... quindi... per lui non sono niente... cioè, neanche lui vuole una relazione, il che è perfetto, dato che neanch'io ne voglio.

《Bhe, perfetto》
Prendo il cellulare ed esco in corridoio, dirigendomi alla porta.
Lo sento seguirmi, apro la porta ed esco senza voltarmi.

Si è comportato così prima, solo per portarmi a letto?
Non ha molto senso...
Magari voleva solo che la smettessi di piangere. In fondo é sempre una persona umana e mi ha portata a letto per cortesia.

Continua a non avere senso. Ma non ho altre spiegazioni per il momento e sono abbastanza scossa.

Non conosco bene la città e non so dove andare, ma una passeggiata mi aiuterebbe a rilassarmi.
Mi dirigo al parco e mi siedo su una panchina.
Mi metto a fissare il vuoto, lo faccio spesso, so che probabilmente posso sembrare una psicopatica, ma mi rilassa e mi aiuta a pensare.
Mi perdo nella mia mente ingombra di pensieri, cercando di riflettere.

Passo un po' di tempo così e controllando l'orario nel telefono scopro che è passata ben un ora.
Non so come faccia il tempo a volare così in fretta.

Trovo tre messaggi, ma preferisco aprirli più tardi.

Un gruppo di ragazzi mi passa davanti e mi fissa, sono abbastanza brutti devo dire, ma quando mi sorridono ricambio.
Uno di loro dà una gomitata all'amico e si scambiano sguardi perversi.

《Gnocca》sussurra uno e gli altri sghignazzano.
《Morto di fica》rispondo io, guardandolo male.

Lui diventa rosso e i suoi amici lo canzonano ridendo.
Roteo gli occhi.
Che idioti.
Mi guardo intorno e noto una piccola libreria poco distante, sorrido leggermente e mi alzo.
Ho in tasca quindici dollari, non so quanto costino i libri qua, ma credo basteranno.

Non amo molto leggere in inglese, ma ho bisogno di distrarrmi, e quale miglior modo di farlo se non con un libro?
Non sono più parole nere scritte su un foglio bianco, diventa un piccolo mondo, in cui ogni dettaglio dei luoghi e personaggi possono essere scelti da te, liberamente.
Puoi immedesimarti nelle storie dei personaggi e fingere di essere un altra persona.
Forse è per questo che amo leggere.
Entro nel piccolo negozio e quasi abbraccio la cassiera quando vedo uno scaffale con scritto "libri italiani".
Corro subito a quello e inizio a leggere i titoli delle copertine ed a osservarle, di solito per scegliere un libro parto da quelle.
Deve attirarmi il titolo e la copertina di un libro quando lo scelgo e sicuramente sarà un buon libro.
Mi serve un libro adatto al mio umore.
Guardo i vari generi di libri esposti.

ROMANZI ROSA: è l'ultima cosa di cui ho bisogno adesso.

GIALLI: non ci sono mai andata pazza.

FANTASY: non ho voglia di un fantasy ora, ma ne comprerò uno la prossima volta che verrò qui. Adoro questo genere.

HORROR: trovato.

Non vado particolarmente pazza per i libri che poi non fanno dormire la notte, perciò ne scelgo uno che ha più suspense che horror vero e proprio (o almeno così capisco dalla trama).

Sarà utile a tenere occupata la mia mente.

Mentre mi dirigo alla cassa, noto lo scaffale dei libri della letteratura inglese.
L'occhio mi cade su un libro. É lo stesso che ho visto sul comodino di Federico... la mia mente ripercorre gli ultimi due giorni e la rabbia mi assale. Quasi sbatto il libro sul bancone e la cassiera sobbalza.
Le rivolgo un sorriso di scuse e lei ricambia poco convinta. Penserà che sono una psicopatica.
Mentre infila il libro in un pacchetto, mi soffermo sul negozio, con il tetto così alto e i mobili così scuri mi ricorda il negozio di bacchette magiche nel quale Harry Potter ha comprato la famosa bacchetta, solo che invece delle scatole con le bacchette, ci sono file e file di libri.
《Ecco qua. Sono 12£》dice mostrando un sorriso per niente forzato.
Le porgo i soldi e lei mi restituisce il resto. Sembra abbia voglia di conversare, ma io non sono in vena.
Ritorno alla panchina del parco e vedo di nuovo quel gruppetto di ragazzi notandone uno che prima non avevo visto. È alto e ha un fisico asciutto, ha i capelli biondi e spettinati e gli occhi chiari, anche se non riesco a capire di che colore siano.

Sta parlando con quei nerd che sono passati prima.
Decido di ignorarli e inizio a leggere. Mi perdo subito tra le pagine e divoro interi capitoli. Ed ecco il momento decisivo: ha trovato l'assassino.
É pronta a vendicarsi.
Carica la pistola, apre la porta e...

《Ehi, ciao!》
Urlo dallo spavento e guardo il ragazzo di fronte a me.

《Non sapevo di fare questo effetto》scherza.
Sorrido. É il ragazzo che ho notato prima.

《Sono Alexander, ma puoi chiamarmi Alex》
Mi porge la mano e la stringo.
《Io sono Nicole》

《Hai un bellissimo nome》e arrossisce leggermente.

Oh ma che dolce. Che tenero!

《Che fai qui tutta sola? Beh, hai un libro quindi stia leggendo. Ok ho fatto una figura di merda. Sono un idiota》si sbatte una mano in fronte.

Io rido
《Tranquillo. Si, leggevo, comunque》

《Horror? Coraggiosa la ragazza》sorride
《e poi riesci a dormire la notte?》 Scherza

《Si》 faccio una smorfia.

《Scusa se ti ho spaventata》

《Tranquillo》gli sorrido.

《E quindi sei un Serpeverde eh?》 Rido e indico la sua cravatta verde.

《E scommetto che tu sei una Grifondoro》 scherza lui.

《Direi che somigli ad Hermione 》aggiunge.
Beh, in effetti un po' le assomiglio sotto alcuni aspetti: le lentiggini, gli occhi, e l'amore per i libri.
《Bhe, tu assomigli molto a Draco》

Mi guarda furbo
《Quindi ho una possibilità di stare con te?》

《Mi spiace ma sto con Ron》
Ridiamo entrambi.

《Bhe, ci siamo appena conosciuti e mi hai già friend-zonato come solo una Grifondoro sa fare》
Ridiamo entrambi.

《Ti va un gelato?》mi chiede.

《Mh... si, magari puoi anche farmi da guida turistica, sai, mi sono appena trasferita》

《Oh, ma certo!》

****************************

《Dall'Italia eh?》finisce il suo frappé e lo lancia nel cestino dietro di noi.

《Wow! Ma come hai fatto??》

《Cinque anni di Basket》risponde alzando le spalle.

《Bhe... wow... comunque si, sono venuta qua con i miei, mi sono iscritta al college e ora ho preso un appartamento vicino a questo》

《Io vengo da una città poco distante da qua, anch'io mi sono trasferito, sono cresciuto qua e a 12 anni sono andato via con i miei, poi sono ritornato...
Beh, é un po' complicato, spero di essermi spiegato bene》

《Si, si》gli sorrido.

《Sai, anche io ho l'appartamento abbonato della scuola》

《Davvero??》chiedo sorpresa.
《Già, il mio appartamento é il numero...》prende una piccola chiave dalla tasca e legge l'etichetta《sedici》

《Davvero? Il mio é l'undici! Noi siamo vicini di casa e l'abbiamo scoperto così!》

《Bhe, allora sta sera vieni a cena da me! Il mio coinquilino é ad una festa》lo guardo incerta.

《Poi ti riporto pure a casa》promette alzando le mani.

Io rido《oh ma Grazie! Sarei perduta senza lei, buon uomo》

Passeggiamo fino al palazzo, e ridiamo tutto il tempo.

《Bhe, devo ammettere che per essere un Serpeverde e per essere il sosia di Draco sei piuttosto simpatico》

《Lo prendo come un complimento》
Ridiamo.

《Bhe, ecco il mio appartamento》dice fermandosi davanti ad una porta.

《Vuoi entrare? 》

《No grazie, sono già le sei e fra due ora sono a cena con un Serpeverde 》

《Sempre che rinunci a diventare un mangiamorte》aggiungo.
Ride, poi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia.
《A dopo allora》

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