-Capitolo 23- Federico...

《Pigiama party?》

《Si, a casa mia... Dai, sarà divertente!》boffonchia Roberta, mia cugina, dando un morso alla sua ciambella.

Cammina per il corridoio affianco a me, con una maxi ciambella ricoperta di glassa in una mano, e un enorme bicchiere di caffè nell'altra. Ecco dove trova tutte le energie che ha.

《Mh... e va bene》lei emette uno stridulo suono di gioia.

《Perfetto! Perché non porti qualche amica? Sarà divertente》

Amica?
Potrei dirlo a Sofia... magari anche a Sarah e Melanie. Non le sento da molto.

《Okay, ho già in mente qualche nome》

《Non vedo l'ora!》guarda l'orologio《merda, è tardissimo! Arrivo in ritardo! Ci sentimo dopo》
Mi da un bacio sulla guancia e scappa via.

Sorrido ed il mio sguardo corre sulle pareti, fino alla finestra. Intravedo Federico e Benjamin che giocano a rugby nel prato, scontrandosi e dandosi spallate.
È così fottutamente sexy.

《Hey bambola》una chioma nera mi affianca.

《Daniel!》sorrido.

Cos'è oggi? La giornata "Nicole rincontra amici scomparsi"?

In effetti non sono loro ad essere spariti. Ultimamente sono stata così male che socializzare non era proprio tra le cose che più volevo fare.

《Come va?》mi rivolge un sorriso meraviglioso e appoggia una spalla al muro.

《Benissimo. Da quanto tempo non ci vediamo... Hey, ma ti è cresciuta la chioma?》

Si passa una mano tra i folti capelli neri pece. Sembra sempre più pallido e quegli occhi nero catrame spiccano moltissimo.
Rimane sempre bellissimo.

《Beh, si. Li sto facendo crescere. Come mai in questa parte dell'edificio? Non hai corsi qui》

《Ero da mia cugina. Roberta, hai presente? Frequenta gli ultimi corsi》

《Oh si si, la conosco. Comunque...》

《Si?》

《Beh mi è successa una cosa e... volevo parlarne con qualcuno... Mi sei venuta subito in mente tu》

Questa affermazione mi spiazza completamente, e per qualche secondo non so cosa rispondere

《Beh... si, va bene, certo. Andiamo ora? Ho un'ora buca tanto》

Scendiamo in cortile e passiamo vicino a Benjamin e Federico, il primo ci saluta e fa un cenno all'altro, il cui sorriso si accende vedendomi e si spegne subito dopo guardando chi è accanto a me.

Federico subito mi urla dal prato una frase che sento a malapena
《Dove andate?》

Con un cenno gli indico il bar non molto distante.
Federico annuisce e fingendo disinvoltura si gira verso Benjamin e continuano a girare.

Daniel sembra leggermi nel pensiero
《A me sembra un tantino geloso》

《Nhaa... dici?》

《Fidati. È cotto di te》

Arrossisco《Lo so...》

《Ah... te l'ha detto lui?》

《Diciamo che è una lunga storia...》

E da lì inizio a raccontare tutto su Federico, ritrovandomi a parlare anche di cosa provo... parlare con Daniel è facilissimo, commenta ironicamente quasi tutto facendomi ridere ma riesce comunque a restare serio nei momenti più importanti.

Mi fa qualche domanda su Anthony, restando comunque sul vago, forse per paura di dire qualcosa di sbagliato.
Io stranamente riesco a rimanere calma e la mia allegria non diminuisce minimamente. La presenza di Daniel allenta ogni mia tensione.

《Wow...》commenta alla fine del racconto, per poi espirare rumorosamente e accasciarsi sulla sedia.

《Già. Ora mi conosci completamente》

《Sapevo che tu mi nascondevi qualcosa... ma non pensavo fosse qualcosa di così grande... e comunque non pensavo lo avresti detto a me》

《Come mai?》chiedo curiosa bevendo il mio frullato

《Non so... con questa faccia da coglione in pochi mi prendono sul serio》

《Eppure adesso sei molto serio》

《La tua storia mi ha colpito... tu... sei una ragazza molto forte... Ma adesso basta cose tristi! Voglio fare gossip anch'io!》

Ridacchio《Okay, spara》

《Io... beh... una ragazza preferisce il cinema al chiuso oppure in auto all'aperto?》

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Federico ridacchia《Daniel con una ragazza? E io che pensavo fosse gay!》

Mi soffoco con l'acqua che stavo bevendo.
Daniel gay? Dovresti vedere come scopa, caro Federico.

Ridacchio《Fidati, è tutto tranne che gay》

Lui inarca un sopracciglio e si gira sospettoso verso di me
《Che vuol dire》

《Ehm...》MERDA 《No nulla, dicevo... a me non sembrava affatto gay. Comunque sono felice che abbia una ragazza. Beh, in effetti non lo è ancora, però sono convinta che lui riesca a farla innamorare... è così carino》

《Ma non è che ti piace?》mi domanda con un sorrisino che però non mi convince per niente.

《Eh? Ma no... ho solo detto che è carino》

Gli do le spalle mentre lavo i piatti, e cerco di rimanere calma mentre serro gli occhi cercando mentalmente un modo per cambiare discorso.

Oddio, non che mi piaccia Daniel. Però abbiamo avuto... modo di conoscerci bene... si, insomma...

Arrossisco al solo pensiero di lui nudo che mi fissa, accanto al letto e sbuffo, rimproverandomi mentalmente per i miei pensieri perversi.

《Comunque, che fai oggi?》
Chiedo tentando di cambiare il discorso.

Segue un breve periodo di silenzio e Federico risponde alle mie spalle 《Beh, nessun programma. Tu invece?》

《Non dovresti studiare?》

《Nhaaa. Preferisco fare tutto all'ultimo. Quindi, che fai?》

《Sta sera mia cugina da una sottospecie di pigiama party a casa sua. Molto maturo, eh?》

《Ah... l'ho sempre detto che sei una bambina》 ridacchia

《Prego?》domando fingendomi seccata.

Ci guardiamo ed entrambi scoppiamo a ridere. I suoi occhi sono incastrati nei miei e non riesco proprio a distogliere lo sguardo

《Sei proprio una bambina》mi sorride per poi sparire in corridoio mentre si porta la bottiglia di birra alle labbra.

Come al solito, Federico mi spiazza e mi ritrovo fissare il vuoto con un semi sorriso sul volto.

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Sono finalmente arrivata davanti casa di mia cugina. Il pomeriggio è trascorso con una lentezza incredibile. Alle fine ho studiato un po' e ho anche cercato di leggere... finché Federico non è piombato in camera lagnandosi del fatto che io non lo calcolassi, per poi buttarsi a peso morto sul letto, proprio accanto a me supplicandomi di "fargli le coccole".
E così mi sono ritrovata a giocare con i suoi capelli mentre lui biascicava parole confuse in risposta alle mie domande, con la testa poggiata sulle mie gambe, fino a che si addormentò.

Vederlo addormentarsi mentre lo "coccolavo " lo faceva sembrare proprio un bambino e, malgrado cercassi di non farlo, alla fine ho passato quasi un'ora ad osservarlo in ogni suo piccolo dettaglio e credo di aver pensato più di una volta "cacchio, è proprio bello..."

Alla fine sono stata costretta a svegliarlo perché dovevo iniziare a preparare la roba per andare a casa di Roberta.
L'avrei anche evitato ma aveva stretto le braccia attorno ai miei fianchi e praticamente dormiva sulla mia pancia, impedendomi di alzarmi.

Il sorriso che mi ha rivolto, il suo sguardo appena aprì gli occhi... indescrivibile.
E di nuovo, per qualche frazione di secondo, quella voglia irrefrenabile di baciarlo.

Ha passato con me anche l'ora successiva, guardandomi e parlandomi mentre mi preparavo.
Ho indossato il mio pigiama  (una semplice canottiera bianca e dei pantaloni blu di una tuta), spogliandomi davanti a lui e rimanendo in intimo in bagno, guardando con la coda dell'occhio lui che dal letto mi fissava in modo abbastanza evidente il culo.
Okay, l'ho istigato io... Ma mi diverto così tanto vedendo quello sguardo assente fisso su di me... E mi eccita anche, direi.

Adesso sono in auto con lui, che si è subito offerto di accompagnarmi. È così adorabile...

《Arrivati. Mi raccomando, fa la brava》mi raccomanda prima che io scenda.

Inarco un sopracciglio. Mi ha presa per una bambina?
Insomma, è passata da un pezzo l'età in cui si fanno le raccomandazioni.
Gli rivolgo uno sguardo scocciato ma anche divertito e scendo dall'auto.

《Ti adoro, piccola》sento poco prima di chiudermi lo sportello alle spalle.

Federico... riuscirò mai a capire cosa ti passa per la testa?

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