-Capitolo 20- Cinema

Sbadiglio e mi metto seduta, stiracchiandomi.
Mi giro cercando Sofia, ma trovo solo il letto sfatto e il balcone spalancato.
Raggiungo il bagno legando i capelli in uno chignon.
I capelli ricci già mi mancano.
Ma che ore sono?
Per sentirmi così riposata probabilmente sarà mezzogiorno. E gli altri dove sono?
Entro nella doccia e, cercando di non far bagnare i capelli, aziono il getto dell'acqua ghiacciata.

I pensieri non mi abbandonano neanche un minuto, difatti dopo pochi secondi sono intenta a fissare il vuoto con l'acqua fredda che scorre sulla schiena.
Federico... oddio, non gli resisto più.
Non riesco a non pensare ai suoi baci, ai suoi occhi, alla sua voce... a lui.

Dove porterà tutto questo?

Mi desto dal mio coma riflessivo e scuotendo la testa inizio ad insaponarmi.

Dopo poco sono in stanza, avvolta in un telo gigante. Sospiro e mi dirigo in cucina in cerca di cibo.
Trovo Benjamin e Sofia impegnati in una conversazione sul "non bere mai più così tanto".
In effetti, io sono distrutta.
Le tempie mi pulsano, mi bruciano gli occhi e credo di non avere una bella cera.
Di Federico nessuna traccia.

《Buongiorno》saluto stringendo l'asciugamano in modo che non cada.

Benjamin mi fa un cenno distratto e sposta lo sguardo sulla scollatura di Sofia che, sorridendomi, mi rivolge la parola:

《Ma buongiorno! Pensavo non ti svegliassi più! Non so proprio come hai fatto a non svegliarti con tutto il casino che facevano questi due in cucina! 》

《Cercavo di fare il caffè! 》si giustifica Benjamin.

《Si, e hai distrutto un terzo dei nostri bicchieri!》

《Si ma... che ore sono?》chiedo ignorando i loro battibecchi.

《Sono tipo le due del pomeriggio》

《E l'università a fanculo》sbuffo divertita.

《Beh, ne è valsa la pena》Federico compare dalla porta principale, vestito con jeans e maglietta, gli occhiali da sole tra i capelli e un vassoio incartato in mano.

《Parla per te, Smith. È un dopo sbronza distruttivo!》ribatte Benjamin accasciandosi sul divano e coprendosi la faccia con un cuscino.

Se solo sapesse cosa ci ha fatto Federico sopra quei cuscini...

《Forse perché tu devi smaltire anche altro, oltre all'alcool》Sofia lo guarda male e si avvia verso il bancone.

《Oh, approposito... non ho idea di cosa cazzo mi sono fatto. So solo che non ho più un centesimo...》

《Cos'è?》chiedo a Federico, indicando il vassoio.

《Ho pensato che la signorina che tanto odia il cibo dietetico, desiderasse un bel vassoio di dolci》

Io sorrido stupita e resto senza parole mentre lui mi fissa dritto negli occhi.

《Oh, perfetto, allora grazie tante!》Sofia scosta la carta e ruba un bignè.

《Non sono per te.》Federico le rivolge uno sguardo assassino.

《No, ma io ho fame》

Sorrido a Federico e il suo sguardo si addolcisce. Si avvicina al mio orecchio e sussurra:

《Anche io ti trovo fottutamente attraente e, tranquilla, prenditi pure tutto il tempo che vuoi per riflettere. Tu mi piaci.
Oh, e prima che tu lo chieda: si, ero io ieri sera ad essere entrato nella tua stanza》

Mi porge un bignè e sparisce in corridoio.

Sofia corre verso di me.

《oddio! Ma... ma... sposalo! ADESSO!》

Sorrido《vorrei che tutto fosse più semplice...》

Fortunatamente Benjamin è collassato sul divano, perciò non si è accorto di tutta la scena.
Sofia invece continua a sorridere e a sclerare, mentre io mangio quei deliziosi bignè.

《Okay, ma ora che faccio?》 Sussurro per non svegliare Benjamin... anche se russa col la testa sprofondata nel cuscino. Ma come diavolo fa a respirare?

《Non capisco... ti piace?》

Sbuffo《si... credo. Davvero, è complicato. Mi piace ma non so proprio cosa provo...》

《Nicole?》 Mi chiama Federico entrando in cucina.

Io e Sofia ci allontaniamo velocemente di un passo e io rispondo:

《Si?》

《Ma fra due ore non devi essere dalla tua psicologa?》

《Oh cazzo!》

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《Veronica, perdonami il ritardo, io-》

《Si, te l'eri dimenticato》 ride sistemandosi gli occhiali sul naso《me l'ero immaginato, tranquilla. Siediti pure dove preferisci, oggi parleremo un po' in generale》

Ho sempre odiato quando usa questo tono. È un po' come:
"oh, oggi mi farò un po' i cazzi tuoi!".
Ma è una psicologa... se non lo fa lei, chi potrebbe farlo?

Le sorrido e mi accomodo su una bellissima poltrona in pelle nera talmente morbida che sprofondo nello schienale.
Mi rilasso immediatamente e accavallo le gambe.

《Allora, è un po' che non ci sentiamo. Come va con il college? Alla fine hai preso un appartamento?》

《Si, mi è sembrata la scelta migliore》

《E lo condividi con qualcuno? 》

Il mio cuore manca un battito. Federico.
Solo a pensarlo, mille emozioni mi travolgono.
Felicità?
Rabbia?
Amore, forse?

Difficile dirlo... sono così confusa quando si parla di lui...
Vorrei poter dire chiaramente cosa provo.
Vorrei poter dire "Federico mi piace", o "mi sono innamorata di Federico", oppure anche "Federico non mi piace assolutamente ".
Insomma, avere le idee chiare perché ora come ora sono in bilico tra odio e amore verso quel ragazzo così stronzo... e dolce... e bello e... così...
Così lui.

Mi desto dai miei pensieri e trovo Veronica ad osservarmi attenta, aspettando che parli.
Sospiro.

《Si chiama Federico...》

Stringe gli occhi a due fessure e posa la cartellina che ha in mano, accavallando le gambe e sorridendomi.

《Parlami di lui》

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Un'ora dopo sono per strada, con la mente ingombra di pensieri e la bocca forgiata in un'espressione seria.

Parlare di Federico per un'ora è stato liberatorio, ma anche dannatamente stancante.
La testa mi scoppia e vorrei solo dormire e non svegliarmi più.
Ma c'è una cosa che mi inquieta: in mezzo a tutta questa confusione, desidero solo un suo abbraccio.
Vorrei solo stare tra le sue braccia respirare quell'odore così rilassante... Vorrei sentire di nuovo la sua voce, le sue mani che mi sfiorano, che mi accarezzano.

In quel momento mi torna in mente un sogno. Io e Federico che facciamo l'amore.

È da un po' che continuo a pensarci...
Non ricordo di averlo sognato, eppure è così vivido nella mia mente che sento quasi le sue mani strette sui fianchi...
Che sia solo un sogno?

È normale poi sognare ciò?
Cioè, lo conoscono da neanche una settimana e in sei giorni mi sono legata a lui come non mi ero mai legata a nessuno...
Nessuno apparte Anthony.

Una lacrima mi solca la guancia, mentre sollevo lo sguardo verso il cielo e sorrido.

《Mi manchi tanto...》 sussuro poi accarezzando pensierosa la rosa sul polso.

Lo squillo del cellulare mi fa sobbalzare.

《Pronto?》

《Ehi, sono io... Federico. Senti, mi chiedevo se volevi uscire un po'... sai, penso che forse tu abbia bisogno di distrarti dopo essere stata d-》

《Si! Mi sembra un'ottima idea! Ci vediamo dove?》

《Oh... sai dov'è la palestra del campus? 》

《Si》

《Perfetto, io sono qua per gli allenamenti di football》

《Non sapevo giocassi a football...》

《Ci sono molte cose che non sai di me, bambina. Mi conoscerai, col tempo. A dopo》

Resto immobile qualche secondo. Bambina?
Sorrido inaspettatamente e continuo a camminare.

E adesso perché è così dolce?

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Arrivo davanti l'entrata della palestra proprio mentre Federico esce.
Appena mi vede mi sorride e mi sento venire meno per la sua bellezza.
Mi raggiunge col fiatone e mi lascia un bacio sulla guancia.

Ma che diavolo gli è preso oggi?

Non posso dire che mi dispiaccia, ma non capisco... ci sta forse provando?

《Ciao meraviglia! Passiamo da casa così poso il borsone. Mi sono già fatto la doccia così non perdiamo tempo》

《Perché, devi andare da qualche parte?》

《Dobbiamo》mi corregge lui. Successivamente inizia a camminare verso "casa".

《Ah si?》chiedo raggiungendolo e camminando al suo fianco.
《E dove?》

《Ssh》mi zittisce e compone un numero sul cellulare.

Mentre lui parla con un suo compagno di squadra circa gli allenamenti intensi ed esagerati, io mi ritrovo ad ammirarlo segretamente in ogni suo dettaglio.

Cosa devo pensare del suo nuovo atteggiamento?

Devo lasciarlo fare e aspettare?
Ma aspettare COSA?

È così dannatamente bello... le iridi chiare sembrano fatte di vetro e sotto la luce del sole appaiono ancora più chiare.
Tiene gli occhi socchiusi a causa del sole che punta dritto sul suo viso, come a volerlo illuminare.
Osservo le sue lebbra, cercando di immaginarle sulle mie, mentre mi bacia.

Arrossisco e mi maledico mentalmente di pensare a lui in questo modo immaginando contesti che io stessa sto cercando di evitare, rifiutandolo.

E sto ancora cercando di capire il perché lo rifiuto...

Sono così complicata che neanch'io mi capisco...

Arriviamo di fronte al portone dell'edificio e Federico saluta il suo amico prima di chiudere la chiamata.

《Perdonami, quando si mette a parlare è peggio di una donna》

《Cosa vorresti dire, scusa?》

《Nulla, nulla》 ride e mi fissa negli occhi per qualche secondo, per poi girarsi e spalancare il portone per farmi passare.

Come mi guarda... cosa diavolo è successo sta notte?
Sembra sicuro di sé e convinto di corteggiarmi...
Perché?
Saranno state le mie parole?
Quel bacio sul tetto?

Sul tetto... Dio, solo lui può rendere un bacio così speciale. Roba da film!

Raggiungiamo il nostro appartamento per poi entrare, trovando Benjamin e Sofia sul divano a guardare...
Titanic?!

Hanno chiuso le serrande e acceso il ventilatore. L'unica luce proviene dalla televisione, davanti alla quale Sofia piange silenziosamente mangiando patatine, mentre Benjamin fissa perplesso lo schermo.

《Ma... non capisco. Ci entrano benissimo entrambi sopra quella cazzo di tavola!》borbotta e Sofia gli lancia una patatina per zittirlo, che però atterra sul divano e che Benjamin non rifiuta, mangiandola.

《È ciò che dico anch'io, Ben》risponde ridendo Federico, guadagnandosi uno sguardo omicida da parte di Sofia, che mi sorride per poi tornare a fissare lo schermo con gli occhi lucidi.

Federico ridacchia e io lo prendo per il braccio, tirandolo verso la camera da letto cercando di evitare inutili battibecchi.

Ma... è sempre stato così muscoloso?
Mi sento stranamente in imbarazzo a stare sola con lui.

Raggiungo la stanza e indico a Federico il letto, ordinandogli silenziosamente di sedersi.
Lui obbedisce e io mi accuccio a terra accanto le valigie.

《Cosa devo mettere? E poi, dove dobbiamo andare? 》

《Cinema》risponde sdraiandosi sul MIO letto.

《Cinema?》ripeto.

《Cinema》risponde ridendo.

Dio, la sua risata...

《Okay...》prendo una gonna larga a jeans e una semplice maglietta bianca, aggiungendo delle vans bianche.

Poggio i vestiti sul letto e trovo Federico a sorridermi.

《Cosa c'è ?》chiedo.

《È che sei bella》

Arrossisco di botto e rimango scoinvolta.

Okay, c'è decisamente qualcosa che non va in lui... l'avranno rubato gli alieni e sostituito con un nuovo Federico?

Mi chiudo in bagno ed esco poco dopo già vestita, mentre cerco di spazzolare i capelli.

Federico si alza e si avvia alla porta sorridendomi.

Gli si strapperanno le guance a furia di sorridere continuamente...

《Dove andate?》mi chiede Sofia con la voce ancora distorta dall'emozione.

《Cinema, venite anche voi, no?》le domando io.

《Emh... veramente oggi pensavo di andare a vedere qualche monolocale e Benjamin mi accompagnerà volentieri, giusto?》

《Credo di si...》risponde lui.

《Perfetto. Allora a dopo》risponde Federico uscendo e io lo seguo.

《Horror?》mi domanda salendo in macchina.

《E Horror sia》


#spazioautrice

Okay, okay, lo so. Sono sparita e pensavate fossi morta, ma purtroppo non è così.

Sono ancora viva. Scusate per la sparizione improvvisa ma ultimamente sono successe davvero molte novità e in mezzo a questo turbine di nuove emozioni mi sono ricordata di avere una storia da aggiornare!

Il capitolo è corto, lo so, ma preferisco pubblicare questo adesso per farvi sapere che sono viva e che arriverà presto un nuovo capitolo... forse...

Grazie a tutte per le stelline e i commenti!

-rinco11-

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