Capitolo 99
Sheev Palpatine era furioso, anzi no, furibondo.
Non riusciva a credere che le sue guardie personali, addestrati da lui in persona nelle arti Sith, avessero fallito.
Padmé Amidala era scomparsa, e loro non erano riusciti a trovarla, era come svanita, inghiottita dalle ombre dalle quali era emersa.
Come un fantasma che tornava a tormentare l'imperatore, quando era certo che niente e nessuno potesse mettere in dubbio il suo potere, una donna, da sola, era riuscita a mettere in crisi un piano perfetto.
Inoltre vi era quell'altra ragazzina, Sara, insignificante, come una pulce, ma in grado anche lei di dare del filo da torcere ai suoi soldati, e ora molti pianeti si stavano sollevando contro di lui, aveva dovuto inviare addirittura i reparti speciali per stroncare questa stupida, ed inutile, rivolta.
Dalle informazioni che riceveva sembrava che la situazione fosse tornata sotto il suo controllo, eppure vi era qualcosa che non quadrava.
Era stato troppo semplice, possibile che i rivoltosi si fossero arresi così facilmente?
Palpatine non lo sapeva, e non riusciva nemmeno a prevederlo, e la cosa lo innervosiva ancora di più.
Solitamente era sempre un passo avanti rispetto ai suoi avversari, ma ora si trovava in difetto e in balía degli eventi, senza avere alcuna possibilità di prevedere cosa avrebbero fatto i ribelli.
Si rese inoltre conto che abbandonare il cosiddetto Progetto Unicorno era stato un grosso errore, non avrebbe mai dovuto ascoltare Mas Amidda, avrebbe dovuto fare di testa sua come faceva sempre, invece ora, si trovava a dover giocare tutte le sue carte in una partita nella quale non aveva certezza di vincere.
Aveva mandato due delle sue guardie a setacciare la galassia, sistema per sistema, alla ricerca di Amidala, ma non erano riusciti a trovarla così li aveva richiamati indietro, perché non poteva permettersi di avere soltanto tre guardie, gli servivano tutte e cinque, anche se avevano già fallito una volta, quando Amidala era entrata nelle sue camere senza che nessuno la fermasse.
Quell'errore era costato caro alle guardie, che avevano subito su di loro l'ira del loro padrone.
Se Amidala era riuscita a eludere la loro sorveglianza poteva farlo chiunque!
Era giunto alla conclusione che, se voleva fare una cosa doveva farlo da solo, i suoi sottoposti erano tutti dei falliti, e non poteva certamente permettersi di perdere la guerra contro quei moscerini.
Per prima cosa doveva trovare Amidala, così una volta morta, oppure convertita, visto che era così furiosa con lui, così desiderosa di vendicarsi, che forse sarebbe stato uno spreco ucciderla.
Aveva molto più potere di Anakin, avrebbe potuto essere una grande risorsa, sì, Padmé Amidala sarebbe diventata la sua nuova apprendista.
Doveva solo farla cadere in trappola.
****
Anakin scivolò lungo la perdete dell'ufficio di Palpatine svanendo come un'ombra.
Era certo che l'imperatore non avesse avvertito la sua presenza, era diventato abilissimo nel mascherare la sua presenza nella Forza.
Sapeva che Palpatine era subdolo, ma non pensava che arrivasse a pensare di convertire sua moglie, non lo avrebbe permesso.
Ricoparve nell'ufficio di Padmé alla redazione di TriNebuline News dove sua moglie aveva incassato i complimenti del suo capo per l'articolo sulla senatrice Naberrie, e questo avrebbe permesso a Padmé di salire di grado in redazione, altro motivo per cui le sue colleghe la detestavano era la padronanza che la ex senatrice aveva delle parole, sia quando parlava, sia quando scriveva.
Un grande talento, e Padmé era felice di averlo scoperto, magari le sarebbe tornato utile in futuro, quando la galassia si sarebbe liberata di Palpatine.
Quando la donna lo vide gli sorrise, uno dei rari sorrisi luminosi che Anakin vedeva, ed erano sempre riservati a lui o ai loro figli, o anche a Sara nell'ultimo periodo.
-Sembri felice - dichiarò Anakin notando quel sorriso.
-Quando torni da me, sempre. Tu invece sembri turbato - rispose Padmé notando uno sguardo strano negli occhi del marito.
-Meglio se chiudi la porta o le tue colleghe potrebbero pensare che sei pazza perché parli da sola - la avvertì Anakin mentre Padmé si alzava dalla scrivania e chiudeva la porta del suo ufficio, una stanza abbastanza piccola con la scrivania, ingombra di fogli, appunti, foto e il tesserino.
-Hai ragione, adesso possiamo parlare - affermò la ex senatrice tornando a sedersi alla scrivania.
Anakin si appoggiò al muro, cercando di trovare le parole per dire quello che aveva scoperto da Palpatine.
-L'imperatore mira a convertirti al lato oscuro, sfruttando il tuo odio nei suoi confronti, è convinto che cederai poiché nessuno è in grado di resistere al lato oscuro - affermò Anakin con tono grave.
Ma la mente agile di Padmé stava già elaborando quelle informazioni, pensando a come poter sfruttare quella certezza di Palpatine a proprio vantaggio.
-Forse non tutto è perduto, amore mio, forse possiamo usare questa convinzione a nostro vantaggio - dichiarò Padmé alzando lo sguardo verso il marito.
-Cosa vuoi dire? - domandò Anakin senza comprendere.
-Se io fingessi di essere così piena di rabbia e risentimento da cedere al lato oscuro, lui abbasserebbe la guardia - iniziò a spiegare la ex senatrice, mentre Anakin si avvicinava, quasi temesse di perdersi qualche passaggio.
-E come pensi di fare? Non sono sensazioni che puoi inventare al momento - affermò Anakin scettico.
Padmé ridacchiò, facendogli l'occhiolino.
-Ani, davvero mi sottovaluti così tanto? - gli domandò Padmé baciandogli le labbra e pregando che non entrasse nessuno in quel momento.
-No, mai oserei sottovalutarti, sono solo preoccupato - rispose Anakin staccandosi dalla moglie.
-Tranquillo, capirai tutto. Una volta mi hai detto che, se si è bravi ad usare la Forza si può disorientare gli avversari.
-Sí, infatti e tu sei brava sotto quel punto di vista - Anakin non capiva.
-Voglio tendere una trappola all'imperatore, fargli credere che sta riuscendo nel suo obiettivo e quando avrà raggiunto l'apice...
-Arriverà il colpo di grazia, adesso ho capito, però non sarà semplice, Palpatine è molto furbo, sospetterà una trappola, non abboccherà all'amo - constatò Anakin con aria grave.
-Fidati, mio amore, questa volta abboccherà. Palpatine è troppo sicuro dei suoi mezzi per pensare che sia una trappola, per lui siamo tutti inferiori, non arriverà mai a pensare che possa essere un trucco - affermò Padmé ed Anakin si ritrovò a darle ragione.
Proprio allora Padmé si rese conto di avere dei messaggi scritti da leggere dal suo comlink, quello privato, non tracciato.
Luke:
Sara e io stiamo arrivando :) dovrei raccontarti delle cose, ma preferisco farlo di persone, Sara alloggerà da Pooja, invece per quanto riguarda me dovrai sopportarmi perché mi piazzo nel tuo appartamento ;)
P. S. Non preoccuparti per il tuo yacht è sano e salvo, senza nemmeno un graffio
Padmé lesse quel messaggio ad alta voce in modo che anche Anakin potesse sentire.
-È innamorato, si vede anche dal tono dei messaggi. - Sorrise Anakin e Padmé fece anche lei un sorriso.
Era felice per Luke, Sara era una brava ragazza.
Il secondo era di Leia e il tono era molto più serio :
Mamma, Jyn e io abbiamo scoperto alcune cose. Le guardie personali di Palpatine sono tornate, Jyn dice che stavano cercando te e, non essendo riusciti a trovarti sono tornati con la coda tra le gambe. Abbiamo inoltre scoperto che gli inquisitori avevano uno scopo ben preciso, Palpatine li ha mandati a sedare le rivolte sui vari pianeti, non sappiamo se sono riusciti nel loro intento o meno, tuttavia, credo che il tempo a nostra disposizione sia veramente poco.
Jyn dice che potrebbe essere una questione di giorni se non di ore, Karté, una delle ancelle di Pooja, ha portato tutto il materiale che Jyn e io abbiamo trovato nel tuo appartamento, troverai tutto quello che cerchi lì dentro.
-Leia e Jyn stanno rischiando tanto, dobbiamo mettere fine a questa guerra, Ani. - dichiarò Padmé afferrando le mani del suo sposo.
Anakin le accarezzò il viso e i capelli.
-Sí, solo allora saremo veramente tranquilli - dichiarò l'ex Jedi baciando le labbra di lei.
La resa dei conti finale era molto vicina.
Angolo Autrice : Ebbene sì, audaci lettori, che sopportate i miei deliri, siamo quasi giunti al termine di questo lungo cammino :) spero che siate pronti perché, come ben sappiamo Palpatine non è un avversario semplice da affrontare.
Eh cavolo siamo arrivati al capitolo 99! Non pensavo fosse possibile!
Ci vediamo alla prossima e che la Forza sia sempre con tutti noi :)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top