Capitolo 86

L'addestramento Jedi era complesso, ma nonostante tutto i due ragazzi ce la mettevano tutta per arrivare in fondo e a sentire Yoda non erano lontani dalla fine del loro addestramento.

Quella sera, dopo la fine dell'ultima sessione di allenamento, Sara era seduta davanti alla porta di Yoda con in mano uno dei diari che Padmé aveva affidato al Gran Maestro.

-Molto curiosa tu sei, eh? - domandò Yoda arrivando in quel momento con il suo passo zoppicante.

-Sí, voi no, maestro?

Yoda accennò un sorriso sedendosi di fronte alla ragazza.

-Forse poca curiosità io avevo, e  questo la fine dell'ordine ha causato - dichiarò il maestro.

Sara non pensava di capire cosa intendesse Yoda, forse erano argomenti che solo il gran maestro avesse provato o fatto.

-Avete mai letto queste righe, maestro? - volle sapere Sara.

L'alieno verde scosse la testa.

-Se volete ne leggo un pezzo -

Yoda scosse la testa, aveva fatto quello che doveva custodendo i diari di Padmé, ma non voleva mettere il naso negli affari della ex senatrice.

Sara aprí il diario e riprese dove aveva lasciato la sera precedente.

Anakin, l'allenamento è cominciato e Yoda vuole prendere da me il massimo che posso offrire.
Dovrei essere distrutta e fisicamente lo sono, ma dovevo scriverti, era importante.
Avevo bisogno di scriverti, non solo perché questo mi fa capire ancora di più quanto sia dura la vita che avevi scelto, ma il fatto che io mi stia addestrando mi aiuta ad avere un collegamento ancora più forte con te.

Yoda continua a dire che ho del potenziale, ma io non so cosa intenda, forse per via dei midiclorian o forse perché ero sposata con te, penso che il gran maestro avesse saputo fin dall'inizio della nostra relazione.

Non si perché, ma sento che lui ne era a conoscenza.

Il potere che sento scorrere dentro di me quando medito è enorme, sento come se la galassia respirasse con me, come se io fossi parte integrante della galassia, delle stelle e di tutto il resto.

Ora capisco cosa intendevi quando parlavi della Forza, comprendo molte cose.

Sara smise di leggere quando Luke comparve sulla soglia della casa di Yoda, con un asciugamano intorno alle spalle.

-Sei terribilmente curiosa, potevi aspettarmi - rise il giovane sedendosi al fianco della ragazza.

-Cosa ci vuoi fare, fin da piccola sono stata abituata a dover cercare le risposte da sola - affermò Sara squotendo le spalle.

-Allora andiamo avanti- dichiarò Luke cingendo le spalle di Sara.

-Va bene.

Le ombre della notte sono scese già da un po', e io dovrei dormire, forse.
No senza forse dovrei veramente dormire, l'allenamento è stato veramente duro e sono stanca, ho le palpebre che si chiudono.
Sto pensando ai ragazzi, alla paura che mi attanaglia tutte le volte che cerco di superare la prova della caverna.
Ho paura di perdere tutto, se Palpatine dovesse veramente riuscire  a vincere questa guerra sarebbe veramente tremendo.
Nessuno dei miei alleati sopravviverebbero.

Se la prenderebbe con i miei figli e io non posso permettere che accada loro qualcosa.

Sono veramente una madre così terribile?

Forse lo sono.

Lo so, l'ho già scritto da qualche altra parte, ma è una domanda che ricorre spesso nella mia mente, ma non posso fare a meno di pensarci.

Luke e Leia mi mancano, ogni giorno che passa, a volte avrei voluto che la nostra famiglia fosse normale, come tutte le altre.

Lontano dalla politica, dai Jedi, da tutto quanto.

Avremmo avuto una vita normale, invece ora...beh lasciamo perdere.

Sara e Luke smisero di leggere mentre un nuovo temporale iniziava a far cadere la sua furia sulla superficie del pianeta.

-Quando questa guerra finirà voglio tornare su Naboo, e candidarmi come regina - dichiarò Sara guardando fuori dalla finestra.

-Hai le idee molto chiare, io so solo che per ora voglio diventare un Jedi, poi chissà...- dichiarò Luke.

Sara gli ricordava sua madre e anche sua sorella, così forti e intraprendenti in politica da fare quasi paura al giovane Jedi.

Evidentemente tutte le donne della sua famiglia erano destinate alla vita politica.

E la cosa a Luke faceva piacere.

-Che ne dite se mettiamo qualcosa, sotto i denti? - domandò Sara attirando anche l'attenzione di Yoda, il quale fece segno di sì con la testa.

-Allora mi metto al lavoro.

Sara lasciò il diario dirigendosi al paiolo, Dagobah non offriva chissà cosa, per quanto riguardava la vegetazione commestibile, ma la ragazza pensava di riuscire a fare qualcosa di meglio della zuppa di Yoda.

****
Iden e Del non sapevano più dove sbattere la testa.

La pista lasciata da Sara si esauriva su Tatooine e quindi loro non sapevano dove andare e soprattutto non avevano scoperto niente.

Perché Sara si era introdotta nel laboratorio?

Cosa stava seguendo?

Perché lo stava facendo?

Erano tutti quesiti a cui solo la diretta interessata avrebbe potuto rispondere.

Ma Sara non avrebbe mai parlato loro dei suoi progetti dopotutto loro erano imperiali, mentre lei no.

Iden iniziava a nutrire forti dubbi sulla condotta dei soldati imperiali e sull'odio che essi ricevevano dagli abitanti della galassia.

Se lo meritavano, anche perché molte volte si comportavano veramente male, sfruttando il fatto che loro rappresentavano il regime allora si sentivano di avere il permesso di fare qualsiasi cosa.

Iden se ne rendeva conto.

-Non è che stiamo sbagliando, Del? - volle sapere la giovane appoggiando la testa alle mani.

-In che senso? - domandò Del senza capire.

-Voglio dire se ficcare il naso negli affari di Sara non fosse la cosa giusta? Se lei non volesse che noi venissimo a sapere perché ha fatto quel che ha fatto? - ci aveva iniziato a pensare mentre lasciavano Alderaan dove avevano scoperto che Sara si era diretta su Tatooine insieme al suo seguito.

Ma non avevano altre informazioni a cui aggrapparsi o indizi trovati lungo il cammino, solo altri dubbi.

-Beh ormai ci siamo spinti troppo in là per poter tornare indietro come se niente fosse. So già che finché non avremmo scoperto la verità non ci dormiremo la notte. - dichiarò Del e Iden dovette dargli ragione.

Era da quando il ragazzo era in ospedale che Iden si domandava come fosse possibile che Sara non si fosse mai fatta scappare niente riguardo il suo passato.

Certo Del aveva confessato ad Iden che, in un momento di debolezza, Sara aveva ammesso di odiare l'impero colpevole della morte di suo padre e questo aveva dato alla giovane Versio l'idea che Sara potesse essere la figlia di Adam Hershlag, dal quale aveva ereditato la passione per gli indovinelli.

Inoltre, Sara era un'ancella a servizio di Pooja Naberrie, quindi addestrata allo spionaggio, al combattimento, oltre che al prendere il posto della senatrice in caso di necessità, quindi era anche una politica molto abile.

Lo aveva dimostrato cambiando la voce e parlando con quella di Amidala, quando si erano scontrati con Sara nel laboratorio.

La ragazza lì aveva dimostrato grande fermezza di riflessi oltre che grande freddezza.

Iden non lo avrebbe mai ammesso ma aveva ammirato Sara per il coraggio.

All'inizio la giovane Versio aveva avuto l'idea di uccidere Sara per vendicarsi del fatto che lei aveva ferito quasi a morte Del, però poi, parlando con il ragazzo si era resa conto che non era la soluzione migliore.

Ed ora, dopo una ricognizione a Mos Espa erano quasi pronti a ripartire alla ricerca di Sara.

Forse lei e Del erano dalla parte sbagliata, ma erano ancora in tempo per cambiare le cose.

-Aspetta un secondo! Ci siamo dimenticati di Hask - dichiarò Iden ottenendo in quel momento l'attenzione di Del.

-Non vorrai coinvolgerlo, mi auguro - Del si sentiva male alla sola idea.

-No, no, tranquillo. Mi sono però ricordata di un dettaglio, Hask ha detto di aver copiato una mappa che Sara aveva in tasca, mappa che io gli ho preso mentre era svenuto. Credo che la nostra prossima tappa sia Dagobah - dichiarò Iden.

-Dagobah? E perché?

-Non lo so, ma sento che dobbiamo andare lì - affermò la ragazza, ma prima che potesse accendere i motori della nave, le arrivò un messaggio scritto da un numero che non conosceva.

Andate su Naboo è lì che lei andrà. P. A.

-Del! Vieni a vedere -

Il ragazzo lasciò il sedile del copilota e si avvicinò ad Iden leggendo il messaggio.

-P. A?

-Padmé Amidala - rispose Iden.

-Impossibile, è morta - dichiarò Del sconvolto.

-Forse no, ma penso che le risposte le troveremo su Naboo.

-Non vorrai credere ad un messaggio scritto da qualcuno che si firma con il nome di una morta! - affermò Del.

-No, ma che scelta abbiamo?

Del rimase spiazzato, era vero che scelta avevano?

Nessuna, dovevano andare su Naboo.

-Perfetto, andiamo su Naboo allora - dichiarò il ragazzo.

-Reggiti forte! - Iden accese i motori mentre Del si sedeva al posto del copilota.

Forse su Naboo avrebbero trovato delle  risposte.

Almeno era quello che Del e Iden speravano.

Angolo Autrice : Ecco un nuovo capitolo 😉 😉 mi dispiaceva lasciare indietro la Inferno Squad visto che mi piacciono molto come personaggi, ma per forza di cose ho dovuto lasciarli indietro. A parte questo spero che il capitolo vi piaccia e ho un annuncio da fare, probabilmente questa storia avrà un sequel, non so quando uscirà ma potrebbe avere un sequel.
Ditemi cosa ne pensate di questa mia idea, e che la Forza sia sempre con noi :) o come dicono i mandaloriani Questa è la Via.

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