Capitolo 83
Con le mani tremanti, Sara aprí la cartellina e vi trovò dentro un diario talmente spesso che doveva essere quello più ricco di informazioni.
Luke rimase al suo fianco cingendole le spalle, senza allontanarsi un secondo, si sentiva in colpa visto che aveva lasciato sola Sara ad affrontare Cal, dal cui incontro la ragazza non si era ancora del tutto ripresa.
Era sconvolta, Sara, anche se si sforzava di apparire forte, la giovane non voleva essere considerata una damigella in pericolo la quale aveva bisogno di un cavaliere di essere salvata, ma Luke sapeva tutto questo.
Sara era come Padmé, forte ma anche fragile.
-Pronto? - domandò lei guardandolo, Luke annuì.
Sara aprí il diario, trovando subito un qualcosa di strano, ovvero una rosa essiccata, non era normale che vi fosse una rosa essiccata, perché Dagobah era un pianeta paludoso e le rose non crescono in una palude.
-Una rosa?
-Tua madre è ricca di segreti - affermò Sara voltando la pagina e iniziando a leggere.
Anakin, sono arrivata adesso su Dagobah e la Forza solo sa il motivo per cui mi sono fatta convincere a iniziare l'addestramento Jedi.
Sai meglio di me che non volevo assolutamente venire da Yoda, non gli ho mai perdonato di non averti aiutato quando gli hai raccontato dei tuoi sogni sulla mia morte.
Sí, amore mio, so anche del tuo incontro con Yoda e no, non ti dirò come ho fatto a sapere cosa vi siete detti.
Non guardarmi così! Non cederò di un centimetro.
Detto questo, non ho la più pallida idea di come trovare il maestro, certo so che è qui su Dagobah, ma trovare un alieno verde, su un pianeta quasi del tutto disabitato.
Le ombre della notte stanno scendendo, non mi fido a scendere adesso dalla nave, anche perché sono stanca e non credo di riuscire a sopportare altri chilometri sulle gambe.
Lasciare di nuovo Luke e Leia su Alderaan mi ha fatto più male del solito, mi mancano, tantissimo e mi sento male al pensiero che sono di nuovo lontana da loro, dai miei bambini, che stanno diventando un uomo e una donna molto forti, so che sei fiero di loro.
Leia vuole diventare una politica, e ha la stoffa per essere una grande regina, quando salirà al trono di Alderaan.
Luke, non lo ammetterà mai, ma sono certa che lui voglia seguire le tue orme, ma non me lo dice per paura di ferirmi, ma io non mi arrabbierei mai se lui decidesse di diventare un Jedi.
So quanto ci tiene, tuttavia quando provo ad affrontare l'argomento lui lo elude, come se non volesse parlare.
Non voglio che si chiuda con me, tuttavia non posso dire che sia facile avere a che fare con dei ragazzini tredicenni. Stanno iniziando a fare le prime esperienze amorose e Leia già si mostra scorbutica con alcuni ragazzi, qualcosa mi dice che non sarà facile per lei trovare qualcuno che la completi. Ma sto divagando, mi hai detto di venire a cercare Yoda e io sono qui, ma non sono sicura che questa sia la cosa giusta da fare, sai quanto io sia scettica al riguardo.
So bene che mi hai detto che ho più midiclorian di te nel sangue e che quindi sarei una Jedi molto potente, ma se per caso diventassi una Sith?
Forse sarebbe anche peggio perché io, ora come ora sono incentrata sulla vendetta.
Lo so che è sbagliato, ma voglio togliere a Palpatine quello che gli è più caro, ovvero il potere, come lui ti ha strappato dalle mie braccia, io gli toglierò il potere.
Quello per cui ha distrutto la Repubblica, quella Repubblica che io ho servito così fedelmente, ma che ho visto crollare davanti a me senza poter fare niente per impedirlo.
Certo ho aiutato Bail e Mon a creare la Ribellione, ma poi...
Devo ammettere che ci sono stati momenti in cui ho veramente pensato di farla finita, volevo raggiungerti ad ogni costo, ma il pensiero di Luke e Leia mi ha sempre trattenuto, non potevo lasciarli soli, avevano bisogno di me, di loro madre.
Sara staccò gli occhi da quelle fitte righe nere, notando che anche in quel caso vi erano delle lacrime.
Padmé aveva tentato di uccidersi, ma solo il pensiero dei suoi figli le aveva impedito di compiere il gesto estremo.
Luke e Leia non potevano perdere anche la madre, visto che erano già orfani di padre.
-La mamma era distrutta, penso che non si sia mai realmente ripresa dal lutto di papà. Nonostante lui sia sempre con noi, fisicamente le manca e io penso che lei faccia appello ad una forza interiore enorme tutte le volte che mi guarda in faccia - dichiarò Luke sospirando.
-Luke - Sara non sapeva cosa dire, se non accarezzargli la guancia.
Un gesto timido e impacciato, e Sara si sentiva molto stupida, ma non aveva mai consolato nessuno, quindi non aveva la più pallida idea di come si fa.
Luke però apprezzò il gesto, anche perché lui era goffo e impacciato quanto lei.
Nessuno di loro se ne era accorto, ma Anakin stava osservando tutta la scena sorridendo appena.
L'uomo sperava che Sara potesse innamorarsi di qualcuno, anche se non si aspettava che quel qualcuno fosse Luke, ma non poteva dire che una nuora come Sara non gli dispiaceva affatto.
-Colpa tua non è, giovane Skywalker, tua madre mai detto questo ha - affermò Yoda attirando di nuovo l'attenzione su di sé.
Fuori il temporale aveva aumentato di intensità, tanto che Sara si domandava se, prima o dopo anche loro sarebbero rimasti sommersi da tutta quell'acqua.
-Della pioggia non preoccuparti devi, giovane Hershlag, niente succedere a noi può - affermò Yoda strappando un sorriso a Sara.
Con la coda dell'occhio la ragazza vide Anakin che però le fece capire che non voleva rivelare la sua presenza in quel momento.
-Non so se sono pronto a leggere il continuo - sospirò Luke.
Si sentiva terribilmente in colpa per la sua somiglianza fisica con Anakin, ma non poteva farci niente, esattamente come Leia che assomigliava incredibilmente a Padmé fisicamente.
Yoda aveva detto che non era colpa sua ed era vero, ma Luke non sapeva come liberarsi di quella colpa.
-Non è colpa tua, Luke! - la voce di Anakin interruppe i pensieri del figlio.
-Papà - fu l'unica parola che uscì dalle labbra di Luke.
Anakin si avvicinò al ragazzo poggiando le mani evanescenti sulle spalle del figlio.
-La mamma ti vuole bene, come ne vuole a Leia, non smetterà mai di amarti, in te lei vede anche me, ma non siamo la stessa persona, Luke, e lei lo sa. Non prenderti la colpa di una cosa che non hai potuto evitare. - dichiarò Anakin accarezzando il volto del figlio.
Stava diventando uomo, Luke, la barba stava iniziando a crescere e presto avrebbe dovuto cominciare a radersi, ma Anakin non sarebbe stato lì ad insegnargli come fare, così come si era perso tante cose da entrambi i figli.
-Ma la mamma soffre e tanto e io non so cosa fare per alleviare il suo dolore- affermò Luke.
-Lei lo sa, e non vuole che tu smetti di vivere per starle accanto, quello che lei vuole è che tu sia felice, vivi la tua vita, figlio mio e Padmé starà meglio, vedrai - sorrise Anakin.
Angolo Autrice : Nuovo capitolo e nuovo diario di Padmé :) spero che vi piaccia :)
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