Capitolo 82
Sara scivolò lungo la corteccia dell'albero al quale era appoggiata arrivando fino a sedersi sul terreno paludoso.
La comparsa così repentina di Luke l'aveva sorpresa, e solo allora, si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
Il ragazzo spense la spada laser, si inginocchiò e la abbracciò.
-Va tutto bene, Sara, va tutto bene - cercò di rassicurarla Luke stringendola forte e accarezzandole I capelli.
Sara affondò la testa nel petto del ragazzo, sentendosi bene come non le capitava da tempo, era felice che Luke fosse lì.
-Preoccupare, giovane Hershlag, mi hai fatto, tempestivo sei stato, giovane Skywalker - affermò Yoda, spuntando dalla sacca che Luke portava sulle spalle.
-Maestro Yoda - fu l'unica cosa che disse Sara staccandosi da Luke e notando il maestro.
-Un Sith egli era, oscura come la notte la sua firma di Forza era - Yoda rispose alla domanda che frullava per la testa di Sara ancora prima che lei la ponesse.
-Mi ha scambiata per lady Padmé - dichiarò Sara.
Yoda parve sorpreso da quella affermazione, come se qualcosa fosse come si aspettava.
-Cosa intendi? - domandò Luke sorpreso.
-Continuava a chiamarmi Amidala, come se non vedesse in realtà quello che stava realmente succedendo, ma come se vedesse qualcosa che stava succedendo solo nella sua mente, non so dirvi cosa sia realmente successo - rispose Sara.
Era difficile anche per lei spiegare quello che aveva appena vissuto.
Un Sith aveva tentato di ucciderla, scambiandola per un'altra persona, e non capiva perché.
Lei e Padmé non erano simili fisicamente, sarebbe stato più probabile se Sara fosse stata Leia, la somiglianza in quel caso era palese.
-Tu e Padmé firme simili nella Forza avete, anime affini le vostre sono - affermò Yoda in tono criptico.
Sara non era certa di aver capito, ma in quel momento non le importava, aveva preso una paura, mai come in quel momento si era trovata così vicina alla morte.
Nemmeno quando si era introdotta nel laboratorio aveva rischiato così tanto.
Guardò per un attimo il cadavere di Cal riverso nel fango e un moto di disgusto le salí dallo stomaco.
-Un Jedi non dovrebbe uccidere lo so - affermò Luke serio.
Sapeva di aver agito male, non da Jedi, però Sara era in pericolo non poteva lasciare che Cal la uccidesse, non poteva permetterlo.
-Compito dei Jedi proteggere gli innocenti era, fallito noi abbiamo - rispose Yoda sospirando, per poi guardare Sara.
-Cosa cercavi per allontanarti così tanto? - domandò il maestro.
Sara sentí le guance divenire calde per l'imbarazzo, era vero si era allontanata senza permesso dal campo base, ma voleva cercare alcuni indizi sui diari mancanti di Padmé, ovviamente non aveva scoperto niente, se non rischiare la vita.
-Cercavo i diari di lady Padmé, gli ultimi - ecco alla fine aveva detto la verità.
Yoda a quel punto saltò giù dalla sacca e colpí Sara alle gambe con il suo bastone.
-Perché chiedere tu non hai? Padmé a me affidati li ha - dichiarò il maestro mentre la giovane si massaggiava il punto dove Yoda lo aveva colpita.
-Non pensavo ce li aveste voi - rispose Sara.
-A casa torniamo, la notte scendere deve - il maestro risalí sulla schiena di Luke e il ragazzo, insieme a Sara fecero ritorno alla modesta abitazione di Yoda.
Per la fortuna di Luke e Sara la loro altezza permetteva loro di non avere problemi con il soffitto della casa di Yoda.
Come sempre il maestro diede loro la zuppa mentre all'esterno il suono di un tuono annunciava l'imminente arrivo di un temporale.
Il fuoco scoppiettava nel caminetto rendendo l'ambiente caldo e asciutto, un bel contrasto con il freddo umido dell'esterno.
-Sta arrivando un bel temporale - affermò Sara, guardando fuori dalla finestra il cielo che iniziava a rovesciare acqua sulla superficie di Dagobah.
-Sí - annuì Luke bevendo un sorso di zuppa, non era buona, ma era calda il che bastava.
Anche Sara stava usando la scodella di terracotta piena di liquido verdognolo bollente per scaldarsi le mani intirizzite dal freddo dell'esterno.
Un tuono scosse il pianeta, seguito poi da un lampo, mentre la pioggia continuava a scorrere come un fiume in piena, sembrava che il clima volesse sommergere Dagobah a forza di buttare giù acqua.
-Stagione di piogge, normale esso è - affermò Yoda zoppicando fino al paiolo per prendere della zuppa anche per se.
-Sarà anche normale, maestro, ma sembra che questo temporale voglia sommergere tutto - rispose Sara continuando a guardare fuori.
Yoda ridacchiò bevendo un sorso di zuppa.
-Maestro, quindi i diari di mia madre li avete voi? - domandò Luke attirando l'attenzione di tutti su di sé.
Yoda batté il bastone a terra, come faceva quando insegnava ai suoi allievi al tempio, un modo come un altro per attirare l'attenzione.
-Prima di partire, Padmé i suoi diari affidò a me, dicendo che presto qualcuno arrivato sarebbe, per ricostruire la sua storia. - rispose Yoda mettendo da parte la zuppa per poi andare verso una dispensa che i ragazzi non avevano notato.
Yoda, con la sua andatura zoppicante, forse dovuta all'età avanzata (Sara si domandava quanti anni avesse), si avvicinò alla dispensa estraendo una cartelletta di raso rossa che sembrava contenere qualcosa.
-Non pensavo di doverli affidare a qualcuno - dichiarò il maestro passando la cartellina a Sara.
La ragazza sorrise stringendo al petto la cartellina, finalmente avrebbe scoperto la fine della storia e col lei anche Luke l'avrebbe scoperto.
Il ragazzo si sedette al suo fianco mettendo da parte la ciotola della zuppa.
Sara guardò il giovane che le cinse le spalle e annuì, erano pronti a leggere la fine della storia di Padmé Amidala.
La ragazza alzò però lo sguardo verso il soffitto e affermò:
-E voi lettori siete pronti?
Angolo Autrice : E con questa "rottura della quarta parete" da parte di Sara vi lascio :) spero che il capitolo vi piaccia :) ci vediamo alla prossima :) e che la Forza sia sempre con tutti noi :)
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