Capitolo 71

Leia afferrò il diario passando oltre le pagine lette da Sara.

Con le mani leggermente tremanti la principessa di Alderaan si apprestò a cominciare una nuova parte della storia di sua madre.

Non avevo tutti i torti, Ani, l'impero sta veramente lavorando con Jabba the Hutt.
Non so la ragione, ma confido che vi sia qualcosa dietro, beh come tutto quello che riguarda gli affari illeciti. Per reperire informazioni mi sono presentata al cospetto del potente boss con il nome con cui sono conosciuta all'interno del gruppo di lavoro di Krennic, ovvero Grace Holland. Così ho scoperto che Jabba aspettava un emissario dell'impero per discutere di certi affari.
La cosa interessante di tutto ciò è che il signore del crimine, mi ha raccontato che, nonostante le continue ricerche dei suoi più fidi cacciatori di taglie, non erano riusciti a trovare nessuno Jedi.
Allora io ho chiesto perché stessero cercando degli Jedi in un pianeta così remoto, per tutta risposta lui si è messo a ridere, e questo mi ha fatto tremare.
Lui ha detto che se fosse una persona in fuga perché perseguitato, andrebbe nei pianeti dove nessuno lo cercherebbe, e Tatooine era uno di questi pianeti remoti.

Ho annuito meccanicamente, aveva ragione, e io spero che non abbia trovato né Obi-Wan né Ahsoka.

Come se non bastasse Jabba mi ha detto che i suoi cacciatori di taglie esigevano un aumento di paga o non avrebbero svolto il lavoro al meglio, inoltre voleva dei vantaggi in più rispetto al precedente accordo.

Voleva il doppio del prezzo pattuito per la taglia sulla testa dei Jedi rimasti in vita, inoltre chiedeva che il numero di Stormtroopers presenti su Tatooine venisse dimezzato.

Inoltre mi ha di aver intercettato una giovane torguta, la quale possedeva delle informazioni molto sensibili per l'impero, e che era disposto a consegnarmela se avessi pagato un anticipo.

Ho mandato giù un groppo di saliva pensando al fatto che la torguta potesse essere Ahsoka.

Per averne conferma gli ho posto la domanda.

Lui mi ha risposto che era una ex Jedi sulla lista dei ricercati, ma che lui aveva preferito tenerla per sé, perché la taglia che l'impero aveva messo sulla testa della torguta era troppo bassa per quello che lo riguardava.

Facendo molto attenzione a non far comprendere quanto fossi preoccupata per Ahsoka (anche se non ero sicura che fosse lei), gli ho chiesto quanto volesse per consegnarmi la ragazza e lui mi ha sparato una cifra enorme che però non era un problema per me recuperare, anche perché Krennic paga bene, anche se il lavoro è deplorevole.

A quel punto ho allungato a Jabba la cifra richiesta più un extra, e l'ho costretto a garantire che non avrebbe detto niente del nostro incontro oltre al fatto che volevo uscire dal castello tutta intera.

Lui ha annuito.

Il racconto si interrompeva lì, come se Padmé non avesse voluto raccontare a nessuno, nemmeno ad Anakin cosa fosse successo in seguito.

Ma forse Padmé lo aveva detto a voce ad Anakin, Leia voltò la pagina, e, dopo dei paragrafi cancellati, ma ancora leggibili, la donna raccontava di uno scontro avuto con le guardie di Jabba alla prigione dove teneva rinchiusa Ahsoka.

Non ho molti ricordi di quello che è successo, Anakin, ho ricordi sfocati, però mi ricordo il sangue che colava dalle mie ferite, ricordo la pozza vischiosa che si stava creando ai piedi quando ho sconfitto tutte quelle guardie.
La vita stava scivolando via da me, insieme al sangue.
Ero convinta che stesse giungendo la mia fine, avevo solo voglia di dormire.
Mi sono accasciata contro la parete della prigione, ero esausta. Ho veramente pensato che sarei morta e, se non fosse stato per il pensiero dei nostri figli mi sarei lasciata andare, perché ti avrei riabbracciato, amore, ma non potevo arrendermi in quel momento.
La galassia ha ancora bisogno di me.
Ho liberato Ahsoka e lei si è dimostrata sorpresa nel vedermi, non che questo mi stupisca, tutti erano convinti che fossi morta.
Anche lei era ferita, ma non tanto quanto me.
Zoppicando ci siamo sostenute una all'altra e siamo uscite da quel luogo che non saprei nemmeno descrivere.

Non chiedermi come abbiamo fatto ad arrivare alla casa di Obi-Wan, perché non lo so, devo essere svenuta nel mentre per via delle ferite.

Non ricordo assolutamente niente del viaggio dalla prigione di Jabba fino alla casa di Obi-Wan, so solo che mi sono svegliata e le mie ferite erano state fasciate al meglio.

Sono stata fortunata, questa volta, sarebbe anche potuta finire peggio, ma di questo ne ero convinta.

Adesso sto meglio, grazie al tuo maestro.

Mi hai rimproverato, vederti di nuovo piangere mi ha fatto stare male, anche perché so che tu non volevi che venissi fin qui.

Obi-Wan mi ha detto che nel mio sangue vi sono più midiclorian persino di te. La cosa mi ha spaventata, tu eri potentissimo, ed eri stato addestrato, io no.

Obi-Wan mi ha suggerito di andare su Dagobah, da Yoda perché devo essere addestrata.

Ma io mi sono opposta! Ricordo quanto hai sofferto quando eri sotto l'ordine Jedi.

Ahsoka si è schierata dalla mia parte, non era giusto che tentassero di controllare il mio destino, avevo già sofferto abbastanza per colpa dei Jedi.

Obi-Wan è rimasto sorpreso da questa presa di posizione da parte della tua ex Padawan, ha provato a ribattere, ma le sue proteste erano troppo deboli.

Lo so che non lo fa perché vuole mandarmi a morire, ma perché serve un Jedi per sconfiggere un Sith, ma io non penso che sarei una buona allieva per Yoda.

Io voglio uccidere Palpatine, questo sì, ma non perché è la cosa giusta da fare, ma perché per colpa sua tu sei morto, mio amore.

Ormai l'ho accettato, quello che gli Jedi chiamano il Lato Oscuro, ovvero la mia voglia di vendetta.

Una cosa ho capito, per gli Jedi le emozioni negative vanno represse, non vi è concetto più sbagliato.

Adesso sono sola, Ahsoka dorme, così come Obi-Wan.

Tuttavia, stringendomi, mi hai detto che forse andare da Yoda potrebbe essere una buona idea, ma non per quello che intende Obi-Wan, forse sarebbe un buon modo per riuscire ad incanalare i miei poteri.

Forse hai ragione.

Meglio che dorma ora, le ferite mi fanno ancora male, spero che guariscano in fretta.

Grazie per essere sempre al mio fianco.

Per sempre tua

Padmé

-Penso che sia ora di terminare questa storia, ragazzi- Sara guardò i gemelli che annuirono.

-Si va su Dagobah - sorrise Luke.

Angolo Autrice : capitolo che arriva un po' prima del solito, spero che vi piaccia :) ho lasciato un po' di spazio al diario di Padmé, spero che non vi dispiaccia :) alla prossima e che la Forza sia sempre con noi! :)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top