Capitolo 60

I gemelli dormivano, Sara no. Aveva lasciato a Luke e Leia il letto che era stato di Sabé e probabilmente del capitano Tonra, mentre lei si era sdraiata sul divano nel vano tentativo di prendere sonno.

Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, tentando di trovare una posizione comoda, ma niente, il sonno era fuggito ed era molto difficile che sarebbe tornato tanto presto.

Si strinse la coperta cercando di trovare un po' di calore, era incredibile come un pianeta così caldo di giorno potesse diventare così freddo di notte.

-È questo il brutto del deserto, caldo di giorno, freddo di notte - Anakin era comparso seduto a pochi centimetri dalle gambe di Sara.

-Sire Anakin! Cosa ci fate voi qui? - domandò la ragazza con la voce rotta dallo spavento .

-Veglio su voi tre ed evito che vi cacciate in qualche guaio, come se non vi foste già cacciati nei guai per essere venuti fin qui senza permesso, Padmé è fuori di sé dalla rabbia, ci ho messo tre ore per calmarla e comunque dubito che rimarrà su Alderaan aspettando che torniate - affermò Anakin sbuffando e Sara arrossì per via del senso di colpa che le attanagliava lo stomaco.

Sicuramente Padmé sarebbe arrivata su Tatooine e avrebbe rimproverato Sara per aver coinvolto i gemelli in quella sua missione, o ancora peggio l'avrebbe allontanata.

-Non fare tragedie, Padmé non è il genere di persona che bandisce una ragazza solo perché è troppo curiosa e non sa aspettare - dichiarò l'uomo con un sorriso sornione, cosa che costrinse Sara ad abbassare la testa per non far notare che, questa volta, il rossore era dovuto al l'imbarazzo di essere così vicina a lui.

Non c'era niente da fare. Si era innamorata di un fantasma, che però se fosse stato in vita sarebbe stato quel genere di uomo al quale lei non si sarebbe potuta nemmeno avvicinare.

Avrebbe potuto ammirarne la bellezza da lontano, ma niente di più.

-Lady Padmé è furiosa, dovrò impegnarmi molto per farmi perdonare - affermò Sara guardando fuori dalla finestra il cielo limpido ammantato di stelle.

-No, non ci vorrà molto, però preparati ad una bella strigliata, sia tu Luke e Leia, perché spero che quei due non pensino di passarla liscia, Padmé è molto arrabbiata anche con loro, per il semplice fatto che non ti hanno impedito di venire fin qui. -

Sara sapeva che appena Padmé sarebbe giunta su Tatooine avrebbero passato dei guai, ma ora voleva parlare di una cosa che le premeva già da tempo.

-Perché avete detto a lady Padmé dei sentimenti che provo per voi? Accidenti speravo che vi teneste per voi certe confidenze - dichiarò Sara sbuffando.

Non pretendeva nulla voleva solo che, certe volte, Anakin si tenesse le cose che gli venivano dette per sé.

-Scusami, ma purtroppo non riesco a mentire a Padmé - questa volta fu Anakin ad arrossire e questo fece sorridere Sara.

-Mi dispiace di aver messo i vostri figli in pericolo, sicuramente sarebbe stato meglio se fossi venuta da sola fin qui -

Anakin a quel punto le prese il viso tra le mani costringendola a guardarlo.

Lei divenne ancora più rossa e sempre più imbarazzata, sembrava che l'ex Jedi lo facesse apposta.

-E tu credi  che Padmé ti avrebbe permesso di venire fin qui da sola?

-Beh dopotutto io non sono sua figlia, magari sì -

Anakin scosse la testa.

-Allora non hai capito come funziona la testa di Padmé. Non avrebbe mai permesso che mettessi ancora a rischio la tua vita. Il fatto che tu non sia nostra figlia di sangue non vuol dire che Padmé non si sia affezionata a te -

Quelle parole stupirono Sara.

-Ma siamo state a contatto per poco tempo!

Anakin scosse le ampie spalle di guerriero, senza dire una parola.

-Voi siete vissuto qui?

-Sí, con mia madre - rispose lui frettolosamente e Sara comprese che non doveva essere un argomento a lui gradito.

-Tu invece dovresti dormire.

-Ci proverò.

****
Quando Ahsoka Tano superò l'ingresso della resistenza reale dove viveva Padmé, la prima cosa che notò fu il silenzio che regnava.

-Signorina Ahsoka, lady Padmé è nell'hangar e sta aspettando proprio lei - affermò 3PO, il droide protocollare di Anakin e Padmé, una delle invenzioni del suo maestro.

Ahsoka uscì da casa e corse verso l'hangar dove trovò Padmé intenta a preparare una delle sue navi.

-Padmé! Cosa è successo? - fu la prima cosa che Ahsoka disse appena entrò nell'hangar.

-Ahsoka! Sono veramente felice di vederti - l'ex senatrice scese dalla rampa e corse verso l'amica abbracciandola.

-Anche io, amica mia, ma dimmi dove sono i gemelli? Perché credo che normalmente non ci sia così tanto silenzio - affermò la torguta agrottando la fronte.

Padmé si staccò dall'amica prendendo fiato.

-Sono andati su Tatooine.

-Su Tatooine! Ma perché? È pericoloso! - dichiarò Ahsoka per niente sorpresa da quella bravata, dopotutto Luke e Leia erano pur sempre i figli di Anakin.

-Stanno seguendo una pista, per capire la verità su di me e Anakin, verità che è scritta di alcuni diari che ho sparso per la galassia e Tatooine era una delle tappe, ma ora devo andare a riprenderli, perché temo che possano cacciarsi in qualche guaio - rispose Padmé ora più preoccupata che arrabbiata.

-Allora andiamo, ma non con una delle tue navi, ma con la mia - affermò Ahsoka e Padmé sorrise.

Angolo Autrice : Dopo due capitoli lunghi eccone uno corto, spero però che vi piaccia lo stesso :) cosa ne pensate di Anakin e Sara?
E poi ho un annuncio da fare (probabilmente non interesserà a nessuno 😅) Il vento del destino parteciperà ai Watty2020 :) sono molto felice di questo traguardo :)
Detto questo che la Forza sia con tutti noi

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