Capitolo 55
Il giorno successivo Sara era seduta sotto un grande albero del giardino della resistenza di Padmé e stava cercando di meditare, cosa che non le riusciva per niente perché aveva la testa troppo occupata per riuscire a staccare il flusso di pensieri che le arrivavano potenti come un fiume in piena.
Si appoggiò contro il tronco dell'albero osservando ogni dettaglio del luogo che la circondava.
Aperto davanti a lei vi era uno dei molti volumi sulla dottrina Jedi che Padmé aveva recuperato su Ach'tu.
Padmé aveva spremuto lei e Luke come dei limoni, con lezioni di scherma, utilizzo della Forza, almeno le quote base per sapersi difendere, la lievitazione degli oggetti e alcuni principi del vecchio ordine Jedi che però la donna aveva leggermente modificato.
Sara si domandava se Padmé, oltre ad aver lavorato per l'impero per un certo periodo (ancora non aveva capito per quanto tempo), si era anche informata sul vecchio ordine Jedi, sui Sith e tutto il resto.
I libri che la giovane aveva trovato nell'appartamento di Padmé e Anakin su Coruscant ne erano la prova.
La ex senatrice aveva studiato molto, pregi e difetti di entrambi gli ordini, arrivando a comprendere quale era stato l'errore che aveva portato i Jedi a cadere nella trappola di Sidius.
Sara si chiedeva perché Padmé non fondasse un nuovo ordine di cavalieri, lei sarebbe stata una abilissima gran maestra.
-Come va con il compito? Io sono riuscito più o meno a farcela - Luke comparve in quel momento dalla porta finestra che dava sul giardino.
Per evitare che i due ragazzi si aiutassero troppo, Padmé li aveva divisi, mettendo Sabé a controllare che Luke non si muovesse dal salone.
Il compito era abbastanza semplice, dovevo riuscire a entrare in contatto con la Forza che mi circondava senza dare troppo nell'occhio.
In teoria era semplice, infatti Luke non aveva avuto molti problemi, mentre per Sara i problemi c'erano e anche tanti.
-Sono un disastro totale - rispose lei con un sorriso tirato.
Luke si sedette di fianco a lei.
-Non dire così, nessuno nasce maestro, si impara mano a mano, non si diventa Jedi in un giorno - la voce che però aveva parlato non era quella di Luke, ma quella di Anakin.
Lo spirito di Forza era comparso davanti ai due ragazzi e li fissava con un sorriso allegro stampato in viso e Sara pensò che fosse la vicinanza di Padmé a renderlo allegro.
-Ciao, papà -
Anakin scompigliò i capelli del figlio per poi sedersi con loro.
-Padmé è un'insegnante molto severa, ma lo è perché Yoda lo è stato con lei - affermò Anakin.
A quel nome Sara trasalí, era convinta che tutti i maestri Jedi fossero stati uccisi nella purga.
-Il gran maestro Yoda è ancora vivo? -
Anakin annuì.
-E non è l'unico, oltre a lui sono sopravvissuti il mio ex maestro, Obi-Wan Kenobi e la mia ex allieva Ahsoka Tano -
Quei nomi erano del tutto inediti per Sara, ma non per Luke che infatti non mancò di chiedere :
-Tu sai dove sono nascosti, vero papà?
Anakin annuì, ma non dette una vera e propria risposta.
Forse temeva di essere sentito da qualcuno, ma era impossibile, non vi erano altre persone oltre a loro nel giardino.
-Adesso voglio dirvi una cosa importante, non c'è solo Sidius da cui stare attenti, lui è la minaccia principale, ma c'è ne sono altre sparse per la galassia che non vanno sottovalutate, da nessuno di voi - l'ex Jedi osservò attentamente suo figlio e la ragazza di fronte a lui.
-Lo sappiamo che l'impero è pericoloso - Luke fece spallucce.
-Non parlo solo dei soldati imperiali, sto parlando di altro. Per dare la caccia ai Jedi, Palpatine ha creato un ordine speciale, uomini e donne sensibili alla Forza, allenati per trovare e uccidere i Jedi. Li chiamano gli Inquisitori, a capo di questo ordine vi è il Grande Inquisitore. La sua conoscenza del Lato Oscuro della Forza, è seconda solo a quella dell'imperatore, è lui quello a cui dovete stare alla larga - spiegò Anakin.
Sara si prese la testa tra le mani, non solo doveva guardarsi dai cacciatori di taglie che la cercavano perché sulla sua testa era stata messa una taglia altissima, ma ora anche da un'ordine di tizi molto potenti nella Forza che non aspettavano altro che uccidere gli ultimi Jedi rimasti in vita.
-Recate notizie terribili, sire Anakin, lady Padmé è a conoscenza di tutto questo? - domandò Sara.
-Padmé sa già tutto, mi ha detto lei di avvisarvi, anche perché la lezione sulle vecchie regole dell'ordine ve la faccio io - dichiarò Anakin con ciglio critico.
-E so che non ci farai sconti, vero? - chiese Luke ridacchiando.
-Certo, non penserai che vi faccia sconti.
-Assolutamente no.
Tutti e tre scoppiarono a ridere e Sara si sentí un po' più leggera.
***
Padmé si sedette in salotto e prese in mano un comlink che non era il suo ufficiale ma un altro che le aveva affidato tempo prima Yoda, la particolarità di quel com era che non era rintracciabile.
Compose il numero di un vecchio amico e quando la sua figura olografica comparve lei sorrise.
-Ciao Obi-Wan.
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