Capitolo 51

Sara si aspettava di essere condotta in chissà quale stanza segreta, invece Padmé li condusse tutti e tre sulla terrazza.

Questa volta però erano solo loro, la regina non c'era.

Padmé li fece accomodare e si sedette a sua volta.

Sara notò con piacere che era presente anche Sabé, la quale le regalò un sorriso appena accennato, poiché in quel momento la donna era tornata ad essere la mano destra della senatrice.

Padmé osservò attentamente i suoi figli, soprattutto Luke.

La donna doveva attingere ad una forza interiore molto grande ogni volta che guardava Luke, per non vedere tutte le somiglianze fisiche che lo accumunavano ad Anakin.

Fisicamente Luke e Anakin erano identici e per Padmé era una sofferenza terribile, perché vi erano alcuni piccoli atteggiamenti del figlio che le ricordavano troppo il suo amato sposo scomparso.

Ovviamente Luke non era Anakin, anche perché assomigliava molto a lei caratterialmente, ma molte volte, quando era sola, Padmé doveva, sforzarsi di non piangere.

Non voleva che Luke capisse che soffriva ancora per la morte di Anakin, nonostante i molti anni trascorsi e non voleva che il ragazzo si sentisse in colpa per una cosa che non aveva scelto.

La ex senatrice si era costruita, nel tempo, una corazza dietro la quale nascondere il suo cuore a pezzi e che niente avrebbe più potuto ricomporre.

Lo faceva andare avanti, senza mai riuscire veramente a vedere la luce che ai suoi occhi si era spenta tempo prima.

I suoi figli erano la sua gioia, combatteva per loro, faceva quello che faceva per loro, per dargli un futuro migliore, ma tolti i suoi figli Padmé non aveva altri motivi per combattere se non il suo amore per la libertà e la democrazia.

Ed ora doveva essere sincera fino in fondo.

-Ragazzi voglio che sappiate una cosa. D'ora in avanti la guerra si farà sempre più aspra, l'impero non tollera in alcun modo gli oppositori, e questo metterà tutti noi in grave pericolo - affermò Padmé guardando i ragazzi uno ad uno.

-Mamma, cosa è successo con il professor Erso? Gli hologiornali riportano che sia stato rapito - intervenne Leia.

Padmé sospirò e solo allora Sara notò quando la ex regina paresse provata.

Il viaggio e la tensione dei momenti che aveva vissuto dovevano averla stancata molto, sembrava addirittura invecchiata, tanto che si intravedeva qualche ciocca d'argento tra i capelli castani.

La giovane Hershlag si domandava quante doveva averne passate Padmé in tutti quegli anni.

Molte risposte le stavano arrivando dai diari che aveva trovato sparsi qua e là per la galassia, e molto lo avrebbe capito in quel momento, perché Sara era certa che la senatrice non li aveva convocati lì per niente.

-Leia, doveva immaginare che avresti trovato la notizia e ti spiego cosa è successo. Ho preso io Galen Erso da Lah'mu, dove era nascosto, per sottrarlo all'impero. L'ho portato in un luogo segreto che non posso dire. Ma è al sicuro, e l'impero faticherà parecchio a trovare qualcuno abile come Galen nelle ricerche sui cristalli kyber - sorrise Padmé.

-Milady perché l'impero vuole così tanto creare un'arma di distruzione di massa? Voglio dire Palpatine ha già il potere assoluto - domandò Sara.

-Per la paura che essa provocherebbe. La paura renderebbe il trono di Palpatine ancora più stabile, ma noi siamo qui per non fargli dormire sogni tranquilli - rispose Padmé poi poggiò la mano sulla spalla di Sara.

-So che tu hai una missione, tu vuoi la verità e saranno i miei diari a raccontarla, però voglio che tu sappia che anche io, come Anakin ho sempre vegliato su di te, attraverso Sabé, io sapevo che prima o poi ci saremmo incontrate e posso dirti un'altra cosa, Sara, se fossi nata quando il mio secondo mandato da regina era finito e ti fossi candidata tu saresti stata sicuramente una grande regina -

Sara arrossì davanti a quelle parole, nessuno le aveva mai detto che sarebbe stata una grande regina per il suo pianeta.

Lei amava Naboo, era la sua casa e a lei sarebbe piaciuto vedere Naboo libero dalla tirannia.

Quando la regina governava veramente il pianeta e non era solo una meta figura di rappresentanza, priva di un effettivo potere politico.

-Milady io non aspiro al potere, non ho mai pensato che potessi aspirare a tale carica, io voglio solo che la galassia torni libera - Sara osservò Padmé con un sorriso sincero.

Lei avrebbe voluto entrare nel programma legislativo giovanile, non lo aveva fatto perché sua madre non aveva voluto.

Ora però lei era rimasta sola al mondo ed era responsabile delle sua scelte.

-Potresti sorprenderti - sorrise Padmé.

-Cosa ci aspetta, mamma? - domandò Luke.

-Una guerra senza esclusione di colpi - rispose la ex senatrice.

***
Qualche ora dopo Sara camminava per le vie di Aldera osservando ogni dettaglio di quella città meravigliosa che era la capitale di una dei pianeti più belli della galassia.

Passò di fianco ad un gruppo di persone che uscivano da un negozio.

Voltò oltre un angolo e qualcuno le tappò la bocca tirandola dietro al muro di una casa.

Sara pestò il piede al suo aggressore riuscendo a divincolarsi, ma l'individuo riuscì a riacchiapparla e a bloccarla contro il muro.

Non ci mise molto Sara a capire chi fosse quello che la teneva ferma.

Era Gideon Hask.

-Ancora tu! Cosa vuoi? - domandò la ragazza con la voce trasfigurata dalla rabbia.

-Che bella domanda, beh diciamo che lo schiaffo che mi hai tirato mi ha fatto venire voglia di rivederti - ridacchiò Hask.

-Ti è andata male, a me non interessi! Quindi lasciami! - sbuffò Sara tentando ancora di liberarsi.

-A me invece interessi, dovresti sentirti onorata che un ufficiale dell'impero sia interessato alla figlia di un traditore -

Sentendo quelle parole riferite a suo padre, Sara sentí la rabbia montarle dentro e immaginò che Hask fosse sbattuto contro il muro opposto a dove era bloccata lei.

Non sapeva come, il ragazzo venne sbattuto esattamente nel punto dove voleva Sara.

-Maledetta! - Hask si alzò sputando polvere e si avvicinò a Sara la quale non avrebbe permesso più a nessuno di insultare suo padre.

-No, sei tu a essere maledetto! Tu e l'impero che hai deciso di servire! Sappi che mai mi piegherò all'impero e non sarò mai tua! Mai!

Angolo Autrice ; Ci sono riuscita ho aggiornato, è un po' corto;) spero tuttavia che vi piaccia :)

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