Capitolo 43

Spiegare a Pooja il motivo per cui dovesse partire per Alderaan fu molto difficile per Sara.

Non perché la senatrice non fosse d'accordo sul lasciarla andare, ma perché per Sara sarebbe stata l'ennesima separazione.

Tuttavia non poteva negare che una parte della sua missione passava per quel pianeta.

-Verrò con te, Sara, non posso lasciarti sola, non ora - dichiarò Sabé poggiando una mano sulla spalla della ragazza.

-Grazie, Sabé - sorrise Sara, grata all'ancella per la sua vicinanza.

Dopo la dipartita di sua madre, Sabé era quella che le era stata più vicina, beh oltre ad Anakin, ma questo non contava.

-Le tracce di mia zia portano sul pianeta di Bail Organa, quindi - dichiarò Pooja sedendosi sul divano del suo appartamento.

-Sí, però Pooja devo chiederti una cosa...perché non mi hai detto subito che tu sapevi che lady Padmé era viva? - volle sapere Sara.

Pooja si trovò spiazzata da quella domanda, evidentemente non si aspettava che Sara si ricordasse quel dettaglio, così sospirò per poi rispondere :

-Lo sapevo, ma le avevo giurato, il giorno in cui sono entrata in Senato, che non lo avrei rivelato a nessuno, avresti dovuto scoprirlo da sola. Mi dispiace di avertelo nascosto, io mi fido di te, ma non potevo parlare, avrei rotto la promessa fatta a mia zia.

Nonostante Sara avesse dovuto essere arrabbiata con Pooja, scoprì che non ci riusciva.

La senatrice, alla fine aveva semplicemente assecondato una richiesta di sua zia, e non poteva certo dire a Sara la verità fin dal principio, sarebbe venuta meno alla parola data.

-Non sono arrabbiata, lo capisco, nella tua situazione avrei fatto la stessa cosa, ma ora devo proprio partire, perché so che l'impero mi sta cercando. - dichiarò Sara.

-Lo so, c'è stata una ronda mentre tu eri in ospedale, cercavano una ragazza con una ferita alla testa come la tua, per nostra fortuna tu non c'eri e le altre non erano ferite, però sì, hai ragione, restare può essere pericoloso - si vedeva lontano un miglio che a Pooja non andava affatto l'idea di lasciare andare Sara.

Si era affezionata alla ragazza e le dispiaceva non poterla aiutare in quella sua missione così delicata.

-Hai trovato qualcosa di interessante nei diari di mia zia? - volle sapere Pooja.

Sara non parlava mai con nessuno dei contenuti dei diari, perché temeva che vi fossero microspie ovunque le quali avrebbero potuto ascoltare tutto quello che veniva detto, così decise di essere molto vaga nelle risposte.

-Qualcosa sì però niente di preciso - affermò la ragazza, facendo capire, grazie al linguaggio del corpo che le cose scritte su quelle pagine erano parecchio interessanti.

Pooja avrebbe voluto leggere quegli scritti, ma i diari li aveva tutti Sara, ed era vero che la senatrice avrebbe potuto leggerli quando l'altra era in ospedale, ma era anche vero che Pooja non voleva mettere lingua in una missione che non era sua.

La senatrice sapeva che prima o poi Sara le avrebbe raccontato tutto, ma prima doveva sciogliere i nodi di quella vicenda di cui Pooja conosceva solo in parte.

Tutti in famiglia sapevano della grave perdita subita da Padmé con la morte del suo unico grande amore.

Tanto che, all'inizio, Jobal aveva tentato di convincere la figlia minore a cercarsi un altro uomo con cui crescere i suoi figli, ma Padmé aveva sbottato indignata, affermando che preferiva vivere da vedova piuttosto che avere un altro uomo al suo fianco.

L'unico uomo della sua vita, a parte Anakin sarebbe stato suo figlio, Luke.

Tutte le donne famiglia Naberrie ci avevano provato, ma niente, Padmé era stata irremovibile sotto quell'aspetto.

-Adesso però il mistero si infittisce sempre di più e so che su Alderaan troverò almeno una parte delle risposte.

Pooja annuì, forse la sua giovane amica aveva ragione.

***
Da quando Sara era stata dimessa, Del si sentiva parecchio solo.

Certo Iden era sempre al suo fianco, quando i suoi altri doveri glielo permettevano, ma quando lei non c'era Del non aveva nessuno con cui parlare.

Era frustrante. Non che provasse qualcosa di più dell'amicizia nei confronti di Sara, ma era bello parlare con lei, era molto spigliata, anche se di lei non aveva captato molto.

Era una ragazza sfuggevole, come se non volesse essere conosciuta, come se non volesse aprirsi del tutto.

Si era infilata un'armatura addosso, un po' come Iden, in un certo senso Sara gli ricordava la sua amica, forse perché entrambe erano persone molto risolte.

Iden, esattamente come Hask volevano trovare la fuggitiva per consegnarla all'impero, quindi alla giustizia, ma secondo Del non era la decisione migliore.

Era vero, lei lo aveva quasi ucciso, ma Del si era ritrovato più volte a pensare se lui, nella stessa situazione in cui si era trovata la fuggitiva, non avesse agito nello stesso modo.

Probabilmente sì.

Se la scelta era morire o uccidere un nemico pur di vivere, beh, Del era sicuro che sarebbe stato più propenso a scegliere la seconda opzione.

A differenza di Hask che vedeva la fuggitiva come una criminale che assecondava, in qualche modo i ribelli, e che quindi doveva essere fermata e giustiziarla sulla pubblica piazza, Del era convinto che non fosse così che stavano le cose.

Quella ragazza, infatti, era comparsa solo una volta, quando l'avevano scoperta loro al laboratorio abbandonato, ma in precedenza non avevano mai sentito parlare di lei.

Tanto che fuggitiva era il nome che le avevano affibbiato loro come identificativo, ma la giovane non era schedata negli archivi imperiali con quel nome.

Vi era un po' troppa fretta, da parte di Hask, di mettere fine a quella storia, come se volesse essere certo di avere ragione sull'identità di quella ragazza.

A differenza sua, Del pensava che la storia dietro alla fuggitiva fosse molto più complessa di quanto non apparisse in superficie, poiché era sempre più convinto che lei non si trovasse in quel laboratorio per caso.

Cercava qualcosa, indizi forse, ma su chi e su cosa era un mistero.

Per questo giustiziarla sarebbe stato un grave errore, se fosse morta non avrebbe mai potuto dire per quale motivo si trovava lì e cosa stesse cercando, anche se Del dubitava fortemente che lei avrebbe parlato.

Non gli sarebbe dispiaciuto sapere chi si nascondeva sotto quel cappuccio, nonostante l'enorme rischio che aveva corso.

Iden avrebbe voluto conoscerla solo per poterle sparare a sua volta.

Poiché quella ragazza aveva quasi ucciso Del e lei lo voleva vendicare.

Si domandò se la voce di Padmé Amidala non potesse centrare qualcosa, con la vera identità della giovane, ma scartò l'idea, non era possibile.

Padmé era morta sedici anni prima, lo sapevano tutti.

O forse no.

Da qualche giorno tra i corridoi dell'ospedale, ma anche prima quando ancora era su Vardos, Del aveva sentito nominare una certa Ladyhawke, una donna misteriosa che aveva dato filo da torcere all'impero in più di un'occasione.

Che fosse la misteriosa fuggitiva di cui lui e i suoi colleghi cercavano l'identità?

Forse...

Del non vedeva l'ora di essere dimesso, voleva ritornare in azione il prima possibile.

Angolo Autrice : Nuovo capitolo :) spero vi piaccia :)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top