Capitolo 39

Sara davvero non capiva il motivo per cui fosse ancora costretta a stare al centro medico.

Certo erano passati solo tre giorni e la ferita le lanciava di continuo fitte lancinanti, inoltre ogni volta che tentava di alzarsi in piedi le girava la testa e le veniva un po' di nausea, però poteva benissimo anche essere dimessa.

Il dottore tuttavia insisteva sul fatto che Sara doveva rimanere sotto osservazione perché era certo che, una volta dimessa la ragazza non avrebbe seguito nessuna delle precauzioni che l'uomo le avrebbe prescritto.

Sara non poteva dare torto al medico, era vero, appena sarebbe uscita dall'ospedale si sarebbe gettata di nuovo a capofitto nelle indagini su Padmé e sul Progetto Unicorno, poiché la ragazza aveva la netta sensazione che quel nome tanto strano doveva nascondere qualcosa di terribile.

Per non perdere il filo di quello che aveva scoperto su Padmé la ragazza si era fatta portare i diari della ex senatrice e un quaderno su cui aveva iniziato a prendere appunti.

Quella sera, dopo aver mandato giù un poltiglia alle patate che sapeva di polvere, Sara era intenta a leggere il diario che aveva trovato nell'appartamento di Anakin e Padmé.

Nel brano che Sara stava leggendo, Padmé si era trovata assegnata alla squadra di Galen Erso.

Anakin, finalmente sono riuscita a trovare un attimo per aggiornarti sulla situazione.
Non preoccuparti per i bambini, stanno bene e sono al sicuro su Alderaan, ma questo già lo sai, forse.
Dunque, lavoro già da qualche giorno insieme a Galen Erso.
È un uomo veramente geniale, non ti currucciare amore non sono attratta da lui 😂, è un vero esperto nel suo campo.
Tuttavia da qualche tempo Orson Krennic il  direttore della ricerca avanzata sulle armi per l' Impero Galattico, sta ronzando intorno a Galen, vuole usare le sue scoperte per qualcosa di grandioso, e immagino già di cosa si tratta.
Krennic vuole sicuramente usare le conoscenze di Galen per qualche arma.
E la cosa mi preoccupa, oltretutto devo stare attenta a come mi muovo e a come parlo perché potrei tradirmi senza volerlo.
Krennic mi ha notata e a fatto in modo che venissi trasferita al team sotto il suo comando.
Da una parte diciamo che sono contenta perché posso scoprire cosa sta pensando di combinare Krennic, dall'altra sono preoccupata per Galen che sembra sempre più convinto a lasciare il pianeta con la famiglia.
Non ha tutti i torti, potessi lo farei anche io.
Lo so cosa stai pensando...che sto mettendo a rischio la mia vita per niente, ma fidati, Ani, scoprirò qualcosa di interessante.

Il rumore di qualcuno che bussava alla porta distrasse Sara dalla sua lettura.

Chiuse il diario, infilandolo nel cassetto del comodino vicino al letto, e si mise seduta meglio.

-Avanti -

Oltre la soglia era comparso un ragazzo dai capelli neri e gli occhi bruni, anche lui ricoverato per via di una ferita da arma da fuoco.

Si chiamava Del Meeko e Sara sapeva che la responsabile di quella ferita era lei stessa, per sua fortuna il giovane ignoraca l'identità di chi l'aveva ferito e questo poteva essere un vantaggio.

-Del! Cosa ci fai in giro? Se non sbaglio di noi due tu sei quello messo peggio - dichiarò Sara con un sorriso.

-Su questo hai ragione, ma il medico mi ha detto che posso alzarmi, i miei compagni sono andati via e io mi annoio a morte da solo - rispose il ragazzo entrando nella stanza e sedendosi sulla prima sedia disponibile.

Sara pensò di prendere la palla al balzo e chiedergli qualche informazione in più.

-Posso sapere come mai dei cadetti di una delle accademie imperiali più importanti della galassia siano venuti nella capitale? Voglio dire non penso che vi siano scambi tra le varie accademie - domandò lei.

Era risaputo che tra l'accademia imperiale di Coruscant e quella di Vardos non corresse buon sangue, anzi le due scuole erano sempre pronte a punzecchiarsi a vicenda.

Anche gli allievi di quelle scuole erano addestrati a detestare i concorrenti e a fare di tutti per danneggiarli.

Sara non aveva mai approvato quel genere di comportamento, ma lei non si riconosceva nemmeno come un suddito dell'impero.

-Una ronda di routine ogni tanto capita, ci era stata segnalata una incursione in un laboratorio abbandonato, così hanno mandato me e i miei colleghi a cercare di capirci di più.

Sara sentí un nodo chiuderle la gola. Non era stata abbastanza accorta, eppure si chiedeva chi avesse potuto fare quella segnalazione.
Non vi erano posti di polizia nelle vicinanze, a meno che...

-So cosa ti stai chiedendo, vorresti sapere come sia possibile che sia partita una segnalazione per un luogo abbandonato, beh sappi che il sistema di sicurezza non è mai stati disattivato, quindi, se qualcuno di non autorizzato entra in quell'area parte in automatico una segnalazione alla polizia - spiegò Del e questo aprí un mondo davanti agli occhi di Sara.

Ecco perché i tre cadetti erano arrivati subito!

Il sistema di sicurezza non era mai stato staccato del tutto, tuttavia non aveva senso mantenere un sistema di comunicazione attivo, per un laboratorio che, in teoria, doveva essere stato abbandonato da anni, a meno che non fosse stata tutta una messinscena per spostare l'attenzione dell'opinione pubblica su qualcos'altro.

Sara si definiva ormai una complottista, poiché si stava rendendo conto che vi era una realtà sommersa all'interno dell'impero, una realtà che solo pochi potevano conoscere.

E lei voleva essere una di quelle.

-E avete trovato chi si era intrufolato lì?

Del scosse le spalle poco prima di rispondere.

-L'unica cosa che sappiamo è che è sicuramente una ragazza, sui diciotto anni, dovrebbe essere di Naboo, ma non sappiamo né chi sia né come sia fatta, perché il suo camuffamento era a dir poco perfetto, non lasciava trasparire nemmeno una ciocca di capelli - sbuffò Del frustrato.

Sara invece si sentiva sollevata, nessuno aveva capito chi fosse la ragazza del laboratorio e questo era un bene, almeno per il momento.

-Però vedo che anche tu sei messa come me - rise Del.

-Il dottore dice che se non mi tiene sotto osservazione io non faccio quello che dice e sotto un certo punto di vista ha ragione, ho troppo da fare per poter stare tranquilla - rispose Sara.

-Dove lavori?

La ragazza si trovò spiazzata da quella domanda, doveva improvvisare senza dire una bugia vera e propria.

-Faccio parte dello staff della senatrice Pooja Naberrie di Naboo - non era esattamente una bugia.

-Accidenti, praticamente lavori in Senato -

Sara annuì.

-Meglio se torno nella mia stanza, tra poco passa il medico e mi deve trovare in camera - affermò Del uscendo dalla stanza e Sara pregò che il ragazzo non si fosse insospettito troppo.

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