Capitolo 36

-Voi avete visto Anakin? - domandò Padmé stupita.

La donna annuì  fissando la giovane donna di fronte a lei.

L'appartamento in cui Iris viveva era modesto ma molto accogliente, pervasa da un intenso profumo di erbe, miele e legno. C'erano mazzi di fiori appesi al soffitto a essiccare, un paiolo che bolliva sul fuoco, uno specchio dalla cornice argentata, una piccola stuoia adibita a letto e una quantità incredibile di oggetti polverosi, libri, ampolle, ma anche piante e fiori.

Appena aveva varcato la soglia della casa di Iris, Padmé si era sentita come se fosse a casa sua.

Non sapeva per quale motivo si sentisse così.

-Mia regina, ci sono tante cose e tante forze in questa galassia che i più ignorano, come ad esempio l'esistenza di persone come me - sorrise Iris scoprendo il braccio destro.

Esso era ricoperto da un tatuaggio rosso formato da vari simboli runici di una lingua antica e oscura, forse di un'epoca che era stata dimenticata.

-Non esistono solo i Jedi e i Sith, loro sono solo i più famosi, ma vi sono molti ordini minori o comunque meno famosi, una di questi è quello a cui appartengo io, ovvero quello della Voce del Vento. In passato ci definivano sciamane, parlavano con gli spiriti di coloro che erano morti, per ottenere da loro informazioni, a volte riuscivamo a vedere sprazzi del futuro. Esattamente come qualcun altra creatura sensibile alla Forza avevamo con essa un rapporto speciale, tanto da riuscire a vedere coloro che diventavano spiriti senza essere legati a loro per vincolo di sangue.
Quando è sorto il primo impero Sith il mio ordine cercò di opporsi, ma fu tutto inutile. Molte delle mie consorelle morirono per mano dei Sith, per questo li odio con ogni briciola di me. I Jedi tuttavia non si comportarono meglio, anzi si macchiarono degli stessi delitti di cui accusarono i loro avversari.
Quando il vostro sposo è nato, io sapevo che in lui vi era un grande potere, ma che, essendo nato mortale, egli avrebbe provato tutti i sentimenti tipici dei mortali, e sapevo che prima o poi, voi eravate destinata ad incontrarlo, poiché la Forza voleva che ciò avvenisse. Anakin aveva bisogno di voi per essere completo e voi, mia regina, avevate inconsciamente bisogno di lui.

Padmé non era certa di aver capito bene, se veramente la Forza voleva che lei e Anakin si incontrassero, per quale motivo poi li aveva separati con tanta crudeltà?

Come se avesse intuito i suoi pensieri Iris si affrettò a rispondere.

-La Forza non vi ha separato, voi e vostro marito siete, sotto un certo punto di vista ancora insieme. Le vostre anime sono legate in modo indissolubile e niente, nemmeno la morte potrà mai recidere quel legame. -

La ex senatrice di Naboo sospirò.

-E tu come facevi a sapere che prima o poi ci saremmo incontrate? Te l'ha detto Anakin?-

Iris rise, ma non era una risata di scherno, sembrava che si fosse aspettata la domanda.

-No, mia regina, il vostro bellissimo sposo non mi ha detto niente, anzi pareva molto irritato perché stava venendo da voi e io gli ho fatto deviare la strada. No lui non c'entra. È stata la natura a dirmelo. Essa ci parla di noi stessi, se abbiamo la pazienza di ascoltarla. Nell'arco della mia lunga, lunghissima vita, ho imparato a cogliere i pensieri che aleggiano nel vento vedere i timori che si riflettono nell'acqua, percepire i presagi che strisciano sottoterra e leggere nelle fiamme il futuro di questa galassia. - rispose Iris.

Padmé non aveva mai sentito di una abilità del genere.

-Come è possibile?

La donna di fronte a lei sorrise comprensiva.

Padmé si domandava quanto antica poteva essere quella donna che stava seduta di fronte a lei.

Iris aveva detto di aver visto il primo impero Sith sorgere e cadere per mano dei Jedi.

Quindi doveva avere più di mille anni.

Eppure, Iris sembrava una venticinquenne.

-Palpatine è veramente così potente?

-È molto potente, ma vi assicuro che, come ogni Sith ha dei punti deboli, uno di questi è il suo eccessivo orgoglio, si crede imbattibile, ma è questo il suo punto debole. - rispose Iris poi continuò:

-Voi avete altro da chiedere, vero?

Padmé prese fiato, e decise di porre fine agli indugi.

-Perché mi hai chiamato Regina della Luce?

-Sapevo che mi avreste fatto questa domanda, proverò a spiegarvelo. Quando avete sposato Anakin avete acquisito parte dei suoi poteri, voi siete la stella che ha illuminato il suo cammino, ogni volta che lui era lontano guardava una stella e pensava a voi, che eravate così distante da lui. Lui senza di voi era incompleto, voi siete la donna che la Forza ha voluto come sua regina, la compagna di suo figlio, voi siete la donna più potente della galassia ora - sorrise Iris.

Padmé non credeva che la Forza avesse per loro piani così ampi.

-Perché la Forza ha scelto me?

-Questo non so dirvelo.

-Saw Guerrera è veramente nascosto qui?

Iris annuì.

-Sí, non condivido per niente i suoi metodi, fare attentati a destra e a manca non lo aiuterà sicuramente a deporre l'impero che tanto odia. Che tutti noi odiamo - affermò la donna.

-Devo trovarlo! Devo convincerlo a desistere. - Padmé scattò in piedi.

-Non servirà a niente. Saw ha un obiettivo e farà tutto ciò che è in suo potere per adempiere al suo obiettivo, anche se i suoi metodi sono molto poco ortodossi. - dichiarò Iris.

-Ma forse posso provare a  convincerlo.

La sciamana scosse la testa.

-Saw non vi ascolterà mai. Lui conosce solo il linguaggio delle armi e della violenza, per questo Bail Organa ha fatto in modo che l'alleanza ribelle fosse distaccata dai Sognatori. Comunque sì, Saw si nasconde nel deserto, non lontano da Jedha City. Tuttavia è quasi impossibile scoprire dove si nasconda. -

Padmé tornò a sedersi abbattuta, aveva fatto quel viaggio fino a Jedha per niente.

Saw Gerrera era impossibile da scovare e, a quanto le era parso di capire, anche se lo avesse trovato non le avrebbe dato retta.

-Quindi sono venuta fin qui per niente - sbuffò la ex senatrice.

-No, non siete venuta qui per niente. Il vostro contatto su Felucia vi ha detto dei cannoni della Morte Nera, e voi, ora dovete trovare il dottor Erso è lui la chiave per comprendere quell'arma.

Padmé guardò Iris. In verità avrebbe vomito tornare su Alderaan dai suoi figli, ma si rendeva conto che l'impero doveva essere sulle tracce di Erso quindi doveva trovarlo prima che lo facessero i gerarchi imperiali.

-Va bene, dove si trova Galen Erso?

-Si è ritirato con tutta la sua famiglia sul pianeta di Lah'mu - rispose Iris.

La ex senatrice non era mai stata su Lah'mu, sapeva solo che era un pianeta che si trovava sul confine tra Orlo Intermedio e Orlo Esterno.

-Va bene, andrò su Lah'mu, chissà che non riesca a rendere questo viaggio produttivo - affermò Padmé alzandosi.

Angolo Autrice : Si torna da Padmé e  conosciamo il personaggio di Iris :) spero che il capitolo vi piaccia :) che la Forza sia con noi :)

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