Capitolo 31

I passi dei tre soldati si facevano sempre più vicini.
Sara sapeva che non poteva evitare di essere scoperta, doveva però formulare un piano per fuggire, loro erano in tre, lei era da sola.

Non sarebbe riuscita a vincere contro tre cadetti dell'accademia imperiale, soprattutto se i suddetti cadetti si stavano addestrando per entrare nelle forze speciali.

Presto sarebbero entrati, Sara chiuse gli occhi e si sentí...centrata come mai si era sentita prima. L'agitazione e la paura erano sparite. Prese un respiro profondo.
Non era un semplice respiro, era come se stesse diventando un tuttuno con il pianeta.

Uno dei soldati poggiò una mano sulla maniglia della porta, Sara prese un altro profondo respiro.

Era come se potesse sentire la forma e la dimensione di ogni oggetto sparso intorno a lei, come se sapesse esattamente dove erano i possibili nascondigli dietro i quali poteva nascondersi durante lo scontro a fuoco che si sarebbe profilato di lì a poco.

Per un attimo le parve di sentire il respiro dei suoi nemici dietro la porta, Sara aprí gli occhi nello stesso momento in cui la porta veniva aperta.

La ragazza ribaltò un tavolo estraendo il blaster di Padmé Amidala e iniziando a sparare.

I suoi nemici furono costretti a indietreggiare per non essere colpiti.

-Ma cosa!? - la voce era di Iden.

Sara sapeva che non era molto onorevole attaccare per prima, ma era consapevole che se voleva uscire viva da quella situazione spinosa doveva farsi largo tra i suoi nemici, ma sarebbe stato molto difficile visto che i tre soldati occupavano la porta.

I blaster dei suoi nemici presero a sparare contro il tavolo, presto avrebbe ceduto, doveva spostarsi o sarebbe diventata la fotocopia di un groviera.

All'ennesimo colpo la ragazza strisciò dietro un'altra scrivania, trovando una angolazione migliore da cui sparare.

-Del! Spostati da lì - Iden spinse via Del proprio mentre Sara sparava, ferendo l'altra ragazza alla spalla.

Non voleva ucciderli, voleva solo salvarsi la pelle e, possibilmente, non essere catturata, non ci teneva a finire nelle prigioni imperiali, non avevano esattamente una buona nomea.

Sara estrasse l'altro blaster e iniziò a sparare, mentre i suoi avversari rispondevano al fuoco senza esclusioni di colpi.

Nonostante la spalla ferita, Iden si dimostrava una cecchina molto abile, più di un colpo era andato a segno, colpendo la superficie della scrivania dietro la quale Sara si era nascosta.

I colpi erano triplicati, anche perché loro possedevano blaster molto più potenti di quelli di Sara, ma non avevano calcolato, perché non potevano saperlo, dell'addestramento della ragazza.

Devo farli allontanare dalla porta, devo costringerli ad entrare, altrimenti la situazione resterà in stallo.

Un colpo, particolarmente forte bucò superficie della scrivania sfiorando appena la testa di Sara.

-Ti conviene arrenderti! - dichiarò Hask con fare spavaldo.

-Scordatelo - rispose Sara, facendo in modo che la sua voce fosse identica a quella di Padmé, approfittando di quel momento di stallo la ragazza era uscita allo scoperto sparando due colpi e beccando in pieno Hask che venne colpito alle braccia.

Il danno non era grave, soltanto qualche danno all'armatura, ma fu sufficiente per far guadagnare a Sara il tempo per spostarsi e trovare un nuovo nascondiglio.

Il suo piano stava funzionando, per dare la caccia a lei i tre erano stati costretti a entrare nella stanza e a trovarsi dei nascondigli per sparare.

Iden provò a spararle mentre si spostava, ma Sara riuscì ad evitare il colpo.

Di nuovo dietro ad una scrivania, la ragazza cercò di formulare un piano che la aiutasse a mettere fine a quell'inutile scontro.

Ormai la porta non era lontana, ma avrebbe dovuto fare un bel tratto di strada senza protezioni e lei non aveva l'armatura come i cadetti.

Il rumore di un blaster che sparava fece sobbalzare Sara.

Un colpo staccò un grosso pezzo dalla parte superiore della scrivania, e un paio di schegge sottili di metallo incandescente la sfiorarono, ferendola alla testa e alla fronte.

Era stata fortunata che non le si fossero infilate direttamente nel cranio.

Sara sentí calde gocce di sangue raffreddarsi, mentre le colavano lungo la testa : il rivolo di sangue che le scendeva dalla fronte fu, per fortuna, deviato dal sopracciglio.

Doveva fare qualcosa o sarebbe morta!

Acquattata dietro la scrivania, allungò il braccio destro e puntò il blaster di Padmé Amidala oltre il bordo, sparando tre colpi, sperando di deviare l'attenzione dei suoi avversari.

Diversivo che funzionò. Mentre i tre cadetti rispondevano al fuoco in quella direzione, pensando che la testa di Sara fosse lì vicino, la giovane ancella sbucò dall'alto per localizzarli e sparò un colpo preciso al bersaglio, secondo Sara, più facile, Del.

-DEL! - urlò Iden, ma fu inutile poiché il suo compagno era stato colpito.

Sara si stava abbassando di nuovo dietro al suo nascondiglio improvvisato quando sentí il rumore di un blaster che cadeva a terra producendo un tonfo metallico.

Del era ferito stato ferito all'addome e cercava di fermare il sangue che fuoriusciva dalla ferita.

Iden si strappò uno dei pochi punti fatti di stoffa della divisa e la utilizzò per tamponare la ferita di Del.

Mente la sua compagna era occupata con il ferito, Hask era passato al contrattacco.

Era un combattente molto abile, aveva ridotto al minimo il suo profilo appiattendosi a terra.

Era il suo blaster, a quel punto, a prendere metodicamente di mira la scrivania.

Sara ammirò la freddezza di quel soldato, nonostante un suo compagno fosse ferito gravemente, lui continuava a sparare.

La ragazza fece un paio di considerazioni, la scrivania era abbastanza robusta a sostenere una quantità di oggetti come i libri, i comlink e altri aggeggi utili per la sperimentazione, ma non era stata sicuramente costruita per reggere il fuoco intenso di qualcuno determinato a perforarlo con un blaster.

Sara si appiattí a terra imitando Hask, con l'intenzione di rotolare sul fianco sinistro e sparargli mentre si girava.

Inoltre con quella mossa Sara avrebbe avuto la possibilità di avvicinarsi alla porta, che non distacca di molti metri.

Nessuno dei due, aveva molte possibilità di colpire l'altro in quella situazione, ma un secondo più tardi la ragazza dovette prendere in considerazione l'ipotesi, perché nella scrivania si era formato un buco e Hask lo stava martellando di colpi con spaventosa precisione.

Sara sentiva il sangue fischiarle nelle orecchie, insieme alle mani che sudavano a contatto con l'impugnatura del blaster di Padmé.

Non pensava che un'arma così piccola potesse essere così tanto precisa.

All'ennesimo colpo di Hask, Sara rotolò verso sinistra e premette il grilletto della suddetta arma, sperando che alcuni dei suoi colpi gli arrivassero talmente vicini da riconsiderare la sua posizione, o almeno rallentare l'intensità del fuoco.

Se Sara si fosse mossa abbastanza velocemente sarebbe riuscita a frapporre la porta tra loro, e lui avrebbe dovuto spostarsi per avere una visuale libera...e a quel punto, lei sarebbe stata pronta.

Il problema fu che Hask non era uno sprovveduto e intuì le intenzioni di Sara.

Il cadetto smise di sparare per muoversi per primo e deviare il csmpo di tiro a suo favore.

Si muoveva velocemente, come un soldato ben addestrato.

Sara smise di rotolare e cercò di colpirlo prima che trovasse un riparo, ma non fu abbastanza precisa.

Hask si abbassò sottraendosi alla vista di Sara e la ragazza, a quel punto, si domandò se volesse colpirla ai fianchi o se avesse aspettato che fosse lei a farlo.

Nel frattempo Iden era riuscita a fermare la fuoriuscita del sangue dalla ferita di Del e presto avrebbe iniziato a sparare anche lei.

Sara si rese conto di essere vicina alla porta.

Si gettò oltre dando un calcio alla porta che si chiuse appena in tempo perché i suoi avversari avevano iniziato a sparare.

-Mi conviene darmela a gambe, le mie indagini sono rimandate - affermò la ragazza mentre bloccava la porta con una sedia trovata lì vicino.

Ritirò il blaster e iniziò a correre lungo il corridoio per mettere più metri possibili tra sé e i cadetti.

Quando raggiunge lo speeder, Sara salí in fretta e accese i motori, sparendo oltre le luci di Coruscant.

Angolo Autrice : Battesimo del fuoco per Sara.
E primo incontro con quelli che diventeranno la Squadra Inferno. Cosa ne pensate? :)

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