Capitolo 20
Pooja sarebbe dovuta partire per Coruscant il giorno successivo, e in effetti era così, ma prima di tutto la senatrice aveva deciso di passare dal mausoleo di sua zia, per rendere omaggio a lei e al suo sposo.
A dire il vero l'idea era di Sara, la quale voleva comunque passare di lì poiché era convinta che fosse grazie alla spada di Anakin se lei aveva vinto il duello.
Infatti Pooja e Sara si erano cambiate di posto, la, senatrice era abbigliata come un'ancella, mentre Sara era vestita come avrebbe dovuto essere abbigliata Pooja.
La straordinaria abilità di Ellé, una delle ancelle di Pooja, con il make up aveva reso il viso di Sara identico a quello di Pooja.
Per l'occasione Sara indossava un rigido vestito di broccato viola, con violette ricamate a mano lungo l'orlo e i polsini. Anche la tunica che portava era viola, con un colletto che le rendeva quasi impossibile girare la testa.
Il diadema che portava in capo sembrava una fenice che spiegava le ali.
Sara non era abituata a tutta quella abbondanza, ma si era resa conto, fin dall'inizio del suo percorso per diventare ancella, che avrebbe dovuto abituarsi agli ampi abiti tipici di Naboo.
La delegazione senatoriale formato da Pooja, le sue due ancelle e le sue guardie si fermò sulle scale del mausoleo e soltanto la senatrice e Sara proseguirono, sotto gli occhi degli Stormtroopers che pattugliavano la zona, ma non fecero niente, era normale che la famiglia di Amidala andasse al mausoleo.
Sara, portava tra le braccia un mazzo di rose rosse e bianche, le aveva prese dal negozio di sua madre, poiché Zahira, nonostante lo spavento, aveva deciso di riaprire il suo negozio.
Pareva che l'impero si fosse dimenticato di lei, ma non di Sara, infatti le olografie che raffiguaravano la giovane tappezzavano ancora le vie della capitale, con l'ordine di consegnarla, viva o morta, la taglia promessa era molto alta.
Talmente alta che poteva fare a gara con quella sulle teste dei più grandi criminali, peccato che nessuno sarebbe riuscita a riconoscere Sara, vestita com'era.
La ragazza posò i fiori davanti al sarcofago di Anakin e si inginocchiò.
-Ti aspetto fuori, Sara - sorrise Pooja da sotto il cappuccio, comprendendo che la sua ancella aveva bisogno di un momento di raccoglimento tutto per sé.
-Certo, Pooja, un attimo e arrivo - rispose Sara facendole un sorriso pieno di gratitudine.
Quando la senatrice si fu chiusa la porta del mausoleo alle spalle sarà tornò a fissare il sarcofago e il ritratto di Padmé che si stagliava di fronte a lei.
Non era giusto, ci sarebbe dovuto essere anche un ritratto di Anakin, alla fine era lui l'unico ad essere realmente morto, o forse tutto non era ciò che sembrava.
Si alzò e si avvicinò al ritratto di Padmé sfiorando la superficie liscia dello specchio, e, in effetti qualcosa accadde.
Sara non aveva notato che, di fianco al ritratto di Padmé ci fosse una vetrata apparentemente vuota.
Apparentemente infatti, perché appena Sara sfiorò il ritratto della regina ecco apparire nella vetrata affianco il ritratto di Anakin, come doveva essere stato prima di morire.
E Sara pensò che non aveva mai visto uomo più bello.
Non aveva osservato bene la vetrata che raffigurava il matrimonio della regina con il Jedi, ma ora che poteva osservare meglio il ritratto pensò che fosse veramente bellissimo.
All'inizio pensava che la regina stesse esagerando quando descriveva, raramente, suo marito nei suoi scritti, d'altronde era una donna innamorata e quale donna non vedeva come bellissimo l'uomo che amava?
Ma per quanto riguardava Anakin, Padmé non aveva usato manco una esagerazione, era tutto vero, anzi di più.
Sara tornò ad inginocchiarsi davanti al sarcofago di Anakin osservandone attentamente il ritratto.
-Sire Anakin, probabilmente voi non sapete chi sono, mi chiamo Sara e mi sono sempre sentita legata a vostra moglie, la regina Amidala. Devo dire che non sapevo nulla di voi finché non mi sono imbattuta nei diari della vostra sposa e devo dire che non ho mai letto di un amore forte come il vostro, non ho mai sentito o letto di una devozione tanto grande. Padmé vi doveva amare molto e voi dovevate amare tantissimo lei. La vostra morte l'ha sconvolta, ma questo già lo sapete. Io sono qui per ringraziarvi, perché senza la vostra spada sarei stata sconfitta da Sabé. Forse voi già sapete tutto, probabilmente voi vegliate sia su di me e sulla vostra famiglia. Sento che voi non avete mai abbandonato questo mondo, voi siete l'ispirazione che, insieme alla mia voglia di scoprire la verità su vostra moglie, mi ha spinto a essere ciò che sono, e se vedrete mio padre, ditegli che mi manca - Sara alzò lo sguardo verso il sarcofago e quello che vide la lasciò senza fiato.
Seduto sul sarcofago con indosso degli abiti tipici di Naboo vi era Anakin.
Il ragazzo si alzò dal sarcofago avvicinandosi alla ragazza.
-Ciao, Sara o meglio Cordé - il giovane le fece un sorriso avvicinandosi ancora di più.
Le fece un cenno e Sara allungò la mano verso di lui e Anakin si esibì in un baciamano.
A Sara non era mai successo che un uomo le facesse un tale segno di saluto.
-Cosa c'è? Prima volta che un uomo ti mostra rispetto come si concerne ad una dama? - domandò con un sorriso Anakin.
-In effetti...non sono abituata a certe forme di cortesia - affermò la ragazza.
-Sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati e in un certo senso ti stavo aspettando - rispose Anakin e Sara si domandò se potesse esistere creatura più bella.
-Voi aspettavate...me? - Sara guardò Anakin senza capire come uno come il marito di Padmé potesse aspettare una come lei.
Non era una donna importante, anzi era una ragazza normale, forse troppo normale.
-Non ti capaciti che io possa aver aspettato così tanto tempo una ragazza come te, vero?
Sara annuì.
-Vedi, Adam mi aveva detto che eri una ragazza molto intelligente e devo dire che lo sei e sapevo che presto ci saremmo incontrati. - le prese le mani e la guardò con i suoi occhi color del cielo.
-Quando vedrai il mio angelo, perché so che la incontrerai prima o poi, dille che io la amo ogni giorno che passa e che sono fiero dei nostri figli - affermò l'uomo per poi baciarla sulla fronte.
-Che la Forza sia con te, Sara Hershlag - con quelle ultime parole Anakin scomparve.
-Anche con voi, sire Anakin - furono le uniche parole che disse Sara prima di raggiungere Pooja e le altre all'esterno.
Angolo Autrice : Nuovo capitolo :) è comparso Anakin :) e spero che questo breve dialogo vi piaccia :)
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