Capitolo 121

Quando Jyn aprí gli occhi la prima cosa che vide fu Leia che dormiva seduta sulla sedia vicino al suo letto.

Non sapeva da quanto tempo la principessa fosse lì, così come non sapeva per quanto tempo lei fosse rimasta sedata, poteva essere passato, un giorno, quanto una settimana, quanto un mese.

Osservò le flebo infilate nel braccio destro e le varie fasciature che coprivano le gambe, sentiva anche la presenza di un'altra fasciatura, all'altezza del ventre, doveva essere stata conciata veramente male.

Chissà se suo padre sapeva cosa aveva fatto, chissà se Palpatine era caduto o se tutto ciò che era stato fatto era andato perduto.

Non lo avrebbe saputo fino a quando Leia non si sarebbe svegliata.

Non dovette aspettare molto, perché la principessa aprí gli occhi giusto in quel momento.

-Leia - la chiamò Jyn e, quando l'altra ragazza si rese conto che l'amica era sveglia, si alzò in fretta dalla sedia e le gettò le braccia al collo.

-Sei sveglia! Ci hai fatto preoccupare un sacco! - affermò la principessa tutto d'un fiato.

Jyn reprimette un gremito di dolore, dovuto alla stretta troppo forte di Leia, la quale si affrettò ad allentarla.

-Scusami, non volevo farti male - la principessa si allontanò un po', senza perdere di vista l'amica, ancora incredula sul fatto che fosse sveglia.

-Da quanto tempo sono qui? - domandò Jyn, portandosi una mano alla tempia.

-Quasi due settimane e Palpatine è stato sconfitto - rispose Leia.

Jyn non pensava che fosse passato così tanto tempo, e avrebbe voluto essere presente per vedere la fine dell'imperatore.

-Avrei voluto vedere la morte di quell'ammasso di pelle morta, è veramente un dispiacere essermelo perso. - sbuffò Jyn, strappando un sorriso a Leia.

-Come stanno gli altri? Tuo fratello, Sara e Padmé? - chiese ancora Jyn senza perdere tempo, sembrava quasi che volesse porre tutte le domande il più in fretta possibile, così da essere certa che tutti i suoi compagni stessero bene.

-Stanno tutti bene, in più abbiamo scoperto che Sara aspetta un bambino da Luke, non immaginavo di diventare zia tanto presto - rispose Leia ridendo.

-Accidenti! Tuo fratello si è dato da fare, eh? Li lasciamo soli un attimo e questi combinano un pasticcio - rise ancora Jyn con il suo solito tono irriverente.

Leia non riuscì a smettere di ridere, ecco perché lei e Jyn si xolprendzcano senza problemi, avevano lo stesso senso dell'umorismo ed entrambe avevano la brutta abitudine di prendere in giro Luke.

Il ragazzo era troppo buono per offendersi e la principessa apprezzava questo lato del suo gemello, il quale era anche in grado di concedete il perdono molto più velocemente di quanto non lo facesse lei.

Sotto un certo punto di vista lei e Luke erano due lati della stessa medaglia, erano nati lo stesso giorno, erano stati molto vicini ancora prima di nascere e ora che stavano crescendo avevano preso strade diverse, ma era comunque impossibile per loro staccarsi troppo l'uno dall'altra.

Erano legati, e Leia sapeva che, presto o tardi, avrebbe dovuto condividere suo fratello con un'altra ragazza, e aveva sempre sperato che la suddetta ragazza me stesse simpatica, e doveva ammettere che Sara aveva superato tutti i test .

-Se è femmina penso che avrà il tuo stesso  carattere, se è maschio sarà come Luke - dichiarò Jyn.

Leia rise.

-Lascia stare la mia famiglia si sta scapigliando sul nome, non vorrei essere Luke in questo momento - affermò Leia.

-Tuo fratello ha un'anima gentile, cercherà di accontentare tutti, però non dovrebbe farsi influenzare troppo, il nome del bambino dovrebbe sceglierlo lui e Sara senza che nessuno ci metta becco - rispose Jyn.

In quel momento il comlink di Leia si mise a suonare e, quando messe il numero di sua madre iniziò a preoccuparsi.

Padmé non chiamava mai, se lo faceva era perché era successo qualcosa.

-Cosa succede? - domandò Jyn notando la faccia sconvolta di Leia.

-È mia madre, strano di solito non chiama mai - rispose la principessa, ancora indecisa se rispondere o meno.

-Coraggio, rispondi o Padmé si preoccuperá -

Leia, come risvegliata dal torpore in cui era caduta, si affrettò a rispondere.

L'immagine olografica di Padmé comparve in quel momento di fronte alle due ragazze.

-Jyn! Sono felice di vedere che sei sveglia! - il viso di Padmé parve rilassaesi un attimo appena vide che la giovane Erso era sveglia.

-Avviserò immediatamente tuo padre, sono certa che vorrà venire a trovarti il prima possibile. Sono riuscita tenerlo su Yavin per tutto questo tempo, ma dubito che lui e tua madre vogliano stare ancora a lungo lontani da te - sorrise Padmé.

Jyn sorrise a sua volta, pensando a quanto  i suoi genitori le mancavano e aveva avuto la conferma che stavano bene.

-Cosa succede, mamma? - intervenne Leia, un po' dispiaciuta di doversi intromettere.

-Luke e Sara sono stati attaccati da Hask, stanotte - rispose Padmé.

-Ancora quel strapezzente! Ma non l'ha capita che Sara è innamorata di Luke? La galassia è piena di donne nubili! Cosa gli ci vuole a trovarne una? - domandò Leia esasperata.

-Ma loro stanno bene? - volle sapere subito Jyn.

-Sono entrambi un po' scossi, ma stanno bene - rispose Padmé cercando di tranquillizzare entrambe le ragazze.

-Hask non è il genere di personaggi che cede, se vuole Sara farà di tutto pur di mettere i bastoni tra le ruote a lei e Luke, per questo pensavamo di lasciare la capitale verso casa, lì saranno al sicuro, io andrò con loro, Sara ha bisogno di un addetto alla sicurezza e io potrei ricoprire questo ruolo, sono sempre stata abile con i travestimenti. - Sorrise la ex senatrice e sia Jyn che Leia avevano notato che Padmé non aveva detto dove erano diretti lei, Luke e Sara, un'altra precauzione in caso qualcuno stesse intercettando la conversazione.

-Quando partirete? - chiese Jyn.

-Domani, Sara ha ancora delle cose da fare e vorrà sicuramente passare da te, prima di partire e anche io vorrei vederti di persona. Ora devo andare, prima che tuo fratello crolli definitivamente, si sente ancora in colpa per non aver previsto che Hask avrebbe attaccato - dichiarò Padmé.

-Dí a Luke che non sono cose che si possano prevedere e che non deve avere una crisi di nervi visto che quella incinta è Sara non lui - sbuffò Leia.

-Glielo dirò. - detto questo Padmé staccò la chiamata.

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