Capitolo 118

Del e Iden sedevano sui gradini del palazzo reale di Naboo osservando il via vai dei cittadini lungo la Piazza del Palazzo.

La città portava ancora i segni della battaglia che si era svolta solo qualche giorno prima, ma il popolo e la regina stavano facendo tutto il possibile affinché si potesse tornare ad una vita più o meno normale e sia Del che Iden si erano prodigati per aiutare, riuscendo a tenere la mente sempre occupata, ma ora, che il sole stava tramontando e il lavoro era finito si ritrovavano a dover pensare al futuro.

Iden non ci aveva mai veramente pensato, forse perché non aveva mai del tutto realizzato che, combattendo al fianco dei ribelli, aveva tagliato i ponti con tutto ciò che era stata in precedenza.

Sapeva per certo che suo padre non la consideri più sua figlia per aver tradito l'impero, eppure, nonostante all'inizio pensasse di star facendo la cosa sbagliata, perché contraria a tutta l'educazione che le era stata impartita fin da piccola, si rendeva conto, solo in quel momento, che forse era la scelta migliore che avesse mai fatto.

-Cosa succederà adesso? - domandò ad un  certo punto Del, mentre osservava un gruppo di ragazzini intenti a giocare a pallone a poca distanza dalle scale dove lui e Iden stavano seduti.

-Vuoi la verità? Non ne ho la più pallida idea, l'addestramento imperiale non è molto utile in ambito civile - fu la risposta di Iden sospirando.

Del distese le gambe guardando un attimo Iden, per poi indirizzare lo sguardo di nuovo sui ragazzini, i quali non avevano smesso di giocare.

-A dire il vero non ci ho mai pensato. Anche perché non credevo che ci saremmo trovati a dover combattere dalla parte dei ribelli perché Hask ha diffuso una falsa notizia su di noi. Penso che dovremmo ringraziare quel rifiuto galattico se ora siamo qui - affermò il ragazzo facendo una smorfia, pensando al loro, ormai ex compagno.

Iden si trattenne dallo scoppiare a ridere davanti alla faccia schifata di Del nel nominare Hask.

-In effetti, non credevo nemmeno io che saremmo arrivati a questo punto, però non saprei veramente cosa fare quando la ricostruzione sarà finita. Non posso nemmeno tornare su Vardos, mio padre non vorrà nemmeno vedermi, ho tradito l'impero dopotutto - dichiarò Iden tornando seria.

Del sospirò, non poteva veramente capire cosa volesse dire avere un padre come l'ammiraglio Versio, il quale aveva sacrificato anche la sua famiglia pur di raggiungere certi livelli all'interno dell'impero.

Iden stessa affermava che suo padre era stato assente durante la sua infanzia e che per fare in modo che lui la notasse e fosse orgoglioso di lei aveva deciso di entrare in Accademia e iniziare l'addestramento per entrare nei reparti speciali.

Ora, disertando, Iden sapeva che suo padre non avrebbe più voluto nemmeno vederla in faccia, l'avrebbe considerata una traditrice.

E forse lo era.

-Ehi, tutto a posto? - domandò Del poggiando una mano sulla spalla della ragazza.

Era la prima volta che il giovane cercava un contatto con Iden, forse perché percepiva la ragazza come una sua pari e non come un superiore, non sapeva perché, ma aveva sempre considerato Iden come una specie di comandante, anche perché nella loro squadra era lei a prendere le decisioni, mentre Hask era quello che si lamentava di continuo.

Non gli mancava per niente.

-Stavo pensando a mio padre. Sai per tutta la mia infanzia ho sempre cercato di farmi notare di fargli capire che esistevo, entrando in accademia speravo che mi considerasse di più, invece no...forse questa è stata l'unica decisione che ho presto senza pensare a cosa avrebbe pensato lui. - spiegò Iden.

Forse era vero quello che le aveva detto una ragazza mentre era ancora in accademia, ovvero che doveva imparare a prendere le decisioni migliori per sé stessa e non pensare a quello che avrebbe voluto suo padre, tanto per l'ammiraglio Versio la figlia non era altro che uno dei suoi uomini, nulla di più.

-Io non ho mai avuto questo problema, i miei genitori erano fieri quando ho deciso di unirmi all'impero, anche perché non vi erano molte possibilità su Jelucan, quindi era l'unico modo per avere una carriera, ma ora, forse, penso che avrei dovuto unirmi ai ribelli fin da subito - affermò Del e Iden rimase sorpresa da quelle parole.

-Non penso che si possa fare un paragone, i ribelli e l'impero sono due entità completamente diverse - dichiarò Iden appoggiando le mani sulle ginocchia.

Il sole stava tramontando sul lago, colorando l'acqua del colore delle fiamme.

Entrambi sapevano di non avere più una casa a cui tornare una volta che i lavori su Naboo fossero terminati, e nessuno dei due sapeva cosa ne sarebbe stato di loro.

-Perché non rimanere qui? Due guerrieri come voi sarebbero molto utili ai nostri volontari della sicurezza - dichiarò una voce femminile alle loro spalle.

I due ragazzi si votarono appena in tempo per vedere la regina Dalné, stranamente priva del classico trucco da sovrana di Naboo e delle pompose vesti ufficiali, che scendeva le scale per andare a sedersi in mezzo a loro.

Sia Iden che Del rimasero un po' sorpresi nel vedere la regina compiere un gesto tanto semplice come uscire dal palazzo e sedersi sui gradini come una qualunque adolescente appena uscita da scuola.

Dalné in quel periodo sembrava veramente l'adolescente che era, indossava un abito color del sole molto semplice, privo di fronzoli, i capelli erano lasciati sciolti sulle spalle, nessun gioiello adornava la sua figura esile, sembrava però più riposata rispetto a quando l'avevano vista l'ultima volta i due ragazzi.

-Dicevate sul serio prima, maestà? - domandò Iden, troppo sorpresa per poter credere a quella proposta così spontanea.

-Certo. Perché non dovrei essere seria? Voi avete aiutato noi, mi sembra giusto che ora noi aiutiamo voi. A quanto ne so, nessuno di voi due ha più un posto dove tornare, quando la guerra sarà effettivamente finita, quindi, perché non restate qui, poteste farvi una nuova vita. Non siete costretti ovviamente a restare in città se non volete, e voglio che vi sentiate liberi di scegliere la vostra strada, ma la mia proposta è sempre valida. - spiegò la regina e Iden pensò che quella era la prima volta che qualcuno le offriva aiuto senza avere un secondo fine.

In Accademia le era capitato molte volte di dare una mano a qualcuno peccato che poi lei non avesse ricevuto lo stesso trattamento quando lei aveva avuto bisogno, quindi aveva imparato a non fidarsi più di nessuno, aveva fiducia solo in sé stessa e in Del, poiché non era mai riuscita a fidarsi completamente di Hask, era sempre stata convinta che Gideon mirasse a prendere il posto di Iden come futuro comandante.

Ma non vi era problema, Iden era più che felice di lasciargli il posto.

-Non sarebbe male rimanere in effetti - affermò Del facendo correre lo sguardo lungo la Piazza del Palazzo fino all'Arco Trionfale dal quale si raggiungeva il Cortile del Palazzo, il quale aveva un'area centrale circolare, attorniata da un fossato che poteva essere attraversato da un ponte.

Del lo aveva visto di sfuggita, ma quel poco che aveva ammirato lo aveva lasciato senza fiato per via della bellezza di quel punto del cortile.

Iden parve pensarci un attimo. L'offerta della regina era allettante, e non poteva certo darle torto, non aveva una casa a cui tornare, Naboo sarebbe potuto diventare una nuova casa, dove ricominciare una nuova vita magari con... Del.

La giovane Versio si sentí avvampare a quel pensiero, aveva capito che Del provava dei sentimenti per lei, ma non pensava di non ricambiare, invece si stava rendendo conto che ricambiava quei sentimenti eccome.

-Molti edifici sono stati danneggiati, però, se volete, vi sono degli alloggi liberi nell'ala riservate alle Guardie di Palazzo, poi se deciderete di rimanere potrete cercarvi una dimora più appropriata - sorrise la regina.

Del e Iden si guardarono e si scambiarono un sorriso impacciato.

Come avrebbero potuto ripagare la regina per la sua sensibilità?

-Grazie, maestà, cosa possiamo fare per sdebitarci? - domandò Iden.

-Scherzi, vero? Non voglio niente, avete già fatto così tanto per Naboo che è il minimo che la regina possa fare per voi - rispose Dalné con un sorriso.

Dopo un attimo di riflessione i due ragazzi si decisero, sarebbero rimasti su Naboo.

-Allora restiamo - affermò Iden.

Dalné sorrise battendo le mani come una bambina.

-Allora venite, vi mostro gli alloggi delle guardie, così potrete scegliere quello che volete - Dalné si alzò in piedi facendo frusciare la gonna del vestito, imitata da Del e Iden.

La seguirono all'interno del palazzo e Del e Iden pensarono che quello era davvero un nuovo inizio.

Angolo Autrice : Si ritorna da Del e Iden :) come vi sembra il capitolo? 😉 Spero vi piaccia :) alla prossima e che la Forza sia sempre con tutti noi :)

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