Capitolo 114

La regina Dalné era certa che non avrebbe visto la fine di quella guerra e visto come stava andando il duello contro l'inquisitore, era una idea che stava diventando terribilmente concreta.

L'inquisitore era una donna, Seconda Sorella, ed era un vero e proprio osso duro.

Non che la regina sperasse di vincere contro un'avversario così potente, ma pensava che il vantaggio numerico sarebbe stato sufficiente.

Invece no, Seconda Sorella pareva veramente invincibile, aveva eliminato tutti i suoi compagni, tranne Dormé, la quale era ferita, ma per qualche strana ragione, non era stata uccisa.

Forse la voleva come testimone della morte della regina.

Ma Dalné non era disposta a morire così in fretta, non avrebbe dato all'inquisitrice la soddisfazione di vederla cadere, avrebbe combattuto finché avrebbe avuto fiato.

Sparò un colpo, ma questo le venne rimandato indietro, la regina riuscì a evitarlo nascondendosi dietro una delle colonne della sala del trono.

-Sanguini proprio come tutti gli altri, pensavo che una regina avesse sangue blu - ridacchiò la donna mentre si avvicinava alla regina.

Dalné pensò ad un piano che potesse tirarla fuori dai guai, ma non le veniva in mente niente, era come se il suo cervello fosse spento.

Caricò di nuovo il blaster, ben sapendo che non sarebbe servito a niente, ma sperando che potesse almeno rallentare l'avanzata dell'inquisitrice.

Si sporse da dietro colonna e sparò, di nuovo il colpo fu deviato.

-Stai solo rallentando la tua fine, maestà - affermò ancora Seconda Sorella, ridendo da sotto l'elmo che impediva a Dalné di vederle il viso.

L'inquisitrice portava un' armatura nera, sul cui spallaccio era inciso il simbolo dell'impero, un elmo integrale, il quale impediva a chiunque di vederne il viso, e un mantello nero le sventolava alle spalle.

Metteva i brividi, anche perché tutti sapevano quanto potenti fossero gli inquisitori.

Soltanto un Jedi poteva tenere loro testa, non certo dei guerrieri normali, armati di blaster e non certo la giovane Dalné.

Seconda Sorella era a pochi metri dal nascondiglio della regina, la quale sentiva che suo regno finiva in quel momento.

Voleva avere almeno il tempo di congedarsi dalla vita in modo un po' più onorevole.

-Possiamo dire che siamo al capolinea, regina di Naboo - rise Seconda Sorella alzando la spada, già pregustando la vittoria, ma la donna aveva sottovalutato Dormé.

L'ancella era ferita, ma ancora viva e per quanto non lavorasse per Dalné, il suo compito in quanto ancella era difendere la regina.

Prese la mira e sparò, colpendo la loro nemica alla schiena.

-Tu! - ruggí l'inquisitrice girandosi verso l'ancella che a quel punto fece di tutto per mettere più metri tra lei e Seconda Sorella.

Come tutti, anche Dormé sapeva quanto potenti erano quei guerrieri.

-Ti ho lasciato in vita per pietà, ma evidentemente ho sbagliato! - affermò la donna tornando verso Dormé.

Cosa pensavano di fare quelle due insulse ragazzine?

Agli occhi dell'inquisitrice quelle due erano solo una distrazione, solo due insetti, che lei avrebbe prontamente schiacciato.

Non c'era spazio per le perdite di tempo.

-Hai proprio voglia di morire tu, maledetto scarafaggio - dichiarò Seconda Sorella alzando nuovamente la spada, questa volta nessuno avrebbe salvato l'ancella.

Certo non sarebbe stato divertente come far fuori un Jedi, ma sarebbe la donna sapeva che ne avrebbe tratto comunque soddisfazione.

Dormé chiuse gli occhi, non voleva che l'ultimo ricordo della sua vita fosse l'elmo dell'inquisitrice.

Ma il colpo non arrivò mai.

Dormé aprí gli occhi e vide che il colpo era stato fermato da un'altra spada laser, ma questa era bianca.

-Ahsoka! - dichiarò Dormé.

-Stai bene, Dormé? - domandò la torguta dando un calcio all'inquisitrice per allontanarla.

-Più o meno - rispose la donna appoggiandosi ad una colonna per stare in piedi.

Era ferita ma cercava di non darci peso, avrebbe potuto essere curata in un secondo momento, ora dovevano sconfiggere Seconda Sorella.

Con Ahsoka dalla loro parte sarebbe stato più semplice e la torguta non era sola, con lei vi erano anche Iden, Eirtaé, Sabé, Yané,  Saché e Del.

-Yané, occupati di Dormé! - affermò Ahsoka, mentre Yané si avvicinava sostenendo la compagna.

Dormé lasciò che Yané la trascinasse lontano dal raggio d'azione di Seconda Sorella, che ora però aveva concentrato il suo focus su Ahsoka.

-Bene, un altro Jedi da uccidere - ridacchiò l'inquisitrice.

Ahsoka avrebbe voluto rispondere a tono, ma sapeva di non poter giocare troppo con la pazienza della sua avversaria.

-Non ti sarà così semplice, visto che non sono più un Jedi - affermò Ahsoka sguainando anche la seconda spada laser.

-Basta con le chiacchiere! - sbuffò la donna correndo verso Ahsoka con la spada in pugno.

La ex Padawan di Anakin si aspettava quella mossa, spiccò un salto facendo una capriola in aria atterrando alle spalle della sua avversaria.

-Tutto qui quello che sai fare? Caricare alla cieca senza un minimo di strategia? Da una guerriera addestrata da Palpatine in persona mi aspettavo di meglio - dichiarò Ahsoka con un sorrisetto beffardo, trucco imparato da Anakin.

Mandò un pensiero al suo ex maestro, ringraziandolo, pronta ad affrontare il duello più difficile della sua vita.

-Sta zitta! - affermò rabbiosa Seconda Sorella girandosi di nuovo verso Ahsoka.

La torguta non poteva vedere il viso della sua avversaria, ma era certa che il suo sguardo sarebbe stato acceso dalla rabbia.

Le spade si incrociarono, lanciando bagliori bianchi e rossi per tutta la sala del trono.

Iden e gli altri si trovarono ad osservare le due spade che si incrociavano in una danza suggestiva e mortale.

Entrambe le combattenti avevano un ottimo livello, sembrava che Ahsoka riuscisse a tenere testa a Seconda Sorella senza problemi, eppure per loro, che non erano Jedi, era sembrata un'impresa titanica.

-Dobbiamo bloccare la porta, oppure quel che resta della legione messa a guardia del palazzo arriverà e non avremo scampo a quel punto - affermò la regina, la quale si teneva in piedi solo perché Del la stava sorreggendo.

-Agli ordini - si limitò a dire Iden.

-Dammi una mano Sabé - ordinò Saché mentre si toglieva la cintura dai fianchi.

-Leghiamola alla maniglia della porta, farà resistenza - spiegò la più giovane delle ancelle di Padmé Amidala.

-Non basterà mai, dobbiamo usare qualcos'altro - dichiarò Iden.

-Useremo le sedie per bloccare la porta - intervenne a quel punto Sabé, mentre aiutava Saché a legare la cintura alla maniglia della porta.

La sala del trono era una sala cavernosa, con un ampio soffitto a volta. Le ampie finestre non solo offrivano una magnifica vista della città, ma permettevano alla Regina di essere inondata dalla luce del sole durante le udienze. Gli unici arredi erano il trono del sovrano, una postazione di lavoro, e i seggi per i membri del Consiglio.

Sabé e gli altri ci misero un po' a spostare le sedie per bloccare la porta.

Dalné osservava il duello tra la torguta e Seconda Sorella preoccupata, ma non poteva intervenire in alcun modo, era troppo stanca, oltre a essere ferita.

Ahsoka nel frattempo era riuscita a penetrare le difese della sua avversaria, ferendola al fianco, lasciato scoperto.

Combatteva alla cieca, senza prestare particolare attenzione alle mosse di Ahsoka, cercava in tutti i modi di colpire la torguta, ma la Jedi continuava a parare i suoi attacchi, facendo infuriare ancora di più l'inquisitrice.

Le spade continuavano a incrociarsi.

-Ora basta! - sbuffò Seconda Sorella lanciandosi di nuovo alla carica, ma Ahsoka era pronta.

Quando l'inquisitrice fu abbastanza vicina, Ahsoka bloccò l'attacco della sua avversaria con una delle sue spade, mentre con l'altra la infilzava.

L'ultima cosa che si sentí fu l'urlo di dolore di Seconda Sorella, poi la stanza piombò nel più assoluto silenzio.

-È finita - si limitò a dire Ahsoka e Dalné sentí dentro di sé che era davvero così.

Angolo Autrice : Nuovo capitolo :) spero vi piaccia :)

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