Capitolo 110

-Aspetti un bambino, Sara - le parole del medico lasciarono la ragazza spiazzata.

Non sapeva cosa stava provando in quel momento, aveva un miscuglio di emozioni a cui non sapeva dare un nome, un misto di felicità, paura, ansia e incertezza sul futuro.

Voleva candidarsi come regina di Naboo, visto che il mandato di Dalné sarebbe scaduto tra poco meno di sei mesi, ma con un bambino in arrivo, non avrebbe potuto certamente fare campagna elettorale.

-Dottore, può lasciarci soli un attimo? - domandò Luke e l'uomo comprese al volo uscendo.

Sara sospirò, non sapeva cosa dire, non sapeva come affrontare la situazione, scambiò uno sguardo con Luke il quale parve comprendere senza che lei parlasse, sapevano entrambi quando era successo.

Non avevano passato molto tempo da soli, di solito c'era sempre qualcuno con loro, a parte il viaggio che avevano fatto fino a Dagobah, infatti, una sera Sara, frustrata per il pessimo comportamento di Yoda e per il fatto che non aveva reperito informazioni sui diari di Padmé, era tornata allo yacht, perché aveva bisogno di stare lontana dal gran maestro.

Luke l'aveva raggiunta e l'aveva trovata che metteva a posto alcune cose nella sua cabina.

Si era messo ad osservarla, chiedendosi come fosse possibile che una ragazza come Sara potesse avere avuto così tanta sfortuna in amore, perché sì la giovane gli aveva raccontato della storiella avuta con Robin, delle illusioni e di come lui l'avesse liquidata, Luke aveva giurato a sé stesso che non si sarebbe comportato così.

Era successo tutto talmente in fretta che nessuno dei due aveva pensato alle conseguenze, forse erano stati un po' troppo superficiali, Sara non pensava che sarebbe rimasta incinta la prima volta che andava oltre un certo limite con Luke.

Rimasero in silenzio un attimo, guardandosi assimilando quella notizia che avrebbe cambiato le loro vite per sempre.

Sara non poté fare a meno di pensare a Sabé, al fatto che l'avesse fatta nascere, ma che poi l'aveva affidata a Zahira e Adam per proteggerla.

Era disposta a far fare a quel bambino la stessa fine che aveva fatto lei?

No.

Ma non era nemmeno disposta a rinunciare a candidarsi come regina.

-Padmé non ha mai rinunciato alla carriera di senatrice, anzi si è presentata in Senato anche a pochi giorni dal parto - affermò Anakin comparendo in quel momento e facendo sobbalzare i ragazzi.

-Sire Anakin! Da quanto tempo siete lì ad origliare? - domandò Sara sbuffando.

Anakin aveva la brutta abitudine di comparire apparentemente senza motivo, ma a dire il vero, Sara era certa che avesse ascoltato tutto quello che aveva detto il dottore poco prima o forse lo sapeva già, visto che era risaputo quanto potente nella Forza fosse il patriarca degli Skywalker.

Che avesse previsto tutto?

Sara aveva avuto a che fare con Anakin abbastanza da sapere che l'uomo non parlava mai a caso, mai.

-Non stavo origliando, questa volta - rispose Anakin con aria innocente.

-Papà, cosa sai? - volle sapere Luke.

-Sapevo che Sara era incinta, perché avevo notato che si sta iniziando a formare una firma di Forza, collegata a voi due. - spiegò l'ex Jedi.

Sara però stava pensando ad altro.

Aveva sempre visto il matrimonio e il fare figli come un qualcosa di soffocante, forse per via del fatto che Zahira, aveva iniziato a cercarle un fidanzato da quando Sara aveva compiuto quattordici anni, quindi da quando, per la legge di Naboo, lei era diventata maggiorenne.

Forse per questo la ragazza aveva sempre pensato che lei non si sarebbe mai fidanzata né avrebbe mai fatto figli, poiché non voleva annullarsi completamente per qualcuno.

La maggior parte dei ragazzi che Zahira le aveva presentato avrebbero voluto una ragazza un po' di mesta, che non ribattesse ad ogni cosa che loro dicevano, ma, soprattutto la vedevano come una persona strana e Sara non aveva mai tollerato quella visione.

Con Luke era stato diverso, certo ci era voluto un po' perché scattasse la scintilla, ma Sara aveva scoperto che non era così male avere qualcuno che ti ascolta, forse aveva sbagliato, ma le sue, poche, esperienze in ambito amoroso le avevano fatto capire che era meglio che lei stesse da sola, era troppo strana.

-Cosa suggerite, Sire Anakin? - domandò Sara.

-La scelta è solo vostra, tua e di Luke. Ricordate una cosa, questo bambino cambierà le vostre vite, ma un bambino messo al mondo e non voluto, soffrirà. - rispose Anakin serio.

Luke guardò il padre. Lui aveva compiuto diciassette anni solo il giorno prima, non ci aveva fatto caso visto i preparativi per la battaglia finale, era giovane per diventare padre eppure, non sapeva perché sentiva che potevano farcela, lui e Sara insieme.

-Non voglio che tu rinunci al tuo sogno, Sara e ricorda che non sei sola - dichiarò Luke senza lasciare le mani della giovane.

Sara accennò un sorriso.

-Forse hai ragione, insomma Padmé è riuscita a continuare il suo lavoro anche se era incinta e, dopotutto, questo bambino potrebbe essere una benedizione, dopo tanta morte, forse dovrei imparare ad apprezzare la vita - affermò la ragazza.

Luke la abbracciò baciandola.

Sarebbe stata una sfida difficile, forse la più difficile della loro vita, perché l'essere genitori non può essere insegnato, ma avrebbero avuto il sostegno di Padmé, di questo il giovane Jedi ne era certo.

-Avete notizie da Naboo? - domandò poi Sara.

Era preoccupata per Sabé e Tonra, avrebbe voluto avere la certezza che stessero bene.

-No, nessuna notizia per ora. Padmé vuole partire immediatamente, ma a malapena si regge in piedi. Non può farcela. - rispose Anakin.

Sara notò quanto l'uomo era preoccupato per la moglie, la ragazza era certa che, se Anakin fosse stato vivo ci sarebbe andato lui su Naboo, ma non era possibile.

-Vado io, sire Anakin - affermò Sara.

-È fuori discussione! Nelle tue condizioni non ti puoi muovere! - rispose Anakin repentorio.

Nemmeno Sara era nel pieno delle forze, sarebbe stato stupido e insensato mandarla su Naboo.

-Le ferite guariranno! Sto bene - dichiarò la ragazza spavalda, anche se, in realtà, si sentiva molto stanca.

-Non pensarci nemmeno, Sara. Sabé non vorrebbe che tu andassi su Naboo, non finché la situazione è così instabile, inoltre voi due non avete niente da comunicare? - intervenne in quel momento Padmé, entrando nella stanza insieme a Leia e Pooja e fissando suo figlio e Sara.

-Beh, ecco... - Luke non sapeva come dirlo.

-Sono incinta, aspetto un figlio da Luke - rispose Sara.

Le parole le erano uscite dalla bocca in modo talmente veloce che non aveva fatto in tempo a formulare una frase migliore.

Per un attimo fu silenzio poi Leia si avvicinò al fratello con aria minacciosa.

La principessa tirò un piccolo schiaffo sul braccio del suo gemello per poi affermare :

-E quando pensavi di dirmelo che sto per diventare zia?

-Beh veramente l'ho appena saputo anche io - rispose Luke arrossendo.

-Vi lascio soli un attimo e voi combinate un pasticcio! - sbuffò la principessa.

La tensione in quel momento si sciolse e tutti scoppiarono in una risata scrosciante.

Padmé uscì in quel momento dalla stanza con aria cupa.

Era felice per Sara e Luke.

-Angelo -

Padmé si voltò verso il marito accennando un sorriso malinconico.

-Devo andare su Naboo, Ani, non posso aspettare ancora - dichiarò Padmé.

-No, sei sfinita, non puoi reggere lo scontro con un'inquisitore. - rispose Anakin.

-Lei forse no, Skycoso, ma io sì - affermò Ahsoka comparendo in quel momento dal fondo del corridoio.

-Furbetta -

-Pensavate davvero che vi avrei lasciati da soli a finire questa guerra?

-Ovviamente no, Ahsoka - rispose Padmé.

-Allora andrò io su Naboo. Fidati Padmé questo sarà l'ultimo atto di questa guerra infinita.

Angolo Autrice : Devo ammettere che questo capitolo è stato davvero complicato da scrivere, l'ho lasciato in bozza per un bel po' prima di decidermi a finirlo. Spero che vi piaccia :) e che la Forza sia sempre con tutti noi :)

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