Capitolo 109
A svegliarla fu il ronzio del centro medico.
-Sei stata imprudente, mi hai fatto spaventare - dichiarò la voce di Anakin e Sara ci mise un attimo a capire che lo spirito dell'ex Jedi era lì, seduto a pochi centimetri dalle sue gambe.
-Sire Anakin, cosa è successo? Ricordo solo di aver fermato il colpo dell'assassino - dichiarò Sara con voce flebile.
-Luke e Leia ti hanno portata qui, sei ancora su Coruscant, Palpatine è morto, le sue stesse guardie lo hanno ucciso - spiegò lo spirito mentre Sara accennava un sorriso.
Si sentiva molto stanca, forse era a causa dei calmanti che le avevano dato, non ne era certa.
-Avete detto che le guardie pretoriane hanno ucciso l'imperatore? E Padmé dov'è? Sta bene? E Jyn? - le domande uscirono a raffica dalla bocca della giovane, forse perché stava iniziando a recuperare lucidità.
-Calma! Non devi affaticarti. Risponderò a tutte le tue domande, ma promettimi che non ti agiterai, altrimenti il dottore chi lo sente... - sbuffò Anakin con aria melodrammatica.
-Il dottore non può vedervi, sire Anakin - puntualizzò lei.
-Come sei fiscale - concesse lo spirito sfoderando una faccia buffa che fece ridere Sara.
Tuttavia quel piccolo sforzo le mozzò il fiato, la ferita era stata fasciata e, probabilmente le avevano iniettato del bachta per farla stare ferma finché gli antidolorifici le fossero entrati in circolo, questo spiegava perché si sentiva così intontita, guardandosi in giro, aspettando che Anakin si decidesse a rispondere alle sue domande, la ragazza si rese conto che la camera in cui si trovava era la stessa del suo precedente ricovero.
-Allora per rispondere alle tue domande, dunque sì le guardie pretoriane, che ho scoperto essere dei Jedi Grigi, hanno ucciso Palpatine, prendendolo di sorpresa, immagino che non abbia calcolato questa eventualità, altrimenti sarebbe stato più accorto al riguardo. Non preoccuparti per Padmé, sta bene, un po' scossa ma sta bene. Jyn è viva è stata salvata da... - Anakin venne interrotto dalla porta che si apriva.
-Cordé! -
Sara si trovò sommersa dall'abbraccio di Pooja.
La giovane senatrice non indossava le vesti complicate tipiche del suo mestiere, in quel momento indossava la divisa tipica dei volontari della sicurezza di Naboo.
-Pooja! - Sara si staccò appena da lei mentre la senatrice continuava ad osservarla.
-Eravamo così preoccupate, dopo aver salvato Jyn abbiamo cercato di raggiungere Padmé, ma non ci siamo riuscite, quando poi abbiamo visto Leia e Luke che ti portavano qui li abbiamo seguiti - spiegò Pooja.
-Era quello che stavo per dire io - dichiarò Anakin, forse offeso per essere stato interrotto.
-Sí hai ragione - rise Pooja.
-Sara sei sveglia! - ad entrare nella stanza, questa volta fu Leia, con in mano un bicchiere di plastica pieno di caff bollente, il quale quasi si rovesciò, ma per fortuna la principessa fu abile ad evitare che ciò accadesse.
Gettò le braccia al collo dell'amica ridendo.
-Sono felice che tu ti sia ripresa, Jyn è ancora in coma farmacologico, le sue ferite erano molto più gravi delle tue, se non fosse stato per Pooja e le sue ancelle l'avremmo persa - Leia disse quelle parole tutte d'un fiato e Sara comprese quanto dovesse essere preoccupata Leia.
La principessa e Jyn avevano stretto un legame molto forte nel periodo in cui avevano lavorato insieme su Coruscant per scoprire la verità sul Progetto Tersicore, era normale che Leia fosse preoccupata e anche Sara lo era, anche se non aveva avuto molto a che fare con Jyn.
-Sono sicura che si riprenderà, Jyn non mi sembra il genere di persona che si lascia sopraffare - dichiarò Sara sforzandosi di essere ottimista.
Sperava davvero che Jyn si potesse salvare, se non fosse stato per la giovane Erso, probabilmente loro non sarebbero arrivati a Palpatine, anche se Sara non poteva dire di aver fatto molto, era solo riuscita a rischiare la vita, per l'ennesima volta.
-Non osare più pensare una cosa del genere! Se non fosse stato per te Padmé sarebbe morta! - dichiarò Anakin forse intuendo i pensieri di Sara.
Lei sorrise appena, tornando a sdraiarsi tra i cuscini, si domandava dove fosse Luke.
Se Leia era lì possibile che il suo gemello non ci fosse?
-Questo caff è veramente imbevibile, sa di plastica - nemmeno fosse stato invocato il più grande dei gemelli fece il suo ingresso nella stanza di Sara con un'espressione schifata dipinta sul bel viso.
-Sei sempre il solito, fratellino - rise Leia mentre Luke si avvicinava.
-Sara! Mi hai fatto preoccupare! Cosa ti è saltato in mente! Sono quasi morto di paura - la rimproverò immediatamente Luke per poi abbracciarla di nuovo.
Fu la stretta più forte, che strappò un gemito di dolore alla ragazza.
-Scusa - Luke si staccò da lei osservandola attentamente.
I capelli castani erano scompigliati, le fasciature coprivano le ferite subite al fianco, pareva stanca e provata, ma era viva e questo aveva riempito il cuore del giovane Luke di gioia.
-Coraggio ragazzi usciamo! - forse comprendendo i pensieri del figlio, Anakin spinse Leia e Pooja fuori dalla stanza, avrebbero atteso insieme l'arrivo di Padmé la quale non ci mise molto a raggiungerli.
Gli Jedi Grigi erano rimasti fuori dal centro medico, affermando che la loro presenza non era necessaria.
-Come sta Sara? - domandò Padmé.
-Sta bene, tesoro, è sveglia adesso ed è con Luke - rispose Anakin facendo l'occhiolino alla moglie che comprese subito.
-Jyn, invece? - volle sapere ancora la ex senatrice.
-È ancora sedata. Le ferite che ha riportato erano molto più gravi di quelle di Sara, ci vorrà molto di più prima che si riprenda. - spiegò Pooja e Padmé sperò che la giovane Erso ce la facesse.
Jyn non meritava di morire, non in quel momento.
Meritava di vivere la sua giovane età al massimo delle sue possibilità, non poteva morire.
Padmé pensava che non sarebbe riuscita a dare la notizia a Galen, in caso la sua unica figlia fosse morta, anche perché lei si sarebbe sentita responsabile.
-Non sarebbe colpa tua, non lo è mai stata - dichiarò Anakin.
Padmé sospirò senza dire una parola.
***
-Ero veramente preoccupato, perché hai rischiato la vita così? - domandò Luke prendendo le mani di Sara, la quale arrossì.
-Non potevo permettere che Padmé morisse, non ho pensato a me in quel momento, ma solo al fatto che lei doveva salvarsi - fu la risposta di Sara.
Aveva agito d'istinto. Si era frapposta tra la spada dell'assassino e Padmé perché era un'ancella e anche perché non poteva permettere che la ex senatrice morisse.
-Lei doveva affrontare Palpatine, Luke, perché solo così avrebbe, forse, placato la sua sete di vendetta. Lo ammetto, non ho pensato per un secondo a me -
Luke sospirò pesantemente. Non era bravo a dare voce ai suoi sentimenti, però era rimasto colpito quando Sara si era messa in mezzo.
Le era grato per aver salvato Padmé, ma la paura di perdere anche lei lo aveva paralizzato, anche perché il dottore gli aveva detto che le ferite riportate da Sara erano gravi e forse vi erano lesioni agli organi interni.
Per fortuna non era stato così, anzi.
Mentre il medico svolgeva i vari esami a cui Sara doveva essere sottoposta aveva scoperto una cosa.
Forse la Forza aveva benedetto quella ragazza perché, nonostante le ferite subite, il bambino che portava in grembo era salvo, perché sì, Luke aveva scoperto che Sara aspettava un bambino.
Da lui.
Aveva appena compiuto diciassette anni, e stava per diventare padre.
Era felice, molto felice, ma non sapeva come dirlo a Sara, non voleva che questo mettesse un freno alla carriera della ragazza.
-Ah eccovi qui. È sempre bello rivederti Sara. - Sorrise il medico.
-Dottore, che notizie mi porta?
-Le tue ferite erano gravi, ma guariranno, non sono qui per questo, sono qui per darti un'altra notizia.
-Quale?
-Aspetti un bambino, Sara -
Angolo Autrice : Bomba sganciata 😎😎😎😎 ve lo aspettavate?
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