Capitolo 103

Questa guerra deve finire, questa guerra deve finire
Erano queste le frasi che si inseguivano nella mente di Sara mentre imbracciava il blaster.

Spero che queste siano le ultime volte che sparo per uccidere. Pensò ancora la ragazza mentre seguiva Padmé lungo quel corridoio che li avrebbe portati a dover affrontare i primi due Assassini, sarebbero stati solo il primo ostacolo, ma quello più difficile da sormontare era Palpatine.

L'imperatore era un osso duro, conosceva la Forza o meglio il Lato Oscuro della Forza, molto bene e, Sara ne era sicura, non si sarebbe fatto trovare impreparato, questo era poco ma sicuro.

Il cuore le batteva all'impazzata mentre continuava a seguire la ex senatrice di Naboo, Padmé si muoveva senza fare alcun rumore, sembrava che non toccasse nemmeno terra.

I movimenti della donna erano aggraziati, ma Sara notava una certa tensione, chissà quante volte la ex senatrice aveva pensato al momento in cui si sarebbe vendicata di Palpatine, e ora che stava vivendo quel momento, chissà cosa stava pensando.

Padmé si appiattí contro un muro imitata dagli altri.

Jyn aveva caricato il blaster così come i gemelli, nessuno di loro voleva farsi trovare impreparato.

Il corridoio era stranamente silenzioso, troppo silenzioso per essere frutto di un caso, era vero che gli Assassini mal sopportavano la presenza degli Stormtroopers, ma erano veramente così sicuri di loro stessi da voler affrontare cinque persone tutte insieme?

Sara riteneva che fosse possibile, vista la superbia dei Sith.

-Restate qui - dichiarò Padmé facendo segno ai ragazzi di restare dov'erano.

-Siete pazza per caso? - intervenne Jyn facendo capire alla perfezione lo stato d'animo di tutti.

Nessuno di loro avrebbe lasciato che Padmé andasse in giro da sola, anche perché tutti avevano paura che la ex senatrice avesse qualche colpo di testa.

Sara e i gemelli erano molto preoccupati per Padmé, la donna sembrava chiusa in sé stessa, come se stesse macchinando qualcosa, ed era questo che impesieriva i ragazzi.

-Non è il momento di discutere - dichiarò seccata la ex senatrice.

-Appunto - fu la risposta di Jyn che superò Padmé mettendosi in testa al gruppo e riprendendo la loro marcia.

Il vantaggio era che Leia aveva messo fuori uso le telecamere, quindi nessuno poteva sapere che erano entrati, ma dovevano sbarazzarsi in fretta delle guardie se non volevo che l'allarme scatrasse, in quel caso avrebbero avuto tutta la guarnigione del Senato addosso e non ce l'avrebbero fatta a sconfiggerli tutti, erano troppo pochi.

Sara cercò di moderare il respiro, mentre Padmé inseguiva Jyn con tutte le intenzioni di discuterci, anche se non era il momento opportuno per discutere.

-Jyn! - provò a chiamarla indietro la ex senatrice.

-Fermi! - affermò Jyn stroncando sul nascere la discussione che di lì a poco sarebbe nata.

I due Assassini erano in piedi di fianco alla porta dell'ascensore, fermi impettiti, sembrava che non fossero nemmeno vivi.

Indossavano una uniforme nera, ai fianchi portavano due spade laser ciascuno, sarebbero stati due avversari molto tosti.

-Io e Luke li distraiamo, mamma, tu, Jyn e Sara andrete di sopra - affermò Leia, ma Jyn era di tutt'altro avviso.

-No, Leia, li affronterò io, voi andate di sopra - affermò Jyn.

-Non possiamo abbandonarti qui, non puoi farcela da sola - dichiarò Padmé e Sara notò quanto la donna fosse preoccupata.

-Dovete! Se restiamo qui tutti, perderemo tempo e Palpatine avrà il tempo di organizzare le difese, dobbiamo agire adesso, finché non si è accorto della nostra presenza. Farò in modo che gli Assassini si allontanino dall'ascensore, allora avrete a disposizione poco tempo, dovrete essere veloci - spiegò Jyn.

Sara fece per dire qualcosa, ma la giovane Erso scosse la testa.

Aveva preso la sua decisione, e non avrebbe accettato l'aiuto di nessuno, anche se questo significava dover sacrificarsi per tutti, poiché era difficile che Jyn riuscisse a sopravvivere contro due Assassini Sith da sola.

La ragazza era armata molto, aveva almeno tre blaster, più quello che teneva in mano, tuttavia, per quanto ben armata, era difficile che potesse vincere.

Ma Jyn stava mostrando molto coraggio, per salvare la galassia era disposta a sacrificare se stessa.

La giovane Erso caricò il blaster, si sporse da dove era nascosta e sparò al primo Assassino, colpendolo ad una spalla.

-Ma cosa? - domandò quello rabbioso.

Jyn uscì allo scoperto sparando di nuovo, questa volta mirando all'altro Assassino.

Questo riuscì a schivare il colpo, ma Jyn non si fece impensierire, estrasse dalla fondina un secondo blaster e si preparò a colpire di nuovo.

Quesga volta però i due sguainarono le spade laser e Jyn sapeva che sarebbe stato molto difficile riuscire ad abbatterli, anche perché le spade riflettevano i colpi, doveva inventarsi qualcosa.

-Cosa vuoi moscerino? Non penserai di farci paura? - dichiarò un assassino con un ghigno strafottente a deformargli il viso.

Jyn non raccolse la provocazione, si limitò a riprendere a sparare, doveva allontanarli dall'ascensore.

-Allora visto che siete così abili, perché non vi spostate da lì, o siete talmente vigliacchi da non osare nemmeno avvicinarsi a me? - ridacchiò Jyn, rispondendo all'arroganza dell'assassino con l'arroganza.

-Come osi? - i due avevano parlato in coro e, presi dalla rabbia si allontanarono dall'ascensore, intenzionati a colpire Jyn.

La ragazza, dal canto suo, aveva trovato un punto da cui sparare, abbastanza lontano dagli Assassini e anche dal punto in cui erano i suoi compagni.

Gli Assassini si avvicinarono, parando ogni colpo sparato da Jyn, la ragazza sapeva che non avrebbe potuto basarsi sui blaster ancora per molto, ma tenerli occupati era il minimo che poteva fare.

Doveva dare il tempo ai suoi compagni di arrivare all'ascensore, nella sua mente non vi era altro pensiero se non quello, non poteva permettersi di sbagliare o sarebbe stato un problema.

Jyn sparò ancora e i due Assassini risposero parando il colpo con  le spade laser.

-Pensi davvero che quelle cose ti serviranno contro di noi? Illusa! - affermò uno dei due tentando di affettare la giovane Erso, la quale riuscì ad evitare il colpo in tempo.

Jyn evitò il colpo, spostandosi dal punto in cui era, doveva stare attenta.

-Sei finita! - affermò il secondo.

La ragazza però non ne voleva sapere di arrendersi, lei non era una Jedi, ma era sufficientemente agile per riuscire ad evitare i colpi.

Si nascose dietro ad una colonna, ritirando il blaster ed estraendo un pugnale, o meglio uno dei due, perché sì, Jyn aveva optato per portarsi dietro anche alcune armi bianche.

Nel frattempo Padmé e gli altri avevano lasciato il loro nascondiglio e si erano infilati nell'ascensore osservando con apprensione Jyn che cercava di tenere testa ai due Assassini.

Padmé si sentiva terribilmente in colpa, stava abbandonando una sua compagna in balia di avversari molto più forti di lei.

Mentre la porta si chiudeva Padmé pregò la Forza affinché Jyn si salvasse.

Angolo Autrice : Nuovo capitolo tutto dedicato a Jyn e alla sua decisione :) cosa ne pensate? 😉 Spero che vi piaccia e che la Forza sia sempre con tutti noi :)

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