Capitolo 100

Coruscant, era da un pezzo che Sara non ci tornava e anche se il pianeta non le era mancato per niente, non poteva dire che non le fossero mancate Pooja e le altre ancelle.

Non vedeva l'ora di rivedere le sue compagne.

-Ti sono mancate, vero? - domandò Luke mentre parcheggiava lo yacht in un punto nascosto dell'hangar centrale, vicino al quale, il ragazzo riconobbe una delle navi di sua madre.

-Lady Padmé è qui - dichiarò Sara sorridendo.

-Sí e ho tutte le intenzioni di farmi trovare nel suo appartamento, così metto in fuga papà - rise Luke, Sara rise a sua volta, comprendendo anche il sottinteso.

-Non abbiamo pensato ad una cosa - affermò la ragazza alzandosi dal sedile  del copilota imitata da Luke.

-Cosa? - domandò il ragazzo mentre scendevano dalla nave, fingendo di essere dei semplici turisti.

-Come reagirà tua madre quando scoprirà che tu e io...voglio dire...hai capito, no? - domandò Sara rossa in viso.

-Vuoi dire il fatto che stiamo insieme? Tranquilla la mamma non ha mai mangiato nessuno - rispose Luke ridacchiando, ma Sara notò che un leggero rossore aveva imporporito le guance del giovane.

Entrambi erano molto goffi sotto quel punto di vista, era la prima volta che si innamoravano davvero e non sapevano come gestire la situazione, anche perché, essendo in guerra, non sapevano se fossero riusciti, entrambi, ad arrivare vivi alla fine.

Nessuno dei due voleva morire, ma, purtroppo, la morte era una delle opzioni da considerare quando si era in guerra, cercavano di non pensarci, ma la paura c'era da parte di entrambi.

-Vorrei riuscire a rivedere anche mia sorella, magari è ancora su Coruscant. - affermò Luke.

Non era la prima volta che la sua famiglia si trovava sparsa in tutta la galassia, anzi, molto spesso era così, ma quella volta era diverso.

Erano tutti sullo stesso pianeta, ma dovevano mantenere identità separate, per Luke questa cosa era frustrante, beh come era frustrante essere costretti a nascondere la propria vera identità, il fatto che lui e la sua famiglia fossero sempre sotto torchio, una parola di troppo e avrebbe potuto mandare all'aria la copertura sia di Padmé che di Leia.

-Andiamo da Pooja allora è da un po' che non la vedo. - dichiarò Luke staccandosi dai suoi pensieri, mentre fermavano un taxi.

Luke aveva sempre degli spiccioli dietro, sarebbero sicuramente bastati per pagare il tassista.

Caricò i bagagli nel portabagagli del taxi per poi aprire lo sportello del passeggero e fece cenno a Sara di salire.

-Dove vi porto, ragazzi? - domandò il tassista, un umano senza capelli e con aria annoiata, guardando i due giovani dallo specchietto retrovisore.

-Complesso senatoriale - rispose Luke.

A quelle parole l'uomo si voltò verso i due ragazzi incredulo.

-Stai scherzando? -

-Assolutamente no, ho una cugina senatrice e sono venuto a trovarla - fu la risposta di Luke, mettendo fine alle recriminazioni dell'uomo che accese lo speeder e si inoltrò nel traffico eterno di Coruscant.

Sembrava che la guerra non avesse toccato per niente la capitale, tutto sembrava normale, il traffico, la polizia, tutto.

Sara si domandò se qualcuno fosse mai stato in grado di riconoscerla, visto che non portava il cappuccio.

Presa da un'improvviso moto di panico, la ragazza cercò la mano di Luke, il quale notò il pallore sulle guance di lei.

Le lanciò uno sguardo, infastidito dal fatto che lui non conosceva il codice non verbale delle ancelle, quindi, anche se Sara stava tentando di dirgli qualcosa con il solo linguaggio del corpo, lui non poteva cogliere il messaggio.

Sara mimò con le labbra la parola "taglia" e di colpo Luke comprese il motivo per cui lei si fosse irrigidita.

Era vero, la taglia sulla sua testa non era mai stata tolta, il che significava che chiunque avesse bisogno di soldi, e l'avesse riconosciuta avrebbe potuto tranquillamente portarla dalla polizia e per lei sarebbero stati guai grossi.

Dopotutto era ricercata in tutta la galassia, per cosa ancora non l'aveva capita, ma era forse la ricercata numero uno, probabilmente per le verità che aveva scoperto.

Lei era un pericolo per la stabilità dell'impero, così come lo potevano essere i leader ribelli o la stessa Padmé.

Eppure Sara non si pentiva di aver intrapreso quel cammino, anche se questo aveva portato alla morte di persone a lei molto care, tuttavia aveva capito che, anche se avesse seguito la strada che voleva Zahira non sarebbe cambiato nulla, probabilmente la donna sarebbe morta lo stesso e lei sarebbe già stata nelle mani dell'impero.

La città intanto sfrecciava fuori dal finestrino del taxi, senza che i ragazzi proferissero parola, Luke sentiva solo la mano di Sara stretta alla sua, e lui ricambiava quella stretta.

La giovane tremava, il pensiero di essere nel cuore dell'impero, circondata da nemici, con il pensiero di poter essere scoperta al minimo errore, le faceva paura, molta paura.

Era già stata su Coruscant, ma aveva il cappuccio, ed era quindi irriconoscibile, ora invece aveva il viso scoperto e chiunque poteva riconoscerla.

-Eccoci, siamo arrivati - dichiarò il tassista fermandosi sulla piattaforma del complesso senatoriale.

-Bene, a voi la paga. Tenete il resto - affermò Luke allungandogli una buona dose di crediti in più rispetto a quello che costava effettivamente la corsa.

-Io non vi ho visti, vero? - domandò il tassista.

-Esatto - rispose Sara, mentre Luke recuperava i pochi bagagli che si erano portati dietro dal bagagliaio del taxi.

L'uomo sorrise, forse perché aveva ottenuto molti più soldi di quello che costava effettivamente la corsa, chiuse lo sportello e ripartì.

-Andiamo, tra poco sarai al sicuro - sorrise Luke.

Sara non aveva lasciato la sua mano nemmeno per un secondo.

Entrarono nella hall del complesso per poi salire fino all'appartamento di Pooja.

Quando la porta si aprí, e Sara entrò nell'appartamento della senatrice fu costretta a lasciare la mano di Luke perché si trovò sommersa dagli abbracci delle sue compagne.

-Cordé! Bentornata! - affermò Ellé stringendola forte.

-Ci sei mancata un sacco! Devi raccontarci tutto! La tua ricerca è finita? Hai scoperto la verità? - domandò Moteé staccandosi dall'amica.

-È una lunga storia, che vi racconterò quando avremo tempo - sorrise Sara voltandosi poi verso.

-Ragazze, lui è...

-Luke Amidala Skywalker, nonché mio cugino - affermò in quel momento Pooja entrando nel salone.

-Pooja - sorrise Luke abbracciando la cugina.

-Quanto tempo cuginetto! Vorrei però che ci incontrassimo in occasioni più allegre - rispose Pooja ricambiando l'abbraccio.

-Avrete molto da raccontare, sediamoci e parliamone, tanto Padmé deve passare - continuò la senatrice e Sara, sentí di essere tornata a casa.

Angolo Autrice : Piccolo stacco prima della guerra vera e propria, che è quello che mi spaventa di più, spero che vi piaccia :) alla prossima e che la Forza sia con noi :)

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