Capitolo 10
-Sono certa che cercavano qualcosa - Zahira guardò le ancelle davanti a lei con aria di sfida per poi continuare :
-O qualcuno -
Rabé stava aiutando la donna a fare i bagagli, mentre Saché faceva la ronda fuori dalla porta onde evitare che altri Stormtroopers si avvicianssero alla casa.
-Cosa ti fa pensare che stesse cercando qualcuno? - domandò Sabé sedendosi sul letto di Sara.
-È solo una sensazione. - rispose Zahira.
Sabé sospirò appena. In un certo senso lo aveva pensato anche lei, che Sara si stesse cacciando in qualche guaio.
-Da quando Sara ha trovato i diari di Padmé Amidala gli Stormtroopers si sono fatti sempre più sospettosi. Ne ho trovato più di uno che gironzolava intorno al mio negozio. L'aggressione di oggi era soltanto la conferma che aspettavo. - affermò Zahira fulminando con lo sguardo Sabé.
-Se mi fossi imputata forse ora mia figlia sarebbe una ragazza come tutte le altre, con interessi comuni ad altre giovani donne della sua età. Avrebbe una vita normale, non rischierebbe la vita - rincarò la dose la donna senza guardare in faccia le ancelle.
Ma tutte loro avevano capito che Zahira le stava accusando di aver plagiato Sara.
-Zahira ma senti quello che stai dicendo? Stai praticamente dicendo che tua figlia non è chi tu vorresti che fosse! - sbottò Rabé fissando la madre di Sara con astio.
La donna a quel punto fissò l'ancella con talmente tanto fastidio da far pensare a Sabé che Zahira avrebbe colpito Rabé con uno schiaffo in piena faccia.
Zahira non fece niente di tutto ciò, si limitò ad avvicinarsi all'ancella e a fissarla negli occhi.
-Io voglio bene a mia figlia, non vorrei che facesse degli errori! Volevo solo proteggerla - dichiarò Zahira.
-Questo lo sappiamo, ma ragiona. Sia tu che Sara sarete sempre in pericolo. Tuo marito era uno dei principali sostenitori di Padmé, quindi era ovvio che l'imperatore vi avrebbe tenuto d'occhio. Sara ha soltanto voluto seguire quello che il padre le aveva lasciato. Non puoi sorprenderti che lei sia così diversa dalle altre. È la degna figlia di suo padre - affermò Saché rientrando in quel momento, facendo cenno alle altre che fuori era tutto a posto.
Zahira avrebbe voluto rispondere, ma invece non disse nulla.
Saché aveva ragione, Sara era degna figlia di Adam, non avrebbe mai tollerato alcun genere di ingiustizia, a costo di dover sacrificare la sua vita.
-Avete ragione, tutte voi - affermò Zahira osservando le ex ancelle di Padmé con aria rassegnata.
-Pensavo che mantenendo un basso profilo e tentare di convincere Sara a fare lo stesso fosse la soluzione migliore per entrambe, invece ho soltanto peggiorato la situazione. Sara si è chiusa a riccio con me, e a parlato molto con te, Sabé. Mi sentivo esclusa dalla vita di mia figlia e forse era solo colpa mia. Avevo paura, dopo aver visto mio marito morire, non potevo permettere che succedesse anche a Sara, ma lei è giovane e idealista, io non sono come lei - sospirò Zahira portandosi una mano alla fronte.
Ora che l'adrenalina era passata sentiva tutta la stanchezza dovuta al nervoso che le era salito per via dell'attacco degli Stormtroopers.
-Cosa devo fare, ragazze? - domandò la donna guardando le ancelle.
-Per prima cosa dobbiamo portarti via di qui. Alloggerai da Eirtaé per un po', gli Stormtroopers non oseranno avvicinarsi. Sara è con lei. Noi nel frattempo indagheremo su cosa stessero cercando i soldati - affermò Sabé.
-Aspetta un secondo, Sabé, forse sappiamo perché i soldati ti hanno attaccato. Probabilmente qualcuno a scoperto che Sara a trovato i diari di Padmé e quindi, magari, vogliono metterci le mani sopra, ma per ora non possono - intervenne a quel punto Rabé, attirando su di sé l'attenzione di tutte le donne presenti.
-Pensi che sappiano che Padmé aveva dei diari segreti seppelliti nel mausoleo con lei? - volle sapere Saché.
Sabé tuttavia era di tutt'altro avviso. Era molto difficile che qualcuno sapesse che Padmé teneva dei diari e ancora più difficile che qualcuno potesse credere che quei semplici quaderni potessero essere utili.
-Io non credo che stessero cercando i diari di Padmé, probabilmente cercavano Sara - affermò Sabé.
Le altre guardarono quella che consideravano la loro leader e annuirono.
-Le valige sono pronte - dichiarò Zahira.
Aveva preso tutto quello che era importante sia per lei che per sua figlia.
Stava lasciando quella che era stata la sua casa per anni, e non poteva dire di essere felice di quel cambiamento.
Avrebbe voluto lasciare quella casa non perché rischiava che i soldati entrassero in casa e prendessero lei e sua figlia.
-Andiamo - dichiarò Zahira.
***
Sara aveva ripreso in mano il diario di Padmé e aveva trovato una parte della storia della senatrice che aveva risvegliato il lato curioso del carattere della ragazza.
La giovane era seduta su una panchina del parco della casa di Eirtaé.
L'ancella l'aveva lasciata sola, dicendo che era giusto che leggesse i diari della regina da sola.
Sara voltò la pagina, il dolore per la morte di Cordé era ancora presente, ma in misura minore e Padmé pareva essersi ripresa anche se Cordé era spesso ricordata nei suoi scritti.
Ma il punto dove era arrivata Sara era molto più spensierata ed interessante.
"Non pensavo che avrei scritto su un diario del mio matrimonio, però sono qui a scrivere proprio di questo. Perché sì, giusto ieri sera al tramonto ho sposato Anakin. Le regole dei Jedi impediscono i matrimoni, ma io e Anakin ci amiamo e non possiamo stare separati, non più. A dire il vero appena l'ho rivisto, la prima volta nel mio appartamento su Coruscant ho pensato che fosse bellissimo, ma proibito, era un Jedi dopotutto. Giurai che non mi sarei innamorata di lui, che gli sarei stata lontana, peccato che la Forza avesse per me e Anakin altri piani.
Ora è diverso. Ci ho messo un po' per accettare i miei sentimenti verso di lui, ma alla fine ho preso atto che non potevo vivere senza di lui.
Questa notte è stata...strana e bellissima al tempo stesso.
Anakin era così impacciato! Ma non potevo certamente dargli torto l'unica donna della sua vita era stata sua madre e non aveva mai avuto esperienze in quel campo. Ho cercato di tranquillizzarlo, e alla fine, beh non serve che scriva cosa è successo tra noi.
L'ho amato con ogni centimetro della mia anima, del mio corpo e del mio cuore. Era mio, completamente mio, come non lo era stato di nessun altra.
Temo di essere più innamorata di prima e la cosa mi spaventa un po'. Non ho mai provato sentimenti così forti per un uomo e ne sono sono un po' spaventata.
Anakin adesso sta dormendo e svegliarmi abbracciata a lui è stato il risveglio più dolce che potevo anche solo sognare.
Non volevo svegliarlo sgusciando fuori dal letto, però dovevo scriverlo subito. Adesso torno a letto, il sole sta per sorgere, e io non voglio perdermi un secondo tra le braccia di Anakin...
Padmé
Sara chiuse il diario rossa in viso come non lo era mai stata. Sentiva le guance scottare e maledí la sua curiosità, praticamente aveva trovato il momento del matrimonio tra Anakin e Padmé.
La regina non si era sbilanciata troppo, ma era ovvio che avesse omesso di descrivere la sua prima notte di nozze con Anakin Skywalker.
Da quelle righe, a differenza di quelle che aveva scritto per Sabé, traspariva amore.
Un amore puro e incondizionato, un amore che non poteva essere finito con la morte.
Di questo ne era certa.
In quel momento vide un foglietto che sporgeva di più rispetto agli altri.
Sara lo prese in mano con il cuore in gola, cercando di capire cosa fosse e quando lo aprí rimase di sasso.
Era l'ultimo pezzo della mappa.
Angolo autrice : Chiedo umilmente scusa a tutti coloro che leggono questa storia per il ritrardo nell'aggiornamento :) ma purtroppo ho avuto numerosi contrattempi, tra cui un libro da editare, che mi hanno impedito di aggiornare 😅😅 spero di essere più costante :) e spero che questo capitolo vi piaccia 😄
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