10. La regina delle nevi
Storia suggerita da MoniaCapanna
Tanto tempo fa, in un paese lontano, vivevano due ragazzi giovani e belli che si chiamavano Harry e Louis.
Abitavano in due case vicine e si volevano molto bene.
Fra le due abitazioni c'era un giardino e in esso i due ragazzi trascorrevano tutta l'estate, chiacchierando tra i fiori.
Il fiore preferito di Harry era la rosa e non si stancava mai di annusarne il profumo.
Durante l'inverno, invece, i due giovani sedevano accanto alla stufa ad ascoltare le storie che la nonna di Louis narrava sulla perfida Regina delle Nevi.
" Vola nella grandine e ricopre i campi di neve. Paralizza i fiori con la brina e ghiaccia i fiumi. Il suo cuore è di ghiaccio e vorrebbe che anche quello degli altri fosse come il suo" diceva la donna.
Una sera, mentre la nonna parlava, il vento fischiava intorno alla casa e una finestra si spalancò.
Una folata di grandine colpì Louis al viso e una scheggia di ghiaccio gli entrò in un occhio e gli arrivò fino al cuore.
Lì per lì Louis emise un grido di dolore, ma, pochi momenti dopo, riprese a ridere di nuovo e Harry non ci pensò più.
Il giorno dopo, Louis stava andando a giocare nella piazza del paese con gli altri ragazzi, allora Harry chiese:
" Posso venire anch'io?"
Louis si rivoltò con uno scatto:
" No davvero, sei solo un ragazzino stupido!"
Harry rimase molto ferito da queste parole, ma come poteva sapere che la scheggia penetrata nel cuore di Louis glielo aveva reso di ghiaccio?
Uno dei giochi favoriti dai ragazzi era quello di legare gli slittini ai carri dei contadini e farsi così trascinare sulla neve, ma, quel giorno, sulla piazza, c'era una grossa slitta bianca, col conducente avvolto in una candida pelliccia.
" Questo è meglio del carro dei contadini " pensò Louis e legò il suo slittino alla parte posteriore della slitta bianca.
Quest'ultima si mosse all'improvviso, poi sempre più veloce, finché Louis cominciò a spaventarsi.
Voleva slegarla, ma non poteva sciogliere il nodo.
Correvano sempre più lontano, oltre i confini del paese, volando nel vento.
" Aiuto! Aiuto!" gridava Louis, ma nessuno lo sentiva.
Filarono via per ore, poi all'improvviso la slitta si fermò e il conducente si alzò in piedi.
Era una donna alta e sottile, vestita tutta di neve...Louis la riconobbe subito, era la Regina delle Nevi!
Mise Il ragazzo sulla slitta vicino a lei e lo avviluppò nel suo mantello.
" Tu hai freddo" disse e lo baciò in fronte.
Il suo bacio era come il ghiaccio, ma Louis non sentì più freddo, infatti guardava la Regina delle nevi e pensava che nessuna al mondo fosse più bella di lei.
Il ragazzo non lo sapeva, ma era stata proprio lei a mandare il vento che aveva fatto entrare il ghiaccio nel suo cuore, che ora era un blocco di ghiaccio.
Louis aveva già dimenticato Harry, la nonna e la sua casa.
Harry pianse amaramente quando Louis non tornò a casa, anche perché tutti dicevano che era sicuramente morto, sepolto chissà dove nella neve.
Harry aspettò tutto l'inverno, ma Louis non tornò.
Alla fine arrivò la primavera e Harry ricevette in dono, per il suo compleanno, un paio di scarpe rosse.
Se le mise e andò fino al grande fiume.
" Avete visto il mio amico Louis?" chiese alle onde " Vi darò le mie scarpe rosse se mi dite dov'è "
Le onde annuirono con le loro creste spumeggianti, Harry allora montò su una piccola barca, attraccata fra le canne e lanciò le scarpe nell'acqua, più lontano che poté.
In quel mentre, la barca si allontanò dalla riva e cominciò a correre lungo il fiume.
Harry aveva paura, ma non osava saltar giù.
" Forse la barca mi porterà da Louis " pensò.
La barca trascinò il ragazzo lungo il fiume, fino a una casetta dal tetto di paglia, circondata da un giardino di ciliegi.
Una strana vecchia signora, con un gran cappello in testa, uscì dalla casetta e con il suo lungo bastone ricurvo agganciò la barchetta e la tirò in secco.
" Povero ragazzo " disse a Harry " come mai stavi navigando tutto solo per il mondo?"
Harry raccontò la sua storia alla vecchia signora e le chiese se per caso avesse visto Louis.
" Ancora non l'ho visto, caro, ma sono sicura che verrà molto presto"
Detto questo lo portò in casa e gli offrì delle ciliegie e, mentre Harry mangiava, la vecchia signora gli pettinava i ricci.
La vecchia signora era in realtà una maga che si sentiva molto sola e per questo desiderava tenere Harry con sé e, con il suo pettine magico, aveva cancellato tutti i suoi ricordi, perfino quello di Louis!
I giorni passavano e Harry giocava nel giardino dei ciliegi, ma, una mattina di sole, mentre camminava tra i fiori del giardino, vide un cespuglio pieno di boccioli di rose.
Harry baciò le rose con trasporto e si ricordò immediatamente di Louis.
" Sono rimasto qui troppo a lungo!" gridò e la sua voce disturbò una grossa cornacchia nera che gracchiò:
" Che succede ragazzo?"
" Devo trovare il mio amico Louis. L'hai forse visto?"
" Un ragazzo è passato di qui la settimana scorsa. Ha fatto innamorare di sé una principessa e ora è principe anche lui. Vivono in un bel palazzo non lontano da qui"
Harry spalancò gli occhi stupito e si sentì quasi male per la gelosia.
Trovò però il coraggio di chiedere alla cornacchia:
" Mi puoi portare da lui?"
La cornacchia allora accompagnò Harry fino al palazzo, poi si appollaiò sulla sua spalla e insieme salirono su una lunga scala buia e arrivarono nella camera del principe.
Harry guardò il principe addormentato e scoppiò in lacrime per la gioia....il giovane non era Louis.
Il suo pianto svegliò il principe e la principessa, che si stupirono moltissimo alla vista di un ragazzo in lacrime ai piedi del loro letto e con una cornacchia sulla spalla per di più, ma, ascoltata la sua storia, furono molto comprensivi.
" Ti darò un vestito bellissimo per rallegrarti " disse la principessa.
" E io ti darò il mio cocchio d'oro " aggiunse il principe " così potrai viaggiare più velocemente e trovare al più presto il tuo amico "
Con la carrozza del principe, Harry si avventurò in una cupa foresta, ma la vettura dorata riluceva troppo fra gli alberi e dei banditi la videro.
" È oro, oro!" gridavano e al primo crocicchio la circondarono.
Tirarono giù Harry dalla carrozza e lo portarono nel loro covo.
Sulla soglia c'era una bambina dagli occhi neri, che era la figlia del capo dei banditi.
Quando si resero conto che Harry non era un ricco principe e che non c'era niente da rubargli, decisero di ucciderlo.
" Oh no, non lo fate! " gridò la figlia del banditi " Mi farà compagnia e giocherà con me "
Il capo dei banditi si accigliò e disse:
" Va bene, ma lo terrò sotto chiave perché non scappi e non denunci il nostro nascondiglio "
Quella sera Harry raccontò alla sua nuova piccola amica la storia di Louis.
Mentre parlava, le colombe che stavano appollaiate sulle travi e una vecchia renna sentirono tutto.
Dopo un po' una delle colombe disse:
" Noi abbiamo visto Louis. Era sulla slitta della Regina delle Nevi e andava verso la Lapponia "
" È vero " disse la renna " io ci sono nata in Lapponia, dove tutto scintilla di neve e di ghiaccio e la Regina ha lì il suo palazzo estivo "
" Devo andarci subito! " esclamò Harry " Ora capisco perché Louis è stato così duro quel giorno. Il suo cuore era già di ghiaccio..."
I ladroni dormivano, la figlia del capo scivolò furtivamente vicino al padre che russava e gli rubò la chiave della porta.
" Porta Harry in Lapponia " disse alla renna " e aiutalo a ritrovare Louis "
La renna era felicissima di tornare a casa sua e corse via per brughiere e paludi.
Viaggiarono per diversi giorni e infine arrivarono nella gelida Lapponia.
Faceva un freddo terribile e dappertutto c'era ghiaccio e neve.
" Guarda laggiù! " gridò Harry.
In lontananza, il palazzo estivo della Regina delle Nevi scintillava come una montagna di diamanti.
Intanto, nel Palazzo, la Regina aveva fatto di Louis il suo schiavo.
Era una donna fredda e dispettosa e lo costringeva a lucidare continuamente i grandi pavimenti gelati.
Louis avrebbe pianto, se il suo cuore non fosse stato di ghiaccio.
Un giorno la Regina delle Nevi diede a Louis dei ghiaccioli e gli disse:
" Se con questi riesci a formare la parola ETERNITÀ, può anche darsi che ti lasci libero "
La donna poi volò via e lasciò Louis solo con i ghiaccioli.
Le sue mani erano livide dal gelo ma lui non sentiva freddo.
Stava ancora tentando di formare la parola ETERNITÀ, quando Harry trovò la strada che conduceva al palazzo e alla grande sala ghiacciata.
" Louis " gridò " finalmente ti ho trovato!»
Il ragazzo riccio gli gettò le braccia al collo, ma Louis rimase impassibile.
" Chi sei? Che ci fai qui? Vattene e non mi toccare "
Harry non gli diede retta e, malgrado gli sguardi ostili che il ragazzo gli lanciava, lo strinse a sé e pianse lacrime di gioia.
Mentre piangeva, le sue lacrime calde caddero negli occhi di Louis e sciolsero il ghiaccio del suo cuore.
Louis si ricordò subito di lui.
" Harry! Sei tu!» e finalmente rideva.
Si abbracciarono e danzarono di gioia.
Poi si guardarono negli occhi e si diedero un dolce bacio sulle labbra...allora anche
i pezzettini di ghiaccio danzarono e composero da soli la parola ETERNITÀ sul pavimento.
" Ora sono libero! " gridò Louis " La Regina delle Nevi non ha più potere su di me. Il mio cuore è di nuovo mio! "
" E un po' anche mio?" chiese Harry con le gote arrossate.
Louis spalancò gli occhi, sorrise imbarazzato e annuì felice.
Harry guidò Louis dove la renna stava aspettando.
Sulla sua groppa fecero il viaggio di ritorno e quando arrivarono a casa era di nuovo estate e le rose del giardino erano in piena fioritura.
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