Il principe Vidas

C'era una volta in un regno medievale, un principe di nome Vidas. Ma non era un principe come gli altri, aveva solo diciassette anni, era alto e bello, con capelli biondi e occhi verde smeraldo. Pensava sempre e solo a scrivere poesie, amava molto leggere e disegnare. Ma aveva anche un fratello gemello di nome Andreas, erano due gocce d'acqua. I due ragazzi venivano identificati in base ai loro vestiti, Vidas vestiva sempre di blu e Andreas di rosso.

Andreas era tutto l'esatto contrario di suo fratello, era ribelle e sfacciato e pensava sempre a conquistare le ragazze. Voleva a tutti i costi essere il futuro Re, per governare nel suo regno e sposare la principessa Alisea.

Ma un giorno il Re si ammalò, così mandò a chiamare i due ragazzi, dove era ad aspettarli nella sua stanza reale.

«Figlioli ascoltatemi, tra un mese sarete maggiorenni, ma solo uno di voi sarà l'erede al trono e cioè il futuro Re» ansimò nel suo letto il nobile.

«Spero padre che sarò io il nuovo Re, ho tutte le doti per farlo!» Manifestò Andreas.

«Mi dispiace figliolo, ma il futuro Re sarà tuo fratello Vidas!» Rispose l'uomo.

Ma il giovane non era molto entusiasta di diventare Re, «Padre, vi ringrazio, ma non so se sarò adatto»

Andreas divenne rosso per la rabbia, non riusciva a credere che il suo gemello avrebbe preso il suo posto al trono. «Questo è disumano padre! Io sono un vero guerriero, so combattere e manovrare la spada con grande abilità. Vidas invece fa cose da femminuccia, non sa nemmeno tenere una spada in mano... come può essere il futuro Re?! È assurdo!» Sbraitò furibondo il gemello ribelle.

«Figliolo ascolta, io sto passando a miglior vita. Non serve essere un bravo guerriero per regnare, ma serve un buon intelletto e pace interiore e tuo fratello ha tutte le qualità. E poi lui è nato cinque minuti prima di te» Rispose sua maestà moribondo.

Andreas era sempre più ostinato e ribelle, era venuto a conoscenza che solo l'erede al trono avrebbe sposato la principessa Alisea. Lui essendo il secondo successore avrebbe sposato sua sorella Esmeralda, che lui la ricordava come una ragazzina bruttina e timida, portava gli occhiali e i capelli castani con lunghe trecce orrende. Quindi non era una ragazza adatta a lui, mentre la principessa Alisea era una ragazza bellissima, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri come il cielo.

Con il passare del tempo, il Re si aggravò e mancavano solo pochi giorni all'incoronazione. Andreas diventò sempre più ribelle e cattivo, combinava sempre guai dando così la colpa a Vidas, così la regina lo puniva ogni volta. Sua maestà purtroppo morì, e fu un duro colpo per tutto il regno.

La sera prima del diciottesimo compleanno dei due gemelli, la regina, nonché la loro madre, comunicò ai suoi figli: «Miei cari, preparatevi, domani vi sposerete e diventerete uomini. Mentre tu Vidas diventerai il nuovo Re e sposerai la principessa Alisea» Detto ciò la donna andò via.

I due fratelli cominciarono a litigare, Andreas era davvero arrabbiato.

«Sei contento? Tu sarai il nuovo Re, e sposerai la principessa Alisea. Mentre a me toccherà sposare quella racchia di sua sorella Esmeralda! Io il più bello del reame, sono rovinato per colpa tua!» Urlò Andreas a suo fratello Vidas.

«Guarda che a me non interessa diventare Re, voglio essere un poeta. Ma voglio anche essere un buon marito per la bellissima Alisea, da piccoli andavamo molto d'accordo, mentre sua sorella Esmeralda ha sempre avuto un debole per te» gli conferì il futuro Re.

«Ti odio, gemello dei miei stivali!» Gli gridò il principe ribelle, tirandogli un pugno in pieno volto. Vidas appena colpito cadde a terra, rimanendo privo di sensi. Cosi Andreas prese suo fratello e lo rinchiuse nelle segrete del castello, «Non sarai tu il Re, ma io, il gemello perfetto!» Gli esclamò correndo.

La mattina seguente Andreas mise gli stessi vestiti di Vidas, spacciandosi per lui. La Regina e tutta la corte del castello, credettero che Andreas non voleva assistere alla cerimonia di incoronazione. Nel frattempo il vero erede al trono, era rinchiuso nelle segrete del castello, ed era disperato. Chiedeva aiuto, ma non c'era nessuno, erano tutti alla cerimonia, così si rassegnò e si inginocchiò per terra piangendo.

Ma come per miracolo apparve il fantasma di suo padre, «Figlio mio, corri a prenderti la tua corona!»

«Ma padre come faccio, sono rinchiuso qui! Il mio gemello cattivo ha preso il mio posto, ormai è troppo tardi!» Piagnucolò il ragazzo.

Così il vecchio Re con un gesto della sua mano, aprì la serratura della cella, liberando il gemello buono. Il figlio ringraziò suo padre e corse nella sala del trono. Andreas stava per avere l'incoronazione, ma non era ancora tutto perduto.

«No, aspettate sono io Vidas!» urlò il ragazzo, spezzando il silenzio assordante nella grande sala del trono. Così l'arcivescovo incaricato per l'incoronazione, tolse il mantello reale sulle spalle dell'erede fasullo e lo mise su quelle del vero erede.
E poggiò sulla sua testa la corona, annunciando le seguenti parole: «Principe Vidas, oggi ricevete questa corona reale e vi proclamo nostro nuovo Re».

«Lunga vita al Re, lunga vita al Re, lunga vita al Re» esclamarono i sudditi del castello e tutto il popolo.

Dopo la cerimonia di incoronazione, furono fatte entrare nella sala del trono le principesse Alisea ed Esmeralda. La prima porse la sua mano al Re Vidas, che fu incantato dalla sua bellezza. Quando arrivò la seconda tutti rimasero a bocca aperta, la giovane principessa era di una bellezza sublime. Aveva lunghi capelli castani con splendidi boccoli, dei lineamenti sottili e delicati e due occhi verde chiaro. Quando porse la sua mano al Principe Andreas, rimase affascinato per il suo cambiamento e le giurò eterno amore.

Così il Re Vidas, la principessa Alisea, il principe Andreas e la principessa Esmeralda, vissero per sempre felici e contenti.

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