Solo una parte di me
"Finalmente a letto! Cosa c'è di meglio?"
"..."
"Hey? Dormi?"
"..."
"Hai gli occhi aperti: fissi nel vuoto, ma aperti. Cerchi di non parlarmi, al solito?"
"..."
"Ogni sera è uguale. Sempre io e te, tu e io. Che barba! Che noia! Wow, ho sempre voluto rifare questa scena di Casa Vianello!"
"..."
"Ora inizio a sbattere le gambe sotto le lenzuola come Sandra Mondaini... Dai, parlami, Angy..."
"Non chiamarmi così! Povera me, lasciami stare..."
"Oh-oh, sei proprio nera, stasera... Cos'hai? Me lo dici? No, perché, sai, ti ascolterei."
"Nera? Ahimè, è quello il mio colore. Ma nel nero si soffre in eleganza; nel verde, che ti piace tanto, non so..."
"Il verde mi ricarica! Ripeto: qualcosa non va? Parli o devo sbottonarti? No, perché la prospettiva di sbottonare qualcosa stasera mi alletta particolarmente."
"Cosa non va, chiedi. Vediamo... tutto? E' stata una giornata sfibrante... infinita e spaventosa. Vorrei isolarmi, ma disgraziatamente tu, coinquilina spumeggiante, me lo impedisci, con l'energia di una bevitrice seriale di caffè zuccherati d'ottimismo. Io vorrei solo..."
"...dormire? No, perché vedrai che la notte ci porterà presto il sonno che riposerà corpo e mente! Domani ci sveglieremo vispe e salterine!"
"Non desidero dormire!"
"Wow! Lo sapevo che prima o poi le mie speranze si sarebbero avverate! Finalmente ti sei arresa al mio fascino e vuoi una notte di fuoco con me!"
"Povera me, no! Non demordi mai, tu? Comunque no, non voglio neppure fornicare: vorrei solamente vegliare e rimuginare sui drammatici eventi di oggi. Ripercorrere la giornata, attimo per attimo... sviscerare i dubbi... le perplessità..."
"Oh, no! Sai che non è salutare, vero? Questa cosa non ci fa molto bene. Dovresti smettere di concentrarti!"
"Dovresti smettere di concentrarti, dovresti vivere con più leggerezza... Insisti nell'insinuare che io sbagli, mi suggerisci cosa fare invece. Non vedi che i tuoi consigli sono impraticabili per me?"
"Perché?"
"Perché, chiedi. Povera me, devo rispiegartelo? E sia, per l'ennesima volta: cercare di smettere di concentrarmi mi richiede molta concentrazione. E' un gatto che si morde la coda."
"No, davvero, ora che ci penso, questa cosa me l'hai già detta. Comunque, prova a pensare, che nonostante tutto, le cose andranno meglio!"
"Questa, poi, è la più irritante tra tutte le tue frasi abituali. Mi infastidisce che tu pensi che tutto si possa risolvere così, credendo con fiducia che le "cose" si aggiustino come d'incanto. Le situazioni vanno esaminate, studiate, finché per ogni possibile combinazione di futuri epiloghi nefasti non sia stato elaborato un piano di contenimento dei danni. E, nel frattempo, mentre si attende l'evoluzione della situazione, bisogna preoccuparsi, darsi da fare, pensare a come affrontare possibili sviluppi..."
"Stop, stop, ho capito. Fra poco fai venire la disperazione anche a me. Ma... se ti do un abbraccio le cose andranno meglio, no?"
"Non provarci. Perché, perché devo condividere il letto con te? Non potevano alloggiarmi vicino a Surrealismo? E' un po' troppo astratto, ma meno invadente. "
"Dai, su, un abbraccino... sono già così vicina..."
"Non provarci, ti ho detto. E poi so che è solo messinscena: in realtà mi detesti, perché sono il tuo contrario."
"No che non ti odio!"
"Vorresti eliminarmi, lo so, perché quando sono presente io non puoi esserci contemporaneamente tu..."
"Non è così... è il contrario. No, dico: se tu non esistessi, non potrei arrivare io a sistemare le cose. Se non venisse mai sentita nessuna difficoltà, io sarei inutile. Che se ne farebbe la gente di quelle come me, se non fosse mai preoccupata di nulla?
"Non mi convinci."
"Credimi, non potrei esistere senza di te. Ho bisogno di te. Vedi, continuo a dichiararti il mio amore, ma non mi vuoi dare nemmeno un bacino..."
"Perché non ti credo. Si dice che tu sia un fake."
"Un fake? E perché? Chi te l'ha detto?"
"Oh, molti lo sostengono... Per esempio, il Realismo. Dice che non sei veramente la Speranza, che in realtà sei solo Illusione, che mi vuoi imbrogliare. Ha detto proprio così: "Speranza è un fake e in realtà vuole fotterti!""
"Io, un'Illusione! Ma quando mai! E' una calunnia! Non sono una Speranza così cieca. No, li vedi questi occhiali? Sono leggerissimi! Ci vedo benissimo, e vedo che è lui il vero fake! Non è affatto Realismo, ma solo Pessimismo mascherato. Sul volerti fottere poi, diciamo che vorrei, ma in tutt'altro senso. Non voglio fregarti, credimi."
"Non so più cosa credere, sono confusa, mi scoppia la testa... Sempre dubbi da chiarire... sempre..."
"Hey, vieni qui... ecco così. Non stai meglio qui, tra le mie braccia?"
"Oh, che strano è, qui. Sento calore... tranquillità... Mi trovo a pensare a cose strane, come..."
"...domani è un altro giorno?"
"Mi hai letto nel pensiero!"
"Ma poi, cos'era successo oggi, di così brutto?"
"Un sacco di cose: ho visto più rughe sul viso della mamma, le vedo ogni volta che le passo accanto... Al lavoro ci sono così tante incertezze sul da farsi... Niente è solo bianco o solo nero... Non so quale strada prendere... E poi... Poco fa è finita la carta igienica."
"Quest'ultima cosa mi sembra gravissima."
"La smetti di deridermi? Ormai ero nel panico e tutto mi sembrava terribile."
"Ok, ok. Ti sembra ancora terribile?"
"No, la carta igienica no."
"Hey, senti. Vuoi sapere perchè ci hanno messe vicine, Angy?"
"Perché?"
"Perché se tu fossi sempre l'ultima ad addormentarti, qui dentro ogni notte sarebbe da incubo. Pensa: tutti quei pensieri negativi che continuano per tutta la notte, ogni notte..."
"Quindi sei qui per controllarmi?"
"No, vabbè..."
"Sento la mia privacy un po' violata."
"Se dici altre stupidaggini presto violerò qualcos'altro di tuo."
"Sei sempre la solita. Comunque non sapevo fossi un'agente di sicurezza."
"Interessante, no? Se vuoi possiamo provare le manette."
"Smettila. Comunque è strano, ho sempre pensato che la Speranza fosse l'ultima a morire..."
"... no?"
"No! E' solo l'ultima ad addormentarsi!"
"Ahahah! Allora anche tu hai un po' di humor! Su dai, ora dormi, Angoscia. Oh! Dorme già. E' così bella quando dorme."
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