Capitolo 8


CAPITOLO 8


Louis' POV


<< ...noi due ci conosciamo dalla nascita Nike. Io sono nato e cresciuto al tuo fianco, nel branco di tuo padre >>.

Vedevo lo sconcerto in quegli occhi verde-marroni e non potevo biasimarla dato che la mia rivelazione era davvero... scioccante.

Com'è possibile? Chiese in un sussurro.

<< Rimandiamo a domani questa conversazione >> s'intromise Draco, osservandoci tutti e tre con espressione seria << Ora siamo stanchi e provati dalla giornata, ma domani pomeriggio nessuno di noi ha alcuna lezione. Troviamoci in un luogo appartato e lontano da orecchie indiscrete e ne parleremo con calma e con più lucidità >>.

<< Hai ragione, adesso non riusciremmo a ragionare sulla situazione >> concordò la Granger.

Va bene, ma domani mi aspetto tutta la verità Tomlinson. Ringhiò in avvertimento Nike.

<< Te lo prometto >> annuii.


Aprii gli occhi ed osservai i colori verde-argento che prevalevano nella camera che dividevo con Draco.

<< Stai bene Lou? >> chiese mio cugino.

Notai che si stava già preparando ma il suo sguardo tempestoso trasmetteva nervosismo e preoccupazione.

<< Mi sono agitato? >> domandai.

<< Abbastanza, uggiolavi e ti muovevi continuamente >>.

<< Mi dispiace >> sospirai, mettendomi a sedere e passandomi una mano tra i capelli << Ho fatto dei brutti sogni >>.

<< Lo immaginavo >>.

Draco finì di vestirsi e mi aspettò pazientemente mentre anch'io indossavo la divisa, prendendo la tracolla con dentro i libri della giornata.

<< Sei preoccupato per ciò che dovrai rivelare oggi? >> chiese a bassa voce.

<< Sì anche se sono principalmente nervoso per come potrà reagire Nike >> ammisi.

<< Ci saremo io e la Granger con voi, non sarai solo ad affrontare questo delicato compito >> mi rassicurò il biondo, poggiandomi una mano sulla spalla.

<< Sono felice di averti al mio fianco cugino >> sorrisi flebilmente.

<< Sempre insieme cugino. Fino alla fine >> promise.


***


Hermione's POV


Conclusi di scrivere sull'ultima pergamena le coppie ed i turni delle ronde che avrei distribuito prima della fine della colazione ai Prefetti ed a Malfoy.

Alzai lo sguardo sulla bionda seduta dinanzi a me, scorgendo nei suoi occhi una sconvolgente confusione ed un immenso desiderio di conoscenza; ciò che avremmo scoperto quel pomeriggio riguardava lei ed il suo passato, le sue vere origini.

<< Nike >> sussurrai.

Ombre scure aleggiavano sotto il suo sguardo chiaro segno della notte agitata che aveva passato e del poco sonno che era riuscita a prendere solo verso l'alba.

La lupa sospirò e si alzò senza proferir parola, prendendo la borsa e dirigendosi verso l'uscita della Sala Grande.

Spostai lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, notando Tomlinson che osservava la bionda mentre Malfoy incrociò i miei occhi trasmettendomi lo stesso senso d'impotenza nei confronti di quei due.

<< Herm >> mi chiamò Ginny.

La rossa era preoccupata sia per me che per Nike, ma non pose domande e la ringraziai silenziosamente per quel gesto; le passai una delle pergamene che consegnai anche a Ron, appena arrivato con Harry.

<< Dov'è Nike? >> domandarono in coro.

<< Vado a portare i turni agli altri Prefetti >> mi alzai, evitando di rispondere.

Passai prima ai tavoli di Tassorosso e Corvonero, poi mi fermai a quello delle serpi.

<< Grazie Granger >> sorrise Zabini.

Malfoy accettò la pergamena con un cenno della testa e mi stavo per allontanare quando una mano mi afferrò il polso.

<< Nike >> mormorò Tomlinson.

Era inutile mentire e dire che stava bene, che era solo un po' stanca o stressata per le lezioni che dovevamo affrontare quella mattina.

<< Non ha quasi chiuso occhio stanotte, si agitava continuamente e gli incubi sembravano non darle tregua. Da quando ci siamo svegliate stamane non ha proferito parola, ma i suoi occhi mostrano la confusione che sta provando dentro di sé >> ammisi.

Il castano mollò la presa ed abbassò lo sguardo, scompigliandosi ulteriormente i capelli.

<< Settimo piano. Dopo pranzo >> annunciò.

<< Ci saremo >> annuii, allontanandomi ed uscendo dalla Sala.

Scesi nei sotterranei diretta all'aula di Pozioni ed infatti trovai Nike al tavolo che condividevamo, le mani le sorreggevano la testa, gli occhi erano chiusi, ma fu l'espressione sofferente a farmi stringere il cuore.

<< Herm >> sussurrò.

L'abbracciai e posai il capo sulla sua spalla, restando in silenzio sapendo bene che in quel momento non c'era bisogno di parlare ma solo di dimostrare che c'ero per lei.

Che ci sarei sempre stata per qualsiasi cosa.


***


Nike's POV


Non mi era mai successo di sentirmi così sconvolta e scombussolata per una rivelazione, ma le parole di Tomlinson dovevano essere riuscite ad indebolire l'incantesimo di mia madre e quella notte gli incubi mi avevano tormentata, o meglio i ricordi che mi erano stati modificati si erano mostrati in tutta la loro spiazzante verità.

<< Finalmente si pranza! Sto morendo di fame >> disse Ron.

Rallentai il passo lasciando che il gruppo avanzasse e mi fermai dinanzi i bagni del terzo piano.

<< Nike? >>.

<< Devo fare una piccola sosta. Vi raggiugerò dopo >> sorrisi incerta ad Hermione.

<< Ok >> annuì poco convinta, ma proseguì fino a scendere le scale che l'avrebbero condotta in Sala Grande.

Rizzai le orecchie assicurandomi che nessuno fosse nei paraggi e subito mi diressi verso la rampa in direzione del settimo piano.

Hermione mi aveva riferito che l'incontro sarebbe stato lì, accennandomi ad una stanza che compariva solo se evocata dalla persona che ne aveva davvero bisogno.

Mi fermai dinanzi una parete e presi un profondo respiro, percorrendo per tre volte la lunghezza del muro immaginandomi un luogo in particolare.

Una porta in legno massiccio apparve davanti a me e varcatane la soglia sorrisi grata che il mio pensiero fosse stato esaudito in tutto e per tutto.

<< Quando arriveranno dinanzi la tua parete, per favore concedi l'ingresso agli studenti Hermione Granger, Louis Tomlinson e Draco Malfoy >> proferii.

Una flebile brezza mi carezzò il viso ed ipotizzai che fosse il segnale affermativo della Stanza.

<< Grazie >> sussurrai.

Lasciai la borsa vicino all'ingresso e mi trasformai, avanzando nella radura che solo quella notte era apparsa nei miei ricordi mostrandomi momenti che mi avevano scioccata. Gli alberi alti e verdeggianti nascondevano una piccola cascata le cui acque sgorgavano da un foro nella parete rocciosa del versante montuoso e proseguivano nel torrente che si creava ai suoi piedi per continuare nella foresta simulata.

Quel luogo non era molto distante dalla grande pianura in cui si era insediato il mio branco ed in cui ero nata e cresciuta per sette anni. Andavo spesso a giocare vicino a quella cascata e non ci andavo da sola: mamma, Louis e la madre del castano mi accompagnavano sempre e passavamo interi pomeriggi in quel posto rilassante e pacifico.

Salii su una delle grosse e piatte rocce che sovrastavano il ruscello e mi acquattai poggiando la testa sulle zampe anteriori, percependo una parvenza di serenità in quel luogo significativo per me.


***


Louis' POV


<< C'è qualcosa che non va' >> ammisi.

La Granger era seduta al tavolo insieme ai suoi compagni Grifondoro ma ogni minuto si voltava verso la porta come se stesse aspettando qualcuno, e sapevo anche chi la stava facendo agitare tanto.

<< Dov'è Nike? >> chiese in un sussurro Draco.

<< Penso sia la sua assenza a rendere nervosa la Granger >> risposi.

La Grifondoro lasciò cadere le posate sul piatto e si voltò una frazione di secondo nella nostra direzione mostrandomi i suoi occhi lucidi e preoccupati, poi scattò fuori dalla Sala Grande.

Di comune accordo sia io che Draco ci alzammo e seguimmo a passo rapido la riccia, trovandola vicina la rampa di scale che si torturava le mani.

<< Granger >> la chiamò mio cugino.

<< Nike mi aveva detto che doveva fermarsi ai bagni e che mi avrebbe raggiunta, ma ci siamo separate mezz'ora fa >> parlò a raffica.

<< Calmati Granger, la troveremo >> tentò di rassicurarla Dray.

<< Dove l'hai vista l'ultima volta? >> domandai.

<< Davanti ai servizi del terzo piano >> rispose.

Salimmo le scale fino a raggiungere i bagni incriminati, ma non c'era nessuno lì.

Presi un profondo respiro e captai il profumo di Nike ancora nell'aria, facendomi guidare dal flebile odore fino a raggiungere il settimo piano.

<< Come sapeva della Stanza delle Necessità? >> chiese Draco.

<< Gliene ho parlato io quando mi avete detto dove trovarci per l'incontro >> confessò la riccia.

Ci avvicinammo alla parete spoglia ed in pochi istanti una porta massiccia apparve, lasciandoci stupiti e titubanti.

<< Nike deve aver chiesto alla Stanza di mostrarsi al nostro arrivo >> ipotizzò la Granger.

Aprii la porta e trattenni il fiato nel riconoscere il luogo immaginato da Nike: quella radura con la cascata era un nostro angolo di paradiso quando eravamo piccolo. Le nostre madri ci portavano spesso lì per giocare e rilassarci, ed era lì che avevo compreso il vero significato del legame tra lycan.

<< Wow >> sussurrarono Dray e la riccia.

Non volevo farti spaventare Hermione.

Alzai lo sguardo e trovai la lycan acquattata su una roccia pochi metri sopra le nostre teste, vedendola alzarsi e balzare dinanzi a noi.

<< Per fortuna sei sana e salva >> l'abbracciò di getto la compagna.

Percepisco la tua paura e la tua preoccupazione, ti chiedo sinceramente scusa Herm. Disse Nike.

<< Va tutto bene. Sono io ad essere troppo emotiva in certe situazioni >> sorrise la riccia.

La lupa tornò nella sua forma umana ed accennò un sorriso all'amica, prima di spostare lo sguardo su me e mio cugino.

<< Ho rimembrato questo luogo stanotte, dopo uno dei molti incubi che mi hanno perseguitata >> ammise, voltandosi verso la selva << Ricordo che venivamo spesso qui tu, io, e le nostre madri >>.

<< E' vero >> annuii.

Incrociai gli occhi supplicanti di Nike, sentendo una morsa allo stomaco ed una fitta al petto.

<< Ti prego, raccontami la verità >> chiese in un sussurro.

Ci sedemmo in cerchio e presi un grosso respiro prima di fissare i miei occhi nei suoi, che seduta dinanzi a me mi osservava in attesa.

<< Mio padre era il braccio destro del capobranco ed in una ricognizione si è scontrato con una strega di cui si è perdutamente innamorato. Ascoltando le sue parole sincere l'alpha acconsentì all'immissione di mia madre nel branco e dalla loro unione sono nato io, uno dei pochi sanguemisto al mondo dato che solitamente i lycan tendono ad accoppiarsi tra membri dello stesso branco. Sei mesi dopo la mia nascita anche il leader dei lupi e la sua compagna ebbero un cucciolo, o meglio dire una bambina: tu >> iniziai.

Tutti si scioccarono alle mie parole, ma era Nike la mia maggiore preoccupazione.

<< Io? Io sarei la figlia del capobranco? >> chiese allibita.

Annuii, lasciandole il tempo per digerire quell'informazione.

<< Continua per favore >> mormorò.

<< Siamo cresciuti insieme noi due, le nostre madri avevano stretto amicizia nonostante i lycan non vedessero di buon occhio una strega tra loro. Anche se era stato tuo padre ad ammetterla, i lupi non si fidavano di lei ed il fatto che avesse dato alla luce il figlio di un forte e stimato lycan... beh, tutti si chiedevano se non avesse fatto bere un filtro o una pozione per far cadere mio padre ai suoi piedi >>.

<< Ma è impossibile! Tutti sanno che nessuna magia o pozione ha effetto sui lycan >> s'intromise la Granger.

<< E lo sapevano anche loro, solo non accettavano quell'unione. Col tempo la loro diffidenza s'incentrò anche su di me ed i cuccioli mi prendevano in giro, mi evitavano, non mi rendevano semplice vivere in quel branco. Fu quando una bambina dai capelli biondicci e gli occhi verde-marroni mi si avvicinò ed iniziò a giocare con me che tutto il mio mondo venne stravolto >> confessai.

<< Cosa cambiò? >> domandò Nike.

<< Non venivo più schernito o evitato e molti cuccioli vennero incoraggiati dai loro genitori a parlarmi ed a stare con me, solo perché tu mi stavi accanto. Tu, la figlia dell'alpha e futura capobranco il cui sangue vanta una dinastia reale e rispettabile, acclamata dai lycan e dai demoni; tu che con la tua gentilezza ed ingenuità avevi iniziato a parlare al reietto del branco; tu che sei riuscita a far integrare non solo me, ma anche mia madre... è solo merito tuo se mio padre veniva rispettato ancor di più, se mia madre veniva accettata, e se io venivo considerato un vero lupo... è solo merito tuo Nike. Non t'importava delle voci che circolavano, tu sei riuscita a leggere la mia anima e ti sei fatta carico del dolore che portavo dentro, della rabbia e della frustrazione che sentivo... tu mi hai cambiato inconsapevolmente e mi hai irrimediabilmente legato a te >>.

<< Ed in questo luogo mi hai abbracciata, mi hai stretta a te dicendomi che mi avresti protetta per sempre... che mi avresti amata fino alla fine dei tuoi giorni >> ricordò con sguardo vacuo.

<< Sì, l'ho fatto >> confermai.

<< Ma poi sono stata portata via >> aggrottò la fronte.

<< Lilith, tua madre, aveva sentito che tuo zio aveva in mente un piano: ti avrebbe rapita, cresciuta, e poi ti avrebbe forzata a diventare la sua compagna affinchè la discendenza del Re non si mischiasse con altri. Tuo zio voleva spodestare tuo padre e prendere il controllo del branco attraverso te, ma Lilith ti portò via e ti nascose. Mio padre aveva scoperto il piano di tua madre e così l'aveva seguita e quando Loki trovò Lilith, entrambi lottarono per impedire a tuo zio di mettere le mani su di te e sul branco >>.

<< Ma lo scontro non andò a nostro favore >>.

<< No, sia Lilith che mio padre morirono per mano di Loki e l'alpha decise di vendicare la moglie ed il suo più fedele e fidato lycan. Da allora il branco si nasconde aspettando il momento opportuno per attaccare e nello stesso tempo tuo padre non aveva mai spesso di cercarti, ma Lilith aveva fatto un ottimo lavoro modificando o cancellando le tue memorie >>.

<< E cosa accadde a te ed a tua madre? >>.

<< Mamma sentiva di non essere al sicuro tra quei lupi accecati dalla vendetta e sotto consiglio dell'alpha mi portò via ed io crebbi con Draco al Maniero. I nostri parenti sono gli unici a sapere del mio sanguemisto mentre per gli altri maghi mio padre è morto in un viaggio per colpa di una qualche creatura magica >>.

Nike abbassò la testa, assimilando le mie parole.

<< Anche tu hai sottolineato il fatto che Nike possiede sangue reale ed hai fatto riferimento ai demoni. Puoi essere più preciso? >> interruppe il silenzio Hermione.

<< Pensavo ci fossi già arrivata da sola Granger >> sogghignò Draco.

<< Scusami tanto se non ho colto il messaggio >> sbuffò la riccia.

<< "Tra i lycan vi è una casata che può vantare sangue reale, il più puro ed impensabile, proveniente dal demone che governa il regno dei morti" >> disse Nike, facendomi capire che stava citando le parole di un libro che si poteva trovare nella Biblioteca << "Da secoli i lycan li acclamano e li venerano per la loro forte ed unica discendenza con Lucifero, il Re degli Inferi. Non c'è lupo al mondo che non speri di accoppiarsi con questa casata, ma solo pochi prescelti possono vantarsi di tale onore. I Lucifer scelgono con saggezza i loro partner, seguendo principalmente l'istinto del lupo o i sentimenti trasmessi dal loro cuore" >>.

<< Hai trovato l'unico libro che parla abbastanza dettagliatamente dei lycan >> affermai.

<< Che in teoria si troverebbe nella parte più profonda della Biblioteca, in un inculato e ben nascosto scaffale della Sezione Proibita >> rifletté Draco.

<< Ma cosa centrano i Lucifer con-? >>.

La Granger s'interruppe da sola, sgranando gli occhi per poi voltarsi di scatto per fissare la sua amica.

<< I lycan reali tendono a riconoscersi per via dei loro nomi, derivanti da antiche divinità egizie, romane, greche o anche norree >> annuii.

<< Nike era la Dea della Vittoria per gli antichi greci >> ricordò la riccia.

<< Loki, tuo zio, era il Dio della menzogna per i popoli nordici >> rivelai << Mentre tuo padre si chiama- >>.

<< Ares. Ares Lucifer >> mi fermò Nike << Il lycan più forte della storia secondo solo a Seth – l'unico figlio di Lucifero in persona e primo Re dei lupi >>.

<< Tuo padre è famoso per la sua potente magia e per la sua forza di lycan >> proseguii << Ed ora sta solo aspettando di poter attuare la sua vendetta sul fratello Loki, l'assassino di sua moglie Lilith e del suo lupo migliore, William Tomlinson >>.

Calò il silenzio nella stanza e sapevo che Nike aveva bisogno di tempo per assimilare ed accettare tutta quella faccenda, ma nello stesso frangente sentivo di essermi liberato di un enorme peso.

<< Credo che sia meglio fermarci qui oggi. Troppe informazioni sono state rivelate, e non sono esattamente piacevoli >> s'intromise Draco.

<< Concordo con te Malfoy >> sospirò la Granger.

Nike incrociò il mio sguardo e nelle sue iridi lessi tanta confusione e senso di smarrimento, oltre ad una sottile rabbia e frustrazione.

Sentii il sangue incendiarmisi nelle vene e percepii un innato e forte istinto di stringerla e legarla a me, che a stento riuscii a trattenere nonostante il lupo volesse mostrarsi in tutta la sua maestosità.

"I Lucifer scelgono con saggezza i loro partner, seguendo principalmente l'istinto del lupo o i sentimenti trasmessi dal loro cuore".

Prima o poi le avrei chiesto quale delle due opzioni l'aveva portata a me.

Quando sarebbe stato il momento avrei scoperto se Nike mi aveva scelto tra tanti altri lupi seguendo l'istinto ed i desideri della sua lupa o semplicemente perché il Destino ed il suo cuore avevano stabilito che noi due dovevamo stare insieme.


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