Capitolo 6


CAPITOLO 6


Nike's POV


La sveglia di Hermione iniziò a suonare fin troppo presto, ma quello era il primo giorno di lezione perciò non era saggio arrivare in ritardo già alla prima ora; anche perché in quel caso la riccia me l'avrebbe fatta pagare cara in qualche maniera.

<< Finalmente si ricomincia! >> esclamò Herm.

<< Credo tu sia l'unica persona in tutto il castello, nonché nell'intero mondo, a dimostrare questa smisurata voglia di studiare >> feci notare.

<< E ne vado fiera >> ribatté.

Scossi la testa senza aggiungere altro, indossando la casacca con lo stemma di Grifondoro e seguendo la mia compagna verso la Sala Grande.

<< Buongiorno ragazze >> ci salutarono Ron ed Harry.

<< 'giorno >> ricambiammo, sedendoci davanti ai due.

<< Miseriaccia Nike non sai quanto tu sia fortunata a poter condividere la stanza con Hermione. Praticamente potresti copiare i suoi appunti – che in seguito mi presteresti vero? – senza incorrere nella sua furia >> disse il rosso.

<< Veramente credo di saper prendere gli appunti da sola Ron >> ridacchiai.

<< E quest'anno scordatevi che io vi presti i miei appunti. Siete grandi, maggiorenni, e vaccinati per cui dovreste cavarvela perfettamente da soli >> sbottò irritata Hermione.

Passi leggeri e felpati si stavano avvicinando a noi ed un piacevole profumo muschiato mi fece prendere un profondo respiro.

<< Finalmente qualcuno ha saputo metterti al tuo posto Weasley >> s'intromise una voce alle nostre spalle.

Voltai appena il busto e notai sia Malfoy che Tomlinson fermi dietro di noi mentre ci osservavano con dei ghigni poco raccomandabili.

<< Fatti gli affari tuoi Malfoy >> replicò il rosso.

Alzai lo sguardo incrociando quello del castano, leggendo una strana inquietudine ed un insolito tormento in quelle iridi azzurre come il cielo. Però fu l'odore selvaggio e muschiato che il suo corpo slanciato e virile emanava a farmi restare in guardia.

La lupa in me iniziava a scalpitare, incitandomi ad avvicinarmi al Serpeverde.

<< Ci rivedremo tra poco alla prima lezione di Difesa Contro le Arti Oscure >> c'informò il biondo, rivolgendo una rapida occhiata alla riccia accanto a me << Granger. Connor >>.

<< Malfoy >> ricambiammo in coro.

Louis Tomlinson non emise né un suono né un gesto di saluto, allontanandosi col cugino in direzione del tavolo dei Serpeverde.

<< Cos'è appena successo? >> domandò Ginny.

E lei da dove saltava fuori?

<< Non ne ho la minima idea Gin >> ammise Hermione.

La riccia mi rivolse uno sguardo sinceramente confuso che ricambiai con uno lievemente più sospettoso e guardingo.

<< Nike? >> sussurrò in modo da farsi sentire solo da me.

Scossi la testa, portando la mia attenzione sulle leccornie che ricoprivano il tavolo.

Presi ed addentai un biscotto con gocce di cioccolato, sorridendo estasiata al ricordo di quando era Samantha a preparare quelle delizie – solitamente nel weekend quando sia io che Max eravamo a casa da scuola e da lavoro.


<< Ma che buon profumino >>.

Seguii Max all'interno della cucina ed infilai l'indice nella ciotola ancora sporca d'impasto, infilandolo subito dopo tra le labbra e gemendo di piacere per il gusto sublime.

<< Anche il sapore è sensazionale >> lodai Samantha.

<< Meno male che sono riuscita a concludere i biscotti ed infornarli prima del vostro arrivo >> rise la donna, che da dieci anni era diventata ufficialmente mia madre.

Anche se, sfortunatamente, facevo ancora molta fatica a chiamarla 'mamma' nonostante fosse passato tutto quel tempo.

<< Ci sta silenziosamente dicendo che siamo dei golosoni? >> si rivolse a me Max.

<< Con galanteria, ma credo l'abbia fatto >> annuii con un sorrisetto.


<< Nike?! >>.

Aprii gli occhi solo al richiamo acuto ed ansioso di Hermione, notando il bicchiere che tenevo con l'altra mano ridotto in mille pezzi; il poco succo che conteneva era sparpagliato sul tavolo mentre aprivo lentamente le dita e scorgevo il palmo ferito e sanguinante a causa di alcune schegge.

Tutta la Sala Grande mi stava fissando in silenzio ma non vi diedi peso e mi limitai ad alzarmi, afferrando la tracolla per uscire dalla stanza.

<< Nike... Nike aspetta >>.

Salii le rampe dirigendomi verso l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, fingendo di non sentire la voce preoccupata di Hermione mentre mi raggiungeva. Mi afferrò per il polso della mano ferita, facendomi fermare ed incrociare i suoi occhi ambrati.

<< Nike stai sang-? >>.

La riccia sgranò gli occhi nel notare la mia mano perfettamente guarita, infatti si portò il palmo a pochi centimetri dal viso per controllarlo nel minimo dettaglio.

<< E' il mio potere curativo >> spiegai semplicemente.

<< Nike che succede? >> domandò una volta calmatasi.

<< Niente Herm, solo vecchi e dolorosi ricordi >> scossi la testa.

Strinse la mano che ancora teneva tra le sue, comunicandomi con quel gesto la sua vicinanza e la sua comprensione.

Raggiungemmo in silenzio l'aula di Difesa e prendemmo posto nei banchi in prima fila.

<< Utile il tuo potere di guarigione >> mormorò Hermione.

<< Concordo anche se dovevo inventarmi mille scuse per spiegare questa... 'magia' nel paese in cui vivevo prima. Persino con i miei genitori adottivi lo facevo, anche se – a quanto pare – loro avevano sempre saputo chi io fossi davvero >> sospirai.

<< Non ti hanno detto nulla per proteggerti Nike >> ricordò Herm.

<< Lo capisco, ma ora vorrei tanto delle risposte che mai potrò avere >> scossi la testa.

<< Sono sicura che invece le avrai, devi solo avere pazienza >> sorrise dolcemente.

Ricambiai il gesto e sentii dei passi provenire dal corridoio, segno che i nostri compagni stavano raggiungendo l'aula.

<< Ragazze va tutto bene? >> entrarono trafelati Harry e Ron.

<< Certo, non preoccupatevi >> li rassicurò Hermione.

I Serpeverde presero posto il più distanti possibili da me, ad eccezione di Tomlinson e Malfoy che si accomodarono in prima fila alla mia destra.

<< Curioso >> si sporse leggermente Herm.

<< Cosa? >> sussurrai.

<< Quei due non si siedono mai in prima fila, nemmeno alle lezioni di Piton >> ammise la riccia.

Scrollai le spalle sentendo i passi rapidi e cadenzati del professore avvicinarsi.

<< Oggi ripasseremo ciò che avete appreso in questi anni >> decretò Piton, entrando senza nemmeno salutare << Alzatevi >>.

Obbedimmo e ci spostammo verso le vetrate, lasciando che il docente allineasse contro il muro opposto tutti i banchi.

<< Le coppie saranno stabilite dal caso >> rivelò, facendo apparire due piccoli calderoni in cui si vedevano dei fogliettini ripiegati << Un Grifondoro contro un Serpeverde >>.

<< Un classico >> si lasciò scappare Harry.

<< Silenzio Potter! >>.

Il professore sfiorò i due contenitori da cui uscirono un paio di bigliettini che si aprirono magicamente per mostrare i nomi riportati a chiare lettere.

<< Weasley e Tomlinson >>.

Spostai lo sguardo sul castano che si stava portando al centro dell'aula; quella sfida mi avrebbe concesso di osservarlo con molta ed accurata attenzione.

<< Signorina Connor le sarei grato se la sua concentrazione si fissasse sul duello e non sui miei studenti >> mi riprese Piton.

<< Professore non è colpa mia se il suo studente è un figo pazzesco >> ammisi con un sorrisetto malizioso.

Hermione si coprì la bocca con la mano per evitare di ridere a crepapelle mentre notai un ghigno malandrino solcare le labbra sottili di Tomlinson intanto che i suoi compagni ridacchiavano apertamente alle mie parole e gli rivolgevano esclamazioni d'incoraggiamento.

<< Veda di concentrarsi >> chiuse il discorso Piton.

Ron ed il castano eseguirono il classico saluto da duellanti, prima di assumere un'espressione seria e concentrata.

<< Cominciate >> acconsentì Piton.

<< Expelliarmus >> proferì il rosso.

Tomlinson non emise un suono, parando l'incantesimo con un Protego prima di contrattaccare.

<< Sta usando gli incantesimi non-verbali >> mi spiegò Hermione.

<< Immagino ci voglia una notevole concentrazione ed un'innata bravura per eseguirli in maniera perfetta >> compresi.

Ron venne disarmato dopo pochi minuti, facendo guadagnare a Serpeverde dieci punti.

<< Molto bene signor Tomlinson >> si compiacque Piton.

<< Essendo il Direttore della Casa verde-argento è naturale che parteggi per loro >> mi sussurrò Hermione.

<< Allo stesso modo per cui Silente ha un debole per la Casa rosso-oro >> mormorai con un sorrisetto.

La riccia rise di rimando prima di riportare l'attenzione sul nuovo duello che vedeva protagonisti Finnigan e Malfoy, con la conseguente vittoria della bionda serpe.

Negli scontri che seguirono Harry fu il primo dei Grifondoro a portare a casa dieci punti, seguito da Neville e da Hermione.

<< Parkinson e Connor >> lesse Piton.

La mora non sembrava molto contenta di essere la mia partner, ma si portò al centro della stanza imitata da me e quando notò che non estraevo o impugnavo alcuna bacchetta la sua espressione divenne indignata e strafottente.

<< E come può sperare di difendersi o attaccarmi senza bacchetta? >> domandò altezzosa.

<< Tu non sottovalutarmi >> risposi al posto del professore.

<< Poi non andare a piangere da mammina se dovessi farti male >> mi derise.

Sgranai gli occhi e trattenni il respiro, sentendo il cuore aumentare i suoi battiti a quelle parole.


<< Perdonami bambina mia... perdona-mi >>.


Samantha.


<< ...non spetta a me rivelarti com'è morta Lilith... >>.


Un ringhio incontrollabile e furioso nacque nel mio petto e fuoriuscì dalle mie labbra, facendo sussultare i presenti ed arretrare di un passo la Parkinson.

<< Dovresti imparare a ponderare le parole, sia mai che possa scatenarsi l'inferno >> affermai con voce glaciale.

<< Ma sentitela >> sbuffò la serpe << Stupeficium! >>.

Lasciai che i miei poteri si manifestassero attraverso gli occhi dorati ed uno scudo che deviò l'incantesimo, lasciando la Parkinson e gli studenti – eccezion fatta per Hermione – senza parole.

<< Mai fare incazzare un lycan >> sussurrai, anche se dal silenzio che si era creato nell'aula tutti riuscirono a sentirmi.

Lampi di vario colore apparvero al mio comando mentale e si scagliarono senza pietà contro la ragazza, obbligandola a schivarli o a difendersi con la magia di protezione. Poi un leone ed un serpente fiammeggianti comparvero al mio fianco, ruggendo e sibilando in direzione della mora.

<< Nike >> mi richiamò Hermione.

<< Aqua Eructo >>.

Il getto d'acqua colpì entrambe le creature, ma si sbagliava di grosso se sperava di spegnere quelle fiamme perché quello non era un fuoco comune e sia Herm che io lo sapevamo bene.

Nelle settimane precedenti avevamo osservato e studiato con particolare attenzione le mie capacità, soprattutto quella inerente – appunto – al fuoco.

<< Nike aspetta... >>.

Zittii la riccia con uno sguardo furioso e glaciale, facendole capire che non poteva arrestare la mia furia non dopo le parole che quell'oca giuliva aveva proferito così alla leggera.

<< Perché non spariscono? Aqua Eructo! >>.

La Parkinson era scioccata ed incredula mentre osservava il leone ed il serpente aumentare le loro fiamme ed il loro calore, avanzando con letale lentezza verso di lei.

<< Game over >> decretai.

I due animali si scagliarono contro la mora e l'avvolsero in un bozzolo scarlatto, dissolvendosi pochi istanti dopo per mostrare il corpo semicosciente riverso a terra.

<< PANSY! >>.

Le sue compagne l'affiancarono e sospirarono di sollievo vedendola riprendersi alla svelta ed in seguito mettersi seduta; quando i suoi occhi scuri incrociarono i miei, ora nuovamente verde-marroni, lessi un sincero terrore che mi fece ghignare interiormente.

<< Signorina Connor questa è una semplice esercitazione, pertanto gradirei che la prossima volta lei si limiti a magie che stordiscano o disarmino il nemico, non che rischino di abbrustolirlo >> mi rimproverò Piton.

<< Lo terrò a mente professore, ma spero che anche i suoi studenti terranno ben presente di ciò che è successo oggi. Mai far infuriare qualcuno di cui non si conosce nulla, tantomeno i poteri >> replicai.

<< Dieci punti a Grifondoro >> annunciò incolore il docente.

Spostai lo sguardo incrociando quello di Tomlinson, scorgendo una lotta interiore tra ammirazione e consapevolezza in quelle iridi celesti.

<< Per oggi la lezione è conclusa >> ci congedò Piton.

<< Nike che ti è preso? Hai rischiato grosso >> si preoccupò Hermione.

<< Oggi pare essere la giornata dei brutti ricordi e poi la Parkinson mi ha istigata con un argomento delicato, e doloroso, quindi ho reagito d'istinto. So' che dovevo trattenermi, ma non ci sono riuscita anche se ci sono andata leggera con lei >> ammisi.

<< Devi cercare di passare sopra a ciò che ti dicono. I Serpeverde sono famosi per i loro sporchi e subdoli giochetti >> m'informò.

<< E' una ferita ancora fresca Herm, e col fatto che ancora non ho compreso quali siano i miei pensieri e quali quelli falsi modificati da mia madre... non riesco a far finta di niente >> scossi la testa.

La riccia sorrise dolcemente e mi strinse in un caldo abbraccio, attirando ulteriormente l'attenzione dei nostri compagni.

<< Affronteremo tutto insieme Nike. Vedrai che col tempo riusciremo a far luce sul tuo passato e sulle tue origini >> disse fiduciosa.

<< Se sarai al mio fianco sono fiduciosa >> sorrisi.

<< Andiamo ora, Trasfigurazione ci aspetta >> annunciò Hermione.

<< Questa è sfiga: la McGranitt subito dopo Piton >> si lamentò Ron, facendoci notare la sua presenza e quella di Harry alle nostre spalle << Sarà una lunghissima mattinata >>.


***


Draco's POV


In silenzio osservai accanto a Louis i Grifondoro allontanarsi verso la prossima lezione, poi spostai lo sguardo su mio cugino.

<< Cos'hai sentito? >> domandai.

Avere i sensi più sviluppati di un comune mago aveva i suoi vantaggi, soprattutto quando non si voleva insospettire nessuno.

<< Pare che Nike non ricordi molto del suo passato e non sappia nulla sulle sue origini. Ho sentito che Lilith le deve aver modificato dei ricordi e questo non le permette di distinguere quelli veri da quelli falsi >> rispose Lou.

<< Perché mai avrebbe dovuto alterarle la memoria? >> m'incuriosii.

<< Per proteggerla o per chissà quale altro motivo, ma di certo doveva aver avuto un'ottima e valida ragione per farlo >> affermò il castano.

<< Tu potresti aiutarla >> sussurrai.

<< Non credo sia il caso- >>.

<< Lou hai visto anche tu cos'è in grado di fare. Pensi che non me ne sia accorto che quello evocato fosse un fuoco infernale, un fuoco immortale e talmente distruttivo e letale per tutti ad esclusione dei demoni o dei loro discendenti? Nike non sembra controllare pienamente le sue emozioni e questo è un rischio per lei e per tutti quelli che le stanno vicino, noi compresi. Non possiamo far finta di niente. Tu non puoi permetterti di fare finta di nulla! >> lo interruppi.

Louis prese un profondo respiro chiudendo gli occhi e massaggiandosi le tempie, annuendo poco dopo mentre si ricomponeva.

<< Hai ragione Dray. Non posso ignorare la sua presenza ora che l'ho ritrovata >> accettò << E dato che sei stato tu ad incoraggiarmi, sarai tu ad aiutarmi in quest'impresa occupandoti della Granger >>.

Il sorrisetto che era apparso sulle mie labbra all'inizio della sua frase si trasformò presto in un'espressione scioccata; adesso era Louis a sogghignare per avermi incastrato.

<< Per Salazar che io sia maledetto per averti incitato >> sbuffai.

<< Suvvia Draco avrai tutto il tempo del mondo per cercare di conquistare quella saccente Grifondoro >> mi prese in giro.

<< Tomlinson. Malfoy. Non avete una lezione da seguire invece che bighellonare nei corridoi? >> ci richiamò Piton.

Lou ed io sfrecciammo verso la classe di Trasfigurazione, sapendo bene che la McGranitt non si sarebbe risparmiata una bella ramanzina – se non peggio, una punizione – per il nostro ritardo.


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