Capitolo 20


CAPITOLO 20


Nike's POV


Era quasi il tramonto del sesto giorno quando ci accampammo al limitare della foresta, esattamente nei pressi della spiaggia che divideva la terraferma dall'isola di Fenrir.

Dalla nostra posizione riuscivamo a scorgere la nostra meta come un lontano e piccolo puntino e la domanda sorgeva spontanea: come saremmo riusciti a raggiungerla?

<< Non pensarci ora >>.

Louis mi abbracciò da dietro e mi baciò la guancia destra, prima di alzare a sua volta lo sguardo verso l'orizzonte.

Avevamo affrontato molti ostacoli, tra cui Troll, Giganti, creature mortali ed altri lycan che fortunatamente non ci avevano creato grossi problemi, ma alla fine eravamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo... o quasi.

<< Pensi che ce la faremo? >> chiesi a bassa voce.

<< Siamo arrivati fino a qui >> scrollò le spalle.

Sorrisi e mi voltai tra le sue braccia, fronteggiando il mio ragazzo prima di reclamare la sua bocca per un bacio dolce e passionale.

<< Ho preparato la cena >> mormorò con voce roca.

Rientrammo nella tenda e consumammo in silenzio il pasto eppure c'era qualcosa nell'aria che mi rendeva guardinga ed inquieta nello stesso tempo.

Quando calò finalmente la notte e la luna iniziò ad alzarsi nel cielo, allora riuscii a percepire con chiarezza la magia che saturava l'etere e che mi rendeva tanto reattiva; erano il potere e la vicinanza di Fenrir ed erano suoi i flebili latrati ed i lunghi ululati che si udivano nel silenzio della sera.

Louis ed io raggiungemmo il bagnasciuga e restammo in ascolto di quei suoni rabbiosi e feroci; il mio sangue sembrava ribollire sottopelle, il mio corpo pareva desideroso di lanciarsi in acqua e raggiungere l'isola, la mia mente si stava annebbiando a causa di tutta quella magia antica e potente.

Un ringhio di Louis mi destò dai miei pensieri e vidi il mio ragazzo piegarsi sulle ginocchia, prendendosi la testa tra le mani mentre altri ringhi lasciavano le sue labbra.


E ti consiglio di fare attenzione ai richiami della luna quando sarai nelle vicinanze dell'isola.


Alzai lo sguardo verso l'astro bianco e splendente, perdendomi alcuni istanti ad ammirarla senza fiato per la sua bellezza; guardarla sembrò ridonarmi la lucidità di cui avevo bisogno per non cedere ai richiami di Fenrir ed un uggiolio lasciò la mia bocca quando uno strano calore partì dal mio bassoventre per espandersi in tutto il mio corpo.

Louis alzò di scatto la testa e lo sentii prendere un lungo e profondo respiro, prima che lentamente si alzasse dalla posizione assunta in precedenza; i suoi occhi azzurri mi fissavano con passione ed intensa brama, oscurati da quella luce di pazzia causata da Fenrir.


<< Accade una volta l'anno tesoro, mai in un giorno preciso perché varia continuamente, e se avrai trovato il tuo compagno... beh, ti consiglio di non tentare in alcun modo di negargli ciò che vuole. I maschi perdono letteralmente il controllo di loro stessi durante la "notte dell'unione" >>.

<< Avrò paura? Mi farà del male? >>.

<< No piccola mia, il nostro corpo è nato per resistere a queste notti e ti garantisco che anche tu vorrai lasciarti andare al tuo compagno, gli lascerai il completo ed assoluto potere su di te >>.


Indietreggiai inconsciamente mentre rialzavo lo sguardo sulla luna.

<< La "notte dell'unione" >> sussurrai.

<< Mia >> ringhiò Louis.

<< Lou... stai calmo... >> balbettai.

Avevo il cuore che batteva a mille mentre continuavo ad indietreggiare verso la tenda, osservando il mio ragazzo avanzare senza smettere di ringhiare e ripetere sempre la stessa parola: mia.

Il mio corpo sembrava reagire al pericolo ed alla minaccia che il mio stesso compagno mi stava trasmettendo, eppure non avevo paura di lui e nemmeno ero preoccupata che potesse farmi del male; semplicemente mi sentivo andare a fuoco, sentivo quel calore aumentare man mano ed i miei umori rendermi pronta a qualsiasi cosa dovesse accadere.

Mi voltai di scatto ed entrai nella tenda, ma Louis fu estremamente rapido a raggiungermi ed a stringermi tra le sue braccia e contro il suo petto.

Con un braccio mi teneva per la vita mentre con l'altra mano mi strappò letteralmente i vestiti, compiendo lo stesso gesto su di sé finchè entrambi non restammo nudi.

<< L-Louis >>.

Mi ritrovai in un battito di ciglia sdraiata sul pavimento con le mani bloccate sopra la testa dalla salda e ferrea stretta di Lou mentre prendeva posto sul mio corpo tremante d'attesa.

<< Tu. Sei. Mia. >>.

Gemetti di puro piacere quando, dopo la sua frase ringhiata al mio orecchio, mi penetrò con un singolo e netto affondo; era sì violento e profondo mentre si muoveva in me, però riuscivo a percepire in quei gesti l'amore che attualmente era oscurato dalla follia.

Stavolta mi stava dominando, nel vero senso della parola, e mi piaceva; forse ero pazza anch'io, però mi stava piacendo oltre ogni dire.

Il viso di Louis era nell'incavo del mio collo e la sua lingua continuava a carezzare la pelle sensibile di quel punto, intanto che i miei gemiti ed i miei sospiri andavano man mano aumentando con l'avvicinarsi dell'apice.

<< Mia >> sussurrò.

Trattenni il respiro sia per l'orgasmo che mi stava sconvolgendo, sia per altri due motivi avvenuti nello stesso momento: il rilascio del nodo e quindi del seme di Louis nel mio ventre ed i suoi denti affilati che si erano piantati nella carne del mio collo per marchiarmi.

Sentivo le palpebre pesanti mentre la lingua di Lou leniva gentilmente il punto in cui mi aveva morsa, poi lasciai che la spossatezza prendesse il sopravvento facendomi cadere tra le braccia di Morfeo.


***


Louis' POV


Il sonno stava abbandonando le mie membra e mi chiesi quando cavolo mi fossi addormentato.

Proprio in quel momento mi accorsi dello sgonfiarsi del mio nodo, percependo un sospiro estasiato provenire dalla ragazza su cui mi ero appisolato con tutto il mio peso.

Spalancai gli occhi e mi tirai su con le braccia, trovando Nike che incrociava il mio sguardo confuso: perché non mi ricordavo di aver fatto l'amore con lei?

<< Sei tornato in te? >> mormorò incerta.

Aggrottai la fronte scandagliando la sua figura da capo a piedi e socchiudendo le labbra per lo shock; potevo chiaramente scorgere i graffi ed i lividi ora in fase di guarigione, ma ciò che mi lasciò senza parole fu il segno di un morso alla base del suo collo.

<< C-Cosa-? Oddio sono stato io? Che cazzo ho fatto? >> mi allarmai.

Nike mi prese il viso tra le mani e fece incrociare i nostri occhi, lasciando che scorgessi la serenità e la pace nelle sue iridi verde-marroni.

<< La "notte dell'unione" ti ha annebbiato la mente e ciò che ti guidava era il puro istinto di dominazione assoluta >> spiegò.

<< Perché non mi hai fermato? Perché hai permesso che- ti ho fatto del male >> singhiozzai.

<< Oltre al fatto che non potevo fermarti, e forse un pochino ci ho provato, io non volevo >> rispose accennando un sorriso.

<< Ma guarda cosa ti ho fatto >> sussurrai passando una mano su ogni segno che le avevo lasciato, per ultimo sul morso ben visibile << Ti ho fatto del male >>.

<< Stavolta non ero preparata a questa notte, ma la prossima volta saprò cosa aspettarmi. Non è colpa tua amore, nessun lycan maschio può né tantomeno riesce ad opporsi alla "notte dell'unione" >> mi rassicurò.

Chiusi gli occhi e posai il capo sul suo petto, sentendo le sue mani affondare tra i miei capelli.

<< Perdonami ti prego >> la supplicai.

<< Non c'è nulla da perdonare amore >> negò con un sorriso.

All'improvviso immagini di ciò che era successo e dei pensieri di Nike mi attraversarono la mente, facendomi alzare la testa per guardare in faccia la mia ragazza.

Compresi dai suoi occhi dorati che mi stava permettendo di vedere ciò che io non ricordavo e la sua magia mi stava facendo ascoltare i pensieri che l'avevano attraversata mentre la prendevo con violenza e con follia.

<< Ero pronta per te Louis. Non mi hai fatto del male, né mi hai presa contro la mia volontà perché io volevo essere tua >> mormorò.

Mi abbassai per baciarla con lentezza ed amore venendo ricambiato con egual sentimento; Nike avvolse le braccia attorno il mio collo, inarcandosi per trovare un contatto col mio corpo sospeso sopra di lei.

<< Permettimi di amarti come meriti >> soffiai sulla sua bocca.

Nei suoi occhi scorsi la consueta luce passionale prima che un sorriso malizioso increspasse le sue labbra.

<< Portami a letto Tomlinson >> mormorò.

La presi in braccio e mi diressi verso il letto su cui la deposi con infinita cautela, per quella notte le avevo fatto fin troppo male anche se lei continuava ad affermare il contrario.

Mi abbassai sulla sua figura e baciai ogni singolo graffio che le avevo lasciato ed ogni singolo livido che la mia forza aveva causato, baciai e carezzai con delicatezza quel corpo che poco prima avevo violato ma che ora avrei amato e venerato con tutto me stesso.

Nike mi prese il viso tra le mani e fece incontrare le nostre labbra e le nostre lingue, tenendomi fermo grazie alle sue dita tra i miei capelli scarmigliati: non c'era accusa nel bacio, non c'era rabbia né rancore, ma solo amore e passione.

<< Smettila d'incolparti >> ordinò.

<< Non ci riesco >> sussurrai.

<< Allora troverò il modo di farti dimenticare queste ore Tomlinson >> ghignò.

Una sua mano lasciò la mia nuca e serrai la mascella quando le sue dita si chiusero sul mio membro, iniziando a stimolarlo con movimenti calibrati per farmi perdere la testa.

<< Non riesci a sentire il mio calore, la mia brama smisurata per te? >>.

Chiusi gli occhi ed inclinai il capo all'indietro, emettendo un ringhio.

<< Non riesci a sentire nell'aria il mio odore mischiato al tuo? La mia voglia di averti ancora? >>.

Eccome se lo sentivo ed era uno dei motivi per cui stavo cedendo a lei, la mia bellissima e sensuale compagna.

<< Non riesci a percepire il mio profondo amore per te? >>.

Aprii gli occhi ed incontrai i suoi, così limpidi, sinceri, amorevoli.

<< Louis >> sussurrò.

La sua mano lasciò il mio sesso ora al limite e mi abbassai sul suo corpo, baciandola nello stesso istante in cui scivolai dolcemente dentro di lei; subito le sue gambe avvolsero il mio bacino ed insieme iniziammo a muoverci con lentezza, godendoci ogni secondo della nostra unione.

<< Non ti farò più del male >> giurai.

<< Non me ne hai mai fatto >> sorrise rassicurante.

La presi con gentilezza, con dolcezza, e solo quando entrambi stavamo per raggiungere l'apice mi permisi di essere più veloce e più intenso nelle spinte; lei mi accoglieva come sempre, mi avvolgeva col suo calore e mi stringeva convulsamente man mano che ci avvicinavamo al nostro limite.

La baciai con ardore sigillando ancora una volta il mio nodo nel suo ventre, soffocando i nostri gemiti di piacere prima che mi scostassi per sfiorare con le labbra il segno che le avevo lasciato; era il marchio di vera appartenenza, era il simbolo del nostro legame indissolubile.

Mi voltai sulla schiena accogliendo Nike sopra di me, sentendola sistemarsi comodamente sul mio petto mentre continuavo a pompare sperma dentro di lei.

<< Ti amo >> mormorò baciandomi sul cuore.

Sorrisi e l'abbracciai, carezzandole i capelli e la schiena nuda.

<< Ti amo anch'io >> sussurrai.

Quando Nike si addormentò mi presi qualche minuto per osservarla con attenzione, sospirando di sollievo nel vedere che i lividi ed i graffi erano completamente guariti al contrario del mio morso che si poteva scorgere perfettamente sul suo collo, un segno rosato e ben distinguibile da chiunque.

Fissai il soffitto della tenda, maledicendomi ancora per aver perso il controllo ed aver ferito la mia compagna.


Vi sento giovani lupi.


Trattenni il respiro sentendo quella voce sconosciuta, ma possente, nella mia testa.

Chi cavolo era-?


Vi sto aspettando da tempo, ma non era ancora giunto il momento.

Venite giovani lupi, vi sto attendendo.


Fenrir.

Quella doveva essere la voce del gigantesco lupo.


Riposa mio guerriero.

Riposa insieme alla tua degna compagna.


E non sapevo se fosse la stanchezza o la magia delle sue parole, ma in pochi istanti mi addormentai a mia volta.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top