Capitolo 18
CAPITOLO 18
Nike's POV
Due giorni erano passati dal nostro arrivo e mio padre non aveva fatto altro che passarli nella sua tenda insieme ai suoi lupi, conferendo con loro riguardo l'imminente battaglia.
<< Ancora nessuna novità? >>.
Mi voltai vedendo Louis uscire dalla nostra tenda insieme a Draco ed Hermione e scossi la testa in segno negativo, riportando lo sguardo sul tendone principale.
<< E' quasi ora di pranzo ed ancora nessuno è uscito. Inizio a temere che non accetteranno >> ammisi.
<< Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Tuo padre prenderà sicuramente la decisione giusta dopo essersi consultato con i suoi lupi migliori >> cercò di rallegrarci Hermione.
<< Stai bene Herm? Mi sembri piuttosto pallida >> aggrottai la fronte.
<< Forse ho preso un colpo di freddo, ma non dovete preoccuparvi >> scosse la mano con nonchalance.
<< Fossi in lei signorina non prenderei la sua condizione sottogamba >>.
Tutti e quattro portammo l'attenzione su un anziano uomo, trovandolo con un sorriso rivolto a noi.
<< Cosa intende signore? >> domandò Draco.
<< Sono il guaritore del branco e posso assicurarle signorina che lei ha bisogno di caldo e di riposo; nelle prime settimane di una gravidanza non bisogna affaticarsi o raffreddarsi >> rispose.
Trattenemmo tutti il respiro alle sue parole, ma Hermione e Draco erano i più scioccati.
<< G-Gravidanza? >> titubò la riccia.
<< Ovviamente voi umani non potete accorgervene ma noi lycan lo capiamo molto presto se una donna è incinta o meno >> riferì il guaritore.
<< M-Ma come-? >> balbettò il biondo.
<< Dal flebile profumo della signorina direi che siete appena alla seconda settimana, più o meno >> fiutò l'aria il lycan.
Louis ed io ci scambiammo uno sguardo allibito perché nessuno dei due aveva mai fatto caso a quell'inaspettato evento, tantomeno ci eravamo messi ad odorare Hermione per capirlo.
<< Siete ancora giovani voi due >> ridacchiò il guaritore indicando me e Lou << Ma vedrete che lo scoprirete da soli quando aspetterete la vostra prima cucciolata >>.
Hermione era sotto shock finchè un singhiozzo non scappò dalle sue labbra prima che iniziasse a correre lontano da noi.
<< Cazzo >> sbottò Draco.
Il biondo infilò le mani tra i capelli e si dileguò nella sua tenda, lasciando Lou e me immobili insieme all'anziano lycan.
<< Forse nel loro mondo è ancora presto per questi eventi, vi consiglio di restare accanto ai vostri amici e rassicurarli che non è un male ciò che è successo. Una vita, anche se non calcolata, è pur sempre una vita >> riferì il guaritore congedandosi con un lieve inchino.
Bastò uno sguardo per capire cosa fare.
<< Io penso a Draco >> annuì Lou.
Mi trasformai e corsi tra le case del branco, trovando Hermione seduta su un cumolo di neve all'ingresso della grotta.
La riccia alzò lo sguardo dopo che accennai un ringhio d'avviso e corse ad abbracciarmi, stringendosi al mio collo in cui affondò il suo viso.
Va tutto bene Herm. La rassicurai.
<< Come puoi dire questo? S-Sono incinta e-e- >> pianse ancor di più.
E questa creatura è il principio del tuo futuro insieme all'uomo che ami. La fermai.
<< M-Ma siamo- ancora- così giovani >> singhiozzò << E-E Dr-Draco non lo v-vorrà di c-certo >>.
Finchè non ti confronterai con lui non potrai mai saperlo.
<< H-Ho... p-paura... >>.
Saresti una sciocca a non averne.
<< Non sei d'incoraggiamento >> sbuffò.
Però sono riuscita a calmarti e per il momento tanto basta.
Hermione si scostò e si asciugò le guance arrossate osservandomi con quei suoi occhi ambrati e lucidi.
Andrà tutto bene Hermione. Io sarò sempre al tuo fianco. Le promisi.
<< Anche se dovrai diventare zia tra poco meno di nove mesi? >> ironizzò con l'ombra di un sorriso.
Non potresti rendermi più felice. Le leccai il viso, facendola ridere finalmente.
Mi acciambellai lasciando che Herm si sedesse contro il mio grembo e si riscaldasse grazie all'elevato calore del mio corpo.
Non c'era bisogno di parlare o rassicurarci ancora, bastava essere l'una accanto all'altra; ma soprattutto l'importante era essere insieme.
***
Louis' POV
<< Cazzo >> sbottò l'ennesima volta Draco, seduto sulla poltrona con i gomiti piantati nelle ginocchia e le mani tra i capelli scarmigliati << Cazzo. Cazzo. Cazzo >>.
<< Credo di aver afferrato il concetto Dray >> ironizzai.
Il biondo mi lanciò un'occhiata di fuoco sollevando appena la testa, tornando poco dopo a disperarsi.
<< La domanda sorge spontanea: quando dovrebbe essere successo? >> ruppi il silenzio.
<< Se è di circa due settimana come dice quel vecchio allora è successo la mattina di Natale. Porco Salazar è così! >> esclamò alzandosi di colpo << Era così sexy che ho perso la ragione, ho mandato completamente a puttane il mio autocontrollo e l'ho presa in bagno... e mi sono dimenticato di pronunciare l'incantesimo contracettivo! Cazzo! Quanto sono coglione?! >>.
<< Non credo vorresti sentire la mia risposta >> scrollai le spalle.
Draco mi fulminò nuovamente.
Ok, sapevo che non era affatto il momento di simili battutine però me le stava servendo su un piatto d'argento!
Se Nike fosse stata presente credo mi avrebbe sbranato, ma lei era con la riccia perciò...
<< Cosa pensi di fare ora? >> domandai, stavolta seriamente.
<< Che vuoi dire? >> mi fissò confuso.
Era davvero così rincitrullito?!
<< Con Hermione... e con il bambino che porta in grembo. Il tuo bambino tengo a precisare >> sottolineai con veemenza.
<< I-Io... n-non lo so... insomma abbiamo solo diciassette anni... andiamo ancora a scuola... >> balbettò.
<< Queste sono solo scuse >> sospirai << Tira fuori le palle Draco, sarai padre e la tua ragazza in questo momento starà piangendo e si starà disperando tra le braccia della mia quindi vedi di fare l'uomo che prende in mano la situazione. Credo che nemmeno Hermione avesse previsto una cosa tanto... inaspettata >>.
<< I-Io non so se- >>.
Sbuffai e mi trasformai, afferrando con i denti il biondo per il retro della cintola e portandolo di peso fuori la tenda; Draco si agitava e mi malediceva di lasciarlo andare, ma a nulla valsero le sue imprecazioni.
Mollai la presa solo quando raggiungemmo Nike ed Herm; la mia compagna era accovacciata in modo da proteggere ed infondere il suo calore al corpo della riccia che aveva ancora gli occhi rossi, ma un'espressione divertita mentre vedeva il biondo crollare sulla neve di faccia.
<< Questa me la pagherai Louis >> si scrollò i rimasugli di neve.
Pensa a non farti prendere in giro dal branco, poi ne riparliamo. Ridacchiai.
<< Che figura di merda che mi hai fatto fare >> sibilò mio cugino.
Hermione e Nike si alzarono ed attesero una qualsiasi mossa da parte dell'interessato.
<< H-Hermione io... io volevo... insomma scusami per averti messa nei casini. Non sono stato attento la mattina di Natale ed ho dimenticato di pronunciare l'incantesimo- ma tu eri così sexy che il cervello è andato in blackout e- >>.
La riccia alzò una mano ed interruppe la sequela di frasi sconnesse del biondo posandogli un dito sulle labbra.
<< Lo vuoi? Sii onesto Draco >> sussurrò.
<< Certo che lo voglio. E' tuo... è mio... è nostro figlio >> rispose flebilmente.
Distolsi lo sguardo quando si abbracciarono e si baciarono, incrociando invece quello della mia compagna.
<< Torniamo nella nostra tenda >> sentii pronunciare da Draco.
Mi avvicinai alla lupa marroncina e quasi feci le fusa quando lei si strusciò contro la mia gorgiera; abbassai il muso e strofinai il naso contro il suo, ricevendo in cambiò una lunga leccata sulle fauci chiuse.
Sei stato almeno un po' comprensivo verso tuo cugino? Indagò Nike.
Ehm. Distolsi lo sguardo, trovando incredibilmente interessanti le cime innevate.
Sei senza speranza. Sospirò la lupa.
Mi ami anche per questo. Sghignazzai.
Mi ritrovai sdraiato sul fianco con Nike accucciata sopra di me e poi sentii un'altra lappata sul muso.
Hai ragione, ti amo proprio per ciò che sei. Mormorò.
***
Nike's POV
Finalmente dopo pranzo mio padre mi convocò insieme a Louis, Hermione e Draco nella sua tenda e non mi sorpresi di trovarlo insieme ai suoi lupi migliori.
<< Come avete notato abbiamo vagliato con estrema accortezza la vostra richiesta >> iniziò Ares, lasciando passare pochi secondi di silenzio << Alla fine siamo tutti d'accordo riguardo il fatto che Loki va' fermato, soprattutto ora che si è alleato con questo Voldemort >>.
<< Non vogliamo sottovalutare il pericolo perciò saremo al fianco dei maghi in questa battaglia per ristabilire l'equilibrio tra bene e male >> chiarì ulteriormente Malik.
<< Ma dobbiamo anche scoprire qualcosa in più riguardo i nostri nuovi nemici >>.
<< A questo posso aiutarvi io. Sfortunatamente mio padre e mia zia Bellatrix sono dei fedeli seguaci di Voldemort perciò posso fornirvi quante più informazioni possibili >> rispose Draco.
<< Prima però avrei una domanda da porvi >> bloccai il biondo.
<< Chiedete pure Principessa >>.
<< Esiste un modo per i maghi di uccidere un lycan? >> domandai.
<< Che domanda sarebbe? Ovvio che non- >>.
<< Perché stai ponendo una simile questione? >> chiese mio padre.
<< Noi siamo immuni agli incantesimi dei maghi, noi siamo gli unici a poter fermare Loki ed il suo branco, ma voglio che i miei amici e le persone a cui tengo siano protetti dai nemici ed in grado di affrontare i lupi rivali. Il mio fine non è portare all'estinzione i lycan, ma permettere almeno alle persone a cui voglio bene di sopravvivere e sapersi difendere adeguatamente >> chiarii.
<< Se qualcuno venisse a conoscenza di una simile leggenda noi stessi saremmo in pericolo >>.
<< Non possiamo permettere che i maghi scoprano il nostro punto debole >>.
<< Allora che senso ha combattere al loro fianco? Li stiamo condannando a morte comunque! >> esclamai.
<< Noi ci occuperemo dei lycan e di Loki mentre i maghi penseranno a questi Mangiamorte ed a Voldemort >>.
<< E se qualche seguace di mio zio ci sfuggisse? Se riuscisse a sopraffare uno di noi ed attaccare i maghi nostri alleati? E' questo ciò che voglio evitare >> replicai con forza.
I lupi del branco mi osservarono in silenzio ma dalle loro espressioni potevo vedere che stavano considerando pienamente le mie parole: alcuni di loro sembravano titubanti, altri confusi e guardinghi, altri ancora si stavano convincendo che forse avevo ragione.
<< Un modo per annientarci esiste >> spezzò il silenzio Ares.
<< Mio signore- >>.
<< Mia figlia ha ragione; non potremmo prendere parte alla battaglia se non permettessimo ai nostri alleati di sapersi difendere contro i nostri nemici >> li interruppe mio padre.
I suoi occhi azzurri erano determinati e seri mentre ci fissava tutti e quattro.
<< Ciò che sto per raccontarvi non dovrà essere rivelato a nessuno, solo voi saprete come poter uccidere un lycan >> riferì con tono grave << Daremo la possibilità ai maghi nostri alleati di poter colpire un lupo attraverso la magia, ma sarà una cosa temporanea. Dopo la battaglia quest'opportunità sarà annullata >>.
<< Ha la nostra parola signore. La vostra vulnerabilità durerà solo e soltanto nell'arco della battaglia, poi tutto tornerà come prima >> annuì Draco.
<< Voglio che lo giuriate >> affermò papà, illuminando gli occhi d'oro e facendo apparire una pergamena dinanzi a lui << Dovete giurarmelo col vostro sangue >>.
Sulla carta c'erano scritte le esatte parole pronunciate da mio padre e mi bastò uno sguardo coi miei compagni per accettare immediatamente le condizioni; mi punsi un dito e lasciai cadere la goccia sulla pergamena, osservando il mio nome formarsi rosso e brillante. Subito Louis, Hermione e Draco mi imitarono per poi attendere la spiegazione dell'alpha.
<< Esiste una leggenda >> si sedette mio padre << Secondo questa voce l'unica cosa che potrebbe permettere ad un mago di uccidere un lycan sarebbe... la saliva incandescente di Fenrir >>.
Il silenzio perdurava nella tenda dopo le parole dell'alpha, lasciando che io ed i miei compagni assimilassimo totalmente ciò che aveva detto; e compresi che quella era effettivamente una... leggenda.
<< Fenrir? >> domandò dubbio Draco.
<< Intende il gigantesco lupo incatenato dagli Dei in un'isola remota e sconosciuta? >> chiese Hermione.
Un libro apparve dinanzi mio padre che lo aprì con sicurezza, prima d'iniziare a leggere.
<< Fenrir è un gigantesco lupo, nato dall'unione del dio Loki e della gigantessa Angrboða. Egli è l'incarnazione della ferocia, della rabbia repressa e dell'immensa forza brutale. Quando gli dei scoprirono che Fenrir veniva allevato insieme a Hel ed al decisero di portarli al cospetto del dio Odino affinchè decidesse della loro sorte: le profezie sul loro conto dicevano che da simili creature non sarebbero venute altro che disgrazie per tutti. Hel fu inviata a regnare negli Inferi, ma il suo ruolo venne presto reclamato dal potente Lucifero che secondo alcune voci la uccise mentre altre affermano che il nuovo Re dell'Inferno fece di lei una sua devota servitrice; il invece fu inabissato sul fondo dell'oceano per non nuocere ad anima viva. Non sapendo cosa fare con il lupo gli Dei decisero di tenerlo con loro, ma egli cresceva sempre di più sia in ferocia che in dimensioni al punto che solo il Dio osava sfamarlo. Gli Dei decisero di incatenare Fenrir ma egli spezzò tutte le corde e le catene con cui provarono a legarlo, finchè i nani non prepararono una catena magica costruita con elementi particolari: rumore del passo del gatto, barba di donna, radici di montagna, tendini d'orso, respiro di pesce e latte d'uccello; alla vista ed al tatto sembrava un comunissimo nastro di seta, ma in realtà nessuno avrebbe potuto spezzarlo. Fenrir divenne sospettoso alla vista di una catena dall'aspetto tanto fragile ed accettò di farsi legare solamente ad una condizione: nessuno avrebbe usato quella catena finchè uno degli Dei non avesse posato una mano nella sua bocca come segno di fedeltà al patto. fu l'unico a mostrarsi tanto coraggioso d'accettare, nonostante sapesse che così avrebbe sacrificato la sua mano, ma si fece avanti comunque. Fenrir tentò con tutte le sue forze di liberarsi dalla catena magica ma non vi riuscì, facendo in questo modo ridere gli Dei ad eccezione di che perse il suo arto. Tentando di spezzare la sua prigionia Fenrir provò ad azzannare i suoi carcerieri che come ulteriore supplizio gli infilarono una spada tra le fauci; d'allora il lupo rimase incatenato sull'isola, e dalla sua bava si formò un fiume di lava chiamato Van, ovvero "attesa" >>.
Mi scambiai una rapida occhiata con Louis non appena mio padre concluse la lettura.
<< Siamo spacciati >> se ne uscì Draco.
Alzai gli occhi al cielo sentendo Lou sbuffare per il pessimo tempismo del cugino mentre Hermione gli rifilò uno scappellotto degno di essere chiamato tale.
<< Ahi! Herm ragiona: un'isola remota e sconosciuta. Un lupo gigantesco dalle cui fauci sgorga saliva incandescente con cui è persino riuscito a creare un fiume di lava. Come può essere reale? Nessuno, mago o babbano o chissà chi, ha mai sentito parlare di un luogo simile >> sbottò Draco.
<< Il ragazzo ha ragione, nemmeno noi lycan, durante i molti viaggi che abbiamo affrontato nell'arco dei secoli, siamo mai riusciti ad individuare l'isola della leggenda >> concordò uno dei comandanti.
<< Perciò non riusciremo a fornire la giusta protezione ai nostri alleati >> comprese Louis.
<< No >> scossi la testa << No non posso accettarlo >>.
Doveva esserci una soluzione.
Quell'isola doveva esistere... doveva-
<< Un momento >> riflettei, incrociando lo sguardo di mio padre << Non hai forse menzionato Lucifero mentre leggevi? >>.
<< Sì nella breve parte riguardante Hel, la sorella di Fenrir >> affermò.
<< L'anziano e saggio lycan saprà sempre rispondere alle tue domande tesoro mio. Fidati di lui piccola mia; io l'ho fatto e non sarei qui se non fosse stato per i suoi consigli >>.
<< Chi è il lycan più vecchio del branco? >> chiesi.
Anche se in realtà una mezza idea ce l'avevo già.
<< Il nostro guaritore >> rispose Zayn.
<< Chissà perché non ne sono sorpreso >> borbottò Draco.
Scattai fuori la tenda non lasciando nemmeno il tempo di capire il mio gesto ai presenti, correndo verso la casa del lupo che anche mia madre mi aveva indirizzato ad ascoltare.
<< Mia Principessa perché tanta fretta? >> ridacchiò l'interessato, accogliendomi sulla soglia.
Sentii dei passi ovattati alle mie spalle e dall'odore che mi giunse compresi che i miei compagni e mio padre coi suoi fedeli lupi mi avevano seguita.
<< Mamma mi aveva detto di fare sempre affidamento sull'anziano e saggio lycan del branco, mi aveva detto che lui avrebbe sempre saputo rispondere alle mie domande >> rivelai.
<< Lilith era un'ottima apprendista, non è un caso che le sue sensazioni si avverassero nella maggior parte delle volte. Aveva un sesto senso più raffinato rispetto agli altri lupi, era molto più reattiva e sensibile riguardo certi eventi naturali >> annuì.
<< Mia madre era figlia di un lupo e di una demone, non è vero? >> proseguii.
<< Tua nonna non è esattamente una demone, ma potremmo considerarla tale sotto certi aspetti >> concordò.
<< Lilith non parlava quasi mai di sua madre, stando a ciò che mi aveva riferito non l'aveva mai conosciuta perché era stata affidata al padre lycan sin dalla nascita. La madre era sparita nel nulla, senza lasciare alcuna traccia >> s'intromise papà.
Sentii il cuore battere all'impazzata perché avevo la sensazione di aver finalmente trovato la soluzione a tutti i nostri problemi.
<< Non c'è da sorprendersi che Lilith non ti abbia raccontato di tua nonna. Tua madre non ne andava molto fiera, forse per via della sua condizione non molto agiata >> ponderò il vecchio.
<< M-Mia nonna... la madre di mia madre... lei è-è- >> non riuscivo nemmeno a pronunciare il suo nome talmente ero scioccata di ciò che avevo appena compreso.
<< Sì piccola Nike tua nonna è l'antica Regina degli Inferi, spodestata da Lucifero che la rese una sua serva. Tua nonna è Hel, sorella del gigantesco lupo Fenrir >> confermò l'anziano lycan.
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