Farfalle

Era una bellissima giornata per passeggiare tra i piccoli mercatini e Xiè Lián ne aveva approfittato. Tutto sapeva di tranquillità e armonia, ed era la prima volta da quando quel giorno disceso sulle terra, non aveva avuto un momento di tranquillità e nemmeno un po' per se. Fu poi  un pensiero a spegnere il suo sorriso. Huā Chéng. Chissà che fine avesse fatto e se stesse bene. Sarebbe stata una bugia a dire che non ne sentiva un po' la mancanza. La sentiva.

Ma, fu una piccola spilla a farfalla rossa e nera a spiccare in mezzo ad altre, ad attirare la sua attenzione. Chissà poi perché, la sua mente riuscì a paragonarla a lui.

« È molto bella vero ? Le piace ?»
Chiese da dietro la bancarella un tizio basso e tarchiato. Testa rasata.

Per qualche strano motivo, Xiè Lián  esitò un po'  prima di annuire « la prendo » disse, cogliendo dalla tasca larga un sacchino contenente monete. Il tizio gli porse quella spettacolare farfalla.

Una leggera malinconia addombrò i suoi occhi. Non disse nulla. Ma fu quello sguardo a parlare per lui. A nominare quel nome che, ad'alta voce non era più riuscito a pronunciare.

Ricordava ancora il loro ultimo incontro. Era vivido dentro di lui.  Huā Chéng, gli aveva promesso che sarebbe tornato da lui a prenderlo e che avrebbero passato i restanti giorni in compagnia dell'uno e dell'altro. Ma, dopo essere stato esiliato, per un errore che lui non aveva commesso, di lui non ebbe più notizie. Sapeva come venivano trattati i demoni in posti come quelli. Pensieri che poi,  lo portavano sempre ad avere gli stessi rincorrenti incubi.

Era una sensazione angosciante quella che, ogni notte lo faceva sempre svegliare di soprassalto. Sudato e ansimante.

« Fate attenzione. Si sposti ».
Gridò un mercante.

Xiè Lián, guardò in quella direzione, ma non si sorprese nel vedere un mostriciattolo, con la una lingua lunga di fuori corrergli incontro. Si accorse che stava mirando più alla spilla  luccicante, che più a lui.

« Mi dispiace. Ma non te lo permetterò ». Liberò una delle sue bende.

Questa volò dritto verso  il mostriciattolo e lo immobilizzò, facendogli a cadere terra tanti piccoli oggetti. La figura sembrò poi bruciarsi in polvere di ceneri.

« La ringrazio. Se non fosse stato per lei, avrebbe continuato a derubare ogni bancarella. È da forse mezz'ora che cerco di acciuffarlo » ansimò il ragazzo, quasi piegato e con la mani sulle ginocchia.

Xiè Lián sorrise.
« Sembra una cosa naturale qui ».

« Lo è. Ne siamo così abituati, che non ci sorprendiamo più di nulla » il ragazzo posò i suoi occhi nocciola in quelli ambrati di Xiè Lián, per un momento rimase come imbambolato.
« Ma anche lei lo sembra ».
Aggiunse.

Xiè Lián si grattò una guancia.
« È così ».

« Va bene. Si è fatta ora di andare. Dovrò riportare tutte queste cose ai leggittimi proprietari. Ehm. La ringrazio ancora tanto per il suo aiuto » gli sorrise e poi fece un inchino per salutare.

Xiè Lián annuì e salutò a sua volta.

Rimase di nuovo solo.

Il sole stava tramontando, lasciando spazio alla sera e il cielo si era tinto da più colori. Era uno spettacolo mozzafiato. Non ricordava più l'ultima volta in cui riuscì ammirarlo.

« È così bello, non trovi ? ».
Chiese Xiè Lián.

« Lo è ».
Furono solo due parole.

Ma bastò questo per fare voltare Xiè  Lián verso la figura che, li stava seduto vicino. Huā Chéng lo stava guardando.

Qualcosa nel suo petto vibrò e la sua mente si perse nei turbini dei suoi pensieri.

« Ed è una delle poche cose che non mi  stancherò mai di guardare, amico  » disse serio, il suo bel volto illuminato dagli ultimi raggi solari. La benda ancora a coprirgli un occhio e i lungi capelli scuri sciolti che gli ricadevano lungo la schiena.

Bom bom. Bom bom.  Il cuore rombava nel petto. Un vento appena alzatosi spostò qualche ciocca lunga di cappelli di Xiè Lián, facendoglila ricadere davanti al viso. Non ebbe il tempo di capire. Ora, la mano di Huā Chéng li stava spostando quella ciocca, portandogliela dietro l'orecchio, indugiando qualche secondo in più. Erano occhi negli occhi. A pochi centimetri di distanza di viso. Era impossibile per Xiè Lián non percepire quel lento respiro infrangersi come un vento gentile sul viso.  Doveva allontanarsi al più presto da quel pericolo imminente. Eppure, non ci riusciva. Il suo corpo continuava a rimanere fermo, a godersi di quel piccolo tocco innocente. Eppure, gli sembrò che anche per Huā Chéng fosse lo stesso. Nessuno di loro due sembrava intenzionato a rompere quel contatto.

« Amico mio »
disse Huā Chéng.

" Amico". Certo. Quante volte aveva sentito dirglielo. Eppure, mai aveva bruciato come in quel momento.

Come scottato fu impossibile per Xiè Lián non scostarsi da quel tocco. Da quella mano. Non lo fece in modo brusco. Ma gentilmente. Era difficile infatti che lasciasse trasparire i suoi sentimenti, soprattutto quando manteneva il suo stato calmo. Quindi, non pensò che Huā Chéng si fosse accorto di una così piccola accortezza come quella...

Dopo questo piccolo fatto, tutto sembrò tornare alla tranquillità. Come se il momento di prima fosse stato dimenticato. Avevano ripreso a guardare il tramonto, come due amici. Come Huā Chéng voleva che fossero.

Però, sentiva che qualcosa stonasse.

Solo ora si accorse di una farfalla adagiata sul dorso della mano. Sentí il suo cuore mancare di un battito. Forse la presenza dell'altra persona era ancora più vicina di quanto pensasse. Fu questo a farlo voltare di scatto. Ma, di lui non c'era traccia. Impossibile negare un po' la delusione che stava provando. Ma, quelle farfalle che stavano svolazzando intorno a lui erano un ottimo motivo per cui continuare a sperare di rivederlo.

Toccò la spilla che aveva attaccato all'abito, chiudendo per un momento gli occhi,  sperando con tutto il suo cuore, che i suoi pensieri, in qualche modo, ora potessero arrivare a lui.

***

E di nuovo. Si svegliò di soppressalto nel cuore della notte. Le mani stringevano le coperte e il suo corpo era un tremore senza freni. La pelle era imperlata di sudore.

Non ne poteva più di tutta quella preoccupazione. Così, come non poteva più di sopportare quella lontananza. Aveva il bisogno di sentire la sua voce ancora una volta e di quelle braccia che sapevano stringerlo quando c'erano gli incubi a invadere i suoi sogni. Aveva  semplicemente il bisogno di Huā Chéng. Di sapere come stesse e di mettere fine a quegli orribili sogni. Sapeva che Huā Chéng era ancora vivo. Lo sentiva.

Quel pensiero gli fece fuggire una lacrima, cercò di asciugarla. Ma, ne sopraggiunsero altre a quella. 
Qualcosa si appoggió al suo dito. Xiè Lián, la guardò. Poi, guardò verso la finestra aperta, pensò che magari potesse essere entrata da lì. Magari pensare l'incontrario avrebbe fatto sì che, il suo ultimo pensiero si concretizzasse. Ma davvero sarebbe servito a qualcosa?

Bastò un delicato gesto a fare sì che, la piccola farfalla viola si spostasse.
« No. Aspetta. Dove vai ? ».
Chiese disperato Xiè Lián.

Non voleva che se ne andasse. Questo avrebbe significato rischiare di spezzare quella speranza del suo Huā Chéng.

Saltò giù dal letto e seguì la farfalla sino alla finestra. Xiè Lián, cercò di essere il più veloce possibile. Ma, la farfalla lo fu ancora di più. Volò via dalla finestra.

Xiè Lián, si sporse per guardarla volare. Una visione maestosa si ergeva sotto alla sua visuale. Vide miriade di farfalle colorate  volare per l'intero giardino. Poi una folata di vento che constrinse Xiè Lián a ripararsi il viso, lo colpì.

Per l'ennesima volta di Huā Chéng nemmeno l'ombra. Eppure poteva percepire la sua presenza lì. Più forte però.  Ma, perché allora continuava a fargli percepire la sua presenza, se tanto mostrarsi non voleva ?

Perché anche non da lui ? Cosa gli aveva fatto?

Perché ?

Quelle furono solo domande che al momento riposposta non avrebbero avuto. Domande che,  non lo avrebbero fatto  dormire.

***

Quella mattina si era recato nel bosco. Il loro posto segreto. Ogni dove posava gli occhi c'erano solo ricordi. Erano passati tre lunghi anni e lui ancora non aveva mantenuto la sua promessa. Non era venuto a prenderlo.

Lì, vicino a un albero c'era stato il loro primo bacio. Xiè Lián,  sapeva che non fosse stato dettato per dei sentimenti. Quel giorno, mentre erano su degli scogli, Xiè Lián aveva sentito qualcosa agguantargli una caviglia e portarlo giù al fiume.  Ricordava ancora la sensazione di  non riuscire a respirare a causa dell'acqua che gli bloccava il respiro. La paura del momento che ti impediva di ragionare. Il senso di sentirsi tirare sempre più giù. Il non riuscire ad aiutarsi. Aveva gridato il nome di Huā Chéng, che non aveva esitato un secondo a correre in suo aiuto. Non si buttò subito, perché si accorse che che quell'acqua fosse maledetta. Bastò un suo potere a eliminare il demone lì sotto. Xiè Lián non ricordò altro se non che prima di chiudere gli occhi, sentii scendere infondo. L'aria mancava.

I suoi occhi si aprirono di scatto, ritrovandosi un paio di labbra calde e morbide  sulle sue e delle dita a premergli il naso. Huā Chéng. Riuscí a tossire quel poco d'acqua che aveva nel corpo.

« Xiè Lián ».
Aveva sussurrato con viso preoccupato il re dei demoni.

Xiè Lián, improvvisamente e colto da incredulità si ritrovò intrappolato in un abbraccio saldo e disperato.

« Grazie a Dio. Stai bene ».
Gli sussurrò ad un orecchio.

« Sì. Grazie per avermi salvato ».
Rispose, sorridendo.

I due stettero così per un po'. Abbracciati e ancora bagnati per via dell' acqua. Ma a nessuno dei due sembrò importare in quel momento. Erano presi da più ben altro.

Di nuovo quella farfalla gli svolazzò davanti. Sporse un dito e la piccola farfalla si depositò sopra.

« Sei qui ».
Mormorò Xiè Lián, con di nuovo una consapevole a fargli vibrare il cuore.

Non servì a fare il suo nome.

Quel qualcuno ora lo aveva afferrato da dietro.
« Non mi sono dimenticato. Ti porterò via con me. Dove saremo solo io e te » bastò questa frase a fare sì che, una scossa di brividi attraversasse la sua schiena.

Xiè Lián, si voltò.
« Sei davvero qui».
Sorrise dolcemente, circondogli il viso tra i palmi della mano.

Le sue mani furono avvolte in quelle dell'altro. Non esitò a strofinarci il viso.
« In fondo ti ho aspettato per 800 anni senza mai dimenticarmi di te. Altri tre anni non hanno cambiato le cose. Solo che ad attendermi sta volta sei stato tu. Mio Xiè Lián ».

Lacrime salate corsero lungo il viso di Xiè Lián. Finalmente erano di nuovo insieme. Lui sembrava stare bene. Bastava questo. Solo ora poteva dire di essere ritornato a vivere.

« Ti hanno fatto del male ? Come sei riuscito a scappare da lì ? Hanno scoperto il vero colpevole ? ».

Huā Chéng rise. Di  una risata che seppe scaldare il cuore di Xiè Lián.
« Aspetta. Una domanda alla volta. Sono sopravvissuto. Non importa cosa ho dovuto passare. Sono il demone più forte. Non mi faccio sottomettere. Secondo è stato il tuo desiderio a riportarmi da te e terzo no. Credono ancora che sia stato io. Grazie per avermi salvato ».

« Il mio desiderio...».

Huā Chéng annuí. Aveva così tante cose da dire Xiè Lián, ma tutto fu messo a tacere dalle labbra del primo.

Ci mese un po' Xiè Lián a capire cosa stesse succedendo. Solo quando lo riaborò, capì finalmente che Huā Chéng li stava regalando quel bacio che aveva da sempre aspettato e sognato silenziamente. Il cuore trepidava di emozioni. Sentiva quasi di potere toccare il cielo con un dito. Non aveva mai creduto che i suoi sentimenti potessero essere ricambiati. E invece...
« Andiamo lontano. Dove nessuno potrà trovarci e dove finalmente possiamo stare insieme sin quando non lo vorremmo noi » disse Huā Chéng sulle sue labbra.

Gli occhi di Xiè Lián si aprirono e brillarono di una luce propria. In un posto dove sarebbero stati solo loro due. Dove poteva stare con il suo Huā Chéng. Non era un sogno. Sarebbe stato bellissimo.

« Huā Chéng ».
Sì stupì anche lui stesso nell'averlo chiamato per nome. E ripoterlo fare, era come miele ad ogni lettera.
« Portami via con te ».
Aggiunse un momento prima di tuffarsi su quelle labbra.

Circondò le braccia intorno al collo di Huā Chéng, mentre questo aveva preso a tenerlo tra le proprie braccia. In quel modo si sentiva piccolo. Al sicuro. Al posto giusto. A casa.

Le farfalle avevano preso ad avvolgere  le due figure, ma senza invece cancellare una promessa suggellata e una storia appena sbocciata.
                               

                                   The End.


Nota Autrice: be sì. Chiedo scusa se possono esserci errori. Ma, ora essendo già tardi e stanca, correggerò domani. Detto ciò, spero che la storia vi sia piaciuta ^^













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