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Sono in cucina e un forte rumore mi fa sobbalzare in aria.

«HAN JACKSON, BASTA IMPORTUNARE TUA SORELLA!!» urla Jisung dallo studio, mentre sta lavorando sul testo di una dua nuova canzone.

«Papi, è lei che ha cominciato!!» dice Jack, raggiungendo il padre in ufficio, mentre Ahyeon mi raggiunge con uno sguardo triste.

La bambina mi abbraccia all'altezza della vita e mi stringe forte, mentre io stavo cucinando la cena di quella sera.

«Ahyeon, cosa hai fatto sta volta!?» chiedo confusa.
«Ho solo chiesto qualcosa a Jack, ma lui ha iniziato a dirmi su di tutto!!» risponde, lamentandosi.

Jack ha sette anni, mentre Ahyeon quattro, quasi cinque.
Anche se hanno due anni di differenza, non è che vadano d'accordissimo.

Jack sta iniziando a crescere, quindi ha le sue idee strambe, però potrebbe andarci un po più piano con sua sorella.

«Tesoro, lo sai che Jack ha un carattere particolare, soprattutto in quest' ultimo periodo. Quindi non picchiarlo se ti risponde male. Abbi solo un po' di pazienza» le dico, accarezzandole la piccola testolina.

La bimba annuisce e torna in salotto, dove Jackson era già tornato dopo aver parlato con il padre.
Io lascio la cucina incustodita per poco e raggiungo Jisung in studio.

Busso ed entro.
Vedo mio marito lavorare intensamente su un brano nuovo, mentre sta canticchiando qualcosa.
Sorrido: mi piace vederlo così felice.

«Come sta andando?» chiedo, prendendo una sedia e sedendomi accanto a lui.
«Procede tutto alla grande, manca poco e inizio a registrare!» risponde tutto felice, poggiando la sua mano nella mia coscia, gesto che mi fa arrossire.

«Sono veramente felice per te amore»
Istintivamente, lo abbraccio e me lo tengo stretto a me per tanto, e lui fa altrettanto.
Lui mi bacia dolcemente la guancia, per poi guardarmi negli occhi.

Mi mancavano i momenti così, dove siamo solo io e lui, a guardarci negli occhi, attendendo un bacio.
Quei momenti che sembrano non finire mai, quelli che non vorresti finissero mai.

Quei momenti dove il tempo si ferma e ci siete solo tu e lui, a guardarvi negli occhi come se fosse l'ultima volta che lo so fa.
Mi mancavano da morire questi momenti.

Infatti, senza esitare si fionda sulle mie labbra per iniziare un bacio passionale.
Il sapore delle sue labbra è qualcosa di paradisiaco, ed è rimasto uguale al nostro primo bacio.

Mi stacco e penetro nei suoi occhi color castagna.
«Y/n non sai quanto ti amo» mi sussurra.
«E nemmeno tu sai quanto io ti amo, Jisung»

Poi, mi accorgo che avevo lasciato i noodles a cuocere senza supervisione!!
«O capperi! Jis, vado a vedere della cena, così tu puoi continuare tranquillo» dico, alzandomi con foga dalla sedia e rimettendola al suo posto.

«Tranquilla Y/n» dice, per poi ritornare sul testo della sua canzone.

Esco dallo studio e noto con la coda dell'occhio che Jack e Ahyeon stanno chiacchierando insieme, mentre in sottofondo in salotto hanno messo le BABYMONSTER.

Li ho educati bene in fatto di musica, sia io che Jisung.
Le abbiamo sempre amate le BABYMONSTER: infatti, Ahyeon prende il nome proprio da una Idol del gruppo.

E, guarda caso, la sua bias è proprio lei.

Le ho fatto una sorpresa: dato che domani sarà il suo compleanno, dove farà cinque anni, le ho preso i biglietti per un evento a tema BABYMONSTER, dato che è ancora troppo piccola per un concerto.

Vederli non litigare per una volta è rassicurante.
Torno sul piano di lavoro a preparare le verdure per i noodles.

••••

«Ragazzi, è pronta la cena!!» dico, mentre poggio i piatti sul tavolo in attesa che arrivino tutti.

Il primo ad arrivare è Jack, che con velocità prende posto e guarda con ansia il piatto.
Strano abbia fame. Strano!!

Ironia...
Jack è un buco senza fondo, ma rimane sempre e comunque magro.

Poi, arriva la piccola Ahyeon, che si siede accanto al fratello e si fa versare dell'acqua nel suo bicchiere.

E, per ultimo, ci raggiunge Jisung, che bacia la testa di entrambi i bambini e si siede.
Tutti a tavola, do il buon appetito e cominciamo a mangiare.

Stranamente, a tavola regna un silenzio tombale.
Tutti sono impegnati a mangiare il loro piatto di noodles.
Si vede che, sto giro, li ho fatti bene!

«Mamma mia!! Sono stra buoni!» dice mio marito.
Appunto, avevo ragione.

«Sì mami, buonffimi» segue Ahyeon con la bocca piena di noodles.
Rido e continuo a mangiare.

Continua a regnare il silenzio fino alla fine della cena.

I bambini ringraziano e vanno in salotto a riprendere quello che stavano facendo, mentre io e Jisung sistemiamo la cucina.

«Che giornata intensa!» dice mentre mette i piatti nella lavastoviglie.
«Già, non vedo l'ora di dormire»

Lui mi guarda e mi abbraccia.
«Y/n, vai tranquilla a riposare, ci penso io qui»
«Sicuro?»
«Sicurissimo amore»

Gli bacio la guancia in segno di ringraziamento e vado in camera.
Mi distendo sul letto e guardo pensierosa il soffitto.

Qualcuno bussa alla porta, e io faccio entrare.
Ahyeon arriva e si distende di fianco a me, abbracciandomi in vita.

«Tutto bene, mamma?» mi chiede.
Io la guardo con occhi dolci. «Sì tesoro, sono solo stanca, tutto qui.»

«Puoi raccontarmi qualcosa stasera!?» mi supplica.
Sbuffo contenta. «Va bene, basta che ti lavi e ti vesti e vai a letto e ti raggiungo»

Senza esitare, si alza e corre verso il bagno per lavarsi i denti.
La sua determinazione la adoro.

••••

Mezz'ora dopo, Ahyeon è nel letto in attesa del mio arrivo per raccontarle una storia prima di dormire.

Entro e mi siedo sul bordo del suo letto, accarezzandole il viso morbido.
«Allora cucciola, cosa ti racconto stasera?»

Lei mi guarda pensierosa, poi risponde:
«Voglio sapere la storia su te e papà»

Questa sua risposta non me la sarei mai aspettata.

«La storia tra me e papà?» dico a mo' di pappagallo, perplessa.
«Sì! Sono curiosa!!»

Sorrido.
Non rivivo il passato da anni ormai...

«Vedi, tutto è cominciato quando io ero in quarta superiore e vivevo ancora in Italia, il mio paese natale, ed io gli ho mandato il primo di infiniti messaggi...»

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