Sposami
Una volta arrivata a casa, corsi su per le scale per andare da Jordan.
Quando Lucas mi vide venne verso di me
-Hei Annie siete arrivati, com'è andata? Tutto bene?
(In Lucas c'era un so' che di strano, il tono che aveva, o il modo di fare, sembrava volesse nascondermi qualcosa.)
-Si Lucas tutto bene, pensavo peggio. Ma piuttosto, come sta Jordan? La febbre è scesa? Avete chiamato il dottor French?
Posso vederla?
-Annie ascoltami un attimo per favore, devi stare a sentirmi ed essere forte.
Vedi quando siamo andati via Jordan ha avuto delle convulsioni, a causa della febbre alta, quando il dottor French è arrivato aveva perso i sensi da almeno cinque minuti non rispondendo così ai trattamenti.
Rimasi immobile ad ascoltare Lucas, le sue parole sembravano rimbombare nella mia testa creando solo confusione.
-Lucas non capisco cosa vuoi dirmi, Jordan come sta adesso? Si è ripresa? È fuori pericolo?
Lucas non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi.
-Voglio vedere Jordan dissi
-Annie aspetta non sei ancora pronta
-Pronta per cosa Lucas? Ho bisogno di vederla
Spostai di peso Lucas con tutta la forza che avevo in corpo e aprì la porta della cameretta di Jordan.
Rimasi bloccata, le mie gambe sembravano di pietra, il letto di Jordan era circondato da macchine e lì, proprio sopra, c'era lei piccola indifesa con dei tubi che le coprivano il faccino e altri attaccati alle sue braccia, non avevo parole, non riuscivo a pensare volevo solo svegliarmi da quell'incubo. Lucas che mi era venuto dietro mi prese per mano.
-Annie vieni usciamo da qui
Lo guardai, scoppiando in lacrime:
-Ma com'è potuto succedere Lucas? Era andato tutto bene, perché perché?
Fra mille singhiozzi continuavo a strattonare Lucas
-Dimmi è in coma vero? Per questo non si sveglia? Magari sta solo dormendo
-Annie ti supplico smettila di fare così, possiamo solo aspettare e pregare affinché si svegli
-No Lucas guarda adesso la chiamo e si sveglia.
Andai vicino al letto, cominciai a chiamarla:
-Piccola sono Annie dai svegliati dormigliona dobbiamo giocare vuoi?
Cominciai a toccarla a stringerle la mano, volevo toglierle tutti quei maledetti tubi
-Annie santo cielo ma che succede?
In tutto questo Alex era rimasto giù, pensando che io dovessi parlare con Lucas, ma quando sentì le mie urla ci raggiunse e vedendo ciò impallidi'.
Quando lo vidi, corsi ad abbraciarlo
-Alex hai visto, Jordan è in coma ma perché è successo perché?
Il dottor French che era nella stanza per monitorare Jordan vedendomi così sconvolta disse:
-Ragazzi dobbiamo sedare Annie rischia davvero di sentirsi male è troppo agitata.
Lucas venne verso di me
-Annie adesso calmarti, siamo tutti sconvolti ma dobbiamo farcene una ragione, dobbiamo essere forti per lei.
Le parole di Lucas erano sprecate non riuscivo a recepire niente sentivo solo un grande vuoto, divorarmi l'anima.
Non vedendo nessuna reazione alle sue parole, Lucas venne verso di me e mi schiaffeggio'.
-Lucas? Ma cos'hai fatto? Sei impazzito?
Alex avendo visto tutta la scena aggredi' verbalmente Lucas
-Non vedi che non ragiona?
Lo schiaffo di Lucas mi riportò con i piedi per terra, sentivo la guancia bruciare, lo guardai
-Annie perdonami non so cosa mi sia successo, ma non posso e non voglio vederti soffrire mi fa male sono uno stupido scusami.
-Lasciami Lucas non devi più avvicinarti a me, devi far finta che non esisto, non sono mai esistita per te, come tu per me, maledico il giorno che ci ha fatto incontrare riesci solo a fare del male a tutte le persone che ti conoscono e vogliono bene, ma adesso è veramente finita.
-Annie ora devi calmarti fallo per Jordan e per me ti prego vieni usciamo da questa stanza.
Alex con molta calma e pazienza riuscì a farmi uscire.
Andammo in cucina mi fece sedere e mi diede un po' d'acqua.
-Fai un bel respiro Annie, calmati e torna lucida, io sono qui per te a tua disposizione, puoi chiedermi qualunque cosa.
Ero in preda alla disperazione, era come se tutto mi stesse sfuggendo dalle mani.
-Abbracciami Alex ti chiedo solo questo, stringimi forte per favore.
Alex non se lo fece ripetere due volte mi prese fra le sue braccia e mi strinse a sé
In quel momento, avrei voluto che tutto si fermasse, avevo paura dello scorrere del tempo più le ore passavano, più temevo per Jordan.
-Annie ma perché tremi? Ti prego calmati, abbi un po' di fiducia vedrai che tutto si sistemera' e Jordan tornerà da noi. Annie non costringermi a farti sedare dal dottor French sai che lo faccio, adesso ti faccio una tisana, da brava la bevi tutta e poi cerchiamo di riposare un po'. Ci siamo capiti Annie? Non voglio sentire storie.
Le premure, le attenzioni di Alex non mi dispiacevano proprio, anzi mi lusingavano da morire solo una cosa era strana il fatto che venisse tutto da Alex e non da Lucas.
Una volta bevuta la tisana mi misi sul divano in cucina.
-Vieni Annie lascia che ti abbracci cerca di dormire un po', ci sono io per qualunque cosa, lascia che mi prenda cura di te.
Mi strinsi ad Alex, lui continuava a guardarmi negli occhi senza distogliere lo sguardo arrosii.
-Cosa c'è Annie non dirmi che ti ho messa in imbarazzo non me lo aspetto da te
-Non fare lo stupido Alex sai che non mi sei indifferente quindi ti prego di non fare così
-Non sto facendo niente Annie ti sto solo guardando, non posso?
Mi accarezzo' il viso partendo dagli occhi, passò al naso per arrivare alla bocca.
-Basta Alex adesso smettila!
Non mi diede il tempo di parlare, mi ritrovai con la sua bocca sulla mia non riuscì a respingerlo, lasciai che mi baciasse, ma la cosa più grave era che io stavo ricambiando quel bacio. Lui continuava a stringermi sentivo tutta la sua passione il suo desiderio, il suo trasporto cose che non avevo mai provato con Lucas nonostante ci fossimo baciati più volte. Improvvisamente tornai alla realtà, trovai la forza di respingerlo, lo allontanai.
-Perché Annie? Non lo volevi anche tu? A me è sembrato di si
-Alex ti prego non è il momento né tantomeno il luogo adatto per queste cose, ne riparleremo al momento giusto.
-Hai paura che ci veda Lucas, è così?
-Anche questo Alex è un insieme di cose, ma ti supplico se ci tieni a me davvero come dici, dobbiamo smetterla qui, adesso.
-Lo faccio solo per rispetto di Jordan ma non finisce qui Annie.
Dopo aver parlato un po', la tisana cominciò a fare effetto. Mi addormentai fra le braccia di Alex.
Durante la notte mi svegliai con la gola molto secca, sicuramente per quanto avevo pianto, così andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, ma quando aprii' la porta vidi Lucas, non avendo nessuna voglia di vederlo decisi di non entrare.
Quando però stavo per richiudere la porta sentì la sua voce fra mille singhiozzi, mi bloccai.
"Ho sbagliato tutto lo so, ho fatto male a tanta troppa gente che mi vuole bene, Annie la amo più della mia vita l'ho amata da subito, da quando l'ho stretta a me per il temporale, allora ho capito che l'avrei amata per sempre. E poi c'è Jordan, la mia piccolina mi sa consolare, mi fa ridere quando sono triste, sa anche sgridarmi se sbaglio è il mio angelo custode ti prego Signore non portarmela via non può pagare lei per i miei errori non punirmi così non potrei sopportarlo ascoltami ti prego"
Avevo il cuore in pezzi non avevo mai visto Lucas così provato potevo sentire tutto il suo dolore per Jordan, il suo senso di colpa. Non riuscì ad essere indifferente così entrai
-Lucas?
-Annie sei tu scusami se ti ho svegliata torna a dormire appena sarà tutto finito ti giuro che non mi vedrai mai più spariro' per sempre dalla tua vita.
Mentre lui continuava a parlare mi avvicinai, lo zittii con una mano.
-Siamo tutti provati Lucas per questa notte non pensare a niente hai bisogno di dormire un po'. Vieni con me sul divano
-Ma c'è Alex
-E allora? Il divano è grande abbastanza anche per tre.
Quando ci sistemammo Lucas mi prese per mano.
-Annie io voglio chiederti ancora scusa per tutto, per essere piombato nella tua vita, creando al momento solo scompiglio, ho rovinato tutto tu potevi essere la mia occasione, potevo forse ricominciare, invece ho distrutto tutto come sempre.
Mi faceva male sentire Lucas parlare così, era davvero sconvolto.
-Non pensiamoci adesso Lucas, cerchiamo di dormire un po' nella speranza che Jordan domani sia di nuovo con noi.
Ci addormentammo.
La mattina seguente un caldo raggio di sole entrò in cucina illuminando tutto, mi svegliai guardai i ragazzi e capii subito di non aver sognato, ma tutto quello che pensavo di aver immaginato era realmente successo mi venne da ridere
Quando tentai di alzarmi loro si erano appena svegliati.
-Ei Annie ma dove vai?
-In cucina a fare un po' di caffè
-Come mai stai sorridendo?
-Niente pensavo
-Pensavi, o forse ci prendevi in giro?
-Dai Alex non essere sempre il solito malpensante
-Allora non avrai niente da dire se ti facciamo un po' la guerra!
Improvvisamente come due bambini cominciarono a lanciarmi i cuscini non dandomi nemmeno il tempo di ripararmi.
-Ragazzi dai un po' di silenzio e' ancora presto.
La frase che avevo appena detto ci riportò indietro con la mente a tutto e quello che era successo nelle ultime ventiquattrore, ma soprattutto a Jordan.
Corremmo su per le scale, verso la stanza di Jordan, quando entrammo con nostra grande sorpresa, trovammo Jordan seduta sul letto, tutte le macchine staccate, che chiaccherava con Jane ed Harriet.
-Ciao piccolina ti sei svegliata? Avevo tanta paura di non vederti più di non vedere più i tuoi occhioni perdonami se sono stato cattivo scusami.
Lucas non riusciva nemmeno a parlare per l'emozione gli uscivano più lacrime che parole.
-Scusa zio Lucas è vero mi trovavo in un giardino pieno di fiori, c'erano tanti bambini che volevano giocare con me, ma mentre giocavo con loro ho sentito che mi stavi chiamando così ho deciso di tornare mi dispiace zio Lucas, disse Jordan con la sua vocina.
-Non devi scusarti di niente Jordan l'unica cosa che importa è che adesso stai bene e che sei di nuovo con noi.
Quando Lucas finalmente si staccò da Jordan, le andai io vicino.
-Menomale che sei tornata piccola, non so davvero cosa avrei fatto senza te ti voglio un mondo di bene.
-Hanno tutti ragione se non avessi litigato con me non sarebbe successo tutto questo perdonami Jordan disse Alex pentito di tutto.
-Va bene siete tutti perdonati, adesso posso avere qualcosa da mangiare che muoio di fame?
Scoppiammo tutti a ridere sembrava come se ci fossimo liberati da un enorme peso.
-Harriet porti qualcosa a Jordan?
-Certo signora Swich con piacere
-No Harry vado io tu sarai stremata, sei stata al suo capezzale tutta la notte
-Davvero Harriet non ti sei mossa?
-Si non riuscivo a lasciarla
-Grazie di tutto Harriet va pure hai tutto il giorno libero te lo meriti ci vediamo domani.
Accompagnai Harriet alla porta.
-Grazie di tutto Harry, hai fatto ciò che dovevo fare io
-Tranquilla Annie hai altro a cui pensare cerca di chiarire i tuoi sentimenti e prendere una decisione è la cosa più giusta per tutti.
-Lo so ma non è facile, ma ti prometto che ci proverò a domani.
Quando Harriet andò via, andai in cucina, accesi la macchina del caffè, e cominciai a preparare i biscotti al cioccolato per Jordan, quando entrò Jane.
-Ciao Jane ma quando sei arrivata? Non ti ho proprio sentita
-Sono arrivata stanotte mentre tutti dormivate. Ti ho vista sul divano con i ragazzi, questo significa che avete chiarito?
-Vedi Jane diciamo che sono successe un po' di cose mentre eri via
-Guarda che so tutto Annie, Jordan mi ha informata
-È proprio una biricchina, ma come farei senza di lei. Si è vero, ma vedi Jane ancora ci sono cose che non capisco e poi adesso sono molto confusa.
Jane venne verso di me e mi prese le mani:
-Ascoltami Annie io non posso dirti cosa fare, solo tu lo sai però credimi devi prendere una decisione è giusto per tutti.
-Lo so è che davvero non ci sto più capendo niente, io amo Lucas da morire, avrei fatto di tutto per stare con lui, ma adesso alla luce di tutto quello che è successo, non lo so. Con Alex è diverso provo sensazioni diverse che, ovviamente non provo con Lucas. Hanno due modi di dimostrarmi che tengono a me, totalmente diversi, come sono loro del resto e questo, proprio questo mi manda in confusione.
Io non voglio ferire nessuno dei due e tanto meno perderne uno, ma so che è inevitabile, sto solo cercando di prendere tempo.
-Annie credimi, ti capisco però per loro è peggio perché così accrescono il loro odio, la loro rivalità e questo non va bene.
I ragazzi hanno bisogno di mettere una pietra sul passato per potere ricominciare una volta e per sempre, magari ripartendo proprio da te.
Tu, Annie non sei il loro punto di arrivo, ma di partenza dopo di te torneranno a vivere. Ascoltami parla con entrambi solo così potrai capire e mettere fine a tutto.
Adesso vado che Jordan mi chiama tu pensa a quello che ti ho detto.
-Comunque grazie Jane di tutto.
Rimasi sola in cucina con i miei pensieri, quando entrò qualcuno, era Lucas.
-Ei Annie che fai qui tutta sola?
-Sto preparando un po' di caffè ne abbiamo bisogno tutti penso. Tu piuttosto come stai?
-Meglio Annie grazie a te, stanotte sono stato malissimo, il pensiero di Jordan in coma mi stava uccidendo, per non parlare di ciò che ho fatto a te, facendoti scappare da me, per rifugiarti fra le braccia di Alex. Perdonami Annie!
Dette queste parole, mi venne proprio davanti mi prese le mani e guardandomi negli occhi mi disse:
-Ti amo Annie, adesso posso confessarlo a te, ma soprattutto a me stesso, è strano pronunciare queste parole, ma non posso continuare a negare ciò che provo. Voglio te Annie, voglio viverti giorno per giorno, addormentarmi con te e svegliami con te, voglio condividere ogni singolo momento della mia vita solo con te per il resto dei miei giorni.
Mi tremavano le gambe, le mie orecchie stavano sentendo qualcosa che non avrei mai pensato di udire.
"-Sposami Annie diventa mia moglie" andiamo via da questa città e ricominciamo insieme la nostra nuova vita.
Rimasi in silenzio, non so per quanto avevo desiderato che Lucas mi dicesse quelle parole e sicuramente non ero indifferente alla sua dichiarazione ma adesso dopo il bacio con Alex sicuramente era cambiato qualcosa.
-Lucas forse stai correndo un po' non pensi?
-Annie mi ami ancora?
-Lucas sai cosa provo per te ma adesso è diverso.
-Cosa c'è di diverso Annie? Siamo sempre noi o no? È successo qualcosa?
-Senti Lucas io non posso mentirti è giusto che tu sappia, Alex mi ha baciata ed io non mi sono tirata indietro, mi dispiace.
-È un bastardo ma non la passerà liscia vedrai.
(Lucas era davvero arrabbiato forse non l'avevo mai visto così)
-Lucas ti prego di calmarti la colpa è anche mia forse l'ho spinto a farlo non lo so, ma credimi non è stato contro la mia volontà.
-E allora ti ho persa Annie è questo che vuoi dirmi? È tutto finito? La magia che c'era nei nostri sguardi, il nostro sfiorarci le mani, o i baci rubati così, all'improvviso? Non è rimasto più niente?
-Ti prego Lucas devi darmi un po' di tempo ho bisogno di capire e diciamo che Alex a modo suo sta cercando di aiutarmi.
-Si come no baciandoti per portarti via da me, un bel modo di aiutarti complimenti.
-Vedi Lucas ma perché sei così poco fiducioso negli altri, sempre pessimista.
-Ho smesso di fidarmi degli altri, sto pagando un prezzo troppo alto per averlo fatto.
-Si Lucas hai ragione, ma anche Alex sta pagando un prezzo alto, o mi sbaglio? Allora perché non cercate un punto d'incontro? Non può essere tutto perduto
-Annie dopo due anni di silenzio assoluto, l'unico punto d'incontro sei stata tu, quindi o ti perderà lui, o io e la rivalità non finira' mai.
-Rivalità Lucas? È così che la pensi? Ormai non vi e' rimasto più niente, solo il rimpianto per non aver fatto quello che dovevate, quando potevate.
Giuli ha avuto la peggio, ha pagato con la vita la vostra testardaggine, ma voi, tu e Alex potete smettere con questa guerra inutile piena di odio, a cosa serve ormai.
Improvvisamente entrò Alex in cucina
-Lucas non c'è perdono per ciò che hai fatto, non mi passerà mai questo odio, vorrei vederti morto mi hai capito? Morto!
-Alex ti prego smettila sono stata io a cominciare
-Tu stanne fuori Annie non c'entri in questa storia.
Alex si scagliò contro Lucas sferrandogli un pugno, che lui riuscì a schivare facendolo finire contro la porta.
-Adesso smettila Alex anche io non vivo più da quel maledetto giorno, ma non posso tornare indietro, cosa vuoi che faccia?
Alex provò di nuovo a colpirlo ma senza riuscirci aveva la mano sanguinante per il colpo di prima.
-Adesso basta! Siete davvero due pazzi incoscienti dissi, ma cosa credete di risolvere facendo così?
-Annie ti ho detto di starne fuori!
Mi gridò nuovamente Alex
Non trovando nessuna motivazione, per farli smettere mi misi in mezzo.
-Annie ma cosa fai? Togliti
-E no Alex tu mi dici che la cosa non mi riguarda che non ha a che fare con me, ma sei sicuro?
Ti ricordo che se io sono in questa situazione devo ringraziare voi, pensi che tutto quello che mi è successo me lo sono cercata? Hai ragione è così, ma solo perché voglio aiutarvi a cancellare questo odio, voglio che torniate come una volta a volervi bene e a stimarvi e poi c'è quello che provo per voi, che non mi so spiegare, ma che vorrei tanto, per non farvi altro male.
Mi scese una lacrima. Alex mi venne incontro e con la mano sanguinante asciugo' il mio viso.
-Scusami Annie hai ragione mi dispiace farti soffrire sei l'unica persona che non lo merita.
-Non importa Alex a me interessa solo risolvere questa situazione una volta per tutte, guardati sei sconvolto.
Gli presi la mano ferita.
-Dai cominciamo con il medicare la mano.
Alex mi guardò profondamente negli occhi e sfiorandomi il viso mi bacio'.
(Era davvero assurdo tutto quello che stava accadendo, la mia mente, ma soprattutto il mio cuore non capiva più cosa provasse per ciascuno dei due.)
In tutto il mio ragionamento, mi dimenticai che io e Alex non eravamo soli, ma c'era anche Lucas.
-Ho capito è meglio che vada, prima di compiere qualcosa di cui potrei pentirmi dopo.
Lucas uscì sbattendo la porta.
Non potevo lasciarlo andare via così, dovevo chiarire con lui.
-Alex lasciami ti prego devo parlare con Lucas non può andarsene così
-No Annie non andare resta con me.
-Devo farlo Alex, dammi cinque minuti.
Lo raggiunsi lungo il vialetto della proprietà degli Swich.
-Lucas aspettami ti prego, ma dove vai, ho bisogno di parlarti per favore ascoltami
-Io invece ho bisogno di allontanarmi prima che spacchi tutto.
Per una volta fui io ad afferrargli il braccio.
-Fermati Lucas, vuoi guardarmi?
Si voltò e ci ritrovammo uno di fronte all'altro, vicinissimi come tante volte era successo.
-Mi dispiace tanto, se ti senti ferito, ma non è mia intenzione credimi, ci sono cose che non so controllare, proprio perché ho bisogno di fare chiarezza, devi solo darmi tempo.
-Si da me vuoi tempo mentre da Alex ti lasci baciare, bel modo di riflettere non c'è che dire.
-Forse hai ragione Lucas, però devi ammettere che la colpa è anche tua. Se tu non mi avessi respinta, magari non saremmo a questo punto. Ti ho rincorso per tanto, troppo tempo e, adesso, le cose sono cambiate però credimi io ti amo Lucas e lo sai, ma non posso ignorare tutto quello che è successo, ho bisogno di riflettere, vedere dentro il mio cuore.
-Allora se mi ami come dici, perché non vieni via con me?
-Alex ha bisogno di me, non posso lasciarlo così.
-Già Annie sono sempre gli altri ad avere bisigno, io non ho mai il diritto di chiedere niente.
Lucas mise la sua mano fra i miei capelli, si avvicinò al mio viso per baciarmi ma io istintamente mi voltai sfuggendo al suo bacio.
-Come pensavo Annie si è davvero spezzato qualcosa.
-Cosa farai adesso? Gli chiesi
-Penso che me ne tornerò a Londra per un po', non ho nessun motivo per restare, ho bisogno di cambiare aria, fare nuove amicizie e magari riscoprirne di vecchie.
Ciao Annie ci si vede, forse.....
-No Lucas non andare ti prego, io ho bisogno di te per favore non mi lasciare
-Sei tu Annie che mi hai lasciato, hai fatto tutto da sola.
-Promettimi che ti farai sentire almeno questo puoi farlo
-Penso che sarò davvero impegnato, ma tutto è possibile. Non ti scorderò Annie, su questo puoi giurarci.
Mi prese le mani, le bacio' e andò via senza voltarsi indietro.
Non potevo credere che stava succedendo davvero avevo il cuore a pezzi, stavo realizzando che forse l'avevo perso per sempre, che magari non l'avrei rivisto mai più.
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