L'amore più grande
Adesso che avevo scelto cosa fare l' unica cosa che mi preoccupava davvero, fifona per come sono, era la "modalità di ritorno nel mio corpo".
Quando chiusi gli occhi tutto si oscurò, era come se stessi camminando lungo un viale che sembrava non finire mai, attorno non c'era niente, mi tremavano perfino le gambe per la paura.
Ma dico io con tutto quello che avevo affrontato, esperienza post-mortem inclusa, avevo ancora paura del buio!?!?
Persa fra le mie fisime continuando a camminare, fimalmente vidi una porta, o almeno questa mi sembrava.
Arrivata davanti, afferrai la maniglia e la girai.
Anche questa volta fui avvolta da una luce molto intensa, quasi quasi pensavo di aver sbagliato "strada" ed essere tornata indietro, piano piano invece cominciai ad aprire gli occhi e mi accorsi che quella luce non era altro che quella della stanza dell'ospedale dove mi trovavo.
Lentamente cominciai a guardarmi intorno, dovevo riprendere confidenza con il mio corpo. Il mio sguardo si posò là, proprio su Lucas che dormiva accanto a me su una sedia tenedomi per mano. Fui felice di rivederlo avevo avuto paura di dimenticare il suo volto.
Mi resi subito conto di non poter parlare a causa del respiratore. Così provai a stringere la mano di Lucas che, in un attimo si svegliò guardandomi incredulo.
Con gli occhi pieni di lacrime e, la voce rotta dall'emozione mi disse:
-Mio Dio Annie finalmente ti sei svegliata!
Sapevo che non potevi arrenderti, abbi un po' di pazienza vado a chiamare il dottor Franch.
Quando il dottore arrivò nella stanza mi guardò fra mille lacrime e sorrisi dicendomi:
-Adesso tolgo il respiratore Annie così potrai parlare al mio tre trattieni l'aria, va bene?
Con la testa gli feci cenno di si.
Quando il dottor French tolse il tubo mi sentì come risucchiare, infatti cominciai a tossire.
-Tranquilla Annie va tutto bene è tutto normale respira lentamente vedrai che va meglio, non avere fretta.
Seguendo ciò che mi diceva il dottore piano piano, ripresi il mio ritmo.
-Adesso posso abbracciarti Annie, sapevamo che non ci avresti lasciati, non posso credere ancora ai miei occhi.
Mentre parlavo con il dottor French, non riuscivo a distogliere lo sguardo da Lucas.
Era lì fermo, immobile, mi gurdava senza riuscire a dire niente, le lacrime gli scendevamo lungo il viso, senza interruzione. Mi faceva troppo male vederlo così provato.
Adesso potevo essere veramente sicura del suo amore, non si sarebbe disperato tanto, se non mi avesse amata realmente.
-Annie ti lascio con Lucas, avrete un sacco di cose da dirvi, io nel frattempo vado a fare un giro di telefonate per avvisare tutti della bellissima notizia.
Il dottore andò lasciandomi con Lucas.
-Allora Lucas hai intenzione di dirmi qualcosa, o vuoi solo continuare a piangere? Basta lacrime ti prego, penso che tutti ne abbiamo versate davvero tante, troppe. È ora di ricominciare da zero ti prego dimmi qualcosa.
Lucas senza dirmi una parola venne verso di me si inginocchio' davanti al mio letto e posò il suo viso sulle mie gambe.
-Perdonami Annie per tutto quello che ti ho fatto, da quando mi hai conosciuto sono stati solo guai, problemi, inganni e bugie.
Perdonami se non ti ho saputo dare ciò che volevi, che meritavi. Sono stato talmente egoista da pensare solo a me, talmente orgoglioso da credere di poter risolvere tutto da solo senza chiedere aiuto a nessuno e, tutto questo solo per non far soffrire Alex, più di quanto non soffrisse già. Ma alla fine ho ottenuto tutto il contrario, l'odio di Alex, il disprezzo di tanta gente che voleva bene a Giuli, ma soprattutto la tua perdita, la perdita di quell'amore, aspettato e rincorso per tanto tempo.
Quindi Annie se tu non vorrai più avere a che fare con me, con tutti gli Swich, sappi che accetterò mio malgrado la tua decisione, nonostante ti ami immensamente.
Quando Lucas fini' di parlare, rimasi in silenzio a guardarlo.
Lui era davvero sfinito da tutta questa storia gli si leggeva in faccia, aveva davvero sofferto tanto e stava pagando un prezzo forse troppo alto. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.
-Allora Lucas sono contenta di questo tuo esame di coscienza finalmente hai capito che non puoi fare sempre tutto da solo e che non puoi scegliere pure per gli altri, anche se a fin di bene. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno sia nel bene che nel male.
Comunque dopo questo chiarimento, se non hai nulla in contrario, io vorrei ancora essere la tua ragazza.
Lucas mentre parlavo aveva un aria rassegnata, quindi quando mi sentì dire quella frase, mi guardò incredulo.
-Annie sei sicura di ciò che dici?
-Io si Lucas, tu forse ci hai ripensato!
-Ma stai scherzando? Io pensavo che dopo tutto quello che ti ho fatto passare non volessi più saperne di me, di noi, di tutta la famiglia insomma.
-E' vero Lucas ne ho passate tante, ma anche tu, Alex, Jane e tutti coloro che hanno a che fare con questa storia, ne avete passate, quindi, penso che siamo pari o quasi visto che io sono anche andata anche nell'aldila'!
Scoppiai a ridere dopo questa frase. Lucas invece si alzo' si sedette sul letto proprio di fronte a me. Mi prese il viso fra le mani e mi disse:
-Ti amo infinitamente Annie, sei arrivata e hai ridato un senso alla mia vita e, per questo non potrò mai esserti più che grato. Grazie di tutto.
-Adesso, Lucas puoi baciare la sposa dissi sorridendo.
Ovviamente ci baciammo e fu come tornare indietro, come se in quel bacio, tutta la mia vita mi stesse scorrendo fra le mani.
Presi da quel momento magico ci dimenticammo di tutto il resto, fino a quando non bussarono alla porta.
-Avanti, chi è?
Quando si aprì la porta, vidi i miei genitori. Le lacrime scesero da sole.
-Mamma, papà quanto mi siete mancati. Venite lasciatevi abbracciare.
-Annie figlia mia adorata pensavo che non ti avrei più rivista, non riuscivo a darmi pace, mi sentivo troppo in colpa.
-In colpa mamma, ma perché?
-Perché ti avrei dovuta salvare quando potevo, invece non ho fatto niente.
-No mamma, tu non hai colpa di niente mi hai lasciata libera di scegliere cosa fare come sempre ed io, per questo ti sarò eternamente riconoscente, è così che mi hai aiutata a crescere credimi.
Dopo tutte queste confessioni finalmente mi abbracciarono.
-Comunque visto che sei un po' sciupata, adesso ci penso io a rimetterti in forze preparo subito i tuoi dolci preferiti.
-Certo mamma non vedo l'ora di poterli rimangiare, mi sono mancati anche loro.
Parlando parlando, bussarono nuovamente alla porta. Quando stavolta Lucas la aprì, cominciai a sorridere. Vidi subito la mia testolina nera con i suoi grandi occhioni verdi, era la piccola Jordan.
-Ciao piccolina! Quanto mi sei mancata, vieni a darmi un bel bacio?
Quando le dissi così Jordan non resistette e corse verso di me con tanta foga, da non accorgersi della flebo che mi si staccò dal braccio.
-Dai Jordan stai attenta, sei sempre la solita.
Jane la riprese con tono arrabbiato. Nonostante il rimprovero Jordan non si sarebbe staccata da me per nessuna ragione al mondo.
-Scusami Annie mi dispiace tanto, mi disse in un mare di lacrime.
-Non fa niente piccolina, se tu sei con me niente mi può fare male.
-Tranquilli adesso ci penso io, la flebo è solo uscita dalla vena, la risistemiamo subito. Lasciamo che Jordan sfoghi tutto il dolore accumulato in questi mesi.
E si il dottor French aveva proprio ragione Jordan in questi mesi era stata veramente male non era andata più a danza, non giocava, né disegnava e, ancora peggio non ha mangiato più dolci da quel maledetto giorno.
Non riusciva a fare niente di tutto quello che facevamo di solito assieme.
-Tranquilla Jordan adesso che sono tornata, non ti lasciero' più, torneremo a fare tutto quello che abbiamo sempre fatto, a cominciare dai nostri biscotti.
Ovviamente anche Harriet e Jane furono contente di vedermi.
-Finalmente sei tornata amica mia. Ti voglio tanto bene!
-Anche io te ne voglio Harriet, pensavi davvero che ti potessi lasciare? E no, non avrei mai potuto lasciare nessuno di voi perché siete tutti, la mia famiglia.
Ero talmente presa da tutto quello che era successo, che stavo dimenticando la persona più importante: Alex!
Ma come mai non era qui assieme agli altri? Perché nessuno ne parlava?
-Scusate ma Alex in tutto questo dov'è? Come mai non è qui?
Jane vedendo la mia insistenza mi aggiorno' sui nuovi eventi.
-Allora Annie Alex ti saluta è felicissimo che ti sei ripresa e non vede l'ora di rivederti.
-Ma allora perché non è venuto? Cosa aspetta?
-Alex ha deciso di tornare a Parigi, ha bisogno veramente di staccare la spina. Mi ha detto di salutarti, di dirti che non ti dimenticherà mai, sei stata la prima persona che abbia amato realmente, da quando e' morta Giuli. Sei stata importante Annie per lui e non ti ha mai mentito su niente.
Ti ringrazia per averlo amato, perché sa che in qualunque modo tu l'abbia fatto, l'hai comunque amato e per avergli creduto.
Sei speciale Annie e se mai potesse esserci una seconda occasione non se la lascierebbe scappare, ma la paura, il rimorso per averti quasi uccisa, l'ha davvero scosso per questo ha deciso di andare via. Un giorno quando tutto sarà passato tornerà per rivederti, ma fino ad allora gli basta sapere che sei felice.
Rimasi di sasso nel sentire quelle parole. Non poteva finire così.
-Dico ma davvero pensa di cavarsela così? Io devo parlargli è necessario.
-Annie se Alex per stare bene ha bisogno di allontanarsi da noi, è giusto lasciarlo andare.
-Si Lucas per me va bene, ma prima che vada io devo dirgli qualcosa di veramente importante, potrebbe cambiargli la vita. Credetemi per favore.
-Jane, quando parte?
-Domani Annie
-Domani! E lo lasciate andare via così?
-Annie ci abbiamo provato a portarlo qui, ma ci ha risposto che per lui e'meglio così, gli basta sapere che stai bene e che sei felice.
-Cos'altro possiamo fare, prenderlo di peso?
L'idea non era di certo male. Guardai Lucas e Jane.
-Allora ragazzi dite pure ad Alex che se non sarà lui a venire da me, andrò io da lui, a costo di dover fermare l'areo sulla pista e sa che lo faccio.
Questi discorsi mi stavano affaticando un po' Lucas vedendomi molto agitata intervenne.
-Va bene Annie basta così, ti giuro che domani Alex verrà, fosse l'ultima cosa che faccio però adesso tranquillizzati.
Arrivata la sera, il dottor French fece uscire tutti dalla stanza per poter riposare e, come sempre Lucas fu l'ultimo ad andare via.
-Ok Annie vado anche io, riposati e non pensare a niente.
-Scusami Lucas se sono così insistente, ma credimi ho dei buoni motivi, quindi ti prego di convincere Alex è soprattutto per lui che sono tornata.
-Tranquilla ti credo. Tutte le volte che non mi sono fidato di te, ne ho pagato le conseguenze, quindi adesso ho imparato, c'è sempre una buona ragione dietro ogni tua azione.
-Grazie sempre Lucas per tutto.
Lucas si sedette sul letto con la mano mi accarezzo' il viso baciandomi sulla fronte.
-Grazie a te Annie per essere come sei. Ti amo
Quando anche Lucas andò via rimasi sola a pensare a tutto quello che era successo, che avevo "vissuto" e, mi chiedevo se era reale o solo frutto della mia immaginazione. Ma poi riguardavo quella lettera che stringevo fra le mani da quando mi ero svegliata e mi rendevo conto, che tutto era realmente accaduto.
Come mi rendevo sempre più conto che tutto forse era davvero già scritto, proprio come diceva Giuli.
La mattina seguente, ancora prima che passassero i medici per i controlli di routine, Lucas aprì la porta.
-Buongiorno Lucas! Come mai così mattiniero?
-Vedi Annie dopo sei mesi passati ad aspettare il tuo risveglio, secondo i medici improbabile, avevo paura stamattina svegliandomi, che non ti avrei trovata, che saresti svanita di nuovo nel nulla.
-Tranquillo Lucas è tutto finito, adesso che sono tornata non me ne andrò più via. Cerchiamo di metterci una pietra sopra.
-Hai proprio ragione Annie, qui ci sono i biscotti al cioccolato che ti piacciono tanto. Te li manda tua madre, vengono a trovarti più tardi.
-E Alex? Dov'è? Viene più tardi pure lui?
-Ieri con Alex abbiamo parlato, gli ho detto che vuoi vederlo, che hai bisogno di parlargli, ma mi ha risposto che si vergogna troppo per quello che ti ha fatto, non ha il coraggio di vederti.
Mi dispiace tantissimo Annie, ho provato in tutti i modi a convincerlo ma no ne vuole sapere. Mi ha detto che ci avrebbe pensato.
-A me non interessa niente di tutto quello che è successo, non gli do' colpa di niente, ma ho bisogno di parlargli, forse è finalmente arrivato il momento della resa dei conti per tutti, ma principalmente per lui perché non lo capisce?
Ero davvero disperata, probabilmente era davvero arrivato il momento di sistemare tutto ed Alex non voleva saperne niente. Ma cosa potevo fare? Cominciai a piangere.
-Annie ti prego non piangere tu hai fatto quello che potevi per dare una svolta a tutto, non potevi fare di più, non hai niente da rimproverarti credemi.
Mentre Lucas cercava di consolarmi, bussarono alla porta non ci prestammo attenzione.
-Scusate il disturbo, posso entrare?
Quando alzai lo sguardo non credevo ai miei occhi era lui, Alex.
-Alex non ci posso credere, alla fine sei venuto?
Alex guardandomi non riusciva a dire niente, aveva gli occhi lucidi e la voce rauca.
-Dai Alex non stare lì impalato entra ho voglia di abbracciarti!
-Non so come fai Annie, dovresti avercela a morte con me, ti ho quasi uccisa ti stavo privando dell'amore di Lucas non mi dovresti voler vedere nemmeno in fotografia e, invece tu, come sempre scombini ogni cosa.
Sei davvero strana Annie Mecbride!
-Ti ho sempre detto di non essere come le altre ragazze ricordi Alex Swich?
-E avevi proprio ragione, posso abbracciarti allora?
-Certo che puoi, anzi devi mi sei mancato tanto Alex.
Alex venne verso di me, si sedette sul letto, mi bacio' le mani e poi mi strinse a sé. Fu così bello poter sentire di nuovo il suo calore, il suo odore, proprio come per Lucas.
-Credimi Annie dopo quel maledetto giorno, non ho fatto altro che pregare, non potevo perdonarmi per ciò che avevo fatto. Non potevo credere di aver ucciso la persona per me più importante dopo Giuli, l'unica che avevo amato dopo di lei.
È bello poterti stringere di nuovo fra le mie braccia Annie, però adesso ho bisogno di andare, devi riuscire a ricomiciare ho fatto tanto, troppo male a tante persone per questo devo smetterla una volta per tutte.
Ti prego di capirmi e appoggiarmi come hai sempre fatto.
-Allora Alex sai che ti voglio un bene dell'anima ti sono grata per tutte le volte che mi sei stato vicino, per avermi aiutata a capire, per avermi anche fatto ridere in tante occasioni ed io rispetto la tua scelta e la condivido, però prima che tu vada, io ho bisogno di parlarti assolutamente poi sarai libero di andare se lo vorrai.
Mentre parlavo con Alex, Lucas stava lasciando la stanza.
-Dove vai Lucas?
-Forse volete restare da soli, avete tante cosa da dirvi, da confidarvi.
-No Lucas gli disse Alex qualunque cosa sia, è giusto che anche tu sappia, questo riguarda tutti e tre, proprio come tutto il resto della storia.
Voi Lucas ed Annie vi siete piaciuti fin da subito si vedeva che vi amavate, io quando l'ho capito, ci ho provato con Annie, per farti comprendere cosa si sentiva. Poi, conoscendo Annie, me ne sono innamorato anche io e a quel punto ho cercato di portartela via, perché ero arrabbiato con te, ti odiavo per ciò che avevi fatto a Giuli.
Vedi Lucas forse per questi due anni ti ho sempre incolpato, per dare pace alla mia coscienza era più facile così, ma adesso alla luce di tutto quello che è venuto fuori mi rendo conto di essere il solo ed unico responsabile della morte di Giuli ed è giusto che sia io a pagare.
Alex mi sembrava realmente pentito di tutto, diciamo che forse la soluzione era arrivata ugualmente, però io avevo il dovere di dirgli tutto in modo da fargli trovare quella pace che, come tutti meritava, anzi forse più lui.
-Sai Alex io invece in questi due anni ti ho sempre cercato, potevo capire il tuo dolore, non fino in fondo magari, però sapevo cosa stavi provando. Non avrei mai voluto lasciarti solo, avremmo dovuto parlare fin da subito, invece ognuno di noi, si è chiuso in sé lasciando spazio all'odio, alla rabbia, alla disperazione.
Entrambi siamo responsabili della morte di Giuli e questo non potremo mai cancellarlo, il passato non si cambia è vero però, possiamo cambiare il futuro e credimi Alex se tu lo vorrai potremo avere quel rapporto che tanto ci ha uniti da piccoli per tornare ad essere due fratelli.
-Ti prometto che ci penserò Lucas, però adesso sento il bisogno di allontanarmi, quando sarò pronto tornerò, ve lo prometto.
Forse era arrivato il momento di raccontargli tutto.
-Allora ragazzi sono contenta che finalmente stiate provando a ricominciare però io Alex, devo parlarti lo stesso e ti prego di ascoltarmi senza interrompermi.
Iniziai a raccontare la mia "avventura" nella speranza che non mi credessero pazza.
-Tutto quello che sto per dire potrà sembrarti assurdo ma credimi che è tutto reale.
"Dopo lo sparo Alex non ricordavo più nulla.
È una strana sensazione quella che si prova quando si è in coma totalmente fuori da ogni controllo.
Io riuscivo a vedervi, ma non potevo toccarvi o parlarvi e voi non potevate né sentirmi né vedermi.
Quando mi resi conto che forse ero morta per davvero abbandonai l'idea di potervi rivedere ed abbracciare.
In quel preciso momento tutto sparì, non vidi più la stanza dell'ospedale, Lucas, i miei.
Era come se mi fossi in qualche modo spostata in un altro luogo totalmente diverso, infatti ricordo un grande prato verde con tantissimi fiori profumatissimi e al centro di tutto un grande albero.
Per me era davvero tutto inspiegabile, più cercavo di capire più no ne venivo a capo fino a quando una voce che mi chiamava per nome, attirò la mia attenzione.
Quando mi voltai vidi una ragazza con una veste bianca aveva dei capelli neri come la notte e, due occhi azzurri come il cielo.
A questo punto del racconto Alex mi fermò.
-Aspetta un attimo Annie cosa stai cercando di dirmi, hai visto Giuli? È così? Era lei?
-Si Alex proprio così è stata lei a venire da me per farmi capire, e' stata lei a convincermi a tornare, mi ha detto che era così che doveva andare era tutto già scritto. Voi, stavate aspettando me per liberarvi dai fantasmi del passato e tornare finalmente a vivere.
-Annie ti prego, ti rendi conto di cosa stai dicendo? Hai visto Giuli ed è stata lei a farti tornare da noi, ma pensi davvero che io possa crederci?
-Alex hai pienamente ragione, ma pensaci come ho fatto io a descrivertela? Non ho mai visto nemmeno una foto di Giuli, come pensi abbia fatto?
-Non lo so e francamente non voglio sapere nemmeno il resto.
-Alex ti prego ma perché ti ostini a non voler credere? È stata lei a volere tutto questo, affinché tu smetta per sempre di tormentarti, perché non lo capisci?
-Annie santo cielo eri in coma, puoi aver sognato tutto, sicuramente la tua condizione avrà accentuato il resto, non lo so Annie non lo so.
Per Alex era davvero troppo credere a ciò che gli stavo raccontando d'altronde era una cosa molto strana e, forse se non l'avessi vissuta in prima persona non ci crederei nemmeno io.
-Alex ascoltami, con Giuli avevamo previsto che non mi avresti creduta, quindi lei mi ha dato qualcosa per te, dammi la mano.
-Annie adesso basta! Stai superando ogni limite.
Lucas che fino a quel momento era rimasto in silenzio intervenne.
-Alex capisco che tu possa essere sconvolto perché lo siamo tutti però ti prego fidati di Annie. Ti ha mai deluso o preso in giro? Ha mai giocato con noi?
Io direi proprio di no ascoltala per favore.
-Vedi Alex io devo farlo, lo devo a Giuli e' stata lei che non mi ha fatto mollare io volevo rinunciare mettere fine a tutto ma, lei mi ha fatto riflettere dicendomi che io finalmente potevo ridare la serenità a te, a Lucas, ma soprattutto a lei, potevo finalmente liberarvi da questo peso che vi affligge, ed è quello che ho fatto, o almeno per l'ennesima volta ci ho provato.
-D'accordo Annie in fondo te lo devo, spero solo di non pentirmene.
Alex tese la sua mano verso di me.
-Ecco Alex questa è da parte di Giuli.
-Annie ma cosa vuoi farmi credere? Si è la sua scrittura, ma può averla scritta in seguito all'altra prima di togliersi la vita.
-Alex credimi ti prego, leggi la lettera e capirai.
-Non posso Annie non posso mi sembra tutto così impossibile.
-Lo so e ti capisco però fidati Alex. Questo lo riconosci? Me l'ha dato assieme alla lettera, mi ha detto che così non avresti potuto non credermi.
Quando gli diedi quel pacchetto rosso Alex rimase sconvolto, si sedette sul letto. Gli scese una lacrima.
Mi si strinse il cuore.
-Annie ma come fai ad averlo tu?
Allora è tutto vero, hai davvero incontrato Giuli.
-Si Alex è proprio così non potrei mai mentirti su una cosa così importante.
-Questo è l'anello che le avevo comprato per chiederle di sposarmi, pensavo fosse andato perso non sai quanto mi sono disperato a cercarlo.
-E invece lo aveva lei, l'ha raccolto la sera della festa dopo che tu hai lasciato la stanza e, l'ha tenuto con sé. Era il suo modo per sentirti vicino.
Adesso mi capisci Alex? Io dovevo fare tutto ciò, era il mio ultimo compito, dopo questo sarai libero di scegliere cosa fare, cosa è meglio per il tuo bene e nessuno si metterà in mezzo fidati.
Alex alzò i suoi occhi incrociando i miei poi mi strinse a sé.
-Scusami Annie per l'ennesima volta. Grazie veramente dal profondo del mio cuore, non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto per me. Ti voglio bene
-È stato un immenso piacere poterti aiutare proprio perché anche io ti voglio bene.
-Che ne diresti di leggere la lettera? Anche se mi sa che devi essere tu a lasciare la stanza io non penso proprio di potere.
Alex mi accenno' un sorriso, poi mi disse:
-Grazie del pensiero Annie, ma questa lettera riguarda non solo me, ma anche te e Lucas.
Forza ragazzi chiudiamo una volta per tutte questa storia.
Con questa ultima affermazione, Alex cominciò a leggere l'ultima lettera di Giuli.
"Ciao amore mio, so che tutto questo ti sembra assurdo, ma come vedi è tutto reale. Quando Annie è arrivata qui io la stavo aspettando, semplicemente perché lei fin da subito è stata la chiave per aprire i vostri cuori.
Alex io voglio che tu smetta finalmente di incolparti, io ho fatto una scelta e ne ho pagato le conseguenze consapevole di ciò. Nessuno avrebbe potuto fare niente per impedirlo né tu, né Lucas che mi ha vista morire, mantenendo questo pesante segreto, solo perché sono stata io a chiederglielo.
Tutto quello che è successo in questi anni era già scritto, è andato tutto per come doveva andare, dall'inizio alla fine, era Annie la risposta a tutte le nostre domande, era lei che doveva rimettere tutto a posto, alle volte anche rischiando tanto proprio com'è successo.
Soltanto adesso ve ne rendete conto, quando Annie è arrivata qui, le hanno dato una seconda occasione, cosa che non succede spesso, però lei vi ha tanto amati sia te che Lucas, che sarebbe stata pronta a morire e, credimi Alex non c'è amore più grande di quello di chi dà la propria vita per chi ama.
Così Qualcuno lassù ha deciso che un amore così grande non poteva andare sprecato e vi ha restituito la vostra Annie.
Fidati Alex quando ti dico che sono serena, sono in pace con me stessa e, voglio che anche tu lo sia. Mi manchi amore mio immensamente, ma tutte le volte che ho nostalgia mi rifugio fra i nostri ricordi.
Pensa Alex quello che c'è stato fra di noi, nessuno potrà mai portartelo via, vivrà per sempre con noi nei nostri pensieri, nel tuo cuore, però devi tornare a vivere ma soprattutto ad amare perché solo così possiamo veramente sentirci vivi.
Finalmente puoi tornare ad amare senza dimenticare, ma guardando al domani con occhi diversi.
Sei libero Alex, da qualunque colpa tu ti sia mai dato.
Porta questo amore sempre con te, ed usalo al meglio. Annie ha fatto una cosa meravigliosa, per te e per Lucas non sprecatela non ci sarà una seconda occasione.
Tutte le volte che avrai nostalgia, alza gli occhi al cielo io sarò lì, a sorriderti fra le stelle.
Ti amo la tua per sempre Giuli".
Quando Alex fini' di leggere scoppiai a piangere, non riuscivo a trattenermi sentivo un grande peso sul cuore.
Alex guardandomi, disse:
-Cosa c'è Annie, perché sei così in pena?
-È una lettera bellissima Alex, si sente tutto l'amore che vi ha uniti sono immensamente dispiaciuta.
-Tu dispiaciuta? Ma cosa dici, io e Lucas ti dobbiamo la vita, anche se era già scritto potevi mollare tutto decidere di non tornare indietro e noi saremmo rimasti in bilico per sempre.
Grazie a te finalmente ho capito, adesso sono pronto a liberarmi da tutto l'odio e il rancore che mi tormentavano l'anima per non essere riuscito a salvare Giuli, ma ora è tutto chiaro è stata lei a salvarmi prima e, poi sei arrivata tu, mi hai travolto come un fiume in piena senza mai arrenderti e per questo ti ringrazio dal profondo del mio cuore Annie.
-Non sai che peso mi togli dal cuore Alex finalmente siamo liberi da questo incubo, ci meritiamo tutti un po' di felicità.
-Hai proprio ragione Annie e, tu e Lucas più di tutti.
Avete tenuto duro nonostante io abbia cercato di separarvi, tu Annie hai anche rischiato di perderlo, mentre tu caro cugino ti sei lasciato odiare per tenere un segreto, che sapevi mi avrebbe solo fatto soffrire di più.
Perdonami Lucas per tutto il male che ti ho fatto e, tutto l'odio che ti ho dimostrato non avevo capito niente.
-Anche tu devi perdonare me Alex avrei dovuto insistere, non lasciarti solo, invece mi sono chiuso in me nella speranza di seppellire tutto forse con Giuli stessa.
Ti voglio un gran bene cugino non ti avrei voluto fare male per niente al mondo.
Dopo tutte queste ammissioni di colpa, finalmente, eravamo riusciti a liberarci del passato.
A questo punto Alex disse:
-Ragazzi lasciatevi abbracciare, siete la famiglia migliore che potessi desiderare grazie per non avermi abbandonato.
Restammo per un po' stretti fra di noi. Il puzzle finalmente era completo tutti i pezzi mancanti, adesso erano al proprio posto e, lì sarebbero rimasti per sempre.
-Cosa pensi di fare Alex, partirai lo stesso?
-Si Annie ho comunque bisogno di cambiare aria e stavolta sono sicuro che sarà tutto diverso.
-Ci puoi contare Alex!
-Però tranquilla ci sarò per il grande evento, non potrei mancare per niente al mondo.
Nelle parole di Alex mi sfuggiva qualcosa non capivo il senso di ciò che aveva appena detto e, non mi ero nemmeno accorta che Lucas era uscito dalla stanza.
-Ma di cosa stai parlando Alex non ti capisco e poi, dov'è Lucas?
-Vieni qui e guarda tu stessa con i tuoi occhi, ti aiuto io ad alzarti e, per una volta smetti di fare domande Annie.
Arrivata sul balcone dell'ospedale, mi affacciai. Non riuscivo a credere a ciò che stavo vedendo.
Lucas era al centro di un grande cerchio composto dai miei genitori, Harriet, Jane, il dottor French e ovviamente anche gli infermieri dell'ospedale. In braccio a lui la piccola Jordan con in mano un mazzo di rose rosse.
-Allora Annie sei pronta ad ascoltarmi per l'ennesima volta?
Gridò Lucas a squarciagola guardandomi dritto negli occhi.
-Annie ti ho amata da subito fin da quando ti ho stretta a me per la prima volta quella sera durante il temporale, tutte le volte che mi guardavi sentivo il tuo amore entrarmi dentro e, leggere il mio cuore. Sono sempre stato un libro aperto per te, ti bastava guardarmi per capirmi, anche senza parlare non ti sfuggiva niente.
Se oggi sono un uomo migliore lo devo solo a te non posso proprio immaginare la mia vita senza, anche dopo aver fatto l'amore sapevo che non ci saremmo più lasciati e, che niente ci avrebbe separati nemmeno la morte.
Quindi alla luce di tutto quanto io, ti chiedo per l'ennesima volta:
"Mi vuoi sposare Annie Mecbride"?
Dopo quella dichiarazione non riusci' a dire niente, non potevo credere che stesse succedendo veramente.
-Ehi Annie cosa c'è, non sei contenta? Non so da quanto tempo aspettavi questo momento e adesso che ci sei, te ne stai lì impalata come una scema? Va Annie corri da Lucas e amalo alla luce del sole per come è giusto che sia.
Aveva ragione Alex aspettavo questo momento da sempre così, gli diedi un bacio e corsi giù per le scale. Quando arrivai il cerchio al quale si era unito anche Alex si aprì ed io entrai. Lucas lasciò scendere Jordan che mi venne incontro dandomi i fiori e un bacio e lui si mise in ginocchio porgendomi una scatolina con dentro un anello bellissimo.
-Allora Annie Mecbride vuoi diventare mia moglie, la signora Swich?
-Si Lucas lo voglio con tutto il mio cuore, ti amo ti amo ti amo!
Così Lucas mi mise l'anello al dito e fra gli applausi di tutti i presenti ci baciammo consapevoli che stavolta sarebbe stato per sempre.
Passò giusto un mese dalla proposta di Lucas che mi ritrovai ad essere la signora Swich.
Ma chi l'avrebbe mai detto se penso a come è cominciata questa storia, a tutto quello che abbiamo affrontato, sono andata contro tutto e tutti, non mi sono arresa per niente al mondo, ho perfino sfidato la morte e l'ho sconfitta e tutto questo per cosa?
Per la sola e unica ragione per la quale è cominciato tutto: il mio amore immenso, sconfinato, per lui, Lucas Swich.
Dopo il matrimonio Alex è ripartito per Parigi per ricominciare finalmente da capo.
Mi manca davvero tanto, mi mancano le nostre chiaccherate e il suo prendermi in giro ma comunque ci sentiamo per telefono e ci scriviamo.
Quella mattina a casa Swich, c'era più confusione del solito. Quando scesi in cucina rimasi a bocca aperta, c'era Alex, dopo due anni era tornato.
-Buongiorno signora Swich! Non vieni ad abbracciarmi?
Gli corsi incontro buttandogli le braccia al collo.
-Alex che bellissima sorpresa, ma quando sei arrivato? Potevi avvisarci saremmo venuti a prenderti in aeroporto.
-No volevo farvi una sorpresa e penso proprio di esserci riuscito. Come stai Annie? Non sai quanto mi siete mancati.
-Noi bene Alex, tu piuttosto cosa mi racconti? Come va?
-Bene Annie, finalmente posso dirlo sono riuscito a riprendermi la mia vita.
-Non sai quanto sono contenta sembra che tutto sia tornato alla normalità.
-Sembra proprio di si signora Swich, disse Alex abbracciandomi.
-Ma anzi dov'è il padrone di casa? Dopo due anni ne abbiamo di cose da dirci.
Improvvisamente si aprì la porta della cucina ed entrò Lucas insieme ad una testolina nera con due grandi occhi azzurri.
-Amore mio fuori è una giornata stupenda va a prepararti che andiamo al mare.
-Lucas hai visto chi c'è?
-Alex? Ma quando sei arrivato, vieni qui fatti abbracciare. Quanto mi sei mancato cugino. Benissimo visto che ci sei anche tu chiamiamo anche Jane e Jordan e andiamo tutti insieme al mare, sarà una splendida giornata.
Nonostante tutte le parole di Lucas, Alex rimase in silenzio non riusciva a togliere gli occhi di dosso a quella bambina.
-Dimmi Alex cosa vuoi sapere
-Annie, chi è quella bambina?
Lo guardai dritto negli occhi gli strinsi le mani e gli dissi:
-Lei è mia figlia Alex:
"LA NOSTRA GIULI"..............
-FINE-
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top