Capitolo 6

Quella sera fu Jane a dover leggere la sua storia.
Dopo aver suonato alcune canzoni del momento con la chitarra si alzò e agguantò il quaderno poggiato sul tavolino.
Mentre Madison aveva ancora un'espressione schifata sul volto e Spencer ostentava da ormai molto un'aria annoiata; Jane iniziò a leggere.
-Hai presente la sensazione che si prova quando il mondo ti sta cadendo addosso?
Terribile vero.
Indescrivibile come quando le persone che pensavi amici ( o qualcosa di più) ti lasciano lì, di punto in bianco a guardare un muro nell'attesa che arrivino all'appuntamento.
Se poi lo vedi passare spedito con un'altra ti senti sprofondare.
Carino vero?
Magnifico se poi quello in questione è il ragazzo per cui hai una cotta da una vita e mezza.
Questo può essere capitato a molte di voi.
Ma come vi comportereste se lo stesso, medesimo ragazzo si presentasse con un'ora di ritardo davanti a te con in mano un mazzo di rose?
Gli gridereste addosso?
Lo abbraccereste e bacereste in seduta stante?
Tutte ipotesi con fondamento certo.
Ma se io vi dicessi che gli ho puntato la bacchetta contro e l'ho schiantato?
Bhe diciamo che è la risoluzione migliore se poi provi a rianimarlo con un bacio.
Eccomi.
Questa sono io.
Hermione Jane Granger.
Mi vorrei poter descrivere come una figa della madonna figlia di Afrodite.
Peccato per voi (anche per me) ma non è così.
Solo lui può farmi sentire una dea scesa in terra.
E con lui intendo il mio ragazzo.
Ron Weasley.
Una delle persone più irresponsabili sulla faccia della terra.
Per non dire abbastanza stupida, con capelli di un assurdo rosso carota (Okay lo ammetto gli stanno maledettamente bene), fratello della mia migliore amica...
Ma estremamente dolce.

Dunque, dicevamo.

Questo caro ragazzo (che è il mio fidanzato da già qualche anno) viene schiantato dalla sottoscritta per poi ricevere come scusa un bacio.

Il caro Ron, da bravo Gryffindor non si fa intimorire da niente, si rialza e mi prende la mano.

Mi stringe in uno dei suoi abbracci da orso polare geloso e mentre mi prende in braccio si smaterializza.

Se pensate di aver fatto cose pericolose in vita vostra, bene non avete mai provato questo.

Ritrovarsi sul bordo di un burrone in braccio a una persona altamente maldestra non è per nulla rassicurante.

Anzi, altamente pericoloso.

Ma voi dite "Cose da che i Grifondoro fanno quotidianamente".

Bene.

Mi trasferisco in Serpeverde seduta stente.

Comunque fortunatamente, per una volta il mio buon rosso ha deciso che era saggio fare attenzione.

(Devo ancora capire a anni di distanza come ha fatto a passare l'esame di smaterializzazione)

Delicatamente (molto strano per lui) mi poggia per terra e per la prima volta vedo che indossa un maglione rosso con una R dorata sopra.

Sicuramente glie l'ha fatto sua madre.

Un'ondata di ricordi mi invade inaspettata.

E mi ritornano alla mente tutte le volte che l'ho visto con indosso un maglione uguale a quello o simile.

Sono infinite.

E i ricordi non finiscono mai.

I belli si sovrappongono ai più brutti momenti della mia vita.

A rivederne alcuni le lacrime iniziano a sgorgare dai miei occhi.

Calde scendono sul mio volto.

Sembra di rivedere la mia vita intera.

Anche senza "sembra"

È tutto diventa chiaro.

La mia vita è legata a lui.

Ron c'è sempre stato.

Quando poi se n'era andato ho passato alcuni dei giorni peggiori della mia vita.

La disperazione mi invadeva l'animo.

Lui mi aveva aiutato nella ricerca dei miei genitori.

E io nel superare la perdita di Fred.

L'immagine di io che lo stringo tra le braccia al funerale mi compare vivida davanti agli occhi.

Eravamo una coppia giovane allora.

Mi viene quasi da ridere al pensiero di quante cose avremmo dovuto passare ancora.

Ma in tutti gli anni che abbiamo passato insieme lui c'è sempre stato per me e io per lui.

I ricordi diventano sempre più recenti e come sotto incantesimo mi ritrovo a desiderare che non finiscano più.

Ma anche l'ultimo raggiunge gli altri e gli occhi si riaprono.

Davanti a me vedo Ron che mi guarda come in attesa di qualcosa.

Sembra preoccupato.

Solo dopo qualche secondo mi accorgo che sono rannicchiata contro una parete rocciosa e mi abbraccio le gambe.

-Forse ho esagerato con l'incantesimo.....-

È un sussurro appena udibile.

-É stato semplicemente fantastico-

Mi rialzo e corro ad abbracciarlo.

-Seriamente?-

-No. È stato fantastico perché c'eri tu-

Un rossore che parte dalle orecchie gli invade il volto.

Mi stringe ancora di più tra le sue braccia e mi sento veramente a casa.

-Scusa per il ritardo di prima. È che ci ho messo un po' più del previsto ad imparare l'incantesimo. Se Harry te lo chiede è venuto da Dio okay? Credo che non mi permetterà più di usarlo come cavia...-

-Zitto Ronald! Perché devi sempre rovinare tutto! Sei una frana!-

Una risata riempie l'aria e capisco che lui non rovina mai nulla.

Perché è questa la nostra perfezione.

-Senti Hermione....-

-Shhhh, non parlare-

Non so per quanto tempo rimaniamo abbracciati.

So solo che ad un certo punto Ron si stacca.

Io ancora con gli occhi chiusi cerco di riafferrarlo ma le mie mie mani si chiudono a vuoto e solo l'aria viene a contatto con esse.

Solo allora alzo le palpebre.

Punto lo sguardo in alto, certa di vederlo svettare su di me a qualche metro di distanza con la risata pronta ad esplodere sul suo volto come dinamite.

Ma il mio sguardo si perde inutilmente nelle montagne verdeggianti che fanno da cornice a un luogo che non avevo mai visto prima d'ora.

La paura mi invade.

Che se ne sia andato così, di punto in bianco?

Era forse quello che mi voleva dire prima.

Deve incontrarsi per caso con quella ragazza con cui era in giro prima.

L'orrore prende il possesso del mio corpo.

Cerco la bacchetta nella tasca dei pantaloni.

Devo raggiungerli.

Ron è mio e di nessun altro.

Sto per muovere un passo quando una voce mi interrompe.

-Vuoi tu....- abbasso lo sguardo e per poco non svengo dallo spavento misto all'emozione.

Ron è inginocchiato davanti a me.

In mano ha una scatolina aperta dalla quale spunta un anello.

È argenteo con una pietra rossa incastonata tra due ali che sembrano voler prendere il volo.

-...Hermione Jane Granger diventare mia moglie ed indossare per l'eternità questo anello simbolo del nostro amore che prende continuamente il volo e non finisce mai di esplorare cose nuove?-

Le lacrime scendono incontrollate e per la prima volta mi sento veramente una persona speciale.

Gli tendo la mano per aiutarlo ad alzarsi e senza dargli la possibilità di dire una parola lo bacio.

Ed è il bacio migliore del mondo.

Perché è solo l'inizio di tutti i baci che ci scambieremo.

Sulle sue labbra sussurro un semplice "si"

Avrei potuto dire frasi più complesse come "anche io ti amo" "certo che lo voglio che domande sono!" ma niente è comparabile alla felicità che ti può dare pronunciare un semplice sì, il primo di molti consensi che darai da quel momento in poi.

E così, con l'anello al dito, le mani incrociate ammiri il panorama che si scorge da quel luogo che diventerà uno dei più importanti della tua vita.

E tutto prende un senso.

Anche la ragazza di prima.

La rabbia e la delusione ti offuscavano la vista facendoti credere di vedere cose irreali.

Come avrebbe potuto la tua migliore amica, Ginny Weasley, essere la fantomatica ragazza del tuo promesso sposo?

Ma si sa, alcune volte l'amore rende ciechi.

Saresti disposto a fare qualsiasi cosa.

Per amore.

Angolo autrice.

Volevo avvisarvi che oggi esce "Le sfide di Apollo" e...nulla volevo dirvelo. (LA SOLANGELO È CANON! CANON! CANON)
Per chi volesse scrivere una short che venga pubblicata qui, mi contatti in direct.
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo anche se la short faceva leggermente schifo.
Lily

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