Capitolo 2

Le sette ragazza quella sera, la seconda che passavano in quella casa, si erano sedute tutte in salotto.
Quel giorno iniziava la tradizione che si sarebbero portate dietro per un anno.
La lettura di una delle loro storie poteva cominciare.
Avendo deciso la sera precedente di procedere in ordine alfabetico, perciò, la prima a dover esporre un suo scritto era Agatha.
La ragazza si alzò dal divano e, dopo esssersi schiarita la voce, iniziò a leggere la sua storia.

"Incapace di reagire, giace un'anima morta, dentro un corpo esanime"

Prima o poi Dio chiama a sé tutti gli esseri viventi che meritano un posto accanto a lui. Solo chi è degno, chi ha vissuto una vita per il prossimo merita un posto in Paradiso, Hagrid lo sapeva eppure non voleva farsene una ragione.
Vedere il suo caro vecchio amico lì disteso era come avere un coltello piantato dritto in cuore. Oramai aveva terminato le lacrime, riusciva solo a riprodurre strani singulti che proprio non si addicevano ad un Mezzogigante come lui.
Thor se n'era andato.
Prese il grande fazzoletto a pois e se lo passò in viso senza rendersi conto che ormai le lacrime si erano asciugate da sé. Emise un lungo e sonoro sospiro concedendosi un breve viaggio nei suoi ricordi migliori.

Era una giornata d'inizio ottobre piuttosto fredda e Hagrid doveva fare il solito giro d'ispezione per la Foresta Proibita. Lavorava ad Hogwarts come guardiacaccia da molti anni e non si era ancora stufato anzi, amava sempre di più poter passare le sue giornate a scuola.
La grande lanterna che reggeva in mano illuminava il terreno attorno a lui mostrando ogni tanto qualche piccolo animale che scappava via.
Un guaito attrasse la sua attenzione, sembrava provenire dal folto della foresta. Senza pensarci due volte cominciò ad avanzare verso quel suono. C'era una strana attrazione che lo spingeva a trovare quell'animale e magari salvarlo.
-Un randagio!- esclamò stupefatto.
Un giovane cucciolo di Danese dal pelo scuro era steso a terra con una ferita abbastanza profonda sul fianco. Guaiva sempre più flebilmente e per questo Hagrid lo raccolse e s'incamminò verso la propria capanna.
-Andrà tutto bene, eh. Vedrai quanto ti piaceranno i miei biscotti- borbottò il Mezzogigante.
Ora Hagrid aveva una nuova missione: salvare quel cane e dargli una vita dignitosa, sempre.

-Thor, cosa hai fatto!-
Hagrid scosse il capo con un mezzo sorriso. Di certo non immaginava che quel piccolo cucciolo di cane diventasse così grande in così poco tempo.
Si accucciò accanto a lui puntandogli il dito contro come per minacciarlo, ovviamente non gli avrebbe mai e poi mai fatto del male. Tra loro era nata una sorta di amicizia, dove andava uno c'era sempre anche l'altro. Poteva sembrare strano ma i due si volevano un bene dell'anima.
Per Hagrid, Thor era un po' il sostituto di Aragog però lo adorava con tutto se stesso.
-Ridammi subito la tovaglia!- sbraitò.
Thor abbaiò come per riprendere l'amico per il tono con cui gli si era rivolto. Come se avesse davvero capito, afferrò la tovaglia tutta sbranata e gliela poggiò ai piedi.
-Per la barba di Merlino, cosa mi tocca vedere-
Rise sonoramente e le pareti della capanna tremarono leggermente facendo cadere qualche calcinaccio.
-Sciocco cagnone che non sei altro-
Accarezzò con vigore il testone dell'animale e sorrise ancora. Non sorrideva così tanto da quando gli avevano portato via Aragog e spezzato la bacchetta.
Tutti meritavano una seconda possibilità.

-Ma che schifo!- gridò la giovane Grifondoro dai capelli rossi.
-Lily, sii più gentile!- la riprese Albus.
Come ogni sabato pomeriggio i giovani Potter e Weasley erano andati alla capanna di Hagrid per bere il suo buon tè e per incontrare il vecchio Thor.
Il quel momento il cagnolone era appena saltato addosso alla più giovane dei Potter, Lily, e le aveva leccato tutto il viso.
-Vieni qui, sciocco!- esclamò il Mezzogigante battendosi la mano sulle cosce.
Thor si allontanò dalla giovane strega e trotterellò verso il padrone per poi poggiare la testa sulle sue gambe. I due avevano condiviso talmente tanti anni assieme che riuscivano a capirsi anche solo con un gesto. C'era una strana empatia tra loro, qualcosa di unico e inimitabile che li univa.
Hagrid gli passò un biscotto e in segno di ringraziamento Thor gli leccò la mano emettendo un ululato soddisfatto.
-Se sapessi dipingere rappresenterei voi due- disse Rose, sorseggiando il tè. Notando l'espressione perplessa del guardiacaccia decise di proseguire -Voglio dire, si vede lontano un miglio che vi volete bene. Perfino il bambino più incapace con quattro pennellate riuscirebbe a far emergere l'amore che vi lega-
Hagrid sorrise fiero di sé e del suo cane. Non era la prima persona che gli dicevano ciò e questo non poteva che fargli piacere.
L'amicizia tra animali e persone è molto particolare, basta un gesto e si può scatenare una guerra d'affetto.

Hagrid aveva deciso di fargli una bara, ci aveva impiegato una notte intera solo perché la voleva perfetta.
Dopo tanto tempo insieme un'altra persona l'aveva abbandonato. Prima James e Lily, poi Silente, poi Sirius e successivamente Dora, Remus e Severus. Per non parlare di tutti i vecchi amici, certo che erano ancora vivi ma il tempo libero era sempre molto poco.
Ricoprì la bara con la terra del suo giardino, aveva deciso di tenerlo sempre vicino a sé anche da morto, non avrebbe mai permesso che gli stesse lontano.
Thor non c'era più e Hagrid sentiva un piccolo vuoto dentro di sé.
Chiuse gli occhi prima di poggiare un fiore sopra alla terra smossa, alcune lacrime scivolarono via finendo nella barba incolta.
-Questo è solo un arrivederci mio piccolo grande amico, grazie di tutto ciò che hai fatto-
E per la prima volta lo disse. Ammise a sé stesso che era riuscito a sopportare tutti quei dolori che la vita gli aveva riservato solo grazie a lui. Solo grazie ad un cane. Al suo cane, il suo vecchio amico Thor.

Spazio autrice

Ringrazio GretaNott_Hood per la bellissima short (oltre che per tutto il reesto e l'esere la fantastica Greta che non vedo l'ora di incontrare, spero al più presto)
Se volete scriverne una storia breve e volete che venga pubblicata qui, contattatemi pure in direct.

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