un'altro Ballo del Ceppo

-Come ti vestirai questa sera, tesoro mio?-
-Questa sera lo scoprirai, ma non aspettarti nulla di che...-
-In effetti, sei talmente bella che qualsiasi cosa avrai addosso sarà fantastico.-
Si erano salutati con quelle parole la mattina per poi indossare la maschera di rispetto e indifferenza che ogni giorno erano costretti a portare. Nonostante la presenza degli ospiti, la giornata scolastica si era svolta con regolarità, visto che la maggior parte degli studenti era impegnata a prepararsi per il Ballo e sembrava non aver particolarmente tempo per combinare danni.
Era tornata con discreto anticipo nella sua stanza per cambiarsi, voleva avere un po' di tempo per rilassarsi prima dell'impegno mondano che, allo stesso tempo, la divertiva e la preoccupava. Si sarebbe comportati bene i suoiGrifondoro? Non l'avrebbero messa in imbarazzo davanti alle delegazioni delle altre due scuole? Non... Si sarebbero accorti di nulla?

Si abbassò in modo che l'elfo domestico che la stava aiutando a vestirsi potesse sistemarle il collo dell'abito, per poi girarsi a guardarlo e dire:
-Grazie mille, puoi andare.- Solo quando sentì il pop della smaterializzazione si concesse di guardare lo specchio alle sue spalle sbirciando i suoi capelli, ovviamente stretti nella solita crocchia.
Fino a quel momento non aveva avuto dubbi sulla pettinatura che avrebbe avuto quella sera, ma... Ma ad Albus piacevano così tanto sciolti.

Scosse la testa e commentò ad alta voce:
-Che idea sciocca Minerva! Sarebbe una cosa così strana che attirerebbe sicuramente l'attenzione su di te!- Se voleva davvero provare a godarsi la serata tranquillamente doveva essere il più in incognito possibile. Recuperò, quindi, il mantello e il cappello dalla sedia su cui erano appoggiati e si diresse verso la Sala Grande, chiudendo la porta della sua stanza alle sue spalle.
Una volta arrivata nella Sala si accorse con piacere come nessun giudice fosse ancora arrivato, quindi andò a sedersi direttamente al suo posto, in attesa dei colleghi e degli ospiti. Poco dopo entrò Albus e per un momento Minerva rimase senza parole. Non che fosse vestito in modo molto diverso dal solito, ma per l'occasione aveva indossato l'abito dello stesso colore dei suoi occhi azzurri (come per altro aveva fatto lei).
-Sei stupenda - le sussurrò, ben consapevole che nessun altro potesse sentirli e che, in ogni caso, potevano tranquillamente essere scambiati per il Preside e la Vicepreside che discutono degli ultimi dettagli del Ballo, in attesa dell'arrivo degli ospiti.
Quando, dopo la cena, iniziarono le danze per cavalleria e dovere di ospitalità, Albus chiese il primo ballo a Madame Maxime, mentre lei venne invitata da Karkaroff. Le coppie rimasero così per due balli filati, ma alla fine la preside di Beauxbatons fu invitata a ballare da Hagrid e Silente ne approfittò per chiedere all'amico se poteva ballare con la sua dama.
Quindi finalmente.... Minerva riuscì a ballare con Albus.
-Tra poco inizieranno a suonare le Sorelle Stravagarie, usciamo?- bisbigliò appena udibile l'uomo alla sua dama.
-Volentieri, ho giusto bisogno di una boccata d'aria- rispose, annuendo, per essere sicura di essere compresa.

Appena fuori all'esterno, si allontanarono il più possibile dal castello e si sedettero, abbracciati, nel punto più esterno del lago rispetto all'entrata.
-Come direbbero dalle parti di Beaubatons, sei ravissant* questa sera Minerva. Questo vestito, della stessa tonalità dei tuoi occhi, ti dona moltissimo!- Fece segno alla donna di appoggiarsi alla sua spalla e, sfiorandole i capelli, proseguì:
-Solo, avevo sperato...-
-Lo so, Albus, e ad essere onesta ho pure pensato di farlo. Alla fine, però, non mi sembrava una mossa molto saggia...- si strinse leggermente di più a lui, facevo fresco quella sera, e aggiunse: -Volevo essere sicura di potermi godere tranquillamente la serata con te.-
Albus annuì, come sempre la donna si mostrava molto intelligente:
-Hai ragione; in effetti non ci avevo pensato.- Si alzò in piedi e le tese la mano:
-Fa piuttosto fresco questa sera, che ne dici di rientrare?-
Minerva annuì contro voglia, credeva che il compagno intendesse nella Sala Grande, quindi rimase stupita quando gli aprì il varco di uno dei molteplici passaggi segreti del castello.

Dopo una serie di scorciatoie e corridoi secondari, finalmente sbucarono proprio di fronte alla stanza della strega che si limitò a guardare tra lo stupito e l'ammirato il preside che fece spallucce e commentò:
-Non solo Pix, Gazza o i gemelli Weasley conoscono i segreti di questa scuola. Non ho la pretesa di conoscerli tutti, ma qualcuno...- Fece l'occhiolino alla donna e aggiunse: -Piuttosto entriamo prima che ci vedano!-
Non appena si chiusero la porta alle spalle, Minerva per sicurezza impose un incantesimo Muffliato alla porta visto che non era mai certa di quanto isolassero per i fatti loro.
Quando si girò con la chiara intenzione di raggiungere il mago si trovò improvvisamente fra le sue braccia, visto che lui non si era spostato dall'ingresso proprio per ottenere quell'effetto.

-Finalmente... Mi sono divertito tanto questa sera, niente da dire, ma avrei davvero voluto potermi rilassare di più.- mentre parlava aveva tolto il cappello e il mantello dalla compagna, facendoli appoggiare con calma sulla sedia li vicina e, con un unico gesto rapido, le sciolse i capelli, affondandoci le dita, toccandoli e massaggiandoli.
La donna rimase immobile fra le sue braccia godendosi quei momenti di libertà, dopo aver depositato fuori dalla porta quella maschera di fredda indifferenza che odiava così tanto portare. Lei non era davvero così, anzi si faceva prendere abbastanza dalle cose che le importavano veramente, figurarsi quindi se si stava parlando del suo amore per Albus. Tutto quello che desiderava era poter vivere tranquillamente il suo sentimento per il mago, che desiderava ogni tanto mostrarsi a qualcuno per com'era veramente non per come doveva far finta di essere.

Pian piano i due si avvicinarono al letto e si sdraiarono senza sciogliere mai veramente il loro abbraccio, senza staccarsi mai più del necessario. Una volta sdraiati, Albus iniziò a ricoprire il volto di Minerva con milioni di baci, mentre le sue sue mani presero a giocare col collo dell'abito, indugiando appena sotto di esso. L'uomo amava sentire il profumo e il sapore della pelle della compagna sulle sue labbra, sentire le sue mani guidarlo, carezzandogli il volto e il collo a sua volta.
Si staccò per un momento da lei e i loro occhi si incontrarono. Azzurri come un lago incontaminato i suoi, verdi come i campi erbosi più rigogliosi quelli di lei, cielo e boschi si univano in quello sguardo d'amore e di dolcezza.
Quando si riscossero da quel particolare incantesimo, risero arrossendo leggermente e la donna ne approfittò per appoggiarsi al suo petto.
-Dici che hanno intuito qualcosa questa sera? Dopotutto ho ballato quasi tutta la sera con te...-
-Perché avrebbero dovuto? Anche Hagrid ha ballato praticamente tutto il tempo con Madame Maxime, ma non penso che ora siano nella casa del nostro amato guardiacaccia a farsi le coccole- rispose lui facendole l'occhiolino e aggiungendo -E, comunque, non eravamo certamente i partecipanti al Ballo più interessanti!-
Minerva lo guardò stupita non capendo cosa intendesse.
-Voglio dire- aggiunse Albus venendo in aiuto alla compagna -Che la signorina Delacour, grazie alla sua parte Veela, avrà sicuramente attirato tutti gli sguardi dei presenti maschili, mentre il signor Krum, grazie alla sua fama, quelli della componente femminile. Nonché l'invidia di mezza Hogwarts, vista la compagna che ha scelto per il ballo!-
-Già! Perfino io sono rimasta stupita quando, tra tutte, ho visto proprio la signorina Granger al suo fianco. Devo dire che, senza la divisa e la sua pesantissima borsa di libri appesa alla spalla, è veramente un ragazza carina!-

Il mago sorrise mentre riprendeva a coccolare la compagna finché, in un momento di cattiveria, non prese a farle il solletico. Minerva, mentre tentava di sfuggire alle dita traditrici del Preside, scoppiò a ridere e solo in quel momento lui si fermò.
-Mi piace da morire sentirti ridere, sai? Ha un suono così cristallino, puro ed avvolgente...-
La strega arrossì, nascondendo il volto alla vista:
-Cosa mi dici mai!- Non era abituata a ricevere complimenti, quindi ogni volta che gliene faceva reagiva quasi come l'adolescente che non era più da molto tempo, ormai.
Contento del risultato ottenuto, Albus si avvicinò a lei e appoggiò la sua bocca a quella della compagna e si gustò a lungo il suo sapore dolce e appassionante, quella sera impreziosito da un leggero retrogusto di Acquaviola, la sua bevanda preferita.
Lei lo lasciò fare, gustandosi il bacio, mentre le sue labbra si schiudevano appena, cercandone sempre di nuovi e sempre nuove tenerezze. Le mani, che correvano sui loro corpi, cominciarono quasi autonomamente a slacciare i loro abiti, mentre parti del loro corpo sempre più ampie veniva in contatto.
Quando entrambi finirono di spogliare il compagno, Albus li prese entrambi e li spedì con delicatezza sulla sedia della scrivania di Minerva per poi fermarsi a guardarla alla luce della candella e della luna che filtrava dalla finestra.
-Quanto sei bella... Questa sera hai qualcosa in più... Ogni sera c'è sempre qualcosa di più rispetto a quella precedente...-
-Probabilmente è il mio amore per te che è sempre più forte ogni giorno che mi fa apparire ai tuoi occhi ogni volta diversa- rispose lei con molta naturalezza, quasi fosse una cosa ovvia.
Albus annuì per poi appoggiare la sua fronte a quella della donna e stringerla a sé. Adorava sentire il suo petto riscaldato dal calore di lei, sempre così bollente nonostante fosse così magra.

-Ti amo- bisbigliò a pelo del collo, provocandole brividi per tutto il braccio, facendola addirittura tremare per un momento.
-Anche io...- mormorò lei appoggiando le sue parole sulle labbra di lui, riprendendo poi a baciarlo, mentre le sue dita affosolate gli carezzavano la schiena. Sapeva che lui lo adorava, quindi ogni volta che poteva ne approfittava.

Rimasero stesi nel buio sempre più profondo a carezzarsi e a riempirsi di tenerezze per un momento che ad entrambi parve perfettamente infinito finché Albus non prese l'iniziativa a tirò dolcemente a sé la compagna.
-Sei la donna più stupenda che io abbia mai conosciuto e ti amo così tanto. Amo il tuo volto, capace di dare sfogo alle espressioni più diverse. Amo il suono della tua voce, così caldo e rincuorante, ma capace anche di sgridare e punire- Ed a Hogwarts lo sapevano bene! -Amo i tuoi occhi, soprattutto quando sono puntellati dalle tue emozioni come in questo momento- mormorò carezzandole il volto -Ma siccome sono fatto di carne e sangue, amo anche il tuo corpo, le tue labbra, il modo stesso in cui mi ami e mi dimostri il tuo amore, così inebriante e avvolgente!-
Non diede neanche il tempo a Minerva di rispondere, che si vide costretta a limitarsi ad arrossire, perché riprese a baciarla e dopo aver spento con un gesto secco della mano la candela fece cadere nel buio più completo la stanza.

*incantevole in francese

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top