RESPIRA...

Lo vedo a terra, gli occhi azzurri spalancati, la bocca piegata in un sorriso amaro, i capelli sparsi tra i ciuffi d'erba.
È un incubo, ne sono certa.
Distolgo il mio volto rigato di lacrime dal suo corpo.
I miei polmoni protestano. Da quanto trattengo il fiato?
Cerco l'aria, non riesco a respirare. Forse non voglio. Mi faccio forza.
Inspiro. Espiro. Lentamente.
Tra poco lui muoverà le dita leggere, tenderà il braccio verso di me, mi cingerà le spalle.
Inspiro. Espiro. Inspiro.
Mi volto verso di lui, tremante.
La sua mano non mi cerca.
Respira, Minerva,mi dicono i suoi occhi.
Tu non lo fai più, lo accuso e mi avvicino a lui. Sono pochi passi, ma mi sembra camminare da giorni.
Fallo tu per me.
Sento la sua voce dal tono rassicurante, eppure le sue labbra, ancora, non si muovono.
Sfioro la sua bocca, scuoto la testa.
Non posso farcela.
Ti sbagli.
Le sue parole mi rimbombano nella mente, come il sangue nelle mie vene.
Hai torto, Albus, hai torto!
I suoi occhi fissi, immobili, stridono contro la mia disperazione.
Metti in dubbio il mio giudizio?
È... annebbiato dall'amore, non credi?
Domando titubante, nonostante conosca già la risposta: è la mia coscienza che parla. Oppure no?
No, non credo. Ma ti amo, non c'è dubbio. E tu?
Ti amo, non c'è dubbio.
Allora respira per me. Non lasciare che io muoia, Minerva, respira.

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