"Toglimi una curiosità," le disse Albus, mentre riponeva la scacchiera, "perché cerchi sempre di salvare la regina anche a costo di metterti in una situazione difficile?".
"È il mio pezzo preferito, nient'altro".
"Ti assomiglia," riprese lui, "è forte e coraggiosa. Il re le deve molto".

"Dubito che il re lo noti," sospirò. "È sempre nascosto, è diverso da tutti gli altri pezzi; sembra vivere in un mondo tutto suo, anche se è al centro della battaglia. Non credo che gli importi della regina".
Appena ebbe parlato, Minerva si maledisse per averlo fatto. Senza volerlo, gli aveva aperto il suo cuore come mai aveva avuto il coraggio di fare.

"Devo andare," disse, "grazie per la partita".

*

"Invece sono certo che il re la ama quanto lei ama lui e non potrebbe mai fare a meno del suo appoggio".

La voce di Albus la bloccò sulla porta.
Possibile che anche lui non si riferisse solo agli scacchi?

"Forse, la regina é troppo occupata a fare il suo dovere per accorgersene; ma il re sarebbe pronto a dare la sua vita per lei, mia cara".
Minerva non osava muoversi, il cuore le batteva all'impazzata.

Lui le posò una mano sulla spalla e la fece voltare.
In un attimo, era tra le sue braccia.
È incredibile quante vie conosca l'amore per raggiungerci, anche quando non osiamo più sperarlo.