UN DESIDERIO (TORIEL VS AMATERASU) /// UNDERTALE // OKAMI

Toriel era al suo angolo intenta a colpire l'aria per riscaldare i muscoli delle braccia: era una capra matura dal pelo totalmente bianco, indossava l'attrezzatura adatta per un match di pugilato totalmente blu mentre la sua avversaria la fissava dal palo opposto con i guantoni sui fianchi.

Era Amaterasu: una volpe dal pelo prevalentemente bianco ma su alcuni tratti spuntava il rosso, come sul volto che sembrava quello di un nativo americano per le linee scarlatte che sembravano adornarlo, la sua attrezzatura seguiva la stessa cosa con i guantoni che mostravano entrambi i colori ma non si notavano top e pantaloncini sul suo corpo ma bensì un vestito nipponico che partiva dalle spalle fino al bacino e che lasciava dalle cosce alle gambe zero protezione, il suo paradenti poteva confondersi con i denti stessi visto che era bianco come il latte.

"Sei pronta mortale?"

Chiese mentre si avvicinava al centro del ring con le braccia basse, l'ultima parola non era dettata dalla superbia o dalla troppa sicurezza in sé stessa ma bensì da ciò che era da quando aveva aperto gli occhi la prima volta.

Un essere divino.

"Si...e andrò fino in fondo".

Toriel fissò la volpe con determinazione mentre la raggiungeva fino a restringere la distanza abbastanza da sentirle il respiro.

"Bene".

Il canide sorrise, adorava quando i mortali mostravano la loro forza, soprattutto quando il suo scopo era premiarli per essa.

Infatti le due erano sul quadrato per una sfida: era tutto iniziato dal dolore dell'ovina che da tempo l'accompagnava e che aveva avuto origine dalla scomparsa del suo amato figlio Asriel.

Da lì tutto andò giù come un aereo kamikaze, suo marito Asgore iniziò a dare la caccia agli umani che riteneva responsabili del fatto e così si scontrò con la moglie che, del tutto contraria a quella condotta, scappò dal palazzo e si rifugiò nelle rovine.

Diverso tempo dopo un umano entrò in contatto con lei e la vicenda degli eventi che si susseguì la portò a scoprire il reale destino del suo piccolo...era diventato un fiore, Flowey, e la corruzione l'aveva trasformato in un mostro ma l'intervento dell'umano stesso riuscì a riportarlo nella luce.

Ma le scelte erano due: tornare ad essere un fiore o sparire, Asriel scelse la seconda mentre l'umano tornò nel suo Mondo e il vuoto di Toriel era rimasto lì immutato e costantemente a urlare la sua presenza.

Le cose iniziavano però a prendere una piega positiva, lei e suo marito erano tornati a frequentarsi e l'amore fra i due tornò alto come una quercia secolare a tal punto che avevano deciso di avere un altro bambino, ci provavano da settimane ma senza successo e, dopo l'ennesimo fallimento, la capra aveva deciso di parlare a un'entità ultraterrena qualunque essa fosse e chiederle di darle un'altra chance per essere madre.

Fu allora che vide per la prima volta la volpe che ora le sorrideva, era apparsa dal nulla mentre sorrideva alla madre in ginocchio e con lo sguardo incredulo.

La conversazione durò un quarto d'ora ma fu piena di domande tuttavia le due erano sulla tela per una prova: Amaterasu aveva promesso alla capra di aiutarla se quest'ultima l'avesse sconfitta in un match di pugilato, sport da poco intrapreso da Toriel per autodifesa.

Le due si toccarono i guantoni per attuare il saluto pugilistico per poi tornare ai propri angoli.

"Premetto che non userò i miei poteri mortale, combatteremo alla pari".

L'ovina annuì mentre teneva le braccia sulle corde e saltellava

DING!

Toriel corse e centrò subito il naso della volpe che arretrò con gli occhi chiusi mentre stringeva il paradenti per il dolore e lo stordimento, due dritti sulla faccia la fecero arretrare nuovamente mentre due montanti allo stomaco la costrinsero a spiegarsi e un montante al mento la spedì al tappeto con un'espressione spaesata sul volto.

Toriel si recò all'angolo neutro e si appoggiò su di esso mentre a voce contava in ordine crescente, l'entità tornò in posizione eretta mentre scuoteva la testa.

"Quindi questo è il dolore?"

Si massaggiò la pancia per poi alzare la guardia.

Il match riprese con uno scatto da parte della capra che sgranò gli occhi quando il suo dritto andò a vuoto ma soprattutto quando un montante le perforò la pancia, si mise in clinch con le guance gonfie e il respiro affannoso per scacciare il dolore.

Amaterasu spinse via l'avversaria che tornò in guardia per poi evitare un dritto e centrare il mento nemico con un montante che fece spruzzare saliva alla proprietaria, seguirono alcuni dritti sulla pancia che fecero sussultare l'entità.

Reagì con un gancio che fece indietreggiare la madre mentre sentiva la guancia indolenzita, però evitò un colpo al naso e fece allontanare l'avversaria con un gancio sulla guancia per poi assestarne altri in modo alternato mentre la boxer occasionale dondolava come una sedia a dondolo usata da un bambino elettrizzato.

Un montante la spedì alle corde mentre sentiva le guance in fase di intorpidimento.

"Hai ferito una dea".

Ironizzò Amaterasu mentre sorrideva nonostante il dolore alle guance.

"Per Asriel ne ferirei altro cento".

La capra mostrava serietà e tese il braccio destro ma non urtò la carne nemica mentre la sua pancia venne perforata da un montante che affondò come se fosse un sasso che affondava nel mare.

DING!

Le due si sedettero agli angoli colorati: Toriel sputò il paradenti sommerso dalla saliva mentre si massaggiava il ventre con una macchia rossa, facile da notare per la pelle candida, il suo sguardo sembrava stanco e il tutto era dovuto all'ultimo colpo ricevuto che le dava ancora dolore.

Amaterasu invece cercava di convivere con la sensazione che provava sulle guance e che il cervello continuava a far sentire.

DING!

La madre si alzò con la guardia alzata e con lo sguardo determinato mentre la lupa fece lo stesso con gli occhi fermi, anche se le guance intorpidite le davano un po' di mortalità.

Un gancio spedì l'entità alle corde ma allontanò l'avversaria con un dritto potente.

Le narici persero sangue come quando si afferrava la sabbia e poi la si faceva cadere mentre il vento la portava sul lato.

L'ovina cadde sul tappeto con le narici che sudavano scarlatto mentre la boxer in piedi si metteva all'angolo neutro.

La sua avversaria tornò in posizione eretta con il respiro affannoso per il naso otturato, questo però non le impedì di dare un montante all'entità per poi colpirle la pancia diverse volte mentre la proprietaria stringeva il paradenti, un montante allo stomaco le fece gonfiare le guance e un gancio la spedì alle corde con le spalle rivolte alla capra.

"Cos'è questo fastidio?"

Chiese mentre il suo occhio sinistro si arrossava.

"Non ti bastavano le guance eh".

Sorrise e si voltò per poi chinarsi mentre il gancio avversario le passava sopra la testa, un montante alla pancia e un gancio al fianco distrussero la guardia dell'ovina.

Un montante al plesso solare fece provare una sensazione di rigetto mentre un montante la spedì alle corde stordita e dolorante.

Amaterasu scattò come una lepre e affondò un dritto nella pancia di Toriel che gemette con la bocca serrata e gli occhi spalancati, seguirono altri colpi sullo stesso e infine un montante affondò nel plesso solare.

La boxer alle corde sentì nuovamente la sensazione di rigurgito mentre si metteva in clinch con il paradenti blu esposto.

DING!

La capra sciolse l'abbraccio per poi sedersi al suo angolo con la pancia dolorante e con un rosso più acceso sopra, respirava affannosamente mentre sputava il paradenti nel secchio per poi togliersi il rosso che partiva dalle narici con il guantone destro.

Il dolore si faceva sentire ma non si sarebbe arresa ad esso, avrebbe vinto quel match a costo di ricevere pugni distruttivi sul volto e colpi pesanti allo stomaco.

Amaterasu si mise del ghiaccio sull'occhio e un sospiro di sollievo le sfuggì dalla bocca, la madre, ora boxer occasionale,  era un'abile avversaria sopratutto per la resistenza dimostrata.

DING!

L'ovina si alzò dolorante con la guardia bassa, la volpe mandò a segno un dritto sulla faccia, un montante allo stomaco e un gancio sulla parte sinistra del volto.

Toriel cadde giù con la pancia sulla tela mentre il canide tornava all'angolo grigio, quando si voltò però vide la madre usare i cordoni come sostegno per tornare in piedi mentre l'occhio sinistro era chiuso e nero.

"Puoi ferirmi ma non puoi fermarmi".

Commentò esausta per poi alzare una debole guardia.

Un montante le penetrò la pancia nuovamente ma stavolta sopportò il dolore e colpì l'avversaria sulla guancia, quest'ultima arretrò mentre perdeva saliva dalla bocca.

Una serie di ganci stordì l'entità mentre un montante la mandò alle corde, la capra corse con uno sguardo feroce ma venne preceduta dalla boxer alle corde che le affondò un dritto sulla pancia sempre più dolorante.

Toriel arretrò con le guance gonfie e il viso rosso per lo sforzo immane di trattenere quel dolore, tuttavia altro dolore si aggiunse come l'acqua che colava da un tubo in una bacinella riempita già a metà, un montante colpì il plesso solare e un montante l'allontanò, un dritto le fece toccare le corde con la schiena.

La pancia venne presa di mira ancora con dritti veloci e precisi mentre la proprietaria era ormai senza forze.

Un montante all'intestino ruppe la resistenza della boxer che sputò il paradenti in faccia all'entità, la volpe arretrò mentre un montante urtava il mento e la disorientava, un gancio le indebolì la guardia e ciò permise ai successivi colpi di raggiungere lo stomaco.

Un montante urtò l'organo digerente e il paradenti venne espulso insieme a della saliva mentre le gambe cedevano e il corpo cadeva in avanti ma solo per sentire un guantone sul mento.

Del sangue le uscì dalla bocca mentre il corpo cadeva nella direzione opposta fino a sentire la tela sotto la schiena mentre la madre si accasciò sulle corde esausta e dolorante, poco dopo tutte quelle sensazioni sparirono: il naso respirava normalmente, l'occhio era aperto, la guancia era liscia e la pancia bianca come il resto della pelle.

Amaterasu tornò eretta con l'occhio normale e le guance sgonfiate mentre sorrideva.

"Sei stata brava".

Si avvicinò all'avversaria.

"Purtroppo non posso riportare in vita Asriel perché sarebbe un disturbo all'equilibrio della vita stessa...".

A queste parole la capra mostrò uno sguardo deluso.

"...ma una promessa è una promessa".

Poggiò la mano destra sulla pancia dell'ovina che sussultò mentre sentiva una strana energia sul punto toccato, poco dopo la volpe tolse la mano e afferro quella di Toriel per poi poggiarsi sul ventre bianco.

Un piccolo battito cardiaco pulsava sul palmo mentre la proprietaria di esso sorrideva felice con gli occhi lucidi per la felicità.

"Gr..".

Quando alzò lo sguardo notò che Amaterasu era scomparsa, andata via nello stesso modo in cui era apparsa.

Nel mistero più totale.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #boxe#fandom