SI MAMMA (KANGA VS ROO) /// WINNIE THE POOH

Roo colpiva il palo rosso che lo avrebbe ospitato durante le pause previste fra un round e l'altro, le sue mani erano coperte da un paio di guantoni rossi e l'unico indumento che aveva era una maglietta blu, di tonalità chiara, mentre fra i denti si scorgeva una protezione orale gialla.

"Sei pronto tesoro?"

Chiese una voce femminile conosciuta a dir poco bene dal piccolo marsupiale, sua madre, Kanga,  lo fissava dall'angolo opposto con i suoi guantoni rossi e il paradenti dello stesso colore ma a differenza del figlio non mostrava nessun vestito sul corpo marrone.

"Si mamma".

Annuì il più basso mentre saltava e dava pugni all'aria segno dell'eccitazione provata molto spesso a quell'età.

I due raggiunsero il centro del quadrato, Roo arrivava alla pancia della mamma poco sopra la tasca.

"Ricorda Roo: questo è un semplice sparring quindi la mamma non userà tutta la sua forza ma tu si mi raccomando".

"Si mamma".

Il canguro minorenne saltò ancora mentre il genitore mostrava un timer bianco usato solitamente in cucina.

"Questo segnerà fine e inizio di ogni round".

"Si mamma".

I due tornarono ai propri angoli per poi guardarsi.

L'idea di uno sparring era venuta a entrambi anche se non nel modo in cui si poteva pensare: il bambino aveva pensato di combattere contro la madre, dopo aver assistito alla lotta fra Pooh e lei, ma quest'ultima aveva proposto un match più controllato rispetto a uno serio.

DRIIIN!

Entrambi tornarono al centro ma senza muovere i muscoli delle braccia.

"Bene Roo puoi dare tu il primo pu...".

Un respiro smorzato tagliò la fine della frase mentre un guantone rosso di taglia piccola penetrava la pancia del marsupiale più grande, il guanto andò più a fondo e la proprietaria del ventre colpito gonfiò le guance per poi ricevere un gancio che la spedì al tappeto stesa con la pancia su esso.

"Tutto bene mamma?"

"Tranquillo tesoro...ow".

Si toccò la guancia leggermente intorpidita mentre tornava eretta.

"La mamma è solo sorpresa della tua agilità ma sopratutto dalla tua forza campione".

Il match riprese e l'offesa passò a Kanga che lanciò un dritto ma venne schivato dal figlio, quest'ultimo evitò un gancio e bloccò un montante allo stomaco per poi darne uno alla madre sul mento.

Quest'ultima avvertì uno stordimento momentaneo mentre gemeva per ogni montante che le penetrava la pancia, provò a sferrare un gancio obliquo verso il basso ma sfrecciò come una stella cadente senza meta mentre il montante al mento sferrato dal più basso arrivò a destinazione con forza e precisione.

Kanga cadde all'indietro mentre respirava affannosamente con il mento che veniva colorato di rosso, come se la punta di un pennarello l'avesse toccato, mentre delle gocce nere apparivano sulla pancia.

"Ti ho fatto male mamma?"

Chiese il piccolo marsupiale senza perdere la guardia pugilistica.

"Non ti preoccupare la mamma sta bene, tu pensa solo a divertirti e a dare tutto te stesso".

"Si mamma".

Il canguro genitore si alzò e saltellò leggermente per dimostrare un leggero aumento dell'impegno.

Scattò con il braccio destro pronto a sferrare un colpo potente che però non vide mai la luce visto che un dritto allo stomaco fermò il corpo della madre che sputò il paradenti, Roo iniziò a sferrare dritti uno dopo l'altro fino a formare una catena di colpi sulla pancia sempre più dolorante mentre la proprietaria gemeva ferma sul posto.

DRIIIN!

Roo si fermò e tornò al proprio angolo ma invece di sedersi iniziò a saltellare, l'eccitazione era sempre lì ma molto più intensa per quel round fatto in quel modo impeccabile.

"Bravo il mio Roo".

Disse Kanga mentre sorrideva con il corpo indolenzito, sopratutto il ventre, teneva un guantone su quest'ultimo mentre con la l'altra mano stringeva le corde al suo fianco.

"Come sono andato?"

Chiese il piccolo alla madre.

"Benissimo tesoro...ow".

"Scusa".

"Tranquillo piccolo mio".

DRIIIN!

La più alta provò a sferrare un montante ma colpì l'aria invisibile mentre un diretto le bucò per un istante il plesso solare, cadde in ginocchio con qualche colpo di tosse.

"Mamma stai...?"

"Non preoccuparti tesoro la mamma torna su subito, tu continua ad essere come sei".

"Si mamma".

Il match riprese pochi secondi dopo, il più piccolo tornò subito all'attacco con dritti al ventre che fecero indietreggiare la madre fino a uno degli angoli neutri dove ricevette una serie di dritti interminabili allo stomaco.

Con gli occhi spalancati e le guance talmente gonfie che sembravano in procinto di scoppiare si rifugiò in clinch ma l'avversario saltò in verticale come se fosse una linea retta vivente e centrò l'ennesima volta il mento del genitore.

Le sue braccia finirono oltre le corde e non appena il figlio toccò il tappeto con i piedi penetrò la pancia con un dritto che fece affondare come se il ventre fosse una sabbia mobile.

Kanga espulse saliva dalla bocca mentre i pugni lenti ma dolorosi e profondi le causavano dolore al ventre.

Roo saltò e diede un gancio alla guancia sinistra della madre poi fece lo stesso con la destra.

"Mamma riesci a continuare?"

Chiese il piccolo mentre saltava sempre più euforico.

"Certo campione...la mamma ci sarà sempre per te".

"Si mamma".

Il più basso si allontanò per dare respiro alla più alta che mostrava un rossore su entrambe le guance dovuto però ai colpi e non all'imbarazzo.

Kanga avanzò lenta e scoordinata per poi cercare di coprire la faccia del figlio ma quest'ultimo evitò il colpo, saltò e diede un gancio alla madre che cadde nuovamente dopo aver girato il proprio corpo di centottanta gradi.

"Torno subito tesoro".

"Si mamma".

La boxer in difficoltà si alzò barcollante e con il respiro affannoso, provò a colpire nuovamente il suo piccolo avversario con un diretto che però venne fermato da una guardia sottile ma efficace poco dopo un montante sull'intestino la fece leggermente saltare.

Cercò di colpire la guancia del suo piccolo con un gancio ma anche questa volta il guantone rosso di taglia media non colpì la carne mentre quello di taglia minore si schiantò su un fianco che fece produrre un verso striminzito alla proprietaria.

Quest'ultima fece qualche passo indietro ma tornò avanti con un dritto veloce ma non abbastanza, Roo evitò anche quel colpo e penetrò nuovamente il plesso solare con un montante.

DRIIIN!

Kanga si sedette sfinita ma sorrideva al suo amato piccolo che non la smetteva di saltare, avrebbe potuto battere una molla.

"Ho fatto progressi?"

Chiese come fosse un adolescente.

"Ad ogni pugno Roo".

Disse fra un respiro e l'altro la più alta.

"Adesso la mamma si impegnerà un poco di più va bene?"

Il piccolo annuì e saltò più velocemente per l'eccitazione ormai incontenibile.

"Si mamma!"

"Così ti voglio".

Sussurrò il genitore mentre sentiva la stanchezza e il dolore avanzare come il fuoco nella steppa.

DRIIIN!

I due si fermarono al centro del ring nuovamente.

"Stavolta inizia tu mamma".

"Grazie tesoro".

Kanga agitò il braccio e mandò l'ennesimo pugno a vuoto, tuttavia aumentò la catena di tentativi e in poco tempo sferrò un decina di colpi che, però, vennero bloccati dall'avversario.

Roo si ritrovò con la schiena poggiate alle corde.

"Scusami piccolo".

La più alta sferrò il pugno successivo che però colpì uno dei cordoni.

"Per cosa mamma?"

Suo figlio, che si era spostato sul lato, saltò e le diede un dritto che fece colare della stoffa rossa dal naso mentre le precedenti posizioni vennero ribaltate.

Il marsupiale alle corde gemette quando qualche dritto le penetrò la pancia, poco dopo il piccolo saltò e colpì la faccia della madre qualche volta con lo stesso colpo.

Iniziò quindi uno strano spettacolo che vedeva il canguro più basso saltare e colpire l'avversaria sul volto mentre quando tornava sul tappeto.

"Arriva un aereo".

Saltò e colpì la faccia.

"Qui si ferma un treno".

Penetrò la pancia.

"Sta arrivando un elicottero".

Faccia.

"Ecco la prossima fermata del bus".

Pancia.

"E per finire...".

Saltò con potenza e diede un montante altrettanto forte.

"...passa uno shuttle".

Kanga sputò saliva mentre il corpo cadde in avanti come una tessera del domino.

"Tesoro hai vinto...ow".

Inutile dire che il piccolo saltò ancora.

"Tesoro, domani la mamma non ce la farà a fare le faccende di casa, potresti farle tu?"

"Si mamma".

"Questo è il mio Roo".

Gli occhi si chiusero per la fatica sotto le urla del vincitore.

"Christopher!"

Una voce femminile chiamava un bambino intento a mettere a posto i peluches di Roo e sua madre, quell'ultimo match gli era piaciuto.

"Christopher sei pronto?!"

"Si mamma".

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #boxe#fandom